– Perdonami… –

Un debole sussurro risuona sulle mie labbra.

Cerco di alzare il braccio e di sfiorare il tuo viso, rosso di sangue, ma non ci riesco.

Il mio cuore piange, malgrado il mio viso privo di lacrime.

Perché?

Perché la morte giunge ora?

Il mio corpo, un tempo pieno di forza e di energie, mi tradisce.

Non mi ha permesso di mostrare l’affetto che provo per te, Rikimaru.

I rimpianti dilaniano la mia coscienza, in questi ultimi istanti.

Ho creduto, folle e miserabile umano, di avere ancora tanto tempo.

Sono il tuo maestro, eppure mi sono mostrato ben più stupido di un ragazzino all’inizio del suo cammino.

So quanto è pericoloso il nostro lavoro, eppure ho creduto di avere sempre la possibilità di esprimere l’affetto e la stima che provo per te.

Ma non è stato possibile.

Il destino ha chiesto il suo tributo, perché ho ucciso il padre di Tatsumaru.

Suo figlio, privo di memoria e devoto all’Aurora di Fuoco, ha levato la spada Izayoi contro di me, che pure gliel’ho affidata.

E’ una situazione paradossale e ne sono stato l’artefice.

Non posso incolpare nessuno di questa tragedia, se non me stesso.

Mi dispiace che tu sia stato coinvolto in questo rivolgimento del Fato.

Sei un ninja forte, Rikimaru, ma hai ancora bisogno di una guida, che ti aiuti a comprendere il vero.

E io non posso più essere il faro della tua esistenza.

Ti sto lasciando solo in un momento doloroso della tua esistenza.

E ho scaricato sulle tue spalle, così giovani e fragili, il destino del clan ninja Azuma.

Mi pento di questa richiesta, anche se era necessaria.

Come posso darti un compito tanto doloroso?

Dovrai affrontare di nuovo Tatsumaru, che ha sfregiato il tuo viso.

Dovrai ucciderlo e non farti sopraffare da una comprensibile brama di vendetta.

E il tuo cuore, così limpido, dovrà sopportare il peso di questi terribili rimorsi.

Riuscirai a portare a termine questa missione, allievo mio?

Inesorabile, una notte eterna scende sulla mia vista.

Sto morendo, ne sono consapevole.

Non c’è più tempo per pensieri e recriminazioni.

Un debole tonfo arriva al mio udito.

Cosa è?

Ma cosa importa?

E’ finita.

E il tuo volto scompare nell’oscurità implacabile della morte.