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Autore: The_Rain    17/01/2019    0 recensioni
Lisa ha appena compiuto diciotto anni, vive solo con la madre e sta per frequentare l'ultimo anno di liceo alla Marymount high School. Sin da piccola per lei è stato difficile se non impossibile fare amicizia per via di quel segreto... e ci terrebbe a frequentare l'ultimo anno in tranquillità....ma le cose non vanno sempre come vogliamo..
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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《In tutte le lingue del mondo esiste questo adagio: "Ciò che gli occhi non vedono, il cuore non sente." "Ebbene, io affermo che non c'è niente di più falso. Quanto più lontani stanno, tanto più vicino al cuore sono i sentimenti che cerchiamo di soffocare e dimenticare. Se siamo in esilio, vogliamo serbare ogni piccolo ricordo delle nostre radici; se ci troviamo lontani dalla persona amata, chiunque passi per la strada ce la farà ricordare...》 Chiudo il libro preso da un vecchia biblioteca qui vicino. Gli aforismi mi sono sempre piaciuti, è qualcosa che mi fa sentire bene. Non posso dire di essere una lettrice accanita ma ogni tanto, mi piace sentire il dolce contatto con la carta. Fuori dalla finestra, alcune persone corrono alla velocità della luce per andare da qualche parte e due ragazzi ubriachi sono intenti a cercare di rimanere in piedi senza cadere. Sono quasi le due. Mia madre non è ancora tornata e domani devo cominciare il quarto anno di liceo, alla Maymount School e mi ci vuole un'ora e qualche minuto in treno. Smetto di guardare fuori dalla finestra e scendo dal letto, attaccato ad essa. Sbadiglio per la stanchezza. Apro la porta, dirigendomi in cucina a passi lenti. Prendo la cena che le avevo cucinato e la metto nel microonde. Dubito di riuscire a dormire perché mancano solo quattro ore alla sveglia e poi continuo a stare in pensiero per mia madre. Il Queens non è esattamente un bel pó, io ci sono nata e cresciuta, posso dirlo con assoluta certezza. L'unica cosa che mi fa sentire bene? Il fatto di vivere in un edificio con altre persone, seppur piccolo l'appartamento mi fa sentire a mio agio, una cucina accanto al piccolo salotto dove c'è una finestra da cui puoi goderti lo spettacolo della città di notte, due stanze da letto ed un bagno, confortante per due donne. Sentendo le chiavi girare, lascio un sospiro di sollievo. È mia madre. Torna sempre a quest'ora dal bar. 《Tesoro, cosa fai in piedi?》Butta le scarpe col tacco e viene verso di me, mi abbraccia beandomi del suo dolcissimo profumo 《Hai scuola. Non avresti dovuto aspettarmi in piedi. Sono sette anni che te lo dico》 Ridacchio. Vero, l'ho faccio da quando ho dieci anni e lei mi sgrida sempre. Il problema è che non sto tranquilla se non la vedo tornare a casa. 《Non importa》Mi allontano andando verso il microonde, tiro fuori il piatto con le pizze《 Guarda che ho cucinato. Solo per te》Aggiungo orgogliosa. Mia madre avendo origini italiane, ama la pizza, è il suo cibo preferito. 《Non dovevi, sai bene che posso farlo da sola》 Ancora? Sbuffo. Metto il piatto sul tavolo e la spingo. 《Vai a farti la doccia e vieni a mangiare》 《A volte non so se sei tu la mamma o io》 Mi dice. 《Mamma, siamo solo noi due. Dobbiamo aiutarci a vicenda》 Annuisce. Per un secondo mi è parso di vedere i suoi occhi farsi lucidi. Con le mani mi do due schiaffetti leggeri sulle guance per cercare di restare sveglia e per me faccio una bella cioccolata calda. Intanto che le pizze si scaldano, tiro fuori una bottiglia d'acqua dal frigo, visto che bere la coca cola a quest'ora non è la cosa migliore. Appena sento il timer, la tolgo e la metto sul piccolo tavolo in legno. 《Eccomi》 Sì è cambiata, indossando un pantalone della tuta e una maglietta grigia a maniche corte, i capelli rossicci sono legati in una coda alta. L'unica cosa che non ho preso da mia madre sono i capelli rossi lisci per il resto siamo due gocce d'acqua. Stessi occhi grigi, stesse lentiggini anche se non visibili 《Mangia pure》 Mi siedo accanto a lei, tenendo in mano la mia tazza. 《Domani ti accompagno》prende un pezzo e lo assaggia《 buona Lisa, migliori ogni giorno. Mi dispiace tesoro, non volevo che rimanessi sveglia per colpa mia》 Sì scusa. 《Non mi dispiace mamma e lo sai. Domani...cioè oggi, insomma quando tornerò dalla scuola andrò subito a dormire》 La tranquillizzo. Sorseggio un po della mia coccolata. Vedo la cicatrice sul sul collo, ormai è da quando sono nata che è lì, mi ricorderà sempre il suo vecchio...lavoro, qando si accorge che lo sto guardando si affretta a coprirlo, spostandosi i capelli. Sospiro ma non dico nulla. La risposta non piacerebbe a me e la domanda a lei. So bene che non le piace che io le faccia certe domande. Mamma poggia una mano sulla mia guardandomi dolcemente. 《Vai ha riposare, qui ci penso io》 Obbedisco. Mi alzo e vado in camera mia, senza pensarci due volte mi butto sul letto.
   
 
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