[Spoiler da "Le sfide di Apollo - Il Labirinto di Fuoco"]
Jason preme le dita sulla fronte pulsante, tra le sopracciglia arcuate per il fastidio. Ha dormito neanche tre ore, tra la relazione da consegnare e il progetto della Collina. Distende il braccio libero di fronte a sé – per abitudine, per istinto –, nel vuoto della penombra, fino a posare la mano protesa sul cuscino che, nell’inquietudine della notte, è scivolato di lato. Liscia le pieghe della federa con il palmo, strofina per riuscire a sentire qualcosa.
Jason si sveglia una mattina, ma tutto ciò che trova accanto a sé è il ricordo delle sue piume che rimanevano sul cuscino.