Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: redsnow    19/01/2019    2 recensioni
Egli, si chiama così quel mostriciattolo che alberga su di noi.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vi siete mai sentiti pieni di novità, di voglia di fare, di entusiasmo, di vita ma allo stesso tempo pieni di malinconia, tristezza, solitudine e rancore?
Questa sono io, il 19 gennaio del 2019. Sono praticamente sull’orlo di una crisi, a nominare questa parola mi vengono le lecrime, in realtà solo parlando di questa mia situazione.
Non so se in realtà qualcuno potrà mai capirmi, siamo in miliardi in questo mondo e sicuramente qualcuno capirà. E mi dispiace seriamente perché soffre anch’egli di un demone nero,  enorme, dagli occhi rossi, i denti aguzzi e le dita affilate che si erige proprio dietro la nostra nuca e che pende sulla nostra testa. E’ un demone che non si riesce a frenare, che rimane lì h24, proprio come i supermercati delle metropoli. Non chiude un attimo, è lì che ti fa compagnia. Qualche volta ti fa respirare, giusto perché anche lui si stanca di lavorare però resta lì, ti guarda, non ti attanaglia ma ti scruta. E anche il solo fiato di questa bestia mi fa star male, certo, di meno rispetto a quando è nell’esercizio delle proprie funzioni ma.. è lì.
Ho persone attorno a me fantastiche, una madre dolcissima e premurosa, un fidanzato altrettanto premuroso e comprensivo. Cercano di attenuare in me questo dolore con le belle gesta e le belle parole, ma noi ben sappiamo che egli non andrà via. Che ha insinuato il proprio rifugio in te, che tu sei parte di lui e lui parte di te. E’ una crescenza che non ci lascerà sebbene combatteremo tutta la vita e che quando moriremo, dormirà anch’egli con noi.
Ma come si sopporta il peso di quest’essere, tanto nero quanto pesante, fino alla fine dei propri istanti? Io so, lo so, che tutti noi ne abbiamo uno, c’è chi lo rende più bello, lo trucca, lo traveste e ci convive felicemente; c’è chi fa finta che egli non c’è, guardando avanti mai voltandosi indietro; c’è invece chi, come me, lo sente presente giorno per giorno, secondo per secondo, e che cerca di strapparselo di tutte le maniere possibili ma che mai è riuscita a fermarlo, placarlo, a farlo andare via, lontano.
Ebbene cari, spiegatemi come fate a conviverci? Io proprio non ci riesco, è un flaggello.
Prendiamo come spunto mia madre: secondo il mio Egli, il suo è ben più grande e pesante del mio; però, ci convive, e anche bene. Lo ha accettato. Ma come ha fatto?  Lo domando spesso ad Egli, ma non mi risponde perché non vuole svelarmi come dirgli addio, se non per altro, per qualche secondo. Capitelo, è molto geloso e soffre della sindrome di abbandono: non se ne vuole andare neanche un minuto. E’ sempre così contenta e felice anche nei momenti di tristezza sconfinante, anche quando il mondo sembri vada a fuoco, anche quando... pensate a qualcosa che vi faccia stare davvero male. Ecco, lei sempre e comunque, troverà il sorriso per titar avanti.
Che Egli misterioso.
Il mio ragazzo poi... il mio Egli non vuole proprio sentir parlare di lui; l’unico momento in cui si ammutolisce, gira la testa è proprio quando c’è lui. Dice che non vuol vedere certe cose, questo predominio della razza umana sulla sua specie. Ma che specie è mai questa poi? Il mio ragazzo è sempre allegro. Il suo Egli non fa un buon lavoro secondo il mio, dice che il suo è troppo debole, un difetto di fabbrica. Pertanto non vuole parlare, non vuole confrontarsi con il suo perché il suo Egli non è degno. Si affievola dunque il tempo di farmi respirare quella gioia che non provo quando invece sono sola e non c’è lui. Il mio ragazzo guarda avanti, non ha tempo di guardare il mostriciattolo che è sulle sue spalle. Dice che il segreto è farsi vedere sempre felice. Ma è proprio nei momenti di felicità che il mio Egli attacca. Azzanna. Non c’è nulla da fare.
Ma il vostro Egli invece come sta? Tutto bene?
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: redsnow