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Autore: cara92    22/01/2019    1 recensioni
Kara ritorna a Beacon Hills dopo dieci anni dal tragico incidente, almeno così le hanno fatto credere.
ritroverà nuovi e vecchi amici e un amore tenuto nascosto raffiorire piano piano dal suo cuore pieno di dolore.
scoprirà che oltre ai licantropi altre creature popolano la piccola cittadina.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allison Argent, Altri, Chris Argent, Cora Hale, Derek Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Arrivarono nella cittadina con il traffico ben avviato, avevano scelto una bella villetta poco lontano dalla scuola dove entrambe le ragazze tra due giorni precisi avrebbero cominciato il nuovo anno scolastico, il furgone dei traslochi era arrivato già da un paio di ore e avevano riempito la casa con tutto l’occorrente.
Allyson si era sistemata in una piccola camera al secondo piano poco lontano dalle scale, mentre io avevo scelto l’ultima camera in fondo al corridoio accanto al bagno, così avrei avuto l’onore tutte le mattine di essere la prima.
Guardai lady Allison fulminarmi con lo sguardo, mentre io con il sorriso a trentadue denti, mi ero chiusa in camera buttandomi sul mega lettone matrimoniale.
La camera non era molto grande, gli armadi e la scrivania erano di un colore marrone molto scuro, non aveva nulla che poteva rappresentarmi, ero solo circondata da pile di scatoloni che avrei sistemato con tutta calma nei giorni successivi.
I due giorni passarono troppo velocemente per mio conto, difatti il lunedì mattina la sveglia riecheggiò nelle mie orecchie rompendomi i timpani, la spensi quasi subito e mi precipitai in bagno.
Scelsi un semplice pantalone nero stretto, una camicia a scacci rossa e nera e i miei magnifici anfibi ormai rovinati, gli occhiali da sole erano ben sistemati sui capelli raccolti in uno chignon disordinato, mentre la mia meravigliosa sorellina, era ancora in camera alla ricerca di qualcosa di speciale da mettersi per il grande giorno.
Mi appoggia allo stipite della porta, guardando la scena che mi presentava davanti.
Il letto e il pavimento era pieno di abiti, scatoloni dappertutto, praticamente un disastro su tutta la linea.
Vedevo la chioma castana oscillare dentro l’armadio buttando alle sue spalle ancora vestiti.
-Allyson ma ti vuoi decidere di metterti qualcosa? Tra dieci minuti sentirai Chris e Victoria urlare di sotto e lo sai che io odio il ritardo le dissi battendo le mani sulla porta solo per il gusto di farla più innervosire.
-Kara dacci un taglio con quel chiasso e per favore dammi una mano, non ho nulla da mettermi, disse quasi implorante.
Alzai gli occhi al cielo e mi avvicinai a lei, cercando di non calpestare i poveri abiti sparsi attorno, le lanciai una maglietta nera e oro molto elegante e un paio di jeans blu che le fasciava per bene le gambe snelle.
-Per me prova questi io ti aspetto di sotto … dissi uscendo dalla stanza  E muoviti perché tra due secondi…
-ALLYSON.. KARA.. muovetevi!!  ecco perché.. le dissi scuotendo la testa.
Arrivammo a lezione già iniziata, ma essendo che dovevamo fermarci in ufficio dal Preside per alcuni documenti; si offrì di accompagnarci alla nostra aula.
Le ragazze vennero accolte da un silenzio così pensante, si poteva percepire odore di profumo mischiato a sudore, il professor Harris le fece subito accomodare negli ultimi due posti liberi.
Kara sentiva gli occhi di tutti su se stessa, ma per lei non era un problema, era abituata ormai a essere e sentirsi in quella maniera.
Aveva riconosciuto alcuni ragazzi, ma si sarebbe soffermata a dare uno sguardo migliore solo all’ora di pranzo dove tutti sarebbero rimasti chiusi in mensa.
Decise di alzare gli occhi solo per cercare Allyson che era proprio davanti a lei, aveva notato che era particolarmente agitata solo da come teneva la penna in mano, che un ragazzo seduto accanto a lei gli aveva passato, diventando tutto rosso dalla vergogna.
Erano cresciute insieme le due ragazze e anche se non era sua sorella, per lei era stata tutto quello che aveva bisogno, un’amica.
Le diedi un piccolo buffetto sui capelli solo per farle capire che non c’era nulla di cui preoccuparsi e l’altra di rimando mi sorrise di sbiego.
ci capivamo ormai solo guardandoci.
Io mi ero ritrovata al mio fianco un terremoto se così si poteva descrivere, con la coda dell’occhio notai che per tutte e due le ore, non faceva altro che muoversi, ciondolare e sbuffare, era sicuramente peggio di Allyson.
Finalmente l’ora di pranzo arrivò e con velocità di un bradipo raggiunsi la mensa per prendere solo una semplice mela, mi guardai attorno cercando Ally e la ritrovai ad un tavolo vicino alla finestra che dava sul campo di non so che cosa, forse calcio, era intenta a ridere con una ragazza vestita di tutto punto con i capelli rossi che continuava a muovere e sistemare ogni due secondi.
Mi avvicinai con malavoglia e mi accomodai davanti di loro facendo finta di non ascoltarle, parlavano di scuola, lezioni e altre cose senza interesse.
Mi soffermai a guardare ogni singolo studente per cercare di riconoscere qualcuno, qualche tavolo più in là, c’erano i ragazzi che avevo visto di sfuggita quella mattina.
Il terremoto così lo avevo ribattezzato, era intento a parlare di qualcosa d’importante essendo che non stava fermo un secondo continuando a muoversi a destra e a sinistra rubando ogni tanto qualche patatina dal piatto dell’amico che era perso nei suoi pensieri.
Avevo la capacità di leggere il labiale delle persone e così concentrandomi potei intuire che stavano parlando di un caso di morte avvenuto qualche giorno prima del mio arrivo.
Avevano trovato nel bosco un corpo tagliato a metà.
Un brivido mi percorse tutta la schiena, diventando quasi pallida per alcuni ricordi che mi balenavano nella mente.
Cercai comunque di non desconcentrarmi per capire altre informazioni.
Scoprii che i due giovani erano Stiles e Scott.
In quel momento mi ricordai di un bambino di circa otto anni figlio dello sceriffo, sempre iperattivo che abitava poco lontano da me quando ero piccola, aveva un nome molto strano, difficilissimo da pronunciare per la mia tenera età.
Così aveva deciso di battezzarsi Stiles Stilinsky per poter essere più normale agli occhi degli altri.
Eravamo molto amici da piccoli e non sapevo come avevo fatto a non riconoscerlo, quegli occhietti così dolci non erano cambiati e anche il suo sorriso era rimasto lo stesso, potevo leggere solo un po' di sofferenza, nei tratti del viso, la morte della madre qualche anno dopo era stata devastante per loro e i miei genitori biologici avevano cercato di stargli molto vicino per aiutarli il primo periodo poi però era accaduto quello che era accaduto.
Sorrisi nel vedere che Stiles era pazzo da legare.
 Ero ritornata alla realtà, e mi accorsi di essere osservata solo quando due paia di occhi si erano avvicinati troppo al mio viso.
-Sorellina tutto bene? Ti sei imbambolata a guardare cosa? Chiese Ally guardandosi attorno per capire chi stavo fissando.
-Io sono Lydia ci conosciamo?
Solo in quel momento mi accorsi che al tavolo c’era ancora la rossa di prima e mi girai a guardarla.
Vestitino attillato, leggero trucco, comportamento da oca giuliva, era Lydia Martin, la ragazzina tutto pepe che Stiles amava dal tempo delle elementari.
-No, non credo, sai sono appena arrivata stamattina, le dissi porgendole la mano appiccosa della mela
-Sono KARA TA..ARGENT le dissi cambiando il cognome appena in tempo.
Flashback
La sera prima.
Come ogni sacrosanta volta che si cambiava casa la famiglia Argent aveva la bellissima idea di riunirsi in salotto per fare qualche raccomandazione a noi ragazze.
-Ragazze vi prometto che questo sarà l’ultimo paese che cambieremo, ci dispiace doverci ogni volta spostare, per lavoro di vostro padre, ma come sapete la vendita di armi è molto ricercata in questi ultimi anni.
Victoria seduta davanti di noi sul divano in pelle, stava cercando di farci digerire la pillola più dolce ma ormai sapevo che Chris avrebbe detto una delle sue come al solito del resto.
-Bene ragazze vostra madre, disse guardandoci entrambe, ha confermato l’idea di voler restare qui e io approvo tutto ciò, ma ora le raccomandazioni più importanti.
Cercate di comportarvi bene, fate amicizia, non mettetevi nei guai, si girò fissandomi e puntandomi un dito addosso .
Io alzai le mani in alto come in segno di povero cucciolo smarrito.
-Nessuno sguardo dolce per favore Kara lo sai che a New York ti abbiamo coperto per tutti i casini che hai fatto, ora Chris era veramente serio.
-Si Chris lo so, ma ti avevo detto che era stato uno sbaglio, un piccolissimo sbaglio direi, aver tirato un pugno al professor di storia dopo quello che aveva detto è stato il minimo dissi incrociando le braccia al petto.
- Si certo signorina, hai rischiato l’espulsione o ancora peggio una denuncia, io non voglio che le mie figlie diventino delle teppiste, quindi quest’anno vi comporterete non bene ma benissimo è chiaro? Disse con sguardo duro.
-Papà ma si può sapere perché mi devi sempre mettere in mezzo? Io sai non ho mai fatto casini in nessuna scuola o altre cose che potessero mettere cattivo nome alla famiglia, dovresti cominciare a fare le riunioni solo con Kara.
Sputò le parole con un tono molto velenoso, sapevo cosa significava per lei essere messa in mezzo anche dove non ne aveva colpa e mi dispiaceva.
Non ero come lei, dolce, premurosa, praticamente una figlia modello, io ero tutto l’opposto.
-Va bene tesoro, torna pure in camera tua, domani si comincia la scuola, Victoria diede un bacio alla figlia nei capelli e uscirono dirigendosi verso i piani superiori.
Rimanemmo solo io e Chris uno davanti l’altro a fissarci, lo sentii sospirare mentre mi presentava davanti un foglio.
-Ho preferito parlartene lontano da tua sorella, domani quando andrai a scuola dovrai dichiarare che il tuo cognome è ARGENT e non TALE, ho già fatto cambiare i documenti per te, devi solo firmare questo foglio, sarà solo per un periodo te lo prometto.
Lo guardai in cagnesco, sapeva benissimo la mia idea ancora prima di partire, non m’importava se tutto l’istituto o chi cavolo fosse, mi avesse riconosciuto, io ero KARA TALE e non avrei mai e poi mai cambiato il cognome solo per nascondermi.
-Chris non me ne frega un cazzo, la mia idea è stata presa, io sono una Tale e come tale rimango, non lo cambierò per nascondermi e non ti preoccupare, non ti svergognerò.
Avevamo deciso che sarei ritornata a Beacon Hills quando ero pronta e tu mi ci hai portato con la forza, e ora pretendi anche questo? Gliele sputai in faccia con tutta la cattiveria che avevo dentro.
-Signorina non mi parlare così, io sono tuo padre e come tale mi devi portare rispetto.
Lo vidi avvicinarsi pericolosamente con la mano alzata pronto a darmi una sberla, ma si fermò appena sentì pronunciare quelle parole che sapevo che gli avrebbe fatto del male.
-Tu non sei mio padre!! io ho già avuto un padre e una madre e lo saranno per sempre sia chiaro!! Tu sei solo colui che mi ha presa perché gli facevo pena ammettilo!! Sono in questa famiglia solo perché la mia vera famiglia ti ha segnato come possibile affidatario? O per cosa?
Dai sentiamo cosa hai da dire ancora? Ti ricordo che i miei genitori sono stati brutalmente uccisi e mi hanno lasciato da sola!! A questo punto avrei preferito morire anche io che ridurmi adesso a ritornare in questa maledetta città. Gliele sputai così piangendo come mai avevo fatto, il mio cuore ancora doleva dopo tutti gli anni passati.
Lo sentiì abbracciarmi forte, mi accoccolai a lui mentre mi lasciava piccoli baci tra i capelli, sapevo di aver usato parole forti e che lui non era il responsabile di quanto accaduto ma era la mia unica valvola di sfogo, e lui lo sapeva, era lui la prima persona che mi aveva preso tra lei braccia il giorno dell’omicidio ed era stato lui a voler a tutti i costi prendermi con se, non certo Victoria che mi sopportava a malapena ancora adesso.
-Tesoro, so che non sono tuo padre e sicuramente nessuno potrà sostituire Paul e Tessa come genitori, ma per tutto questo tempo ti ho voluto bene come tale e ho cercato di insegnarti ed essere presente.
Però cucciola, lo sapevi che prima o poi avresti dovuto superare questo posto e ritornare, forse l’ho fatto troppo presto per te, ma non sei sola.
Ti voglio proteggere e per il momento per favore fai quello che ti dico, poi con il tempo le cose ritorneranno come prima, tu sei si una Tale ma nel mio cuore sei e sempre sarai un’Argent.
-Va bene gli dissi soltanto, firmando i fogli e salendo al secondo piano lasciandolo solo e in silenzio.


Ciao a tutte, sono Cara e ho deciso di scrivere questa fanfiction perchè grande amante di Teen wolf.
aspetto delle vostre recensioni, positive o negative che siano, come spunto per migliorarmi.
grazie a tutte!!
cara
 
  
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