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Autore: QueensOfFandom94    22/01/2019    1 recensioni
Non so in quanti di voi abbiano visto la fiction '' Non è stato mio figlio''. L'ho rivista da poco e mi ha subito ispirato.
La famiglia Winchester è una famiglia unita e felice. Ma tutto cambia quando il piccolo di casa, Adam si toglie la vita per motivi ignoti. Dean, che in parte conosce i segreti che il fratello ha deciso di portarsi nell'aldilà, decide di indagare sulle cause effettive della morte del fratello, con l'aiuto del fratello Sam e di Castiel, uno stripper con cui conoscerà l'amore vero.
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Adam, Castiel, Famiglia Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest | Contesto: Nessuna stagione
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''  Mi chiamo Dean Winchester. Sono dell'acquario, mi piacciono i tramonti, le passeggiate sulla spiaggia e le ragazze allegre. Da oltre un secolo, io e la mia famiglia produciamo pasta.
Questa è la casa dove ci riuniamo per le occasioni speciali.''
- Sam. Un bel sorriso.-
'' Lui è Sam. Il mio fratellino preferito, nonchè futuro avvocato. E la ragazza bionda vicino a lui è Jessica Lee Moore, la sua fidanzata. Ovvero la mia fotogenica cognata.''
- Se quella foto esce da questa casa giuro che ti rompo le gambe.- fece Sam cercando di sembrare minaccioso. Peccato che tutta la convinzione di quella minaccia svanì quando il minore dei Winchester gli rivolse un largo sorriso. 
- Che paura mi fai...- sorrise Dean.
- Ragazzi, questo dove lo metto?- fece un ragazzo sui diciotto anni. 
'' Lui invece è Adam. Il cucciolo della famiglia. 
E' il figlio di una vecchia amica di nostra madre Mary, morta sfortunatamente a causa di un brutto male. E' cresciuto con noi come fratello, ma non per questo gli voglio meno bene, anzi.''
- Appogialo lì da qualche parte, poi ci penso io.- fece Dean scattando una foto al fratello più piccolo. 
- Ma non ti stacchi mai da quel coso?- fece Adam poggiando il pacco ai piedi dell'albero di Natale. 
- Lascialo perdere Adam.- fece Jessica - Lo sai com'è tuo fratello. Quando gli metti in mano un giocattolo nuovo, regredisce fino ai cinque anni.-
- Ragazzi, venite, è pronto in tavola.- fece Mary. 
'' E lei è mia madre Mary Sandra Campbell in Winchester. La vera colonna portante della nostra famiglia, da quando mio padre John, che Iddio l'abbia in gloria, è mancato un paio di anni fa.
Da allora ho preso io in mano le rendini dell'azienda.
Questo è stato il nostro ultimo vero momento felice. 
L'ultimo Natale felice che io e la mia famiglia abbiamo avuto. Io ancora non lo sapevo, ma mentre io e i miei cari scartavamo i regali di Natale e pensavamo ai progetti per l'anno che stava per arrivare, qualcuno tramava nell'ombra per distruggerci.
Non so chi sia.
E nemmeno perchè qualcuno ci odi così tanto... ma so che non gli permetterò di farci del male.
E se non dovessi riuscirci, state pur certi che mi vendicherò.'' 
....
....
...
Un anno dopo.
Quello che sarebbe dovuto essere un giorno di festa per la famiglia Winchester, si trasformò in un attimo nel giorno più nero.
Fu Dean a trovare il corpo senza vita di Adam, riverso sul pavimento della depandance, mentre una grossa macchia di sangue si allargava sulla moquette. 
- Adam....- fece il maggiore prendendo il corpo del minore tra le braccia - nononono.... ti prego....- 
- ADAM!- la voce disperata di sua madre lo riportò alla realtà. 
- Sam! Non farla passare!- 
- Mamma, vieni via...- fece Sam trattenendo la madre. 
- No... no tesoro.... NOOOO!- fece Mary accasciandosi tra le braccia del figlio minore.
...
...
...
Tre giorni dopo si svolsero i funerali.
Mary Winchester non riusciva a smettere di piangere, incapace di farsi una ragione che il piccolo di casa non fosse più in quel mondo e che d'ora in avanti l'unico modo per vedere il suo sorriso, ascoltare la sua voce era guardare i filmini di famiglia, quelle poche foto che le erano rimaste...
I suoi figli la sorreggevano, malgrado loro stessi fossero distrutti dal dolore. 
Dopo la funzione, aveva organizzato un piccolo ricevimento, come voleva la tradizione per ringraziare tutti della partecipazione al loro lutto.
I dipendenti del pastificio, amici di vecchia data, compagni di scuola, professori... si erano riuniti tutti per dare l'ultimo saluto ad Adam Winchester. 
Mary aveva risposto a tutti coloro che le avevano rivolto le condoglianze e che avevano cercato di parlarle anche solo per tentare di distrarla per qualche secondo con un '' grazie'' pronunciato in modo così flebile che lei stessa non lo udì quasi.
Jessica cercava di confortarla come poteva, ed allontanava potenziali scocciatori lanciando uno sguardo più che eloquente.
Non era quello nè il posto nè il momento ed era meglio non insistere più di quel tanto. 
- Sam...- fece Dean avvicinandosi al fratello - tu come stai...?-
- Come vuoi che stia.... come uno che ha appena perso un fratello.... perchè l'ha fatto....?-  Dean per tutta risposta lo abbracciò per non fargli vedere che lui stesso aveva gli occhi arrossati dal pianto. 
Non voleva essere visto in quel modo. Non voleva e soprattutto non doveva... ma non perchè pensava che solo i deboli, solo femminucce o quelli senza spina dorsale, si mettevano a piangere. 
Quando suo padre era morto e gli aveva... passato il testimone, non si riferiva solo all'azienda di famiglia. Con essa gli lasciava anche il dovere di prendersi cura di sua madre e dei suoi fratelli.... '' E ricorda Dean.... dovrai essere forte, quando loro saranno deboli''.
Aveva già tradito il padre due volte... la prima, quando senza che ne fosse al corrente il suo secondo in comando aveva causato il suicidio di un dipendente che aveva licenziato.
E ora Adam. Non era stato capace di proteggerlo
Non avrebbe fallito di nuovo.
Poche ore dopo quando molti dei partecipanti al funerale avevano alzato i tacchi e Jessica aveva accompagnato Mary nella sua stanza, in modo che potesse riposare almeno un po', Dean decise di andare nella stanza di Adam per mettere via le sue cose.
- Non mi va che sia mamma a fare questo lavoro...- aveva detto prima di entrare nella stanza del fratellino - preferisco occuparmene di persona.- 
- Aspetta Dean.- fece Sam andandogli dietro - Vengo a darti una mano.- 
- No... non è necessario....- 
- Davvero.- fece Sam - Ho... bisogno di fare qualcosa. Qualunque cosa.- 
Quando entrarono nella stanza di Adam, la consapevolezza che il fratellino non ci sarebbe più stato... che non lo avrebbero più tirato giù dal letto a suon di cuscinate e solletico... che non avrebbero più visto quel visetto sorridente con la freschezza di un bambino, li colpì come la lama di un coltello. 
- Non posso credere che sia morto...- fece Sam trattenendo a stento le lacrime iniziando a mettere via i vestiti e i cd preferiti di Adam in una scatola di cartone - Nè che si sia suicidato... perchè poi? Cosa aveva  dentro di così terribile da fargli credere che non ci fosse via d'uscita?- 
Non riusciva davvero a darsi una spiegazione per quella morte così prematura e allo stesso tempo così ingiusta. 
Adam era sempre stato un ragazzo allegro... pieno di amici... non aveva una ragazza, ma non aveva mai dimostrato o confidato a qualcuno di loro di essersi innamorato o di essersi preso quanto meno una cotta per un'amici.
Si era appena diplomato con un ottimo giudizio, e molti college avevano accettato la sua domanda di iscrizione... solo un mese fa erano usciti tutti assieme per festeggiare il traguardo raggiunto dal '' cucciolo di casa'' come erano soliti chiamarlo...
- Non lo so Sam... non lo so davvero. Ma se scopro che qualcuno gli ha fatto del male ed è stato la causa di tutto questo dolore.... beh, spero che il suo angelo custode non sia in pausa caffè.- 
- Scusate...?- fece Jessica bussando alla porta della stanza di Adam.
- Jessica...- fece Sam - cosa... cosa c'è?- 
- Di sotto c'è un ispettore di polizia, ha detto che vorrebbe parlare con vostra madre... gli ho detto che non era il caso e che potevate pensarci voi. Non me la sento di disturbarla.- 
- Hai fatto molto bene.- fece Dean - Qui finiamo dopo. Andiamo.- fece Dean uscendo dalla stanza di Adam seguito da Sam.
Al piano di sotto, li stava aspettando un poliziotto: ben vestito, leggero accenno di barba, fisico asciutto. 
- Sono l'ispettore capo Victor Herincksen.- fece l'uomo porgendo una mano ai due fratelli - volevo porgervi le mie condoglianze per la vostra perdita.- 
- Grazie.- fece Dean - Le chiedo un favore: qualunque tipo di domanda a riguardo... le porga a me o a mio fratello.
Nostra madre al momento non è in grado di rispondere ad alcuna domanda, e vorremmo risparmiarle ogni tipo di...- 
- Certo, capisco.- fece l'ispettore - So che il momento è molto difficile, ma devo chiedervelo. C'era qualche motivo per cui vostro fratello minore avrebbe dovuto fare quello che ha fatto? Non saprei.... problemi con i compagni di classe, con i professori, in famiglia...- 
Dean si irrigidì.
Problemi in famiglia.
Per un attimo ritornò con la mente all'ultima volta in cui aveva visto Adam vivo. 
Era il pomeriggio del giorno in cui si era tolto la vita... lui era nel suo ufficio per controllare alcune carte, quando l'addetta alla reception l'aveva informato che suo fratello voleva parlargli in privato... e non era stata una bella conversazione. 
'' Come hai potuto farmi questo?''- lo aveva prontamente aggredito Adam -'' Mi fai schifo!!!''
'' Adam, calmati...''- aveva provato a calmarlo, ma Adam aveva iniziato a divincolarsi ed agitarsi ed era stato costretto a lasciarlo. 
'' Calmarmi? Secondo te è una cosa che possiamo risolvere davanti ad una birra??'' 
'' Ascolta, posso immaginare perchè tu sia così agitato, ma ti assicuro che non è successo nulla...'' 
'' Ho visto il filmato, Dean. E' inutile che cerchidi giustificarti. Mi fai orrore.'' 
'' Aspetta... di che filmato stai parlando?''
Ma Adam non gli aveva risposto ed era scappato via.
Poi alla sera, si era suicidato.
- Non sappiamo cosa dirle...- fece Sam - Adam.... i nostri genitori lo adottarono alla nascita.... io avevo sette anni e  Dean undici... 
Sua madre era la migliore amica di nostra mamma fin dai tempi delle superiori, e che sfortunatamente è morta in un incidente d'auto sei mesi dopo la nascita di Adam... da allora è cresciuto con noi.- 
- Adam sapeva di essere stato adottato?- 
- No.- fece Dean.
- Nessuno glielo ha detto?- fece il poliziotto. 
- A che sarebbe servito?- fece Sam - gli avrebbe provocato solo un dolore inutile.- 
- Secondo voi...- ipotizzò l'agente - è possibile che il vostro fratellastro avesse in qualche modo scoperto che era un figlio adottivo e che questo l'abbia...-
- Impossibile.- fece Sam - ce ne avrebbe parlato e non era una persona così debole da decidere di spararsi solo per questo. Dean... tu sei d'accordo con me, vero?- 
Dean annuì.
No, decisamente non era questo il motivo per cui Adam aveva afferrato una pistola e se l'era puntata contro... in parte sapeva quale tormento aveva spinto quel povero ragazzo a farla finita...  solo che non poteva dirlo.
Anche perchè non era nemmeno certo di sapere per intero cosa Adam intendesse.
   
 
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