Note iniziali: Questa poesia l’avevo inizialmente pensata come il testo di un’ipotetica canzone, con un suo ritmo, motivo per cui sono presenti delle virgole anche lì dove non sarebbe necessario;
Se vi va, lasciate pure una recensione, mi farebbe immensamente piacere.
Buona lettura!
La Luce
Dicevano tranquilla, non ti preoccupare
che peggio di così, non può proprio andare
ma vedevo la loro, aria afflitta
nei loro occhi leggevo la mia sconfitta.
Ma non era la guerra, solo una battaglia
per di più non avevo, la coda di paglia
e l’unica cosa, che dovevo fare
era semplicemente, imparare a lottare.
Ed eccola lì una luce distante
si professa mia amica in modo costante
mi porge la mano, continua a dire
vienimi accanto e ti potrò accudire.
Mi sussurra delle cose, talmente belle
che io penso di esser, in mezzo stelle
ed eccola qui questa luce costante
che si professa mia amica, ma in modo distante.
Ma all’improvviso il castello si sfascia
del suo amore non vi è più alcuna traccia
Apro i miei occhi, mi sento cadere,
della mia morte è l’artificiere.