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Autore: vampireechelon    24/01/2019    1 recensioni
Martina laureata in lingue e traduzione si ritrova a lavorare per i 30 seconds to mars, la sua band preferita, cosa succederà?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti, ecco il quarto capitolo di questa storia. Purtroppo sono in piena sessione invernale e mi sono ridotta ovviamente all'ultimo con degli esami, però il capitolo è bello succulento, spero di farmi perdonare. Per me è speciale questo capitolo e vi possa piacere come piace a me. Chiedo venia se ci sono degli errori di battitura ma purtroppo sto scrivendo un po' avanza tempo! Buona lettura!!



Pov Martina
La sveglia suona, come se fossi riuscita a chiudere occhio...Quel bacio mi ha dato una scossa elettrica talmente forte che non riesco a spiegarmi. O meglio, me le spiego con il fatto che Shannon mi ha sempre affascinato e preso fisicamente. Dal concerto in cui ho partecipato al meet il suo sguardo mi aveva catturato e preso. Mi aveva comunicato tantissimo, i suoi occhi così profondi e pieni di non so quale pensiero.
Dico io ma che ti è preso, ti rendi conto che hai rifiutato Shannon Leto? Coscienza sempre di aiuto, come al solito. Solo che non voglio mischiare lavoro e altro. Voglio che rimangano ben distinte, non so come mi comporterò domani al lavoro. Sarà un bel problema. Nel frattempo, guardo e riguardo le due foto che abbiamo fatto insieme all’alba a Malibu, i nostri sorrisi sono così belli. Guardo lui e quel sorriso così spontaneo mi riscalda il cuore.
La mia giornata va avanti così tra un rimugino e un altro, una tisana, una chiamata ai miei e alle mie amiche. Decisa che il giorno dopo avrei fatto finta di nulla
 
 
Pov Shannon
Dopo forse 4 ore di sonno mi sveglio, cosciente che Jared mi romperà le scatole fino alla morte per sapere quello che è successo, e io che non so mentirgli, gli racconterò tutto e lui mi darà del coglione.
Scendo in cucina per farmi un caffè e me lo trovo li seduto in cucina con un giornale. Sembra nostra madre quando tornavamo tardi dalle serate e ci aspettava sveglia fino a tardi e quando tornavamo ci guardava con il suo solito sguardo inquisitorio.
“Buongiorno Shannon” mi dice mentre mi metto seduto al tavolo
“Buongiorno”
“Hai fame? Devo prepararti qualcosa?”
“Per carità, non voglio che tu faccia esplodere casa nostra… ordiniamo qualcosa da asporto!” dico prendendo il telefono e chiamando per il sushi, d’altronde era ora di pranzo
“Quindi che è successo?” mi chiede, guardandomi come un labrador guarda il cibo
Gli racconto tutto, lui rimane in silenzio per non so quanto… so solo che questo viene interrotto dal suono del campanello. Ritiro il sushi, torno in sala da pranzo e lo trovo ancora con il sguardo perso
“Shannon, sei un coglione!” esordisce
“Ma va? C’era bisogno di tutto questo pathos da primadonna? Lo so anche da solo che sono un coglione. Non so perché, ma ho agito d’istinto in quel momento, lei mi attrae” dico io
“Ammetto che sia una bella ragazza, indubbiamente intelligente, e che ieri sera fosse wow, e che le cose che ti ha detto sono pesanti però…”
“però ciò non toglie che per prima cosa lavora per noi e che per seconda cosa è un’echelon” dico io concludendo la frase di Jared
“Mi dici che ti passava per il cervello?” mi guarda con lo sguardo omicida
“NON LO SO JARED CHE COSA MI SIA PRESO OK? SMETTI DI INFILARE IL DITO NELLA PIAGA!” rispondo stizzito ammutolendolo
Il pranzo proseguiva in silenzio, “Senti, scusa se ho alzato la voce!” sbotto “è solo che non ci sto capendo più un cazzo!”
“Domani come pensi di fare?”
“Farò finta di niente, come spero faccia lei” rispondo
 
POV CHIARA
Solita routine mattutina, con l’aggiunta di una buona dose di ansia, spero di non trovarmelo davanti stamattina, spero che lui mi ignori. Mi preparo velocemente due sandwich per il pranzo, prendo la bustina con il reggiseno che mi aveva presto Emma per la festa, ed esco di casa, forse un po’ in anticipo rispetto al solito. Arrivo in ufficio, e oltre me trovo Dominic.
“Hei buongiorno! Passato il mal di testa?” mi chiede
“Si, è bastato un po’ di riposo e una passeggiata al mare per farmi riprendere! Tu come stai?”
“Ma bene, il mio ragazzo mi ha bidonato, ma alla fine era una storia che non ci avrebbe portato da nessuna parte! Bel rossetto tesoro” mi dice
“Mi dispiace, però forse è meglio così, se non eravate fatti l’uno per l’altro! Grazie!” rispondo sorridendo
“Ora carico tutto il tuo lavoro di venerdì, poi abbiamo una riunione straordinaria alle 11” mi dice
“Ah si?” dico io “ah non ho ancora aggiornato la posta quindi è normale che non mi arrivino le notifiche!” dico io sorridendo “Allora se alle 11 abbiamo la riunione mi metto subito al lavoro per finire la traduzione in tedesco” gli dico facendogli l’occhiolino, mentre dal di sopra si sente il rumore di una porta sbattere, un “JARED” urlato e un’altra porta sbattere, io sgrano gli occhi e prontamente Dominic interviene:
“Ti ci abituerai, fanno sempre così, Jared è molto dispettoso!” dice Dominic ridendo, lasciandomi senza parole.
Mi metto al lavoro e sento un trambusto giù per le scale, ovviamente questa volta onde evitare un face to face con Shannon mi faccio gli affari miei, e faccio bene… perché poco dopo entra come una furia in ufficio, grugnisce un “buongiorno” esce e va nella sala musica.
“Mi sa che non è troppo un buongiorno!” esclama Dominic ridendo e coinvolgendomi nella risata
Poco dopo entrano tutti gli altri, Dominic racconta l’accaduto, ma tutti sembrano non badarci.
“Emma, tieni e grazie mille!” dico io porgendole la bustina
“Ecco anche a te! E ho trovato una foto mia e tua strafiga che dobbiamo stampare!” mi dice
“Vedereeeee, inviamela per email!” le dico io felice
Eravamo io e lei schiena a schiena che ci guardavamo complici e ballavamo, era veramente molto bella!
“Ma daiiii, non me la ricordavo, ovviamente! Però molto bella!” dico io sorridente
Finisco la traduzione in tedesco del camp mars e vedo che sono le 10.30, comunico a Dominic che inizio la revisione e che nel pomeriggio gli avrei inviato la versione definitiva.
Mi arriva una e-mail di Jared.
“Chiara, cambio di programma, le traduzioni devono essere pronte al massimo entro domani pomeriggio, a dopo.
Xo”
DOMANI. DICO IO, DEVO RIGUARDARE ANCORA QUELLA IN TEDESCO E FARE EX NOVO QUELLA IN FRANCESE.
“Ok, mi trattengo più stasera, a fra poco! 😉”
“Martina, stasera ti va di uscire? Pensavamo di andare a cena da qualche parte!” mi chiede Dominic
“Mi sono appena arrivate scadenze imminenti dai piani superiori, quindi stasera il mio culo rimarrà incollato a questa sedia!” dico io facendo ridere tutti
Alle 11 ci riuniamo tutti in sala pranzo e aspettiamo Jared e Shannon.
“Vuoi che rimanga a farti compagnia stasera? Mi posso portare avanti con il lavoro almeno, se vuoi!” mi dice Emma
“Non ti preoccupare, vai pure tranquilla a casa. Me la cavo anche da sola, tanto sto a due passi da qui e appena finisco corro a casa!” dico io sorridendo
“Sarai praticamente sola però, mi raccomando chiudi tutto!” mi dice Shayla timorosa
“Certo tranquilla!” dico in risposta
Entrano Jared e Shannon. Shannon tutto sudato immagino il perché, ci scambiamo uno sguardo molto veloce e torno a scribacchiare il mio blocco appunti.
“La riunione l’ho convocata perché dobbiamo farvi delle comunicazioni. Alcune singole sono già arrivate ad alcuni di voi. - io annuisco- allora per il camp mars deve essere tutto pronto il 12 così che io possa rivedere tutto, e fare il lancio del tutto il 14 perché poi fino al 16 ci saranno i pre-sale per chi farà richiesta di un codice, che richiederanno singolarmente gli echelon, quindi avrete una valangata di email per info pacchetti e richiesta codici. Dividetevi, chi risponderà alle e-mail codice e chi risponderà a quelle info, l’importante è l’ordine, a parte Martina che sarà il nostro Jolly perché risponderà a quelle in lingue sconosciute, visto che la notizia del plurilinguismo dello staff ormai è già arrivata a molti e in tanti scriveranno nella propria lingua madre” mi dice sorridendomi, io in risposta faccio il segnale di ricevuto. “Poi io, Shannon, Emma, Shayla e Martina dovremo partire per un paio di giorni,- si volta verso di noi- non ve lo avevo ancora detto, perdonatemi, andremo prima a Roma e poi in Croazia”, lo guardo sbigottita “ho capito le tue domande, sì è ancora presto, sì sei assunta ufficialmente da oggi, no non ti preoccupare.” Silenzio. Ci mancavano le balle di fieno dei film western, un sospiro di Emma rompe il silenzio glaciale.
“Scusa Jared, è inutile che veniamo tutte, qualcuno dovrà pur rimanere qui a dirigere i lavori! Io preferirei rimanere qui sinceramente, sarei un sur plus e basta!” dice Emma, io abbasso lo sguardo, ora si incazza
“Va bene, Emma, hai ragione, rimani qui” il suo sguardo glaciale e da omicidio mi inquieta, “qualcun altro ha da ridire qualcosa?” dice guardando me e Shayla, rimaniamo ovviamente in silenzio “bene, allora, partiremo questo venerdì! Emma prenotaci i biglietti.”
Emma si alza e torna nel suo ufficio per eseguire gli ordini
“Martina e Shayla potete andare anche voi! - dice Jared- Martina, mi raccomando le traduzioni!” dice facendomi un sorriso tirato
“Certo!” dico io passando dietro a lui e Shannon per uscire.
La pesantezza santo cielo, non c’è bisogno che mi vengano ripetute più volte le cose, capisco alla prima!
“Non te la fare, è così! Ti ci abituerai!” mi dice facendomi l’occhiolino Shayla e sedendosi alla sua scrivania
“certo” dico io sorridendo mostrando tranquillità, ma un pensiero mi rigirava in testa, che Shannon gli avesse detto qualcosa? È impossibile che fosse diventato così indisponente dal nulla.
“Shayla, per stasera mi raccomando, non voglio fare brutte figure, voglio sapere le domande!” dice Jared a Shayla uscendo dalla sala riunioni
“Jared ho contattato già il mondo, appena mi fanno sapere ti inoltro tutto!” dice lei sorridendogli
“A che punto sei con la traduzione?” mi chiede Jared con gli occhioni, anche Shannon è lì che mi guarda
“Quella italiana è già in mano a Dominic nel formato corretto, quella tedesca la sto rileggendo e mettendo man mano nel formato giusto e stasera lavoro a quella francese, così domani mattina la devo solo rileggere e dare a Dominic!” dico io sorridendogli
“Brava! Ci vuole spirito d’adattamento in questo mondo ragazza!” mi dice facendomi pat pat sulla testa… io guardo Shannon tra lo sconvolto e l’inquietato, e lui in tutta risposta fa spallucce.
Continuo il mio lavoro di revisione sono circa a metà quando sento Emma toccarmi la spalla.
“Ehi sono le 12.30 fai una pausa da questo schermo e vieni a pranzare di là con me, gli altri sono andati a fare delle commissioni fuori” mi dice mentre prendo il pranzo e mi dirigo insieme a lei in sala pranzo
“Sarà il mio primo viaggio di lavoro in Italia questo!” dico io sorridendo “non avrei mai pensato di tornare così presto in Europa!”
“Beh, questo lavoro ti riserverà mille sorprese… ma è successo qualcosa con Jared? Non l’ho mai visto così inacidito, specialmente nei confronti di una nuova arrivata!” mi chiede Emma
“è quello che vorrei sapere anche io guarda, credimi!” dico evidentemente interrogativa, mangiando la mia triste insalatona, “comunque ti devo raccontare una cosa, visto che siamo in confidenza, però mi devi promettere che non lo dirai a nessuno!” dico io intenzionata a raccontarle del mio trascorso in Italia e della specie di after party
“Tranquilla, sarò muta come un pesce” mi dice guardandomi dolce, allora inizio a raccontarle tutto dal principio, “cazzo, ne hai passate pur essendo così giovane!” mi dice sotto shock Emma, “però il punto non è questo” mi dice con il sorriso malizioso e dandomi una gomitata amichevole “vero?”
“No, cioè anche, ma comunque voglio mantenere il distacco necessario, non voglio assolutamente problemi sul lavoro!” dico io decisa
“Beh sei stata anche fin troppo razionale, sarà incazzato nero, di solito crollano tutte ai suoi piedi!” dica scoppiando a ridere “comunque stasera sarete soli soletti, Jared ha un’intervista!” asserisce facendomi un occhiolino allusivo.
Finita la pausa pranzo, mi verso una tazza di caffè bello caldo ed esco a fumare una sigaretta, dalla saletta musica sento arrivare il rumore della batteria, la canzone la conosco molto bene, è closer to the edge. Rientro e quando rialzo gli occhi dallo schermo sono le 16.30, ho finito di revisionare il file e l’ho inviato a Dom, dai forse sarei potuta tornare a casa ad un orario decente. Dom stava parlando con Jared che era li accanto a lui per modificare esteticamente le ultime cose del sito.
Mi alzo e vado alla sua scrivania, “Dom guarda se va bene e se legge il formato del file, ho trovato questo software che ti dovrebbe rendere la vita più facile nell’inserire il testo nuovo!” dico io sorridendo
“Hai finito tutte le traduzioni?” mi chiede impaziente Jared
“No, ho completato quella tedesca, ci metto tempo Jared, voglio che siano perfette” dico io calma
“No certo, non ti volevo certo mettere fretta, oddio forse te ne ho messa indirettamente, mi dispiace!” dice sorridendo tranquillo
“Martina è perfetto, se mi fai in questo formato anche l’ultima entro domani pomeriggio abbiamo tutto pronto!” dice Dom, io rispondo con il gesto dell’ok e torno alla scrivania.
Arrivano le 18 tutti se ne vanno e io rimango qui ancorata alla sedia, sulla traduzione in francese, lingua che ho sempre odiato e che proprio per questi miei sentimenti avversi, riuscivo a padroneggiare meno delle altre. Jared mi aveva avvertito che sarebbe andato via per l’intervista alle 19, ma io sarei rimasta anche oltre visto la mia lentezza. Ovviamente non mi ero portata la cena, avevo un pacchetto di biscotti in borsa e mi sarei semplicemente presa un caffè. Alle 19.30 decido di fare una pausa, ero a meno della metà della traduzione ne avrei avuto almeno fino alle 22. Mi riempio la tazza di caffè ed esco a sorseggiarlo fuori, seduta su una sdraio a bordo piscina. Chiamo i miei per avvisarli del mio imminente viaggio, anche se non ci saremmo potuti vedere.
“Mamma come stai, come state?” dico io serena
“Bene tesoro, tu invece?”
“Sai, questo venerdì parto per un viaggio di lavoro, verremo a Roma e poi andremo in Croazia!” dico io eccitata
“Ma che bello! Peccato che tu non ti possa fermare nemmeno un giorno a casa, immagino”
“purtroppo no, recupereremo dai!” dico io “stasera sono rimasta in ufficio, devo finire un lavoro entro domani e sono abbastanza indietro!” aggiungo
“Ah, ma hai mangiato?” mi chiede preoccupata come ogni mamma che si rispetti
“Si, stai tranquilla, mi sto prendendo il solito caffè dopo cena ora!” mento
“Bene, mi raccomando, mangia eh! Ora ti devo lasciare che qua è notte fonda, buonanotte cucciola!” mi dice dolce
“Buonanotte mamma, saluta tutti!” dico chiudendo la telefonata
 
Avverto una presenza dietro di me, mi volto e trovo gli occhioni di Sky. Lo accarezzo dolcemente domandandomi dove fosse il suo padrone. Rientro, Sky mi guarda attraverso la porta di vetro, così decido di farlo entrare.
“però stai qui buono eh, io devo lavorare!” dico sorridendo mentre lui mi guarda e si stende per terra.
Sono arrivata più o meno alla fine, mi manca un paragrafo ma mi sta esplodendo la testa, sono le 22 ed è da stamattina che sto fissa con gli occhi al computer, così decido di andare a fare un po’ di coccole a Sky per riposare la vista. Proprio mentre gli faccio i grattini sulla pancia sento Shannon scendere le scale. Devi stare calma. Comportati come se quel fantastico bacio non fosse mai esistito. Come se fosse facile, eh?
 
“ah ecco dove era, ci credo che non mi rispondeva al fischio!” dice ridendo Shannon
“Mi dispiace, mi guardava dalla porta e non ho potuto non farlo entrare!” gli dico guardandolo, cercando di mantenere la calma
“tranquilla, chi sta meglio di lui coccolato e al caldo!” dice accarezzandolo dolcemente tra le orecchie, “a che punto sei con le traduzioni? Quanto ti ha rotto le palle Jared da uno a 1000?” mi dice sorridendo
“Abbastanza- dico facendolo ridere tornando e sedere alla mia scrivania- ma ho l’ultimo paragrafo in francese, odio il francese e i francesi quindi mi rimane più difficile!” dico sorridendo, prende una sedia e la posiziona davanti alla mia scrivania
“Ti dispiace se io e Sky ti facciamo compagnia?” mi chiede gentile
“No certo, rimanete pure, c’è del caffè di là se vuoi!” dico io
“Se lo bevo alle 21 rimango sveglio per 2 giorni, direi che non è il caso!” dice facendomi scoppiare a ridere, ma quanto è fottutamente bello quando sorride? “hai cenato?” mi chiede tornando serio
“Sembri mia madre, no, ho mangiato un pacchettino di biscotti, voglio prima finire qui poi mi preparo qualcosa a casa!” dico io sorridendo tornando a dare lo sguardo al computer
“Ho qualcosa di sopra se vuoi, temo siano tutte le porcate vegane di Jared, ma se hai fame qualcosa per te ci sarà!” mi dice
“Non ti preoccupare, davvero, non ho fame!” dico sorridendogli, ma il mio stomaco sembrava pensarla diversamente perché in quel preciso istante nel silenzio più totale comincia ad emettere un brontolio piuttosto riconoscibile
“Chi è che non ha fame? Perché il tuo stomaco mi sembra che la pensi diversamente”
“Forse ho fame, ma prima voglio finire questa dannata traduzione!”
“Ostinata eh? Va bene senti, io non ho ancora cenato, stasera che non c’è Jared mi volevo magiare qualcosa di sostanzioso, ti va se ordino un hamburger anche per te? Li dovrebbero fare senza glutine e sono molto buoni, non sono quelli di McDonald’s!”
“Ma si dai, se ne hanno uno senza glutine volentieri, basta non ci siano salse strane!” dico io sorridendo
“Va bene, vado ad ordinare, quando hai finito sali!”
È salito con lui anche Sky quindi mi ritrovo sola soletta, finisco la traduzione, salvo, chiudo per bene la porta dell’ufficio. Faccio il tutto molto lentamente, avrei davvero avuto il coraggio di respingerlo di nuovo? Quel bacio così caldo e passionale aveva lasciato affluire in me delle sensazioni che non provavo da tanto, troppo tempo. Salgo le scale e busso prima di entrare in casa, una voce mi incita ad entrare.
“scusa se ci ho messo tanto ma ho chiuso anche l’ufficio!” dico io entrando in soggiorno e trovando Shannon seduto sul divano con ski che gli si era steso addosso e si era addormentato con le sue carezze, una scena di una dolcezza infinita.
“questo bestione ha deciso che stasera il divano è solo suo, mi dispiace!” dice ridendo
“non ti preoccupare, mangio e poi vado, sono abbastanza stanca!”
“i panini sono arrivati, aspetta che mi tolgo di dosso lui e poi arrivo, intanto vai pure in cucina!”
“Immagino che questo sia il mio!” dico sedendomi al tavolo
“Si, ho preso anche le patatine fritte, o per bene o per niente!”
“quanto ti dev...”
“per favore, mi posso permettere un hamburger!”
“Grazie mille allora!”
Inizio a mangiare con voracità, non avevo mai mangiato un hamburger così buono! Certo, McDonald’s aveva i panini per me, ma non erano così buoni.
“Chi è che non aveva fame?”
“Smettila di prendermi in giro, prima il dovere e poi il piacere, il cibo era passato in secondo piano”
“Seh, seh, volevi cenare con un pacchetto di biscotti insulsi, dai chi vuoi prendere in giro!”
“il mio piano era finire mercoledì le traduzioni, ma poi tuo fratello ha cambiato le scadenze, non è colpa mia sai?”
“Touché”
“Buonissimo comunque, non ne ho mai mangiati di così buoni!”
“Lo so, è il migliore di LA, pane fresco e con grani bio e naturali, carne di alta qualità, ma shhh-dice sfiorandomi con l’indice le labbra, un brivido mi scorre lungo la schiena-Jared non deve sapere!”
“Beh, con me il tuo segreto è al sicuro!” dico io sorridendo
“Mi è venuta un’idea!” i suoi occhi brillano
“Ma vah” dico sbeffeggiandolo, da dove venga tutta questa confidenza non me lo spiego
“non mi prendere in giro, ho anche io i miei momenti! Ti va di venire in sala musica con me?”
“Ma dici sul serio?”
“Si!” dice avvicinandosi e tendendomi la mano, che stringo prontamente prima di scendere con lui le scale.
 
Una volta dentro io rimango senza parole, è qui che nascono i loro pezzi, è qui che incidono i loro album. Questa stanza sprigiona un’energia positiva e stimolante. Devo avere un’espressione sognante, Shannon mi tocca la spalla dolcemente per destarmi dai miei pensieri.
“Tutto bene?”
“Si è che c’è un’energia qui dentro…pazzesca, mi sento molto fortunata a potere essere qui. Te ne sono molto grata” dico guardandolo e forse non avrei dovuto farlo. Era incredibilmente vicino, potevo davvero sentire il suo respiro caldo e il suo profumo, sentivo un’elettricità potentissima tra di noi.
“Che vuoi che ti suoni?” dice allontanandosi velocemente da me, prendendo le bacchette e facendole volteggiare. Ecco, se qualcuno mi avesse chiesto: cos’è per te la perfezione? bene io avrei risposto esattamente con la descrizione di questa scena.
“Quello che vuoi” gli dico mettendomi seduta sulla poltrona di fronte alla batteria
“Ti faccio un quiz, vediamo se riconosci le canzoni senza voce e chitarra”
“Sfida accettata”
“partiamo con qualcosa di facile, facile”, dice cominciando a battere sulla grancassa e poi il suono esplode, io non posso far altro che cominciare a canticchiare:
into the night, desperate and broken/ the sound of a fight, father has spoken/ we were the kings and queens off promise we were the victims of ourselves/ maybe the children of a lesser God/ between heaven and hell, facile” dico ridendo
“ma allora sai cantare!”
“me la cavo!” riparte a suonare e credo che questo momento lo custodirò nel mio cuore per sempre, è il nostro, solo il nostro. Il suono della batteria è decisamente diverso, più duro e grezzo, so che è una loro canzone. Shannon che suona questa canzone è la cosa più perfetta che io abbia mai visto fin ora. Nonostante stia suonando solo per me, ci mette la stessa intensità ed energia che mette quando suona ai concerti. Ho già detto che questo momento è la perfezione?
“Capricorn!” dico io con gli occhi che brillano, mi fa cenno con le bacchette, per dirmi che ho indovinato, ma senza smettere di suonare.
Questo suono era inconfondibile “on his face is a map of the world, a map of the world, From Yesterdaycanto, mi guarda sorridendo soddisfatto.
“Andiamo sul difficile, non ti garantisco che siano tutte nostre d’ora in poi eh!” gli faccio cenno di aver capito con la testa e si ferma per bere, questo momento vorrei durasse per sempre.
Ricomincia a suonare, parte solo dal charleston e poi la grancassa e “ENTER SANDMAN!” dico alzando il sopracciglio “facile!” mi guarda sorpreso, smette di suonare e pensa su che canzone suonare.
“vediamo ora!”. Oh questa è difficile, lui è uno spettacolo, non è decisamente loro…l’ho capita, ma non mi ricordo il titolo. “Hai capito?” mi urla
“Forse!” dico io, mettendomi la mano sulla fronte “Sono i System of a Down, non mi ricordo la canzone però chiedo perdono!”
“Toxicity, senza chitarra è difficile questa te la abbuono!” mi guarda sereno, riprendendo a suonare una canzone che mi è sconosciuta.
“Su questa mi arrendo!” dico io alzando le mani in senso di resa
“Falling away from home, Korn” mi dice alzandosi e venendosi a sedere accanto a me
“Non li ascolto” dico io sorridendo “li ascoltava uno dei miei ex, ma non è mai riuscito a farmeli piacere” dico ricordando i pomeriggi passati con lui che mi metteva loro canzoni per convincermi di quanto fossero eccezionali
“Non sono andato sul classico con Pink Floyd e Queen ma se vuoi rimediamo!”
“Mi piacciono moltissimo entrambi, le indovinerei tutte!”  dico voltandomi verso di lui che si alza e prende una chitarra acustica, se ti suona remedy che fai? Non deve suonare Remedy infatti. NON DEVE.
“Visto che hai una bella voce, che ne dici se facciamo una specie di duetto?” dice guardandomi, dopo questa proposta e questo sguardo sono pronta a morire, potrebbe anche cadere un meteorite.
“Ma io non ho una bella voce, me la cavo, dai è imbarazzante!” dico coprendomi il viso
“dai, fallo per me, scegli una canzone, qualsiasi, so anche suonare il piano sai, quindi davvero qualsiasi”
“city of angels?” gli domando timida
“ottima scelta!” dice sorridendo sornione spostandosi al piano, “vieni seduta qui!” mi dice facendomi spazio vicino a lui
 
There was truth, there was consequence, against you
A weak defense, then there's me
I'm 17, and looking for a fight
All my life, I was never there just a ghost, running scared
Here our dreams are made, the one
Lost in the city of angels
Down in the comfort of strangers, I
Found myself in the fire burnt hills
In the land of a billion lights
Bought my fate, straight from hell
A second sight is paid off well
For a mother, a brother and me
The silver of the lake at night
The hills of Hollywood on fire
A boulevard of hope and dreams
And streets made of desire
Lost in the city of angels
Down in the comfort of strangers, I
Found myself in the fire burnt hills
In the land of a billion lights
I found myself in the fire burnt hills
In the land of a billion lights
 
Le nostre voci si amalgamano davvero bene, lui mi fa i controcanti. Mi dà gli attacchi e abbiamo una sincronia sinceramente disarmante. L’intimità che si è creata in questo momento è speciale, l’unico contatto veramente fisico e lo sfregare delle nostre spalle, ma le nostre anime si stanno tenendo per mano, sento che è lo stesso anche per lui. Sento che sta condividendo con me qualcosa che non ha condiviso con nessun’altra, ed è davvero bello.
I am home, home, home, home
 
Questo punto mi ha sempre fatto piangere, e inevitabilmente, dovuto anche alle emozioni travolgenti del momento, mentre canto le lacrime iniziano a formarsi, Shannon mi guarda e mi sorride dolce.
 
Lost in the city of angels
Down in the comfort of strangers, I
Found myself in the fire burnt hills
In the land of a billion lights
One life, one lo…
 
Smetto di cantare a causa della voce rotta dal pianto e Shannon smette di suonare, si volta verso di me, racchiude il mio viso nelle sue mani, mi asciuga le lacrime e comincia ad avvicinarsi pericolosamente. Il mio cuore batte a mille. Il suo naso sfiora il mio, io in risposta circondo il suo collo con le mie braccia ed è come se gli avessi dato il mio consenso. Ci baciamo, un bacio dolce e lento che piano piano comincia a trasformarsi in passione. Le nostre bocche si schiudono e le nostre lingue cominciano a danzare insieme. Ci alziamo senza smettere di baciarci e facendo cadere lo sgabello del piano, ma chissene frega. Mi abbraccia, continuiamo a baciarci sempre più passionali, arriviamo indietreggiando al divano dove ero seduta fino a qualche minuto prima. Shannon mi afferra il sedere, mi alza e io allaccio prontamente le gambe al suo bacino. Si siede sul divano e io mi siedo sopra di lui, ho la mente offuscata dalla sua bellezza e dalla mia eccitazione, non ci siamo mai staccati, siamo entrambi ansanti, questo bacio è il più appagante che abbia mai vissuto fino ad ora. La sua mano scorre sotto la mia blusa, mentre io gli ho già tolto la sua t-shirt. Ci stacchiamo, solo perché devo togliere la mia blusa che finisce insieme alla sua maglietta. Le sue labbra mi chiamano, sono una calamita. Riprendiamo il bacio più passionale di prima, le sue mani abili slacciano il reggiseno, che finisce a terra. Mi guarda e prende a leccare lo spazio tra i miei seni fino ad arrivare alla clavicola, poi il collo e il retro dell’orecchio. Sospiro eccitata, in tutta risposta io comincio a leccargli la clavicola e il collo fino ad arrivare al suo tatuaggio con la triad. Emette un sospiro di apprezzamento, apre gli occhi, lucidi di passione e eccitazione, che percepisco anche fisicamente, non che io sia da meno. Riprendiamo il bacio passionale consapevoli che niente e nessuno ci avrebbe fermato stavolta.
 
E invece…Il mio telefono inizia a squillare insistentemente.
 
“Non rispondo” dico tra un bacio ed un altro ansimante
Smette di squillare e riprende poco dopo.
“Guarda chi è!” mi dice leccandomi il collo prima di lasciarmi andare
Prendo il telefono, ancora ansimante e accaldata, guardo lo schermo e sgrano gli occhi. Faccio vedere lo schermo a Shannon che si lascia andare un facepalm incredibile. Ovviamente rispondo.
“Pronto Jared?” dico cercando di ricompormi, pur essendo mezza nuda di fronte al fratello del mio capo. Shannon mi prende per mano e mi ritrascina sopra di lui.
“Ehi, scusa l’ora, ma sono tornato ora e Shannon non è a casa, ti ha detto per caso dove andava?” mi chiede mentre in risposta Shannon comincia a leccarmi un capezzolo, facendomi sussultare
“Ehm no- dico cercando di trattenere i sospiri di piacere- Mi ha solo detto che avrebbe messo dentro Sky! Poi se n’è andato e me ne sono andata poco dopo anche io!” dico mettendo il vivavoce e il mio microfono muto, così che non potesse sentire i miei sospiri ma io potevo sentire lui
“ok, sarà andato in qualche locale. Le traduzioni sono completate?” mi chiede, io mi stacco prontamente dalle labbra di Shannon e attivo l’audio
“Sì, domattina riguardo quella in francese, poi sono tutte a posto!” dico rimettendo muto
“Bravissima, sono molto contento di averti selezionata- anche io sono molto contento che ti abbia selezionata, mi sussurra Shannon con voce roca all’orecchio, io per tutta risposta mi fiondo sulle sue labbra- il tuo lavoro è eccellente, non temere per il viaggio di questo fine settimana andrà tutto bene!” riattivo il volume e rispondo ansimando ancora di più visto che Shannon ha deciso di torturarmi di nuovo il capezzolo
“Jared sono molto felice anche io di lavorare con voi, è il lavoro per cui ho studiato ed è molto ap- strozzo un gemito, perché quel cretino di Shannon mi ha dato un delicato morso sul capezzolo- appagante” continuo guardando Shannon malissimo, lui in tutta risposta mi sorride
“Martina, ti disturbo?” mi chiede ghignando Jared
“Eh? No, no, figurati mi stavo rilassando sul divano prima di andare a dormire” dico togliendomi da sopra Shannon che mi guarda sorridendo
“Non me la racconti giusta, comunque, ci vediamo domani mattina” mi dice
“Ciao a domani mattina e buonanotte” dico chiudendo la telefonata
 
“Shannon, è meglio che vada” dico io guardandolo, mentre mi rivesto
“Credo anche io che sia meglio, prima che si arrivi ad un punto di non ritorno”
“Senti io non…”
“Quello che è successo qui dentro, rimane qui dentro. Quello che ho condiviso con te questa sera va ben oltre la fisicità. Non avevo mai suonato con qualcun altro che non fossero Jared o Tomo o Stevie, è stato molto bello, e tu sei molto brava” mi dice, spostando dolcemente una ciocca di capelli dietro all’orecchio
“Mi hai regalato un momento unico Shannon, davvero” dico io sfiorandogli la guancia
“Lo è stato anche per me, niente implicazioni, non ti preoccupare” mi dice stampandomi un bacio veloce.
Mi rivesto in silenzio, Shannon fa per aprire la porta ma vediamo le luci e la figura di Jared affacciato alla finestra.
“Abbiamo un problema, a parte che mi devo fare una doccia ghiacciata” dice Shannon facendomi ridere
“Grandioso, ma lui non dorme?” dico io, guardando in alto
“Senti esco prima io, così lui mi vede e capisce che ero qui, e poi lo faccio togliere dalla finestra, ti mando un messaggio quando puoi uscire” dice dandomi un dolce bacio a stampo sulle labbra.
 
Mi vesto per bene e aspetto il messaggio di Shannon. Niente, non sono riuscita a resistere all’attrazione questa volta. Era tutto così perfetto, la musica, lui. I nostri corpi sembravano due calamite di poli opposti che si attiravano costantemente.
 
Bzz, bzz
Lo porto in soggiorno, veloce
 
Con il mio passo incredibilmente felpato, corro verso il cancellino passando davanti agli uffici… Mi accorgo di aver lasciato la luce accesa sopra alla scrivania, così come ho lasciato lì anche il mio caricabatterie, cazzo. Decido di rientrare in ufficio, spengo la luce e prendo il caricabatterie, è l’una di notte… mi sento un ladro.
Di colpo si accendono le luci dell’ufficio e io emetto un grido di spavento.
 
“Che ci fai qui, abbiamo sentito dei rumori ci è preso un colpo!” esclama Jared, Shannon era sbiancato
“Ho lasciato qui il caricabatterie! L’ho cercato ovunque prima a casa, guardando in ogni dove ma non lo trovavo, quindi siccome mi sta per morire, ho pensato di venire a riprenderlo! Mi dispiace se vi ho svegliato, non volevo!” dico io gentile
“No tranquilla, ci siamo solo preoccupati che ci fosse un ladro!” aggiunge Shannon ammiccante
“Aspetta, aspetta!” mi dice Jared mentre mi stavo sistemando la borsa in spalla, mi scosta di un centimetro la blusa e compare un marchio violaceo, dannazione. “Pare che tu abbia trovato compagnia qui ad LA, eh? Allora ti ho disturbato davvero prima quando ho telefonato!” mi dice malizioso Jared, arrossisco violentemente
“Niente di che, anche una donna ha le sue esigenze, non solo vuoi uomini” dico per tutta risposta
“Aggressiva stasera!” dice Shannon con un sorriso malizioso che mi fa tornare in mente la passione di poco fa, mi mordo il labbro e penso ad una battuta d’effetto
“Sentite parlerei con voi per ore, ma una persona mi aspetta a casa, buonanotte, a domani” dico sorridendo
“non abbiamo detto che non fai bene, comunque buonanotte!”
Appena fuori dal cancello mi esce un sospiro di sollievo.
 
Bzz bzz
Astuta, buonanotte tigre
Buonanotte 😉
 
Altra giornata lavorativa, per fortuna i segni dei baci passionali di Shannon si trovavano tutti in zone che si nascondevano parecchio bene, almeno non avrei dovuto dare spiegazioni. Mi ero messa un vestito con un colletto quindi copriva bene la zona décolleté e scapole.
Appena arrivata mi metto subito a rileggere la traduzione fatta la sera prima, e a parte qualche rinfuso e qualche accento sbagliato era tutto apposto.
 
“Dom, c’è posta per te!” dico io sorridendogli
“Ciò significa che ho tutto il pomeriggio per progettare? Fatti dare un bacio tesoro!” mi dice affettuoso
 
Jared entra in ufficio e prima che potesse parlare gli dico che è tutto in mano a Dom. Lui felicissimo, si dirige da lui e cominciano a parlare della struttura del sito.
 
“Emma ti devo aiutare? Ho finito con le traduzioni urgenti”
“Si, scorri le email di Adventures ci dovrebbero essere delle email per te!” mi dice sorridendo
 
La giornata e la settimana sono passate poi molto anche troppo in fretta, ora mi ritrovo qui alle 23 con il mio trolley alle prese con la valigia per la partenza di domani. Perché mi sono ridotta così all’ultimo? Abbiamo avuto un mucchio di scartoffie da preparare pre partenza e ho finito di lavorare solo alle 20. Saremmo partiti alle 9 dall’ufficio, avremmo fatto scalo a New York e poi dritti fino a Roma. Metto in valigia un po’ di tutto, sportivo, elegante, casual… Emma mi ha detto che Jared è molto imprevedibile, e di portarmi diversi outfit. Fortunatamente ho il bagaglio da 15 kg anche se stiamo via solo pochi giorni. Decido l’outfit per l’indomani mattina e opto per un vestito comodo nero che mi arriva fin sotto al ginocchio, calze velate nere e le mie fedeli dottor martens. Preparo il mio piccolo beauty da viaggio e chiudo la valigia. Mi faccio una bella doccia e dopo aver asciugato i capelli vado a dormire. Con Shannon la settimana era filata liscia, non c’erano stati altri eventi eclatanti a parte forse qualche occhiata maliziosa e qualche tocco casuale di troppo. Sono stata molto professionale, e davvero non so come sia riuscita, perché mi provocava in continuazione, entrando e uscendo a torso nudo dalla saletta prove, per esempio.
L’indomani mattina al suono della sveglia sono scesa dal letto come uno zombie, mi sono truccata per bene, e ho preso la mia borsa dove avevo inserito Ipad e lo stretto necessario da avere in cabina, avrei dovuto tenere una presentazione a Roma, ebbene sì, quindi avrei ripassato i punti sull’aereo. Il genio di Jared aveva partorito l’idea di aprire un pop up store di merchandise a Roma.  Quindi io ero incaricata di presentare il progetto a chi di dovere.
Arrivo in orario in ufficio, salutiamo tutti e partiamo. Io e Shayla siamo nel retro della macchina mentre Jared e Shannon parlano di non so cosa davanti.
Io e lei saremmo dovute stare dietro di loro in aeroporto, un po’ come il marito della regina d’Inghilterra che doveva stare sempre un tot di passi dietro di lei.
Così facciamo, passiamo i controlli e poi ci mettiamo seduti nella lounge ad aspettare il primo volo.
 
“Tesa?” mi dice Shannon mentre ci dirigiamo al bar a prendere un caffè, gli altri due non sono caffeinomani
“Assolutamente no, mi sono fatta 12 ore di aereo da sola per venire la prima volta!” dico io sorridendogli
“Ma no per la presentazione!” mi dice sorridendo, io rimango ammaliata dal sorriso e dal suo profumo
“Ah ok, si per quella sì, mi sono portata dietro tutto così ripasso in aereo” dico riprendendomi dalla momentanea confusione
“Secondo me, tempo che decolliamo e già ti addormenti!” mi dice sorridendo
“Ora probabile, ma da New York a Roma non credo! L’ansia mi lascia insonne intere notti figuriamoci se sono pure su un aereo!” dico io non accorgendomi subito dell’argomento trattato
“Ancora?” mi chiede preoccupato
“No, cioè sì, è capitato di recente ma niente di che, sono riuscita a prendere sonno alla fine!” dico io sorridendogli di rimando “C’è di peggio che può capitare!” dico io prendendo il caffè e dirigendomi verso Shayla e Jared
“Io non ti farei dormire per altri motivi!” mi sussurra all’orecchio
Io arrossisco di colpo e mi pietrifico, che cazzo aveva detto? Avevo sentito bene?
Torno a sedere cercando di comportarmi normalmente, inizio a spulciare instagram, facebook, finchè il nostro volo non viene chiamato e saliamo in aereo. Io non avevo mai viaggiato in business e ragazzi, è tutta un’altra storia, non volevo scendere! Io e Shayla eravamo vicine mentre Shannon e Jared erano in una specie di camera salottino che si chiudeva, così da garantirgli privacy. Metto su un film ma 5 minuti dopo il decollo mi ero già addormentata.
“Sveglia, siamo a NY!” mi dice Shayla
“Temo che non vedrò mai come andrà a finire War Horse!” dico io facendola ridere
 
È ovviamente l’ora di pranzo quindi andiamo al ristorante per mettere qualcosa sotto i denti, lo scalo era di circa un’ora ma il volo era in ritardo di un’ora e mezzo. Quindi avevamo tutto il tempo. Durante il pranzo abbiamo ripassato i punti che avremmo dovuto esporre aggiungendo delle spiegazioni secondo me ridondanti. Stavamo parlando quando vedo una mano che sventola in mia direzione, alzo lo sguardo e lo vedo. CIOÈ MA VERAMENTE IL RAGAZZO DI CUI ERO INVAGHITA DA ANNI ERA ALL’AEREOPORTO DI NEW YORK? Gli sono andata dietro ANNI, ANNI. Lui non mi si è mai filato, ora è a New York e mi saluta pure, ma scherziamo? Mi sono sentita avvampare…fortunatamente avevo finito di mangiare.
“Sc-Scusate” dico alzandomi e andandogli incontro
 
“Oddio, ma ciaoo!” dice sorpreso abbracciandomi e dandomi due baci sulle guance, cosa che quando eravamo a casa non aveva mai fatto, anzi mi evitava
“Ciao, ma che ci fai qui! Sono abbastanza confusa!” dico io sicuramente molto rossa in viso, mi sentivo anche abbastanza osservata
“Sono venuto a fare il turista con Giorgio e gli altri, stiamo andando verso Los Angeles, te invece che mi racconti?” mi dice sorridendo
“Ma tu guarda se da Firenze ci dobbiamo incontrare qui! Io sto tornando verso Roma, ma per lavoro, quindi mordi e fuggi! Poi tornerò a casa a Los Angeles!” dico io cercando di tornare verso il tavolo imbarazzatissima
“Senti ti va di prendere un caffè, anche se fa schifo?” mi dice sfiorandomi la spalla, perché, perché proprio ora? Io non avevo bisogno di riconferme che mi piacesse eh, lo sapevo che non mi sarebbe mai passata la cotta nei suoi confronti e che mi avrebbe sempre fatto un certo effetto
“Sento se mi posso allontanare un attimo, abbi pazienza” dico ricambiando il tocco sulla spalla
 
“Fantasma?” esordisce Shayla
“Più o meno, mi posso assentare il tempo di un caffè?” dico guardando Jared
“A patto che dopo mi dici chi è, e mi racconti anche i dettagli, si, tieni il telefono a portata di mano ti chiamiamo per dirti dove siamo!” mi dice Jared
Prendo la borsa e nel mentre vedo la mascella di Shannon contrarsi, sembra furioso. Non posso vedere i suoi occhi perché coperti dai suoi soliti occhiali e mi dileguo.
 
“Eccomi!” dico sorridendo, lui mi mette dolcemente il braccio destro dietro la schiena in segno di affetto “A che ora avete il volo?”
“Fra circa 3 ore! Tu?” mi dice, passandomi il caffè e sedendosi vicino a me sulla panchina
“Tra un’ora e mezza! Ce lo hanno ritardato per cause ignote!” dico avvicinando alla bocca il tipico bicchierone
“Come ti stanno andando le cose?” mi chiede voltandosi verso di me
“Direi che non potrei chiedere di meglio, sto vivendo un sogno! Ho anche casa a LA, che potrei desiderare di più!” dico io eccitata e sorridente
“Sei una che non molla, hai fatto bene a partire e lasciare tutto per venire qui!” mi dice dolce
“Forse sì, credo che LA abbia davvero un potere sulle persone! Poi mi ridirai!” dico io sorridendo verso di lui
“La foto che hai messo al tramonto è qualcosa di magnifico!”
“Ehm, alba in realtà, festicciole di lavoro prolungate!”
“Beh niente male” dice ridendo “Così lavori per loro?” dice facendomi cenno con la fronte in direzione di Shannon e Jared che stavano uscendo dal bar
“Si, ancora non ci credo! È un bellissimo sogno, sono entrata subito in sintonia con lo staff e con loro, incredibile!” dico, ma da quando in qua avete tutta questa confidenza?
“Ci credo! Chissà com’è quel mondo da dietro!” dice sognante
“Incredibilmente faticoso, ma bellissimo!- dico prendendo un altro sorso- Sai l’altro giorno ho pure cantato (e fatto altre cose) con loro (con Shannon), è stato unico. Non mi sono mai sentita così a casa!” dico sognante, rimproverando la mia coscienza, ma benedicendo la mia lingua, che non ha pronunciato quelle due aggiunte
“Che spettacolo! Ti vedo proprio bene!” mi dice scostandomi una ciocca di capelli dal viso
“Grazie, mi fa piacere che abbiamo parlato un po’” dico pensando che tutto sommato un bacio non ci sarebbe stato male, giusto per soddisfare la me cotta a puntino da anni
“Anche a me, quando torni a LA hai detto?”
“Tra circa 5-6 giorni!” dico
“Ci potremmo scambiare il numero, io starò ad LA 10 giorni, potremmo rivederci” che cazzo ha detto? Ma che sta succedendo nella mia vita
“Sì, è americano però, quindi limitati a WhatsApp sennò spendi un fottìo!” dico io digitandogli il numero sul telefono
“Si tranquilla! Cosa mi consigli di vedere?”
“ehm mi trovi impreparata, non ho visitato molto sinceramente se non Malibu e Venice Beach, sono sempre al lavoro tranne il fine settimana e ancora non ho avuto modo di uscire con i colleghi…” dico imbarazzata
“Capisco, tranquilla, semmai allora quando torni ci andiamo a fare un giro insieme prima che riparta!”
“Certo, con piacere! Fammi uno squillo così salvo il numero!”
 
Il telefono inizia a suonare ma non era lui, bensì Jared, Dio sia lodato
“Jared dimmi!” dico io tranquilla
“Gate 15, veloce!” chiudo la telefonata mi volto “Senti, mi ha fatto un piacere immenso, solo che ora devo correre al Gate! A presto!” dico io abbracciandolo sbrigativa
“Certo, buon lavoro!” mi dice sorridente
 
Arrivo dagli altri “Jared santo Dio, hai avuto un tempismo incredibile l’altra sera, non mi potevi chiamare prima? Tipo dopo che eravate usciti con qualsiasi cazzo di emergenza?” dico facendo ridere tutti tranne Shannon che fa un sorrisino sghembo
“Ma ora è colpa mia scusami? Allooora chi era?” dice sgranando gli occhioni da cerbiatto
“Ufffff”
“Se te lo stessi chiedendo, sì è sempre così, con tutti, anche con nostra madre!” interviene Shannon
“Un conoscente di Firenze, per cui ho avuto una cotta tipo decennale, a cui mi ero dichiarata, che mi aveva rifiutata e poi però mi stava dietro, che non mi ha mai rivolto parola in 10 anni se non qualche sorriso di circostanza e con cui sono riuscita a parlare dopo 10 anni a New York, bello no? Le coincidenze del cazzo!” dico con tono omicida
“Comunque, è inquietante questa cosa! Dove è diretto?” mi dice Shayla
“INDOVINATE, -dico con lo stesso tono schizzato- LOS ANGELES, chi lo avrebbe mai detto eh?”
“Lui lì tu a Roma, che problema c’è?” dice tranquillo Shannon
“C’è che lui ci sta 10 giorni a LA e noi torniamo quando lui è ancora lì, e vuole andare a fare un giro insieme…ma vi rendete conto? Cioè vuoi uomini mi lasciate sempre più allibita!” dico furiosa schiacciando una bottiglietta di acqua con una mano
“Io non credo di volerti più vedere arrabbiata e spero di non farti arrabbiare mai!” mi dice Jared, osservando la bottiglina, facendo ridere anche Shannon che si becca una mia occhiataccia
“Va be ma in amicizia nulla toglie che vi vediate, anche se è inquietante che vi siate trovati per caso qui, e vi siate cominciati a parlare ora ma dettagli!” aggiunge Shayla
“A. Nemmeno amicizia, conoscenza, non voglio averci niente a che fare; B. non ho bisogno della sua presenza nella mia vita; C. sto bene come sto!” dico io categorica
“Intanto l’altra sera avevi compagnia però!” mi provoca malizioso Shannon, ah sì? Vuoi la guerra?
“ripeto anche noi donne dobbiamo sfogare le nostre esigenze!” controbatto
“Concordo, mica solo voi uomini potete usarci per una notte e via!” mi sostiene Shayla, aaah se solo sapessi
“sono d’accordo che ognuno debba sfogare i propri istinti, ma che almeno i patti tra le due parti siano chiari no?” asserisce Jared
“Ma che patti e patti, se ti ritrovi una bella donna davanti non ti metti di certo a stipulare un contratto!” continua Shannon
“Ok, ma ti devo ricordare le prese per il culo capitate negli ultimi anni? Credo di no…quindi per ogni cosa ci vuole chiarezza!” le parole di Jared fanno cadere un silenzio di tomba, Shayla mi guarda e alza le spalle, menomale che annunciano il nostro volo almeno ci liberiamo tutti dall’imbarazzo di dover dire qualcosa.
 
In aereo avevamo un’area riservata, Jared e Shayla dormono nelle rispettive poltroncine, Shannon è sveglio ma ascolta la musica, e io ripeto a bassa voce il mio discorso.  
La hostess mi dice cosa voglio per aperitivo e io le dico solo un bicchiere di prosecco e le patatine, mentre Shannon ordina praticamente il mondo.
“Fame?” dico io alzando il sopracciglio
“Non posso fumare, devo pur fare qualcosa, Jared ronfa e non lo posso infastidire, Shayla idem, tu lavori…”
“Guarda che sto lavorando per voi, non è che faccio chissà cosa! È una bella responsabilità questa ” dico infastidita
 
Continuo a ripetere ignorandolo, inizio a pensare alle conseguenze: e se questo discorso non è efficace come dovrebbe? E se io non sono brava quanto dovrei? E se non sono convincente? E se non sono all’altezza?
 
Comincio a percepire il sudore freddo…e l’ansia che sale. È il mio primo incarico, e se non sono pronta? Corro in bagno e mi inumidisco un po’ i polsi e il collo. Mi appoggio al lavandino e inizio a fare respiri profondi e a pensare a tutte le cose che mi rendono felice, tra cui anche Jared e Shannon, il lavorare per loro, l’essere qui con loro.
La porta si apre e vedo Shannon fare capolino, la mia faccia dice tutto probabilmente perché l’unica cosa che fa, è avvicinarsi e abbracciarmi. Quell’abbraccio forte e caldo ha cancellato tutti i pensieri negativi, tutti gli “e se”. Chiude la porta a chiave e comincia a baciarmi con trasporto, mi fa sedere sulla superficie del lavandino alzandomi il vestito. Mi sfila i collant guardandomi negli occhi e subito dopo aggancio il suo bacino con le mie gambe, così che lui si avvicini a me ancora di più. Mi lecca dietro all’orecchio e io vado in estasi, faccio lo stesso, dando un dolce bacio al suo tatuaggio con la triad. Gli slaccio i pantaloni e lui mi scosta leggermente le mutandine, mi accarezza delicatamente e io faccio lo stesso con lui. Si mette prontamente un preservativo e facciamo del puro e sano sesso. È bellissimo, sentirlo dentro di me irruento. I suoni gutturali di piacere che emette Shannon mi fanno eccitare ancora di più, reclino la mia testa all’indietro, ma lui mi prende il viso e comincia a baciarmi passionalmente.
“Te lo faccio dimenticare io quel ragazzino!”  mi sussurra all’orecchio, entrandomi dentro con una spinta decisa, che mi fa emettere un gemito di piacere prontamente soffocato sul suo collo. Gli bacio il tatuaggio con il codice morse e a lui sembra piacere, visto il sospiro che è uscito dalle sue labbra.
"Geloso Leto?" non risponde, mi chiude semplicemente la bocca con un bacio molto dolce anche se passionale.
“Shannon” sussurro al suo orecchio ormai vicino al limite “è sbagliato” continuo, per tutta risposta aumenta il ritmo, io riprendo a baciarlo, non vorrei che ci sentissero, sarebbe stato un bel problema
“Piccola, è sbagliato ma tremendamente bello!” mi dice a fior di labbra e con una spinta mi fa tremare, mi aggrappo alle sue forti spalle e arrivo al limite. Non mi era mai capitato, è una sensazione tremendamente intensa, mi ha scosso dal profondo facendo tremare ogni muscolo.  “Shannon” gli sussurro mentre lui continuava a muoversi dentro di me. Poco dopo con un’altra forte spinta ha raggiunto l’orgasmo, un suono gutturale di piacere stava per uscire dalla sua bocca, prontamente  soffocato in un bacio carico di passione. Appoggia la sua fronte sulla mia e mi guarda negli occhi:
“Martina mi stai mandando fuori di testa” dice dandomi un dolce bacio sulla guancia e ritirandosi su i pantaloni, “Sei magnifica in questo momento” dice sfiorandomi il viso
“Anche tu” dico schioccandogli un bacio
“Segreto?” mi guarda malizioso
“Ovviamente!” dico io rimettendomi i collant
“Nessuna implicazione?” diciamo in coro, ci guardiamo e sorridiamo. Mi piace l’intesa che abbiamo, mi rasserena.
“Non fare parola con Jared! Lo so che gli racconti tutto eh, non mi posso permettere di perdere il lavoro della mia vita!” gli dico io
“E io non voglio che tu lo perda, stai tranquilla!” mi dice pizzicandomi dolcemente la guancia “esco per primo e corrompo la Hostess, tu lavati un po’ la faccia!” mi dice malizioso
Apre piano la porta e sento che inizia a conversare con la hostess. Io dopo 5 minuti esco e vedo Jared con la stessa mascherina per dormire di prima e Shayla che ha cambiato lato ma dorme. Io sono sfinita, è stato l’amplesso più appagante che io abbia mai avuto, intenso sia fisicamente che emotivamente, almeno per me. Innegabile dire che Shannon mi piace, ma devo mantenere la mia professionalità, e alla fine va bene così c’è stato questo bellissimo sfogo di energie, ora basta, devo smetterla di farmi altre idee e pensare alla presentazione.
Shannon torna seduto di fronte a me.
 
Bzz bzz
Sei tremendamente bella, c’è elettricità tra di noi, non lo puoi negare, la sento io e la senti anche tu.
 
Per poco non soffoco con lo champagne e vedo Shannon sghignazzare.
Gli rispondo: “è innegabile, siamo connessi, credo, emotivamente. Ma tu sei il mio capo e io non voglio fare casini” ma ti ha dato di matto il cervello? Fai la scopata più bella della tua vita e gli scrivi una cosa del genere dopo? Stai male. Mi sono cacciata in un bel guaio ok?
 
Lo guardo e torna serio.
 
Bzz bzz
Come vuoi, io sono qui quando vuoi parlare. Intendo parlare, sul serio, da adulti
 
Io gli rispondo a voce con un “Va bene, grazie!” sorridendo, nel mentre si sveglia Jared, mancava ormai circa un’ora e mezzo all’atterraggio.
“Eh cosa? Va bene cosa? Siamo arrivati?” dice con la voce impastata dal sonno
“Jared hai dormito praticamente per tutto il viaggio… stavo ripetendo il mio discorso al povero Shannon che ormai se lo è sorbito per quasi 3 ore” dico io facendogli l’occhiolino
“Ah… mi sento inutile!” aggiunge Jared
“Lo sei!” controbatte Shannon “Come se poi io capissi l’italiano capito!” dice sorridendo Shannon e sostenendo la mia tesi
“Buongiorno principessa siamo ancora in volo” dico io in direzione di Shayla che si stiracchia dall’altro lato
“Ma te non hai dormito? Cioè ti sei fatta 5 ore a ripetere quella roba?” mi chiede Shayla
“Più o meno!”
“Sei una stacanovista, io mi godrei almeno l’ultima ora e mezzo, saranno giorni frenetici!” mi consiglia Shayla
“Si ora mi riposo un po’, mi sentivo troppo in ansia prima per poter riuscire a dormire, però ora sono tranquilla quindi…buonanotte!” dico io mettendomi la mascherina e stendendomi sulla poltroncina. Mi tornano in mente i baci di Shannon e le sensazioni che mi ha fatto provare, vorrei solo che tutto fosse più semplice.
 
Nemmeno a dirlo ho dormito per tutto il viaggio, siamo appena atterrati a Roma.
Diamo inizio alle danze.
 
 
  
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