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Autore: Giulls    18/07/2009    18 recensioni
“Oh mio Dio! Ho Robert Pattinson davanti a me! QUEL Robert Pattinson! L’Edward Cullen di Twilight! Sto sognando, non è possibile! Non posso credere che Teo, mio fratello Teo, sia suo amico…eppure me l’ha appena presentato…" pensai rimanendo estasiata davanti a lui... *La storia di Giulia, una sedicenne italiana che andrà a trascorrere le vacanze estive a Londra, incurante che proprio lì imparerà davvero cosa vuol dire la parola AMORE...* °°°°°°°°°°°°°° Salve ragazze, sono tornata con la mia ultima storia, alla quale tengo moltissimo...spero di piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Hola a todos! Sono tornata con un altro aggiornamento…il penultimo purtroppo *Giulls si deprime*
Voi come state? Tutto bene? Non so voi, ma io sto morendo di caldo xD Qua da me ci saranno come minimo 30 gradi…una cosa pazzesca O_O
So che non ve ne fregherà niente, ma sono felice perché ieri ho ricevuto la mia prima busta paga per il mese di Giugno! Sono felicissima e i soldi sono finiti immediatamente nella mia cassa per Londra *O*
Ora direi che ho finito di rintronarvi con i miei affari, quindi come sempre ringrazio le 137 persone che hanno messo la storia tra i preferiti, le 39 che l'hanno messa tra le storie seguite, chi ha solo letto, le 27 persone che mi hanno messo tra gli autori preferiti e chi ha recensito.
Sognatrice85: Marghe, tesoro mio *O* so bene cosa si prova con gli addii…non piacciono nemmeno a me :( sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo e spero che anche questo non sia da meno! Ti voglio benissimissimo :)
debblovers: no tesoro!! *Giulls va da Debb e la prende a schiaffi per farla riprendere* riprenditiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sì, ma non puoi dare la colpa a me se non posti! :P antipatica xD scherzo tesoro! Ti voglio bene e grazie mille :)
lilly95lilly: grazie mille, sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo!! Un bacione :)
Twilighter001: hey bella! Ma non ti vedo più su msn… :( ahahah ti ho fatta piangere davvero? Mi dispiace tesoro xD spero ti piaccia il capitolo, un bacioneeeee
daydre4mer: *O* grazie Stef, sei carinissima! *-* nemmeno io voglio che questa storia finisca :( ti voglio bene tesoro!!!!
angiiie: cuginetta!!!! Ancora grazie!! *_* mi dispiace tanto averti fatta piangere, chiedo perdono xD sono contenta che il loro addio ti sia piaciuto e anche tutto il resto! Grazie tesoro *_*
piaciuque: ciao! Mi dispiace averti fatto piangere, ma sono onorata di essere stata l'unica xD spero ti piaccia il capitolo, un bacione!
Sabry87: mi dispiace averti fatto piangere! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto! Un bacione e grazie mille
lazzari: tesoro sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo! La lettera era molto importante per me, sono contenta che sia piaciuta!! :) un bacione!!!!
milly92:ciao bellissima! In questo capitolo e l'altro succederà che Giulia prenderà un aereo assieme ad altri ragazzi, poi questo precipiterà e finiranno tutti su un'isola deserta...mi sa molto da LOST xD scherzoooooooooo sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo *_* ti voglio bene tesoro!!
CriPattinson: ciao Cri!!! Mi dispiace averti fatta piangere xD dispiace tanto anche a me che la storia finisca...uffa...però è stata una bellissima esperienza :) *_* un bacione e grazie tante!!
KikyCullen: cognatììììììììììììììììììììì che tristezza, eh? :( però prima o poi sarebbe dovuta finire xD sono contenta che tu abbia conosciuto Alessia...ora la smetterete di rompere xD scherzo...grazie mille x tutto!! Ti amooooooooooo
Ithil: Bea!! Ho fatto piangere anche te? Scusaaaaaaaaaaa!!! Grazie mille :) Giulia e Rob staranno insieme? Chi lo sa... *fischietta innocentemente* verrai a farmi riscrivere il finale? Ahahah ok, ti aspetto! XD un bacione tesoro e grazie mille :) P.S. Come sono andati gli esami? E non preoccuparti se non hai commentato quelli precedenti :)
valentina_black_cullen: grazie mille e spero ti piaccia anche il nuovo capitolo!! :) un bacione
ale90: vero che la lettera è stupenda? Non so come mi siano uscite quelle parole così meravigliose...*_*..... -.- va bene, la smetto...senza di te il capitolo sarebbe stato orrendo, ti rendi conto?? Grazie tante, dico davvero...come farei senza di te?? La nostra piccola sta per finire...che tristezza...ma poi ci dedicheremo interamente alla nostra storia...e non voglio sentire scuse, chiaro???? xD è stupenda questa recensione, così seria... xD e sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, ma il 40% del merito è tuo :) ti voglio benissimissimissimo (più io, è inutile!!!! :D)
memi16: nooooooooooooooooooooo!!! Miracolooooooooooo xD mo ciao teso!!! Ti sono piaciuti i capitoli?? Grazie per i complimenti, sei carinissima *_* ti voglio benee!!!! <3 <3 <3
Miley90: grazie tesoro!! Mi spiace averti fatto piangere xD dispiace anche a me perché la storia sta finendo :( ti voglio bene! :)

A sabato prossimo con l'ultimo capitolo (sigh...)
Un bacione Giulls
P.S. Grazie tantissimo a Irene per avermi fatto la copertina della storia (potete trovarla al primo capitolo) TI VOGLIO BENE TESORO!!! :)
P.P.S. Finalmente è stato creato xD e lo devo tutto alla mia cuginetta Angie! Comunque, ora vi spiego: quella santa ragazza che creato un gruppo su facebook sulla mia storia. Questo è il link http://www.facebook.com/group.php?gid=112329465162 spero che vogliate iscrivervi!!

45. MY HAPPY ENDING

< Vero scusa! > esclamai raggiungendo la piazzola dove ci aspettavamo ogni mattina per andare insieme a scuola in bicicletta.
< Finalmente sei arrivata > disse Veronica rimontando sulla bicicletta < Giu respira, non è poi così tardi > aggiunse sorridendo.
< Certo, tralasciando il fatto che tra cinque minuti inizieranno le lezioni e noi abbiamo la verifica di spagnolo alla prima ora… >
< E dov'è il problema? Entriamo un'ora dopo! > esclamò Veronica ridendo e le lanciai un'occhiataccia < sei insopportabile di prima mattina >
< Sono stanca. Ho dormito tre ore e mezza > risposi rincominciando a pedalare.
< Tre ore e mezza? Ma sei matta? >
< Ho trascorso tutta la notte a parlare con Teo in webcam >
< Come sta? >
< Sta bene. Sai che ha preso il massimo all'esame di anatomia? >
< Che bravo! E sta ancora con… >
< Alessia? Sì > risposi sorridendo < sono contenta che tra di loro funzioni, però mi manca non averlo in casa… > ammisi sospirando.
< E con l'altro come va? > domandò e dal suo verso di disgusto capii che stava alludendo a Robert.
< Sono quattro giorni che non lo sento. Mi manca da matti > risposi tristemente.
< State ancora insieme? Ma cosa aspetti a piantarlo? > chiese divertita.
Frenai con una sgommata e quasi mi venne addosso.
< Veronica e che cavolo, basta ora! > esclamai furibonda < sei la mia migliore amica, non puoi comportarti così! Io ho sempre rispettato le tue scelte perché m'interessava unicamente la tua felicità e sono sempre stata zitta quando t'incontravi con dei cretini. Ma ora sono stufa, non ti permetto di dirmi queste cose perché ci soffro. Sono innamorata di lui, lo vuoi capire o no? Non ti sto chiedendo di fartelo diventare simpatico e che diventiate amici, ma come minimo ti chiedo e pretendo che tu lo rispetti, come io ho sempre rispettato i tuoi ragazzi > aggiunsi ripartendo in bicicletta e percorrendo in cinque minuti tutta la Via Romea e Via Di Roma, poi legammo le biciclette e corremmo verso la classe di spagnolo senza spiaccicare parola.
<
Buenos días, llegais tarde a la clase > cantilenò la prof di spagnolo quando entrammo in classe.
< Scusi prof > risposi mettendomi a sedere sul primo posto libero e incominciando a fare la verifica, che riconsegnai dopo quaranta minuti.

< Hai già finito? > domandò la prof sorridendo.
< Sì. Posso uscire? >
< Certo, ci vediamo domani mattina > rispose e dopo aver preso la mia roba uscii dalla classe e mi diressi verso le macchinette per fare colazione.
Mi presi un cappuccino e un pacchetto di biscotti e mi sedetti sulla cattedra vicino alle macchinette quando vidi due ragazze con un giornale in mano avvicinarsi al distributore dell'acqua.
< Hey Cla la sai l'ultima? > domandò la ragazza mora alla bionda mentre continuava a leggere la rivista.
< No, quale? > rispose la ragazza interpellata.
< Pare che la ragazza di Robert Pattinson sia Italiana… > disse la prima ragazza e in quel momento mi andò di traverso un biscotto.
"
Oh cavolo…" pensai facendomi sempre più piccola.
< Per me sono tutte cavolate e si sono lasciati > rispose la ragazza bionda con aria di superiorità mentre si portava una ciocca di capelli dietro l’orecchio e mi voltai per guardarla indispettita < scusa, ma non hai visto che viene fotografato sempre solo? Anche alla premiere di Twilight a Roma era solo. Se Robert avesse ancora la ragazza lei sarebbe andata con lui, no? >

< Sì, in effetti non hai tutti i torti… > obiettò la prima ragazza e in quel momento avrei tanto avuto voglia di urlare che se non fosse stato per la verifica di latino sarei andata alla premiere con Robert, Kristen e Catherine; ma in compenso Robert venne a trovarmi un paio di giorni prima di andare a Roma e ogni momento che passavamo soli era perfetto per recuperare il tempo perduto.
< Però devo ammettere che la invidio…se potessi anche io gli darei una bella… >
< Hey signorine tornatevene in classe! > esclamò una professoressa uscendo dall'aula accanto alle macchinette.
< Ma… >
< Niente "
ma"! > rispose la professoressa avvicinandosi minacciosamente a loro e queste filarono via a gambe levate < e tu signorina cosa pensi di fare? > domandò rivolgendosi a me.
< Colazione > risposi finendo di bere il cappuccino.
< Perché non sei in classe? >
< Perché stiamo facendo una verifica e siccome io sono stata la prima a finire la prof mi ha dato il permesso di uscire e di andare a fare colazione alle macchinette >
< Stai disturbando la lezione >
< Tecnicamente erano quelle due ragazze a parlare, io non ho aperto bocca…mi limitavo ad ascoltarle > risposi facendo le spallucce.
In quel momento suonò la campanella che segnava la fine della prima ora e una bidella venne a reclamare la professoressa perché il preside voleva parlare con lei.
Presi la mia tracolla, buttai via il bicchiere del cappuccino e il pacchetto dei biscotti e feci per andarmene verso la mia classe, quando qualcuno mi bloccò per il braccio facendomi voltare.
< Hey, grazie… > disse un ragazzo molto alto e bello, dai capelli castano scuro e gli occhi verdi sorridendomi.
< Per cosa? > domandai confusa.
< Per avere intrattenuto la prof di matematica, così domani sarà costretta a farmi altre domande e io potrò studiare un po' di più >
< Oh figurati, è stato un piacere > risposi voltandomi completamente verso di lui.
< Io sono Alberto > disse offrendomi la mano.
< Piacere, sono Giulia > risposi stringendogliela.
< Di che anno sei? >
< Sono al terzo >
< Oh, sembri più… >
< Grande? > domandai interrompendolo divertita.
< Già… >
< È una pecca che devo portarmi sempre dietro > risposi sorridendo < ora è meglio che vada. In bocca al lupo per domani >
< Crepi > rispose e dopo esserci sorrisi di nuovo mi allontanai e mi diressi verso la mia classe per assistere alla lezione di arte.
Come sempre l
a prof entrò in classe con dieci minuti di ritardo e dopo aver compilato il registro iniziò a spiegare l'arte romana, mentre io sfogliavo il diario scolastico che Robert e gli altri mi avevano regalato e che avevo custodito gelosamente per tutti quei mesi.
Stavo ammirando una foto mia, di Martina e di Alessia in stile Charlie's Angels che avevamo scattato prima di partire quando vidi che Veronica mi aveva mandato un bigliettino.

"Odio quando litighiamo! Hai ragione, non dovevo dirti quelle cose…mi dispiace se ti ho ferita, non era mia intenzione…"

"Lo so" scrissi velocemente sul biglietto come risposta e glielo passai.

"Mi perdoni?" scrisse.

"Ma certo" risposi e quando si voltò verso di me le sorrisi.

"Oggi pranziamo assieme, ti va? Poi torniamo qui a scuola"

"Perfetto"

Tornai a prestare attenzione al mio diario facendo una smorfia: quel pomeriggio la mia classe ed io saremmo dovute restare a scuola per vederci un film per recuperare dei moduli scolastici, dal momento che non potevamo recuperarli con le gite di più giorni perché erano state abolite dopo l'occupazione di ottobre, durata una settimana.
Il resto della giornata passò molto lentamente e quando finalmente fu l'una e venti noi studenti potemmo uscire da quella polverosa scuola.
< Volete aggregarvi a noi per mangiare? > domandò Marta seguita da Giulia, Eleonora, Alice, Thomas e Valentina.
<
Va bene, dove si va? >
< Andiamo da Spuntino. Ho voglia di un panino con la cotoletta > rispose Giulia sorridendo.

< Amore! > esclamò Ilaria correndomi incontro e abbracciandomi.
< Ila! > esclamai stringendola.
< Come stai? Come è andata la verifica di spagnolo? >
< Bene, era molto facile > risposi sorridendo < senti, vado con le altre a mangiare qualcosa da Spuntino perché poi dobbiamo tornare a scuola per vedere il famoso film per il recupero moduli. Vuoi aggregarti a noi? > domandai speranzosa che mi dicesse sì.
< Scusa, ma devo scappare che c'è Chiara da sola > rispose alludendo a sua sorella minore.
< Oh, ok…ci sentiamo più tardi? >
< Certo, ma comunque ora vi accompagno > rispose sorridendo mentre mi prendeva a braccetto.
Riprendemmo a camminare e quando ci avvicinammo
al parcheggio dei motorini Giulia e Alice si fermarono di colpo e io finii addosso ad Alice.
< Hey! > esclamai contrariata.
< Secondo voi c'è una rissa? > domandò Giulia sorridendo mentre guardavamo tutte il punto dove era riunito i trequarti della popolazione femminile della mia scuola.
< Boh! > rispose Veronica e tutte noi ci avvicinammo curiose, finché Alice e Giulia non si fermarono di colpo.

< Ma quello non è il figo di Twilight? > chiese Alice sgranando gli occhi.
< Cosa? > domandai sconvolta prima di allungare il collo per scorgere qualche movimento all'interno del cerchio di ragazze e dopo qualche secondo scorsi il viso di Robert sorrideva imbarazzato mentre si guardava intorno e quando i nostri sguardi s'incrociarono lo vidi sorridere apertamente, mentre il mio cuore incominciò a battere furioso.
< Ma che cavolo ci fa lui qui? > domando Valentina.
< Giu… > sussurrò Ilaria sorridendo apertamente mentre mi stringeva il braccio e dopo uno spintone proveniente da dietro di noi ci avvicinammo ancora di più a Robert.
< Dopo vi faccio tutti gli autografi che volete, ma ora potete lasciare un attimo libero il passaggio? > gli sentii domandare e quando le ragazze fecero ciò che lui aveva chiesto lo vidi aprire le braccia come se stesse invitando qualcuno a corrergli incontro.
< Oh mio dio… > sussurrò Ilaria portandosi una mano davanti alla bocca, mentre io lo guardavo paralizzata e con gli occhi fuori dalle orbita.
< Ma che sta facendo? > domandò Eleonora sconvolta.
< Perché sta guardando verso di noi? > chiese Alice sistemandosi i capelli dietro le orecchie per poi tornare a guardare Robert e sorridergli.
< Scema perché sei ancora qui? > chiese Veronica dandomi una pacca sulla spalla per ridestarmi e appena mi ripresi mi voltai verso di lei < tranquilla, dirò alla prof che avevi una visita dal dentista. Ora però toglimelo da davanti agli occhi! > aggiunse sorridendomi.
< Grazie, ti adoro > sussurrai commossa abbracciandola e quando mi rivoltai verso Robert lo vidi nella stessa posizione di prima.
< Quindi? > urlò perché lo sentissi e immediatamente mi allontanai dalle mie compagne di classe e da Ilaria e corsi verso di lui, buttandogli le braccia al collo non appena gli fui abbastanza vicina.
Entrambi stringemmo la presa e quando sciogliemmo l'abbraccio Robert si avventò sulle mie labbra, coinvolgendomi in un bacio dolce e
passionale.
Intanto le ragazze attorno a noi si erano allontanate ancora di più, ma continuavano a fissarci sbigottiti.
< Credo che ora lo sappiano tutti che sei la mia ragazza… > sussurrò Robert ad un centimetro dalle mie labbra.
< Ho appena deciso che non m'importa se lo sanno o meno. Ora sei qui, il mio sogno si è realizzato. Sono felice > risposi prima di baciarlo di nuovo.
< Vedo che hai i miei occhiali…sono contento che ti piacciano > sussurrò al mio orecchio e quando si allontanò da me mi prese la tracolla e mi fece cenno di seguirlo dentro il taxi.
< Aspetta, prima un autografo! > esclamò una ragazza della classe accanto alla mia e Robert mi guardò non sapendo cosa fare.
< Spiacente, ma se la mia prof d’italiano mi becca qui sono fregata, quindi noi due dobbiamo andarcene… > risposi prendendo per mano Robert e camminando speditamente verso il taxi e prima di aprire la portiera vidi Alberto guardarci sbigottito.
< Grazie > sussurrò quando chiuse lo sportello del taxi.
< Figurati > risposi sorridendo < e ora? > chiesi ma Robert non mi rispose e si limitò a passare un biglietto all'autista, il quale si voltò verso di lui e gli sorrise < Rob? > lo chiamai.
< Shh… > rispose scendendo a baciarmi il collo < a proposito ti ho mandato un messaggio. Perché non guardi mai il telefono? > mi rimproverò sorridendo mentre mi dava un buffetto sul naso.
< L'ultima volta mi hai rimproverata dicendomi che dovevo stare attenta a scuola e ora che lo faccio mi rimproveri perché non guardo il telefono? > chiesi sarcastica < che cosa mi avevi scritto? > aggiunsi prendendo il cellulare e iniziando a leggere il messaggio, ma Robert me lo sfilò di mano.
< Scusa per non essermi fatto sentire in questi giorni, ma avevo un sacco di interviste e di servizi fotografici da fare. Ora però voglio farmi perdonare. Che tutti i tuoi desideri possano realizzarsi amore mio… > recitò mentre sfiorava col suo naso il mio collo.

< Da quanto hai progettato di venire qui? >
< Da una settimana >
< E per quanto resti? >
< Parto venerdì sera >
< Resti così poco? > domandai contrariata.
< Purtroppo sì, ma poi dovrò tornare per girare le scene di New Moon. Ho uno scoop: le girerò a Montepulciano dal 20 al 30 maggio. Verrai, vero? >
< E saltarmi le ultime settimane di scuola? Mamma mi ucciderebbe >
< Però potresti venire per un fine settimana. Parti sabato dopo scuola e torni domenica sera >
< Certo, potrei provare a convincerla… >
< Ok, ora ti porto da lei così glielo chiedi. Meglio che si prepari psicologicamente… >
< Non credo sia una buona idea > obiettai.
< Perché no? > domandò giocando con i miei capelli.
< Perché lei in questo momento crede che io sia a scuola e se mi vedesse con te… >
< Ok, ho capito > rispose sorridendo.
< Ma stiamo andando a casa mia? > domandai guardandomi attorno.
< No > rispose Robert coprendomi gli occhi con la mano.
< Che cosa stai facendo? > piagnucolai.
< Evito di rovinarti la sorpresa > rispose baciandomi una guancia < preferisci la mano o la benda? >
< La mano! > risposi senza esitazione e Robert si mise a ridere < certo che la faccia delle tue amiche era proprio buffa… >
< Tu dici? > domandai con un sorriso.
< Sì >
< Quella bionda si stava sistemando i capelli per te > risposi ridacchiando.
< C’era una ragazza molto carina…era abbastanza alta, magra con i capelli castano chiaro e l’apparecchio…non è che me la presenteresti? > domandò ridendo e con uno scatto tolsi la sua mano da davanti ai miei occhi e lo guardai.
< Stai alla larga da lei >
< Perché? È un’assassina? >
< È la mia migliore amica >
< Veronica? > domandò riponendo le mani sui miei occhi.
< No, Ilaria… >
< Ah, la famosa Ilaria…eccoci arrivati > mi sussurrò nell'orecchio dopo pochi minuti < tieni gli occhi chiusi mentre pago il tassista > mi disse.
< Ok > risposi accasciandomi al sedile.
< Buona giornata signorina > disse il tassista.
< Grazie, anche lei > risposi ancora con gli occhi chiusi e mi feci aiutare da Robert per scendere dalla macchina.
< Ci siamo quasi > disse Robert ricoprendomi gli occhi con la sia mano.
< Puoi anche togliere la mano…non li aprirò >
< Scusa ma non mi fido > rispose Robert ridacchiando e mi baciò velocemente la clavicola.
Sentii la mano di Robert allontanarsi dai miei occhi e poco dopo un cancello aprirsi.
< Rob? > lo chiamai.
< Il tempo di entrare e chiudere il cancello e potrai aprire gli occhi > rispose Robert tornando al mio fianco coprendomi gli occhi e sorreggendomi mentre camminavamo < ecco, ora puoi aprirli > aggiunse dopo aver chiuso il cancello.
Feci come mi aveva detto e vi trovai davanti ad una casa circondata da un sacco di alberi e con un giardino immenso. Camminai di qualche passo e scorsi un molo accanto alla casa.
< Oh mio dio > sussurrai < è…è la casa che si vede dal ponte della statale, quella con… >
< Il lago > disse Robert completando la frase per me.
< Ma che ci facciamo qui? >
< L'ho comprata >
< Tu cosa? > domandai sbigottita.
< Beh che c'è? George Clooney può comprarsi una casa in Italia sul lago di Como e io no? A me è andata meglio, perché ho la mia ragazza vicino, un lago privato e Mirabilandia a pochi passi >
< Tu non sei mai stato a Mirabilandia > obiettai.
< C'è sempre una prima volta amore mio > rispose avvicinandosi a me e cingendomi i fianchi.
< Non posso credere che tu abbia comprato questa casa > ammisi.
< Perché? >
< L'ho amata dalla prima volta che l'ho vista >
< Davvero? >
< Sì. Tu pensa che all'inizio volevo farmi amici gli ex proprietari per usufruire del lago > dissi ridendo.
< Che approfittatrice… >
< Purtroppo però non li ho mai visti >
< Il proprietario è tuo amico ora > disse Robert ridendo.
< Tu non sei mio amico > risposi afferrandolo per il colletto della maglia.
< Hai ragione, non lo sono. Gli amici non possono fare questo > sussurrò baciandomi appassionatamente.
< Ti va un giro sul lago? > proposi.
< Certo > rispose prendendomi per mano e conducendomi verso una piccola barca < fa attenzione > sussurrò facendomi entrare per prima.
< Anche tu se è per questo > risposi ridendo quando scivolò sopra la barca < amore, è tutto ok? > domandai.
< Sì tranquilla > rispose Robert passandosi una mano tra i capelli < pronta a navigare? >
< Certo capitano > risposi sorridendo e Robert incominciò a remare e piano piano arrivammo al centro del lago.
< Hai idea in che casino ti sei cacciata? > domandò Robert poco dopo.
< Perché? > domandai senza capire < hai intenzione di annegarmi? >

< Sì, e poi ti deruberò >
< Mi dispiace, ma dentro ho solo cinque euro per il pranzo. Avanti, sii serio >
< Ora tutti sanno che stai con me… >
< Perché, prima non si sapeva? > domandai ridendo.
< Beh per me non è un problema che si sappia. Almeno la smetteranno di inventarsi delle fidanzate per me >
< Grazie al cielo! > esclamai ridendo < no, davvero. Non m'importa che lo sappiano o meno. Ho capito che non mi deve interessare ciò che potrebbe pensare di me la gente. L'ho capito un po' troppo tardi però > ribattei ridendo.
< Meglio tardi che mai > rispose Robert sorridendo < che stai facendo? > domandò quando mi alzai in piedi.
< Mi sgranchisco un po' >
< Guarda che cadi > obiettò.
< Me la stai tirando? >
< No, è un dato di fatto. Ti conosco > rispose guardandomi e gli feci la linguaccia e poi per vendetta incominciai a far oscillare la barca < Giu guarda che cadiamo >
< No invece >
< Sì invece >
< No >
< Sì >
< No >
< Sì >
< Smettila, non cadremo! >
< Invece sì! > rispose Robert.
Presi un po' d'acqua con le mani e gliela schizzai nei vestiti e in faccia.
< Ma guarda questa… > disse Robert alzandosi dalla sua postazione e buttandosi addosso a me.
< No, Rob cadiamo…no…no…no…no, Rob! > esclamai ridendo prima di finire entrambi in acqua < stupido! > dissi una volta riemersa in superficie.
< Visto? Te l'avevo detto > rispose Robert con non calanche < hai freddo? > domandò vedendomi rabbrividire.
< Un po'. Non è tempo da bagno questo > risposi battendo i denti < e poi l'acqua è gelida > piagnucolai.
< Vediamo cosa posso fare… > disse Robert avvicinandosi a me e appoggiando le sue labbra sulle mie < vediamo se ti riscaldo > sussurrò fra le mie labbra prima di baciarmi appassionatamente.
Mi aggrappai con una mano alla barca e allacciai le gambe alla sua vita continuando a baciarlo.
< Rob > sussultai per il freddo poco dopo.
< Certo piccola, torniamo su > rispose risalendo sulla barca e aiutandomi a fare lo stesso, raggiungendo la riva pochi minuti dopo < entriamo in casa a cercare una coperta > aggiunse attraccando la barca al molo.
< Ok > risposi rabbrividendo.
Robert mi prese in braccio, raccolse la mia tracolla e mi portò dentro casa.
Una volta dentro mi fece sedere sul divano e mi porse una coperta.

< Ecco, prendi questa >
< Grazie, ma non ce n’era bisogno… > risposi sorridendo.
< L'acqua era gelida, non voglio che tu ti ammali > rispose sedendosi accanto a me e divisi la coperta con lui.
< E se ci facessimo una doccia? > domandai maliziosamente mentre mi stringevo a lui.
< Tentatrice… > rispose Robert baciandomi la tempia e poi mi misi a cavalcioni su di lui.
< Ti andrebbe di conoscere i miei amici? > domandai coprendo meglio entrambi e baciandogli il collo.
< Mi piacerebbe > rispose Robert prendendomi per i fianchi < solo una domanda: chi era la ragazza che hai baciato prima di correre da me? >
< Era Veronica. Sai, mi ha coperto per la fuga… >
< Davvero? > domandò sbigottito.
< Già >
< E io che credevo mi odiasse… > disse Robert ridendo.
< Lo so, ma dopo la chiacchierata che ci siamo fatte questa mattina credo che abbia deciso di… >
< Accettarmi? > chiese interrompendomi.
< Tollerarti credo sia il termine più giusto. Questa mattina aveva fatto una battuta poco carina e mi sono arrabbiata. Credo abbia capito che a te tengo veramente… > risposi sorridendo.
< Meglio tardi che mai > sussurrò portando le mani sotto la mia maglia e pochi istanti dopo colmai la nostra distanza e lo baciai.
< E ora? > domandai mentre riprendevo fiato.
< Ti va un tour della casa? >
< Fammi strada > risposi sorridendo mentre mi alzavo dal divano.
Robert mi prese per mano e mi portò in cucina, in bagno, in sala e infine mi portò in una stanza piena di strumenti musicali.
< Questa è la mia stanza della musica > mi spiegò < ho sempre desiderato averne una… >
< Perché qui e non a Londra? > domandai avvicinandomi ad una batteria appoggiata vicino alla parete.
< Perché in ogni casa mi piace avere una stanza particolare dove andare volentieri… >
< Potevi prendere una stanza e riempirla di mie foto > ribattei.
< Perché avere tue foto se posso averti in carne ed ossa? >
< Ho caldo > dissi ad un certo punto.
< Vai a farti una doccia >
< Tu non hai caldo? >
< No >
< Scommetto cinquanta euro che non hai il coraggio di correre e buttarti nel lago > dissi ridacchiando.
< Non scommettere contro di me >
< Non dirmi che hai paura di tuffarti perché l'acqua è troppo fredda > lo schernii sorridendo.
< Smettila >
< Fifone > risposi incrociando le braccia.
< È una richiesta stupida la tua e poi sei tu quella che ha caldo, non io! >
< Coniglio >
< Ti diverti così tanto ad insultarmi? >
< Vigliacco > sussurrai a pochi centimetri dal suo viso.
< Va bene, l'hai voluto tu… > disse prendendomi in braccio come fossi un sacco di patate e corse fuori casa.
< Mettimi giù! > urlai < non intendevo questo! >
< Spiacente, ma ora dovrai pagare >
< No! > esclamai tappandomi il naso quando Robert si lanciò dal molo.
Riemersi dall'acqua tossendo e risalii immediatamente in superficie, con Robert che rideva come un matto.
< I miei cinquanta euro prego > disse porgendomi la mano.
< Dopo > ribattei acida mentre starnutivo.
< Salute > sussurrò passandomi accanto mentre correva in casa e quando vi entrai anche io mi porse un telo.
< Grazie > risposi sorridendo.
Ci dirigemmo entrambi in cucina e mi presi da bere.
< Ho della Coca-Cola se vuoi > disse mentre si tirava fuori una birra dal frigorifero.
< Meglio di no, ho deciso di ridurne il consumo > risposi versando dell'acqua in un bicchiere.
< Ah e come mai? >
< Non ricordi cosa successe al mio compleanno? >
< No… >
< Mi sono fatta fuori quasi tre bottiglie di Coca per colpa tua >
< Ah già, è vero… > rispose ridacchiando e spinta da un moto di caldo mi tolsi il telo da dosso < sei così sexy quando sei bagnata >
< Certo che per te due mesi senza fare sesso sono deleteri > dissi ridendo < davvero sono sexy? > domandai maliziosamente avvicinandomi.
< Mmm…fammi pensare…sì, sul serio > sussurrò sistemandomi una ciocca di capelli dietro le orecchie.
I nostri visi erano a pochi centimetri di distanza. Robert mi guardò le labbra per un secondo, poi si inumidì le sue con la lingua e infine mi baciò con foga. Ricambiai il bacio entusiasta e presi da quell'impeto di passione finimmo entrambi sul pavimento, con me a cavalcioni su di lui.
Con una mano gli accarezzai i capelli, mentre l'altra la infilai sotto la sua maglietta a mezza manica nera.
< Posso? > domandai afferrando la maglietta per i lembi.
< Fai pure > rispose sorridendo ma quando gliela tolsi e lui si stese sul pavimento gemette per il freddo.
< Femminuccia > sghignazzai.
< Facciamo a cambio, ti va? >
< No, grazie > risposi baciandogli il collo < mmm…senti, toglimi una curiosità… >
< Perché ho come l'impressione che stai per sparare una delle tue cavolate? > domandò interrompendomi.
< Shh, zitto > risposi posandogli un dito sulle labbra < hai messo su tutti questi muscoli come Taylor perché hai paura che ti molli per lui oppure perché ti piace tenerti in forma? >
< Perché ultimamente fai sempre dei paragoni con Taylor? > domandò sbuffando.
< Perché mi diverto a farti arrabbiare > ammisi ridendo.
< Stupida… > sussurrò unendosi alla mia risata.
< Comunque così… > dissi mentre gli accarezzavo con il dito il torace < mi piace da matti… >
< Più di Taylor? > domandò prendendomi in giro.
< Preferisco i ragazzi più grandi a quelli piccoli >
< Ma tu e Taylor siete coetanei. Siete nati lo stesso giorno > obiettò e mi irrigidii.
< Taylor è più piccolo di me di nove ore, sia ben chiaro > dissi bloccandogli i polsi e guardandolo con un finto sguardo minaccioso.
< E se fosse il contrario? Se io fossi un tuo coetaneo e Taylor avesse la mia età? >
< Imparerei il francese e ci proverei con Gaspard > dissi scoppiando a ridere.
< Anche Gaspard ora? > domandò alzando gli occhi al cielo.
< Sì! > esclamai < tu però rimani il mio preferito > aggiunsi ridendo.
< Grazie > disse scuotendo la testa sorridendo < alzati > aggiunse tirandosi su con i gomiti.
< Perché? > domandai ancora a cavalcioni su di lui.
< Vediamo se lo capisci… > rispose sfilandomi la maglia e facendomi stendere sotto di lui, trovandomi a contatto con il pavimento.
< Cavolo! > esclamai < è gelido! >
< E anche scomodo > obiettò Robert tirandosi su in piedi < vieni >
< Dove? > domandai alzandomi da terra.
< Ti mostro le camere > rispose maliziosamente.
< La tua? > chiesi circondandogli il collo e saltandogli in braccio allacciando le gambe alle vita.
< Quella che preferisci… > sussurrò appoggiando la fronte alla mia.
< Ti ho mai detto che sei sexy con un po' di barba? > domandai ad un certo punto.
< No, mai > rispose mentre saliva le scale con me in braccio.
< Sei sexy >
< Grazie > rispose con il suo sorriso sghembo < dovrei starti lontano più spesso, mi piace vederti così >
< Io invece mi odio > risposi ridendo.
In quel momento entrammo in camera e finché non raggiungemmo il letto nessuno dei due parlò più.
Scesi da lui e mi avvicinai lentamente al letto e non appena mi voltai lo trovai accanto a me, come se avesse usato la super velocità.
< Ti amo > sussurrò mentre mi accarezzava i fianchi.
< Ti voglio > risposi afferrandolo per i passanti dei suoi jeans.
< Ah, non mi ami? >
< No > risposi ridendo prima di alzarmi in punta di piedi e baciarlo.
Robert si sedette sul letto invitandomi ancora una volta a sedere su di lui. Feci come mi aveva chiesto e ci togliemmo tutti i vestiti e finalmente dopo due mesi Robert ed io facemmo nuovamente l'amore.
Subito dopo Robert si addormentò appoggiato al mio petto. Aspettai una ventina di minuti e poi uscii dal letto, mi vestii e scesi le scale andando a recuperare la mia maglia e infine mi diressi in cucina.
Presi carta e penna, accesi il mio iPod e iniziai a scrivere il ritornello della prima canzone che era partita con la riproduzione casuale.

"Because we belong together now, yeah
forever united here somehow, yeah
you got a piece of me
and honestly
my life would suck without you


È la prima canzone che ho ascoltato appena ho acceso il mio iPod. Scusa se non ti ho svegliato, ma eri così dolce mentre dormivi! Sono tornata a casa a studiare…sai, potrai anche essere il ragazzo perfetto agli occhi di mia madre, ma se oggi non studio a causa tua e domani m'interrogo e vado male…beh, preparati ad essere ucciso!
Ci vediamo per cena, ok? Passo a prendere qualcosa da mangiare e poi vengo da te. Prendo anche un film a noleggio. Hai qualche preferenza? Ti va bene il cibo messicano? Per qualunque cosa chiamami.

P.S. Ha chiamato Teo mentre noi due eravamo occupati e ha lasciato un messaggio in segreteria dicendo che lui e Alessia arriveranno domani per le tre del pomeriggio. Grazie…ti amo
"

Terminato di scrivere attaccai il biglietto sul frigorifero e poi scappai a casa a studiare.
Alle cinque e mezza Robert mi mandò un messaggio.

"Avrei preferito trovarti accanto a me, ma non hai tutti i torti. Il messicano va più che bene, ma vai a prenderlo tu? In moto? Stai attenta, mi raccomando. Grazie per la canzone, è bellissima. Adoro Kelly Clarkson, lo sapevi? A dopo piccola, buono studio. P.S. Quando arrivi ricordami di darti la copia delle chiavi di casa…hai le chiavi di Londra e di Los Angeles…non puoi non avere quelle di Ravenna!"

Sorrisi nel leggere ciò che aveva scritto e quando finii di studiare mi feci una doccia, salutai mia mamma e Emma e arrivai fino a Porto Fuori per prendere da mangiare al ristorante messicano, poi presi a noleggio un DVD e infine raggiunsi la casa di Robert.
< Ben arrivata > disse Robert venendo ad aprire il cancello.
< Grazie > risposi dopo essere scesa dalla moto e baciandolo.
Entrammo in casa, preparammo la tavola e incominciammo a mangiare e a guardare il film, finché alle undici e mezza non mi preparai per tornare a casa.
< Sei sicura di non voler fermarti a dormire qui? >
< Spiacente, ma mamma me l'ha proibito. Ha detto che ci siamo divertiti troppo questa estate… >
< Cosa le hai raccontato? > domandò imbarazzato.
< Io niente, ma le è bastato guardarmi per capire tutto. Ha detto che mi conosce più di quanto io credi > dissi e Robert rise.
< Fammi sapere quando arrivi e stai attenta >
< Sì papà > risposi prendendolo in giro.
< Sono serio >
< Rob > dissi sospirando mentre mi sfilavo il casco < la distanza tra casa tua e la mia è di duecento metri e oltretutto non ci sono curve. Cosa vuoi che mi succeda? >
< Va bene, come non detto. Sogni d'oro >
< Passo domani dopo scuola > dissi sorridendo e allontanandomi malvolentieri da quella casa per tornare alla mia.
Quando entrai notai che Mirco non era ancora tornato da Roma e che mia madre stava dormendo davanti alla TV, così le diedi un bacio sulla fronte e poi mi diressi di sopra per andare a dormire.

   
 
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