27/01/2019
8 recensioni
I tiepidi raggi del sole, accompagnavano un'aria fresca e pulita che dava sollievo dopo giorni in cui la neve cadeva senza sosta.
I raggi del sole, avevano raggiunto una finestra aperta e il vento faceva sventolare delle tendine azzurre.
Una donna dai lunghi capelli biondi entrò nella stanza e s’avvicinò alla culla dove dormiva un piccolo bambino.
Sorrise alla vista di quel neonato che da pochi giorni era venuto al mondo.
Con dolcezza,quasi timore,avvicinò le mani a quel tenero visino per accarezzarlo e con delicatezza lo prese tra le sue braccia.
-Hyoga-
Era il bambino più bello del mondo, nato per amore tra lei e un uomo che era il suo angelo custode.
L’amore di due persone vicine, ma allo stesso tempo lontane.
Ed ora quell'amore era lontano ed ha ceduto il posto ad un nuovo tipo di amore quello materno.
L’avrebbe cresciuto con l’amore di una mamma che ha aspettato nove mesi per vederlo, per toccarlo, per guardarlo, ma durante quei nove mesi, aveva già imparato ad amare la sua piccola creatura.
Gli avrebbe dato tutto l'amore che aveva: l'amore di una donna che aspetta anche il ritorno del suo uomo a cui avrebbe fatto conoscere suo figlio.
Il piccolo lentamente cominciò a svegliarsi e un lieve sorriso comparve sul quella piccola bocca.
-Ciao, piccolo mio.-
Il bambino emise qualche suono con la bocca come se volesse salutare la sua mamma.
Tra le braccia della mamma il piccolo Hyoga era sereno e si divertiva ad essere coccolato.
-Tesoro mio...-
La donna si perse in un attimo di riflessione: Pensò a quell'uomo a cui si era innamorata ed è grazie a lui che ora poteva stringere quel piccolo bambino che le dava la forza di andare avanti, altrimenti avrebbe rinunciato alla sua vita.
I pensieri della donna vennero interrotti dalle risate del bambino che era stato illuminato da un raggio di sole.
Era come se qualcuno di divino stesse vegliando su Hyoga e vedeva suo figlio cercare di allungare quelle piccole manine per prendere quel raggio di sole.
Davanti a lei si palesò una figura, ma non seppe distinguere se fosse un uomo o una donna.
Sbatté le palpebre più volte,pensando si trattasse di un’allucinazione.
Il bambino rise guardando la strana figura.
Sapeva che suo figlio non amava le persone estranee, ogni volta che qualcuno gli si avvicinava cominciava a piangere e doveva prenderlo tra le braccia per calmarlo, ma quella figura lo tranquillizzava.
-Non temere per tuo figlio...Sarà forte e supererà molte sfide.-
-Chi sei?-
-Non posso rivelarti il mio nome, ma non dovrai preoccuparti per lui...Il tuo amore di madre resterà nel suo cuore per sempre.-
La donna sorrise nel sentire quelle parole.
Poco dopo quella figura scomparve e cosi come era apparsa, anche il raggio di sole svanì, il sole era stato coperto da nuvole grigie, lasciando la stanza del bambino nella semi oscurità.
Camminò per la stanza con il bambino tra le braccia e quando si addormentò, delicatamente lo sistemò nella culla.
-Fai bei sogni piccolo mio.-
Si chinò per baciarlo sulla fronte, per poi allontanarsi, pensando alle parole di quella strana figura.
Nota Autrice:
Qualche giorno fa è stato il compleanno di uno dei brozini ovvero Hyoga.
Ho voluto dedicargli questa breve flash-fic dove compare anche la mamma a cui il cavaliere del cigno è molto legato.
La Fan Art è stata trovata da internet, ma non sono riuscita a trovare l'autore o autrice.
Spero che questa mia piccola storia possa piacere e grazie per essere arrivati fin qui.
Nota Autrice:
Qualche giorno fa è stato il compleanno di uno dei brozini ovvero Hyoga.
Ho voluto dedicargli questa breve flash-fic dove compare anche la mamma a cui il cavaliere del cigno è molto legato.
La Fan Art è stata trovata da internet, ma non sono riuscita a trovare l'autore o autrice.
Spero che questa mia piccola storia possa piacere e grazie per essere arrivati fin qui.