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Autore: Mazga    27/01/2019    1 recensioni
Sansa Stark, fin dalla tenera età, ha sempre sognato che un giorno si sarebbe sposata con un alto, amorevole e meraviglioso principe dall'armatura scintillante e mai si sarebbe aspettata che il suo destino avrebbe preso una tale piega fino ad essere costretta a sposare Tyrion Lannister, il Folletto.
Con l'aspettativa di un erede, le minacce da parte di Cersei e del suo diabolico figlio, Tyrion riuscirà comunque a fare breccia nel cuore della Lupa dai lunghi capelli rossi?
Sansa riuscirà a fidarsi del leone la cui famiglia non ha fatto altro che rovinare la sua esistenza e di quella di tutta la sua famiglia?
Riusciranno due anime, così tanto diverse, fatte a pezzi a trovare conforto con la compagnia dell'altro?
Oppure il loro legame segnerà invece il loro declino fino al punto di non ritorno?
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cersei Lannister, Margaery Tyrell, Sansa Stark, Tyrion Lannister
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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'Il Trono di Spade e tutti i suoi personaggi non sono di mia proprietà, tutti i diritti sono dei legittimi proprietari, il mio è solo un divertimento.'


Sansa


 
La moglie bambina, ecco come mi chiameranno e ricorderanno ora. 
Figlia e sorella di traditori che è stata costretta a sposare il folletto contro la sua volontà.
Ma poteva andare peggio dopotutto, potevano costringermi a sposare Joffrey.
Ma quel terribile destino è capitato a Margaery e mi dispiace molto, povera ragazza.
Tyrion era stato buono con me la scorsa notte, era stato clemente e non mi aveva costretta a fare nulla, nemmeno consumare il matrimonio. Ma dubito che lo faremo per molto tempo, e sembra che lo abbia intuito pure lui.
La porta si aprii facendomi sobbalzare e vidi Shae, accompagnata da un'altra ancella, entrare velocemente in camera. Mi guardai attorno, Tyrion era sparito, l'ultima volta che l'avevo veduto stava dormicchiando su una sedia visto che non aveva avuto l'intenzione, cosa che non avrei permesso, di condividere il letto.
Shae, rossa in viso, mi guardò scrupolosamente.
I suoi occhi non facevano altro che passare dalla mia vestaglia di seta rossa semi aperta, dai miei occhi secchi dalle lacrime, dai miei capelli in disordine e al letto sfatto dietro di me.
«Qualcosa non va?», chiesi gentilmente facendola risvegliare da chissà quali pensieri.

«No mia signora, il Lord vostro marito mi ha ordinato gentilmente di venire a chiederle se poteva raggiungerlo al gazebo, per colazione.».
La guardai per qualche secondo, era chiaro che non era una cortesia, ero obbligata ad andarci.
Se non lo avessi fatto molto probabilmente la gente avrebbe parlato. Quale moglie non siede di fianco al proprio marito dopo la prima notte di nozze?

«Appena sarò più presentabile scenderò al gazebo per colazione. Per favore, ditegli di aspettarmi.», chiesi cortese.
L'ancella, di cui avevo scordato il nome, s'inchinò e uscì dalla stanza per riferire la mia risposta.
Mi alzai dal letto e mi tolsi la vestaglia, Shae mi aiutò ad indossare un abito lungo color pesca e, dopo essermi lavata con cura il viso, mi spazzolò i capelli fino a farli diventare una cascata di fuoco lucente.

«E' stata una buona nottata? Insomma, è stato piacevole per te, mia Lady?», mi chiese la donna con un tono diverso dal solito.
Non fidarti di nessuno.
Questo era stato un suo consiglio e credo proprio che lo seguirò.

«Poteva andare peggio.», dissi distogliendo lo sguardo dal suo riflesso nello specchio.
Shae rimase in silenzio e con la coda dell'occhio, vidi crearsi dalle sue labbra un piccolo sorriso.

«Mia Lady, ho finito.», disse appoggiando la spazzola sul tavolino di fianco a noi.
Mi alzai, sistemai le pieghe del vestito, e uscii dalla stanza con Shae al mio fianco.
«Avete dormito un po' almeno? E non mentitemi, i suoi occhi rossi dicono tutt'altro.».
Non la degnai di uno sguardo per tutto il tempo in cui scendevamo le ripide scale.
Raggiunsi il gazebo e vidi Tyrion intento a leggere una lettera ma appena mi vide la nascose in fretta.
«Mi dispiace di avervi disturbato mio Lord, la prego, continuate a leggere e fate come se non fossi presente.».
Tyrion mi guardò sorpreso e sorrise.

«Sansa, arriverà mai il giorno in cui imparerai a chiamarmi con il mio nome?», mi chiese dolcemente.
Ne dubito., pensai tra me e me.
«Comunque non mi stavate disturbando, la lettera può aspettare.».
Sorrisi in segno di gratitudine e mi accomodai al mio posto mentre una leggera brezza scuoteva la mia lunga chioma.
La servitù cominciò a portare in tavola le prelibattezze appena tolte dal fuoco ma non toccai nulla, anche se il profumo era delizioso.
«Non desiderate nulla?», mi chiese il folletto con un sorriso.

«No, mio signore.».

«Tyrion.», mi corresse lui.
Sorrisi all'uomo che avrei dovuto chiamare marito e guardai in un punto imprecisato dietro di lui.
«Lasciateci soli.», ordinò il folletto e in un batter d'occhio eravamo soli.
«Voglio che tu sappia che ora che sei una Lannister, ora che sei mia moglie, nulla e nessuno potrà farti del male. Non dovrai più temere mio nipote. Con me sei al sicuro.»

«Non sarò mai al sicuro.», risposi con tono freddo senza rendermene conto.
Mi portai una mano alla bocca incredula per quello che avevo appena detto. Tyrion sospirò.
«Volevo dire che...», sussurrai cercando di riparare il danno che avevo appena creato ma il mezz'uomo non mi lasciò finire la frase.

«Tutti temono i Lannister mia cara, ora temeranno anche te.», disse dopo aver addentanto un frutto.

«Mi dispiace, non volevo offenderla con le mie parole.», dissi abbassando lo sguardo verso le mie mani appoggiate sul grembo.

«Non sei tu quella che si dovrebbe scusare mia Lady, ma le persone stupide che per sentirsi superiori prendono in giro gli altri.», disse con semplicità.
Guardai il tavolo e vidi un vassoio pieno di tartine al limone e ne presi una.
Tyrion sorrise.
«Almeno è un inizio.».



Bussai alla porta e attesi di essere ricevuta. Margaery mi aveva mandato una guardia a chiamare non dicendo però cosa lei volesse.
La cosa mi aveva sollevata moltissimo, Tyrion dopo colazione mi aveva comunicato che sarebbe stato impegnato per tutta la giornata e che ci saremmo rivisti solo per l'ora di cena, e sapere che avrei passato tutte quelle ore in solitudine con la possibilità di ricevere visite da parte di Cersei o Joffrey mi avevano messo molta angoscia addosso. 
La porta si aprì subito trovandomi di fronte alla bellissima ragazza.
«Sansa! Sono contenta che tu abbia accettato di venire qui.», disse lei con un sorriso.
Mi prese per mano e mi fece entrare, chiudendo poi la porta alle proprie spalle.

«Non potrei mai rifiutare un invito dalla mia futura Regina.», dissi ricambiando il sorriso.
Lei mi accarezzò una guancia in segno di gratitudine.

«Oh Sansa, volevo sapere se volevate pranzare con me oggi.».

«Sarebbe un onore.», dissi sollevata, ora avrei passato un po' di tempo in compagnia e la cosa mi rincuorava un po'.

«Bene, speravo molto in un tuo consenso. Il pranzo sarà in tavola tra breve.», disse raggiante.
«Ma ditemi, mia cara, com'è andata questa notte?», chiese curiosa.
Arrossì all'istante, potevo sentire chiaramente le guance scaldarsi così tanto che temevo avrebbero preso fuoco.

«Molto bene.», balbettai timida, distogliendo velocemente gli occhi dai suoi.
Margaery mi guardò per qualche secondo e notai il suo sorriso svanire.

«Oh no, non ditemi che è stato molto brusco.», chiese lei preoccupata. «Non sarebbe da Tyrion visto quello che si dice su di lui per i corrodoi del Castello.».

«Cosa volete dire con quel che si dice?», domandai educatamene ma incuriosita.

«Beh, voci di corridoio dicono che Tyrion prova una qualche sorta di sentimento per te. Ti trova molto bella per essere una donna molto giovane, una bellezza che effettivamente possiedi. Tutti l'hanno notata.».
Rimasi senza parole. Non poteva provare nessun tipo di sentimento per me, non avevamo trascorso poi così molto tempo insieme.
Certo, in più di un'occasione si era preoccupato per me ma nulla di più.

«Non mi ha fatto del male,», dissi.
Era la verità dopotutto.

«Non vi ha fatto del male.», disse pensierosa. «Non avete consumato, giusto?».
La guardai sorpresa dalla sua giusta intuizione. Certo che quando Margaery ci metteva non mollava l'osso dalla curiosità. Abbassai lo sguardo.
«Non ti preoccupare mia cara, il più delle volte è normale. Guarda me, sono ancora pura nonostante sia stata già sposata per un po'.»
Sorrisi.
Bussarono alla porta e la guardai.

«Anche Re Joffrey ci delizierà della sua presenza?», chiesi con timore.
La ragazza scosse la testa.

«No, ha altri impegni per la giornata.»
Andò ad aprire la porta e la servitù posò il pranzo sul tavolo.
Una volta usciti tutti mi andai a sedere sul posto che Margaery mi aveva indicato.
«Allora Sansa, hai già pensato ai nomi che darai ai tuoi bambini?», chiese con un sorriso.

«No... Non credo che verranno molto presto.», dissi mentre tagliavo una fetta di pollo.
Margaery mi guardò per un po' in silenzio mentre pranzavamo.

«E' perché é un nano?»
Rimasi ammutolita a fissare il piatto e la sentì prendermi la mano.
«Lo sai che qui sei al sicuro, puoi dirmi tutto quello che pensi.», mi disse con dolcezza.

«È un Lannister.», dissi a voce molto bassa ma non troppo perché Margaery mi potesse sentire.

«Tyrion non vi ha mai fatto del male, vi ha sempre protetta. Mi hanno riferito quello che è successo alla sala del Trono con Joffrey. Certo non dovrei saperlo ma so essere piuttosto brava nel storcere informazioni quando voglio.», disse lei guardandomi attentamente.

«Tyrion è buono con me. Ma nulla toglie il fatto che è un Lannister. La sua famiglia ha fatto cose orribili a me e alla mia famiglia.», dissi sicura con la stessa tonalità di voce.
Margaery si alzò e mi versò un po' di vino.

«Non hai molta scelta, non trovi?»
Margaery tornò al suo posto e mi guardo con dolcezza.
«Ti voglio bene come una sorella Sansa e non voglio che ti sia fatto altro male. Hai già sofferto abbastanza, non trovi anche tu?».
Abbassai lo sguardo.
«E un bambino, una nuova vita, può sempre farti del bene. Sia moralmente che fisicamente.».
Margaery prese il suo calice e bevve un po' di quel liquido rossastro.

«Ma io non lo amo.»
La ragazza più grande cominciò a ridere amorevolmente.

«Quante mogli hanno amato subito il proprio marito? Pochissime. Scommetto che è successo anche a vostra madre di non amare subito vostro padre. Con il tempo potresti scoprire nuovi lati di Tyrion che potrebbero piacervi e magari chissà, superare il suo cognome e cominciare ad apprezzarlo per poi iniziare ad amarlo.». 
Abbassai lo sguardo. Non capiterà mai!, pensai.
«Credimi se ti dico che mi sarebbe piaciuto che ti fossi sposata con Willas. Tra un po' di tempo saresti stata ad Alto Giardino ad ammirare i magnifici fiori che abbondano nel reame. Sono sicura che ti sarebbe piaciuto.», disse con un sorriso.

«Sarebbe piaciuto anche a me.», ammisi con le lacrime che minacciavano di uscire.

«Ora sei una Lannister, non sei più una Stark. Sei ricca e hai più potere di quanto tu possa immaginare e capire. Hai Tyrion dalla tua parte ora e come ben sappiamo tutti, lui è capace di fare tutto quello che vuole quando la cosa gli interessa. E tu gli interessi. Farebbe qualsiasi cosa per te, Sansa.».
Margaery si alzò dal suo posto nuovamente e si avvicinò a me, si chinò e per poco le sue labbra non toccavano il mio orecchio.
«Smettila di pensare come una Stark, pensa e agisci come un Lannister. Smettila di essere la pedina e sii un nuovo giocatore».



PREMESSA:
Salve a tutti, spero che questo mio primissimo ma anche brevissimo capitolo vi sia piaciuto!
Vorrei ricordare che molti personaggi saranno OOC e vi informo già da ora che diversi avvenimenti accaduti nella serie tv verranno modificati.
Spero di ricevere qualche commento per sapere se questo capitolo vi è piaciuto, vanno bene anche le critiche - ovviamente - basta che siano poste in modo educato e che siano costruttive.
Grazie per essere giunti fino a qui.
Mazga

 

   
 
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