Anime & Manga > D'Artagnan
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Autore: lmpaoli94    27/01/2019    0 recensioni
In una fredda notte d’inverno, D’Artagan e Costance coronano il loro più grande desiderio dopo il giorno del loro matrimonio: la nascita di una figlia.
Ma da quella notte, la loro vita cambierà per sempre.
D’Artagnan dovrà difendersi da vecchi nemici per vendicarsi torti subiti in passato, mentre Costance dovrà guardarsi intorno e proteggere sua figlia anche a costo della morte.
“Ti proteggerò… Proteggerò la mia Rosa mettendo a repentaglio la mia vita… Fosse l’ultima cosa che faccio.”
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Milady era riuscita nel suo intento: far arrabbiare D’Artagnan per mezzo di una bugia, distruggendo la sua autostima.
< Milady, ma cosa avete in mente? >
< Niente di cui vi possa preoccupare, Manson. Ho tutto sotto controllo. >
< Allora che cosa sono queste urla da parte di D’Artagnan? >
< Sono urla di disperazione, Manson. Adoro vedere la disperazione negli occhi dei miei nemici. >
< Non vi facevo così crudele, sapete? >
< Questo perché non mi conoscete affatto… Adesso il nostro prossimo passo è assassinare il Re. Di Richelieu e Rochefort? >
< Sono in fondo alla Senna. >
< Molto bene. I miei piani stanno andando meglio del previsto. >
< I vostri piani? Volevate dire i nostri piani. >
< Si. Avete ragione > replicò Milady smorzando un sorriso.
Una volta che Manson e Maschera di ferro rimasero da soli, si guardarono a vicenda insospettiti.
< Dobbiamo guardarci da Milady. Quella donna non mi piace. >
< Avete ragione, Manson. Potrebbe tradirci in ogni momento. >
< A meno che non l’anticipiamo… >
< Che cosa volete fare? >
< Visto che va molto d’accordo con D’Artagnan, propongo di imprigionarla insieme a lui. Un’ottima fine gloriosa per i due nuovi amanti, non trovate? >
< Un’ottima idea, Manson. >
< Agiremo quando Milady abbasserà la guardia. E sarà in quel momento che entreremo in azione pure noi. >
 
 
Re Luigi XIII si muoveva in mezzo alla gente senza farsi riconoscere insieme al Duca di Buckingham e alla regina Anna.
< Perché non siamo andati a cavallo? Avremmo fatto molto prima raggiungendo il Louvre. >
< Avremo dato nell’occhio, vostra altezza > spiegò il Duca.
< Sì. Dobbiamo stare molto attenti. >
Nel mentre si aggirarono per il mercato della Senna, inavvertitamente il sovrano batté contro un mercante facendogli rovesciare la sua merce.
< Perdonate, buon uomo. Non vi avevo visto > si scusò il sovrano.
< Ci credo! Con quel mantello che copre il vostro viso… Perché non ve lo togliete? >
< Mi dispiace, ma mi da noia la luce. >
< Cosa? Che siete un vampiro? > lo prese in giro il commerciante.
< No no… E comunque scusate ancora. Adesso devo andare. >
< Aspettate. Cos’è tutta questa fretta? >
Senza accorgersene, il commerciante gli aveva tirato il mantello facendogli scoprire il suo viso.
Tutti coloro che presenziarono alla scena rimasero sbigottiti nel trovarsi dinanzi il sovrano.
< Vostra altezza… >
< Accidenti! Questa non ci voleva! >
Appena i sudditi si riversarono verso il sovrano fieri che fosse vivo, le guardie del defunto Richelieu corsero verso di lui per arrestarlo.
< Vostra altezza, dovreste venire subito con noi. >
< Non ci penso nemmeno. Lasciatemi in pace. >
< Non osate discutere i voleri del Cardinale. Dovete venire con noi. >
Vedendo che la situazione stesse generando, i sudditi si allearono con il re proteggendolo anche a costo della loro vita.
< Andatevene da qui. Non vi azzardate a toccare il nostro Re! >
< Toglietevi tutti se non volete essere arrestati! >
Ma la popolazione di Parigi non ne voleva sapere.
Per proteggere il loro re e loro stessi, cominciarono a lanciare la propria roba contro le guardie.
< Non riuscirete ad averla vinta! >
Mentre la popolazione era in lotta con le guardie di Richelieu, il Duca disse al Re che era il momento giusto per scappare.
< No! Non posso abbandonare i miei sudditi in questo modo. Devo combattere anch’io insieme a loro. >
Vedendo i disordini che si stavano creando sul lungo Senna, i moschettieri accorsero a gran velocità per vedere cosa stava succedendo.
< Abbassate immediatamente le armi! > tuonò Athos.
< Mai! >
< Allora combattete! >
Essendo una decina di soldati contro i moschettieri e gran parte della popolazione di Parigi, alla fine le guardie di Richelieu si dovettero arrendere.
< Capitano, siamo riusciti a trovare il sovrano e sua moglie > fece Porthos.
< Ottimo lavoro… Vostra maestà, con il vostro dovuto permesso vi scorteremo verso il Louvre. >
< Non credo che sia una buona idea. Richelieu mi sta ancora cercando per farmi giustiziare. >
< Insieme con la popolazione e ai moschettieri, riusciremo nell’impresa di rovesciare il potere di Richelieu. >
< Senza dimenticare il nostro appoggio > replicò il Duca accompagnato dalla sua amata < Anche noi vogliamo fare la nostra parte. >
< Duca di Buckingham! Maestà! Non vi avevo visto! > replicò sorpreso il capitano De Tréville < E’ un vero piacere rincontrarvi. >
< Il piacere è tutto mio… Adesso che ci siamo tutti riuniti, nessuno potrà fermarci. >
< Capitano, non scordatevi che dobbiamo ritrovare D’Artagnan. >
< Assolutamente no. Non potrei mai… Aramis, voi e Jean potreste tornare da Constance per proteggere lei e la sua bambina. Qui è tutto sotto controllo. >
< D’accordo, come volete voi capitano. Vieni con me, Jean. >
< Sì. Arrivo subito. >
 
 
Dopo aver allattato la piccola, Constance stava facendo di tutto per farla addormentare con le sue ninna nanne che gli cantavano quando anche lei era ancora molto piccola.
Una volta che finalmente la bambina aveva chiuso gli occhi, Constance impiegò il suo tempo con le sue faccende di casa.
Ma prima che andasse in cucina, qualcuno bussò alla sua porta.
Non ricevendo nessuna risposta dall’altra parte, ingenuamente Constance decise lo stesso di aprire.
Ma in quel momento non poteva immaginarsi che si sarebbe trovata dinanzi Milady.
< Voi! Che cosa volete da me?! >
< E’ davvero una bambina graziosa, Constance. I miei più sinceri complimenti > rispose la donna prendendola con sé.
< Lasciatela immediatamente andare! >
< E perché? D’Artagnan non sta più nella pelle nel conoscere le sorti di sua figlia. Ed io, da brava missiva, voglio portargliela a far vedere. >
< Dove si trova mio marito? Che cosa gli avete fatto? >
< Sta bene. Almeno per ora. >
< Mollate la mi bambina, altrimenti non rispondo di me! >
< Sentendosi minacciata, Milady tirò fuori la pistola puntandola addosso alla donna. >
< Constance, ma cosa sta succedendo? Oh cielo! >
< Padre, state indietro. >
< Si, Monsieur Bonacieux. Acconsentite alla richiesta di vostra figlia se non volete farvi del male. >
< Lasciate la mia Aurora. Lei non centra niente. >
< Ah, è così che si chiama? Molto bene. La piccola Aurora sarà molto contenta di rivedere suo padre. Ci scommetto… Voi non vi dovete preoccupare, Constance. È in ottime mani. >
Ma la giovane donna non si fidava, cominciando a piangere dalla disperazione.
< Piangere non servirà a nulla… Guardate il lato positivo: la bambina si ricongiungerà con il padre… in paradiso. >
< No! Non l’ammazzate! Vi prego! >
< State ferma! Non costringetemi a spararvi! Sarebbe davvero un peccato. >
< Milady, avete finito con la bambina? > domandò Maschera di Ferro impegnato a fare il palo alla porta dell’abitazione del sarto.
< Sì. Possiamo andarcene… Addio, Constance. E’ stato bello vedervi per un’ultima volta. E non vi preoccupate per la vostra bambina: vi prometto che non soffrirà. >
Dopo essere montata a cavallo con Maschera di ferro, Milady scomparve tra i vicoli di Parigi, lasciando la povera Constance nella disperazione più totale.
 
 
< Che cos’è successo? > domandò Aramis vedendo la donna piangere.
< Milady è stata qui > spiegò Monsieur Bonacieux < Ha rapito la bambina. >
< Dannazione! Siamo arrivati tardi! >
< Prima D’Artagnan e adesso la mia bambina… Non ho nessun’altra ragione di vita. >
< Non dire così. Salveremo la tua bambina e D’Artagnan, Constance. Fosse l’ultima cosa che faccio. >
< D’Artagnan… quella maledetta l’ha ucciso. Lui non c’è più. E tra poco toccherà anche alla mia bambina. >
< Non è così, Constance. Milady ha portato via la tua bambina da D’Artagnan. >
< Che cosa? perché avrebbe fatto una cosa simile? >
< Per uccidere lui e la sua bambina insieme. >
< Questo dolore è troppo insopportabile! > gridò la donna.
< Aramis, Jean… Salvate quella povera creatura e D’Artagnan. Ormai la nostra ultima speranza siete voi. >
< Faremo tutto il possibile, Monsieur Bonacieux. Non vi preoccupate. >
< Vi ringrazio… Adesso, se volete scusarmi, devo cercare di calmare mia figlia. >
< Constance, ti prometto che ti riporterò qui tuo marito e la bambina. >
< Sei gentile a dirmi questo, Jean. Ma la speranza è morta dentro di me… Adesso dovrò vivere nel dolore più profondo > replicò la donna ricominciando a piangere dal dolore.
   
 
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