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Autore: Soniabruni    02/02/2019    3 recensioni
Questa ff è ambientata a New York negli anni ’20.
Il primo capitolo serve ad inquadrare la situazione dei personaggi; avrete una bella sorpresa perché tutti i rampolli Andrew sono vivi, niente guerra e niente incidente a cavallo per Anthony...
Terence e Candy non si conoscono affatto! Terence ha lasciato la St. Paul School prima che arrivasse Candy.
Annie era a scuola prima che arrivasse Tuttelentiggini. Nessuno ha mai spifferato ai quattro venti che lei viene dalla Casa di Pony, conseguentemente la sua presa di coscienza sul fatto che non c’è nulla di cui vergognarsi sulle proprie origini non si è verificata.
All’inizio Annie è nella fase in cui le interessa soprattutto condiscendere la madre e diventare una signorina raffinata ed elegante, nessuno sa che è stata adottata. La maturazione del rapporto tra le due orfanelle deve ancora avvenire.
La prima parte della storia è riservata alla nascita del sentimento tra i due protagonisti ma da un certo punto in avanti arriveranno i guai e il tema delle sorelle, che dà il titolo alla storia, diverrà sempre più importante ed interessante… e soprattutto tutto fuorché scontato!
Chi sono queste sorelle? Semplicemente Annie e Candy???
Non ne sarei molto sicura...
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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New York Marzo 1920

Candy era nel parco dell’ospedale St. Jacob’s dove lavorava come infermiera.
Era la sua ora di pausa e, quando le giornate erano soleggiate anche se ancora freddine, preferiva passarle all’aria aperta, magari sopra qualche albero…

Tutti i suoi amici erano lì fuori ad aspettarla!!!

“Che sorpresa!!!! Anthony, Archie, Stear!!!!”
Corse loro incontro mentre perdeva la cuffia e i lunghi riccioli si liberavano dalle forcine creando una abbagliante scia luminosa; si tuffò letteralmente tra le loro braccia…

Era così felice di vederli tutti insieme; gli ultimi anni dopo la scuola a Londra erano passati molto velocemente, erano adulti oramai con vite sempre più complicate e progetti più o meno definiti sul futuro.
I tre rampolli degli Andrew studiavano tutti a Boston…
Stear all’ultimo anno di Ingegneria si sarebbe laureato prima dell’estate, Archie ed Anthony erano al penultimo anno, Patty studiava Letteratura a New York e divideva l’appartamento con Candy indaffarata tra il suo lavoro in ospedale e gli studi di medicina…
Già perché, oltre a mantenersi da sola, ottenuto il diploma di infermiera a Chicago, la cocciuta ragazza aveva maturato l’idea di conseguire la laurea e si stava impegnando da poco più di un anno con buoni risultati.

Il temperamento forte e l’appoggio immancabile del suo benefattore, oltre all’affetto sincero di tutti i suoi amici, l’avevano sempre spronata a farsi valere contro i pregiudizi anche se, senza quelli, sarebbe risultata di certo la prima del suo corso.

La settimana precedente aveva brillantemente superato un estenuante esame di Anatomia, il professore le aveva provate tutte per metterla in difficoltà ma aveva dovuto chinare il capo; i suoi amici erano passati quel giorno proprio per festeggiarla!
Il signor Andrew era molto fiero di tutti i suoi ragazzi e soprattutto di Candy.
Annie viveva invece a Chicago con i genitori.

Qualche anno prima in pieno periodo bellicoso, il maggiore dei Cornwell si era messo in testa di arruolarsi.
I ragazzi avevano fatto fronte comune per farlo desistere, non volevano perdere anche lui. Il brutto incidente accorso a Neal, fratello di Anthony, in giovane età, era sempre vivo nelle loro menti.


Neal ed Anthony, erano così diversi! Quando Candy era arrivata in famiglia, dopo aver sopportato mille angherie a casa Legan, il primo non faceva altro che metterla in difficoltà e farle dispetti; in realtà odiava il modo in cui lei e il fratello si guardavano e si cercavano.
Ma quel maledetto giorno, nonostante l’equitazione non fosse il suo forte, li aveva inseguiti per avvisare che la cugina Iriza aveva manomesso i finimenti della cavalcatura di Candy. Quella corsa velocissima e la caduta da cavallo gli erano costate la vita; era morto tra le braccia di un Anthony disperato chiedendo perdono alla ragazza.
Quell’evento aveva profondamente provato la famiglia e da allora Iriza non aveva praticamente più frequentato i cugini, era pure riuscita a farsi espellere dalla Royal Saint Paul School e ora viveva in Florida con la madre, lontano dal resto dei suoi congiunti.

Per Stear sembrava non ci fosse davvero nulla da fare.
Poi un giorno, grazie ad un animo forte e fragile, come l’aveva definito lo stesso ingegnoso ragazzo, era miracolosamente tornato sui suoi passi.
Non si era mai capito chi e come lo avesse fatto desistere dal suo pericolosissimo proposito, ma nulla aveva contato più del risultato.

***

“Che ci fate qui? Non avete lezione oggi? Stear??? La tua tesi di laurea?” chiese lei.

“Candy! Tranquilla! Sei un tornado come al solito… per un giorno non succede niente! Che diamine!
Volevamo farti una sorpresa!!! Andiamo…
C’è una pasticceria fantastica qui vicino!!!!” la canzonò il cugino.

“Tortaaaaaa!!!!! Pancia mia fatti capanna!!!!!” la ragazza cominciò a gridare felice come di consueto.

“Candy! Non ti vergogni? Una signorina come te!” la apostrofò Anthony ridendo.

I ragazzi andarono tutti insieme a festeggiare.

“Candy! Io e Patty andiamo a teatro stasera, ti va di venire con noi?” le chiese Stear, mentre Archie gli dava una gomitata e faceva cenno al giovane Brown con la testa.
“Sai, andiamo a teatro Stratford a vedere “Romeo e Giulietta”, il protagonista maschile è un nostro caro amico, ti piacerebbe conoscerlo”.

“Oh no! Stear… non voglio rompere le uova nel paniere a te e Patty. Non avete avuto molte occasioni per vedervi ultimamente, meglio che usciate da soli!” sorrise Candy maliziosamente.
“In ogni caso è sorprendente per me scoprire che ti piacciono le opere di Shakespeare!” aggiunse poi facendogli l’occhiolino.

“Non sono il mio forte effettivamente…. vado soprattutto per vedere recitare Terence!”

“Terence?’” chiese la bionda ragazza incuriosita; lei invece aveva imparato ad apprezzare molto quei componimenti ma non aveva molte occasioni per le rappresentazioni dal vivo, la sua vita mondana era ridotta all’osso.
“Dai Candy! Lui ha lasciato la Saint Paul School l’anno prima che tu arrivassi, ma io, Archie ed Anthony l’abbiamo conosciuto. Te ne ho già parlato, rammenti?”

“Sì… mi ricordo, quello che si beccava tutte le punizioni dalle suore e alloggiava frequentemente in prigione prima che arrivassi io, per capirci! Corretto?”

Stear scoppiò a ridere mentre lei si grattava la testa facendo la linguaccia, il suo spirito allegro e vivace era rimasto integro.
“Brava cugina! Proprio lui! Voi due sareste stati una coppia perfetta per suor Gray!
Una volta mi ha aiutato a salvare la tartaruga che Patty nascondeva in camera. Abbiamo passato una notte insieme in cella per colpa di quell’animaletto, da allora siamo sempre stati ottimi amici”.

Archie non sapeva più come sgomitare il fratello!
“Innanzi tutto vacci piano con le parole… che quel maleducato sarà stato amico tuo ma mio no di certo!”

“La smetti di darmi fastidio per favore? Vuoi che cominci a prenderti a calci e sporchi i tuoi immacolati pantaloni all’ultimo grido?”

Anthony aveva preso la parola, nel frattempo Archibald all’orecchio di Stear…
“Sarai anche un genio della meccanica ma sulle questioni di cuore non capisci un accidente! Possibile che debba spiegarti sempre tutto?
Lascia stare Candy, ok? Nostro cugino la vuole invitare a cena stasera!”

“Oh bello! E dove si va? Che si mangia di buono?” di nuovo l’occhialuto ragazzo.

“Tira le briglie per Dio! Loro due…. DA SO-LI… intendi? Lume di candela!!!???? Devi passare per la trasformata di Laplace di una qualche funzione…. mhhhh… meglio l’integrale di Bromwich dici? O pensi di aver capito?” ancora il più giovane dei fratelli.

Il maggiore dei Cornwell in realtà aveva solo fatto finta di non comprendere. Conosceva esattamente i sentimenti che nutriva il giovane Brown, ma gli pareva altrettanto chiaro che a Candice la cosa non interessasse allo stesso modo…

Insomma Anthony era meraviglioso, romantico, praticamente la materializzazione del principe azzurro.
Quando era una ragazzina Candy lo adorava e aveva fantasticato parecchio su loro due.
Anche adesso lei gli voleva un bene dell’anima ma esattamente non in quel modo; con ogni probabilità era il ragazzo che più in assoluto le piaceva, ma ne era davvero innamorata?
Quando era più giovane ne era sicura ma poi crescendo aveva cominciato a sperare che l’amore vero fosse qualcosa di più… di più vero, che va oltre i sogni e che travolge come un fiume in piena.
Nei suoi pensieri non c’era più il principe azzurro ma il più passionale Romeo.
Insomma lei avrebbe voluto provare sensazioni da brivido e non sentiva quello per Anthony, tutto qua!

Archie aveva convinto il cugino a dichiararsi quella notte una buona volta….
“Mi dispiace tanto ma devo studiare, ho un altro esame giusto tra qualche giorno, ricordi? Non ce la faccio proprio ad uscire stasera!” la ragazza dei suoi sogni gli aveva dato buca… di nuovo!

“Candy deciditi una buona volta! Sono mesi che ti corteggia… Anthony è un vero tesoro, cosa vuoi di più? Tu hai letto troppo Shakespeare!” pensò l’infermiera mentre tornava al lavoro…

In effetti questo era quello che le rimproveravano un po’ tutti, le sue mamme, le due amiche di sempre…
“E’ ora che metti i piedi per terra e la smetti di fantasticare, non siamo più ragazzine!” la riprendeva spesso la sorella.
E cosa voleva dire? Possibile che diventare adulti volesse significare rinunciare ai sogni e alla passione? No, non era proprio per lei!

Sulla via del ritorno all’ospedale Candy aveva poi cercato di parlare da sola con Archibald; aveva visto Annie la settimana prima e le era parsa strana.

Annie... era cambiata così tanto! Oppure non era cambiata affatto?
La stessa giovane donna che la incitava a crescere era come rimasta bambina...
Il suo rapporto con Archie era parso funzionare inizialmente ma poi si era come congelato, non era riuscito a crescere. Sembrava che la moda fosse l’unica cosa che avessero in comune.
Il giovane Cornwell era maturato molto e cercava qualcosa di più nella sua compagna, mentre la bruna ragazza era sempre e solo rimasta a casa in attesa di diventare una moglie elegante e raffinata, esattamente quello che la madre aveva sin da bambina desiderato per lei. Che lo facesse per condiscendere la signora Brighton o perché ci credesse davvero non era mai stato chiaro a nessuno e forse non lo era nemmeno a lei. Essere adottata era stata la materializzazione di un sogno e, da quando era accaduto, aveva cercato in ogni modo di rendere i nuovi genitori orgogliosi, di essere la figlia che avevano sempre desiderato avere.

Aveva sempre pensato che sarebbe stata la prima a sposarsi, Stear sembrava avere la testa tra le nuvole, per non parlare poi della sorella che sognava chissà chi per impegnarsi! e invece...
Era così diversa dall’intraprendente Candy! A dire il vero era lontana dall’assomigliare anche da Patty che, seppur timida e riservata, stava studiando con successo all’università e aveva le idee ben chiare sul futuro con il suo ragazzo.
Piano piano il rapporto tra i due eterni raffinati fidanzatini era mutato ed erano rimasti in pratica solo buoni amici, anche se non avevano ancora ufficializzato la rottura del loro apparentemente idilliaco rapporto.
Ad Annie questa eventualità bruciava moltissimo: cosa avrebbero pensato tutti? E sua madre?

All’inizio aveva colpevolizzato l’amica di sempre; era stata lei a convincerla a parlare ai suoi amici più cari delle sue origini e la deriva nel suo rapporto con Archibald era cominciata proprio da quel momento. A lui non interessavano le umili origini della fidanzata, ma non sopportava l’idea che glie le avesse nascoste e che se ne vergognasse.

***
“Archie… io… non posso credere che tu dia davvero peso a queste cose…” l’aveva ripreso Candy.
Lui l’aveva guardata con occhi infuocati, non aveva mai litigato con la cugina prima di allora…
“E’ davvero questo che pensi di me? So che non mi hai mai guardato come vorrei ma… veramente credi che a me importi dove lei è cresciuta? Quando l’unica ragazza che riesce davvero a far correre il mio cuore viene dallo stesso posto?”
Era sempre stato molto corretto, per Annie, per Anthony ma… essere ripreso in quel modo, non aveva sopportato quel sospetto e non era riuscito a trattenersi.

“Archie… no… ti scongiuro, io…” Candy era rimasta sconvolta da quella rivelazione; l’aveva intuito, non era più una ragazzina ma aveva sperato sino all’ultimo che la dolcezza di Annie lo avrebbe alfine conquistato.

“Non dire nulla Candice! adesso conosci il mio cuore finalmente. Io non ho intenzione di andare avanti con questa bugia, non sono innamorato di Annie e non mi piace che mi abbia nascosto la verità sulle sue origini. Non si è fidata di me. Non c’è nulla di cui vergognarsi, a lei interessano solo le apparenze e a me non attraggono le ragazze così. La considero comunque una buona amica, le voglio molto bene ma quello che è successo mi ha aperto gli occhi una volta per tutte: io non sono interessato a lei in quel senso.
Chiudiamo qui il discorso, te ne prego.”

Erano passati mesi da quel confronto, i due fidanzati si erano chiariti ma la signorina Brigthton l’aveva supplicato di non rompere quel legame e lui, che le era sinceramente affezionato, non si era sentito di distruggere tutto così su due piedi e aveva provato a ricominciare… ma non c’era nulla da fare…

***
Il giovane Cornwell aveva in mente un master a Parigi dopo la laurea, non certo il matrimonio, e si era finalmente deciso a mettere le cose in chiaro.

La bruna ragazza era molto triste mentre confidava tutto questo a Candy, poi all’improvviso il suo umore era cambiato completamente quando aveva accennato al fatto di aver rivisto un vecchio amico; i suoi occhi si erano illuminati come quelli di un bambino al Luna Park! La vivace sorella non ci capiva più nulla.

In ogni caso Archie aveva freddato la cugina sul nascere:
“Candy! Non siamo più dei ragazzini, non ti impicciare per cortesia! Il mio rapporto con Annie è mio e di Annie, siamo tutti adulti oramai!”
La ragazza ci rimase un po’ così ma… Il cugino aveva perfettamente ragione…

“Che trambusto!!!! Che succede????” la giovane infermiera fu letteralmente travolta appena rientrata dalla sua piacevole pausa…

“ANDREWWWW!!!! Incidente al teatro Stratford!!!!! Vieni, vieni presto!!!” si sentì richiamare all’ordine…

C’era una tal confusione, gente con costumi da scena in lacrime!
Un sacco di fotografi che sparavano flash ovunque!

La ragazza infilò il camice, si lavò le mani e corse dritta in sala operatoria…

   
 
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