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Autore: sheslola92    03/02/2019    0 recensioni
Lola e Luke sono sorella e fratello e sono stati abbandonati dal padre quando avevano solo 13 e 18 anni. Luke ha fatto da padre a Lola, cercando sempre di proteggerla da ogni altro tipo di sofferenza, soprattutto in amore. Ma dieci anni dopo quando Lola incontra Robert, un amico di Luke, la relazione tra Lola e Luke verrà messa a dura prova. Cosa sceglierà Lola? Amore o famiglia? E riuscirà Luke a mettere da parte il ruolo di padre di cui si è fatto carico e lasciare che Lola sia felice?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una maledetta settimana era passata da quel fatidico giorno e ancora nulla. Lola era andata ogni santo giorno in ospedale ma la mamma non si era ancora svegliata. Lola le teneva la mano, le parlava dolcemente, le raccontava cosa si era persa in quei giorni e ogni volta prima di andare via si scusava. Tornare a casa e non ritrovarla in cucina a spiattellare, non trovarla ad accoglierla con un sorriso ed un abbraccio, non trovarla nella sua stanza era davvero la cosa più terribile. La cosa peggiore era che Lola era impotente, non poteva fare nulla per riportare la mamma indietro e poteva soltanto pregare che si svegliasse il prima possibile. Ma l'attesa la stava uccidendo. Non usciva di casa da una settimana e aveva ricevuto un paio di visite dai suoi amici ma per il resto si era rintanata in camera sua e si degnava di fare qualche apparizione per pranzo e cena insieme a Luke e Robbie. Il comportamento di Luke era chiaramente peggiorato perchè ora doveva fare anche la parte della madre, lavorava il doppio e controllava Lola ogni secondo possibile. Era devastato, Lola lo vedeva dagli occhi. Erano vuoti, con un fondo di terrore e disperazione. Probabilmente era la stessa cosa che si poteva leggere anche nei suoi. Robbie dal canto suo, cercava di aiutare il più possibile, lavorava, aiutava a sistemare casa, faceva la spesa, controllava Lola e Luke costantemente. Era davvero la loro colonna. Li sosteneva e si prendeva cura di loro. Nonostante la pessima situazione in cui si trovavano, Lola era grata di avere Robbie al suo fianco. Sicuramente c'erano cose di cui dovevano parlare ma nessuno dei due aveva tirato fuori l'argomento e Lola era grata per questo perchè non era dell'umore giusto per farlo. Una cosa sapeva, più i giorni passavano più si innamorava perdutamente di quel ragazzo. Era davvero unico nel suo genere, un ragazzo serio, con la testa sulle spalle, pronto ad aiutarla sempre e comunque, una spalla su cui piangere, l'amico con cui sfogarsi nei momenti di rabbia, e quello con cui divertirsi e ridere nei momenti di gioia. Era perfetto e lei probabilmente aveva rovinato tutto. 



«Suonano al campanello.» urlò Lola dalla cucina sperando che qualcuno la sentisse. «Vado io»  annunciò Luke. Lola sentì la porta che si apriva e poi un silenzio di tomba. Dopo un po' si affacciò dalla cucina e diede un'occhiata alla porta d'entrata. Luke stava fissando Dave rimasto immobile sulla soglia di casa. «Luke so che non vuoi vedermi ma ho saputo cosa è successo e volevo sapere come state.» Luke continuò a fissarlo poi si spostò e fece segno all'amico di entrare in casa. Dave entrò titubante guardandosi intorno, era chiaro che fosse a disagio così Lola andò in salotto ad accoglierlo. «Dave grazie per essere passato. Significa molto.» Si avvicinò al ragazzo che questa volta si allargò in un dolce sorriso e lo strinse in un abbracciò. Dave ricambiò tenendola stretta. «Mi spiace moltissimo per vostra madre. Sono sicuro che si rimetterà al più presto. Nel frattempo se avete bisogno di qualsiasi cosa sapete che io ci sono.» Lola sciolse l'abbraccio e lo guardò teneramente. «Lo sappiamo, vero Luke?» Il fratello ancora immobile si mosse appena e fece un piccolo cenno con la testa. In quel momento rientrò a casa Robbie che salutò calorosamente Dave e squadrò Luke, forse per assicurarsi che quest'ultimo non attaccasse l'ospite. «Ti va di fermarti a cena Dave?» chiese Lola all'improvviso dopo qualche minuto di silenzio. «Non vorrei disturbare.» rispose Dave guardando Luke. «Ma va figurati, resta.» lo invitò Robbie dando una spallata a Luke come per incitarlo a dire qualcosa. Finalmente dopo 20 minuti di totale silenzio, Luke decise di parlare «Ci farebbe piacere se restassi.»



Mentre Robbie  era in cucina a preparare qualcosa per la serata insieme a Dave, Lola prese Luke da parte. «Smettila di fare il bambino e cresci.» iniziò Lola senza andare per il sottile. «Detto da te non vale molto sorellina. E comunque non credere, ce l'ho ancora con te per avermi mentito.» la guardò Luke con fare accusatorio. «Già...e non credi che abbia fatto bene a tenerti nascosta la cosa dato la tua fantastica reazione quando lo hai scoperto?» - «Senti, sai come sono fatto. Io sono responsabile per te, questo è quanto. Non so se questo cambierà mai.» Luke abbassò gli occhi tristemente. «Luke ascolta, ti voglio un bene dell'anima e tu lo sai. Ma questa storia deve finire. Sono adulta e sono in grado di fare le mie scelte e accettarne le conseguenze. Ho bisogno di te e ne avrò sempre. Ma non in questo modo. Lo sai che io mi rivolgerò a te quando avrò bisogno ma così è asfissiante. Ti prego, capisci.» Luke la guardò intensamente. «Non mi ero reso conto di essere così....asfissiante.» fece una piccola pausa e prese un respiro profondo. «Ok, scusami. Perdonami per come mi sono comportato. Cercherò di cambiare, ce la metterò tutta. Solo ho bisogno di tempo e di aiuto da parte tua. Va bene?» Lola abbracciò forte il fratello. «Chiedevo solo questo, a me basta che ci provi. E scusami anche tu. Ho esagerato e mi spiace.» Luke ricambiò teneramente l'abbraccio. «Ti voglio bene sorellina.»



Una volta tornati in cucina, Luke andò verso Dave e lo prese da parte. Sicuramente si stava scusando per l'accaduto e Lola sorrise soddisfatta. Robbie si avvicinò osservando con un sorriso i due ragazzi. «Ce l'hai fatto. Gli hai parlato finalmente.» Lola si voltò verso Robbie.  «Finalmente ho trovato il coraggio e non è stato poi male come pensavo. Ha capito e ci proverà. Mi basta questo.» - «Dovevi avere solo un po' di fiducia in te stessa ed in lui. Bhe è stato un grande passo per entrambi.» Robbie le diede un leggero colpetto con la spalla sorridendo. «Già, sono libera.» continuò Lola ammiccando. «Cosa vuoi farne della tua ritrovata libertà?» chiese curioso Robbie. «Una cosa mi frulla per la testa.» rispose Lola pensierosa. «Riguarda un ragazzo?» insisté Robbie. «Può essere ma non ho certo intenzione di dirlo a te.» replicò Lola facendogli una linguaccia. «Ah bhe se la metti così.» ribatté Robbie con un tono di voce diverso da quello che aveva avuto fino a poco prima. Deluso forse? Geloso? Lola fece per rispondere ma Luke e Dave tornarono insieme a loro e Robbie si allontanò subito. 



La cena andò stranamente bene. Luke sembrò essersi calmato e Dave era molto tranquillo ed a suo agio. L'unico strano era Robbie. Sembrava distaccato, tra le nuvole. Finita la cena i tre ragazzi si spostarono in salotto e Lola rimase indietro, indecisa se raggiungerli. Dopo un paio di minuti tornò Dave.  «Sembra che tuo fratello si stia sforzando a non essere il solito maniaco del controllo.» -  «Già, sembra che la nostra chiacchierata abbia fatto effetto.» sorrise Lola.  «Deve essere dura. Non posso nemmeno immaginarmi cosa stiate passando. Ne avete già passate tante. Prego davvero che vostra madre si rimetta.» continuò serio Dave.  «Dura non rende ancora l'idea. La cosa peggiore è che non posso fare nulla per fare star meglio mia mamma e ho così tante cose da dirle. Vorrei solo che si svegliasse e mi perdonasse. Le ho detto delle cose terribili ed è successo tutto per colpa mia.» quando concluse il discorso si rese conto che ad un certo punto le lacrime avevano iniziato ad uscire.  «Non dirlo nemmeno per scherzo. Non esiste un universo in cui questo sia colpa tua.» sentenziò Dave avvicinandosi. Il ragazzo la guardò dolcemente e con fare triste e la abbracciò. La strinse forte e le disse che sarebbe andato tutto bene. Era stupido ma questo la fece sentire meglio. Era rassicurante e confortante.  «Sono contenta che siamo rimasti amici, davvero.» -  «Lo sono anche io, davvero davvero.» sorrise Dave che continuò a stringerla. Ad un tratto sentì un rumore in cucina ed alzò gli occhi per vedere Robbie all'entrata della stanza. Robbie li guardò stupito e abbassò velocemente lo sguardo.  «Scusate, tolgo il disturbo.» e si dileguò. Dave la guardò con fare interrogativo e quando Lola alzò le spalle sorrise e seguì gli altri in salotto. Lola se ne andò in camera sua pensando al comportamento strano di Robbie. Se non gliene fregava niente di lei, cosa volevano dire quei comportamenti strani? 
   
 
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