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Autore: GeoFender    04/02/2019    0 recensioni
“Storia partecipante all'Iniziativa “Santa is coming to femslash tonight" indetta dal gruppo facebook LongLiveToTheFemslash” e al "Super Santa Femslash 2018" su ao3 e Tumblr
Lucy è in servizio in Afghanistan e Alex sta passando le vacanze da sola.
Ship: Alex/Lucy (DirectorShip)
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Lucy Lane, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prompts:

Calling from the trench: Natale dal fronte di guerra: videochiamata alle persone care Bonus: angeli nella neve (Alex/Lucy)

 One of them got hurt, and the other person freaks out a little. And then this can go into either angst, fluff or smut, thats up to you as well :)

Dizionario:

Hanukkiah/Chanukkiah: candelabro a nove braccia utilizzato durante la festività di Hanukkah/Chanukkah. Viene accesa una candela al giorno per otto giorni, mentre la nona viene usata per accendere le altre.

Hanukkha/Chanukkah:  Detta Festa delle Luci. Celebrazione più importante per il calendario ebraico, dura per otto giorni e capita durante il mese di dicembre. A volte può coincidere col Natale, ma non sempre.

 
Yiddish:  Lingua o dialetto piuttosto giovane, parlato dagli ebrei dell'Europa centrale e da quelli emigrati dagli stati uniti. Si distingue dall'ebraico biblico, ma condivide lo stesso alfabeto. Si presuppone un ceppo germanico. 



 
 
Ore 11, 29 minuti e 55 secondi. Cinquantasei, cinquantasette, cinquantotto, cinquantanove e... le lancette si erano bloccate. Di nuovo. Quell'orologio da polso a carica era una bella fregatura, ma non poteva gettarlo a terra o lanciarlo al muro. La sola idea di separarsene anche solo per un istante era impensabile, le stringeva il cuore in una morsa. Il bip familiare e insistente di Skype allietò finalmente il suo animo, indicando la fine della sua attesa e, lesta, premette il pulsante per accettare la chiamata. L'ansia la stava divorando, contrastando la sua calma disumana quando si trovava in missione col DEO.
 
«Ehi, soldato.» Alex disse in un sospiro, osservando la sagoma sorridente e dagli splendenti occhi verdi dall'altro capo dello schermo. Schermo su cui la sua mano fece presto contatto, quasi come se cercasse veramente il tocco della sua compagna. Allargò appena le dita, ma allontanò presto l'arto perché le toglieva la visuale su quella bellissima e fiera donna.
 
«Ehi, Danvers.» Il tono sospirato combaciò perfettamente con quello dell'agente del DEO, quasi come se Lucy non volesse rompere quel momento di quiete in cui erano immerse entrambe. O forse perché i loro sguardi lucidi e frementi bastavano a raccontare ogni cosa, non descritta come dovuto dalle parole. Espressioni felici erano dipinte sui loro visi stanchi e le parole faticavano  a lasciare e loro labbra.
 
«Felice Hanukkah. So che è ancora presto ma... volevo esserci per il primo giorno. Non quando accenderai la candela, però.»
 
Alex era totalmente incantata nel sentire quelle parole e, silenziosamente, si alzò, allontanandosi dal computer. L'umore di Lucy immediatamente mutò, le sue labbra piene si assottigliarono fino a diventare una sottile linea, le sue sopracciglia si aggrottarono. Aveva detto qualcosa di sbagliato? Stava solo enunciando un fatto. Sapeva bene che le candele dovevano essere accese di notte, non in pieno giorno. Erano un simbolo, un modo di ricordare cosa il popolo Ebraico aveva sofferto molto prima della venuta di Cristo. La luce era il cuore della celebrazione e poteva essere ben vista solo dopo il tramonto.
 
Persa nei propri pensieri, non si rese conto di Alex, seduta di nuovo al suo posto, tenere un hanukkiah d'argento. L'agente prese un accendino e sorrise, rassicurando Lucy
 
 
 
«Non importa, Lucy. Hanukkah dovrebbe essere celebrato con la propria famiglia. E tu sei la mia famiglia, la famiglia che ho scelto.»
 
Alex le sussurrò dolcemente, riuscendo a far arrossire Lucy, qualcosa che nessuno le avrebbe portato via. Accese lo shamash e poi iniziò quello che a Lucy sembrava una litania, ma non lo era. 
 
«Baruch Attà Ado-nai Eloh-einu Meleh ha'olam asher kidshanu b'mitzvotav vetzivanu 1'hadlik ner shel Hanukkah. Benedetto sii Tu, o Sign-re nostro D-o, Re dell'universo, che ci ha santificato con i Suoi comandamenti e ci ha comandato di accendere i lumi di Hanukkah.»
 
Alex cantilenò in una lingua che Lucy capiva a malapena, avendola già sentita in uno dei suoi precedenti tour. Il maggiore iniziò a pregare insieme a lei, prima in Yiddish e successivamente in inglese, indossando il proprio cappello mimetico in segno di rispetto. I suoi occhi seguirono religiosamente l'accensione della prima candela, aspettando che la fiammella si esaurisse. 
 
Ma un glitch paralizzò lo schermo. La foto di Lucy prima si bloccò e successivamente si distorse con uno dei suoni più acuti che avesse mai sentito. Un silenzio disturbante sullo sfondo e, improvvisamente... urla ovunque e qualcosa esplose in lontananza. Non poteva più vedere il maggiore e ciò la spaventava a morte. E Alex voleva veramente urlare, lanciare qualcosa a terra o bloccare qualcuno contro il muro ma doveva stare calma e respirare. Un, due, tre respiri profondi. Respirò e prese il telefono con non poca difficoltà, le sue dita tremanti nel tentativo di raggiungere Kara ma il suo telefono... sembrava irraggiungibile. Era conscia di essere sull'orlo di un attacco di panico ma doveva uscirne. Mandò un messaggio a Maggie o almeno tentò di farlo. Meri istanti dopo, nella stanza risuonò Angel with a shotgun come suoneria del cellulare di Alex che, sbloccandolo, accettò la chiamata.
 
«Danvers, sai che non capisco il Binario. Qualcosa da condividere con la classe?»
 
Maggie disse giocosa, prendendo in giro in giro Alex come avrebbe fatto qualsiasi migliore amica. Però qualcosa non andava. Sentiva chiaramente pesanti respiri dall'altro lato della cornetta e sapeva quanto l'agente speciale fosse veloce a rispondere ai suoi commenti sarcastici. Il suo intuito da detective raramente sbagliava. 
 
«Lucy...»
 
Altri respiri pesanti da parte di Alex e Maggie, ormai preoccupata, aggrottò le sopracciglia. Si schiarì la voce e cercò di parlare cheta. Era l'unica cosa di cui Alex aveva bisogno al momento. 
 
«Calma Danvers e cerca di respirare con me. Okay?»
 
Alex annuì, dandosi dell'idiota perché Maggie non poteva vederla. Esalò appena un sì e iniziò immediatamente a respirare con Maggie, sentendo il martellante e assordante battito rallentare e riprendere il suo ritmo regolare. 
 
«Stavo chiamando Lucy su Skype e... uhm, lo schermo si è bloccato. Poi si è riavviato e ho sentito... un'esplosione. E no, so cosa stai per dire. Non è stato intenzionale. Non c'erano...»
 
Alex iniziò a vomitare parole e il suo respirò si appesanti nuovamente e Maggie provò nuovamente a calmarla. Interruppe presto l'agente, mettendo uno stop al suo sproloquio,
 
«Danvers, ti credo. Sei il contatto d'emergenza di Lane, quindi sono sicura che ti chiameranno in caso che succeda qualcosa. Puoi farmi un favore?»
 
Alex replicò nuovamente con un debole e lamentoso sì, continuando a respirare profondamente.  Si sentiva meglio, ma l'ansia iniziava ad accumularsi nello stomaco, provocandole nausea. Era come se le sue viscere si stessero ribellando contro di lei. 
 
«Prendi una coperta, sdraiati e chiudi gli occhi. Prova a rilassarti e sarò con te al telefono per tutto il tempo che ti vorrai.»
 
Maggie cadenzò ogni parola, prendendosi cura di fare una pausa fra ognuna di esse e Alex... semplicemente si addormentò. La detective sospirò ancora, meditando se chiudere la chiamata o no ma... il suo capo le stava sempre col fiato sul collo e quindi dovette farlo, seppur a malincuore.  Sperò per il meglio. 
 
 
 
 
Lucy gemette per il dolore, cercando di girarsi sul fianco destro. Qualcuno -che la stava toccando senza consenso- la fece nuovamente sdraiare sulla schiena e avrebbe protestato sonoramente se non fosse stato per la gola in fiamme.
 
«Ecco, bevi questo. Piccoli sorsi Luce, o vomiterai.»
 
Aspetta, conosceva quella voce. Come? Quando? Aveva centinaia di domande in serbo ma si limitò a succhiare dalla cannuccia che Alex aveva messo tra le sue labbra secche. Aveva succhiato troppo forte, a tal punto da iniziare a tossire, proprio come aveva detto l'agente speciale. Aprì lentamente i suoi occhi verdi e guardò in quelli nocciola di Alex, le sue domande ancora senza alcuna risposta. 
 
«Prima di tutto... non puoi sdraiarti sul fianco destro, ti hanno appena operato all'anca. Praticamente c'è stata una piccola ma innocua esplosione e una delle tue reclute, cercando di essere un eroe, ti ha placcato facendoti finire a terra.»
 
Alex fece una pausa, guadagnandosi uno sguardo confuso da parte di Lucy. Stava scherzando, vero? Una delle sue reclute non poteva essere così stupida, vero? Con l'eccezione di... OH.
 
«E siamo in un ospedale militare, non ti preoccupare. Oh, dovrai fare fisioterapia per almeno... 30-40 giorni. E non puoi guidare per almeno sei mesi.»
 
E, con quell'aggiunta, si lamentò perché non guidare -almeno riguardo la sua limitata conoscenza medica- significava anche niente sesso. Avrebbe ucciso quella stupida recluta. 


Author's note:

Giusto, ho dimenticato. Maggie e Alex si sono baciate nella 2x06 ma Maggie non l'ha baciata di nuovo nella 2x08, perché ha pensato di non essere all'altezza di Alex. Invece... ha provato ad essere la sua migliore amica.
   
 
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