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Autore: smile_tears    05/02/2019    2 recensioni
Il rosso ricambiò il sorriso, portando poi la mano destra ad accarezzare una guancia di Jimin. «Mi hai fatto dannare stasera, non so per quale miracolo io non ti sia saltato addosso. Avevo cominciato la diretta da poco e mi avevi già fatto prendere uno spavento, quando sei rientrato per coccolare Tannie credevo volessi baciarmi, ero andato veramente in panico.»
Il più basso rise appena, posando la fronte sulla spalla dell’altro. «In realtà stavo per farlo, mi sono contenuto per un pelo. Morivo dalla voglia di baciarti.»
A quelle parole Taehyung si morse il labbro inferiore, cercando di trattenere il sorriso che si stava per formare sulle sue labbra sottili. «Io sto morendo dalla voglia di baciarti adesso.»
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kim Taehyung/ V, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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6 dicembre 2018
 
Lo schermo della telecamera era completamente nero, nonostante la spia accesa indicasse che la diretta fosse ormai cominciata. «Aish, come funziona questa cosa?»
Dopo un altro paio di borbottii, finalmente una zazzera di capelli rossi fece capolino nell’inquadratura, seguita dal sorriso squadrato di Taehyung, che finalmente riuscito nella sua impresa si sedette sul divano. «Ciao a tutti. Oggi ho lasciato un messaggio per gli army sul fancafé chiedendo di non andare a letto, perché dopo tanto avrei fatto una diretta qui su Vlive. Purtroppo ho fatto più tardi del previsto a causa delle prove, ma ho deciso di farla in ogni caso.»
Mentre parlava il ragazzo continuava a lanciare occhiate alla sua destra, come se stesse aspettando qualcuno, finché non sorrise sentendo una voce al di là della porta. «Ho un regalo per te!»
Pochi istanti dopo la figura di Park Jimin si affiancò a quella del ragazzo dai capelli rossi, portando tra le sue braccia una piccola palla di pelo che tutti conoscevano bene. Taehyung sorrise e, alternando lo sguardo tra i nuovi arrivati e la telecamera , riprese a parlare. «Ho deciso di farvi un regalo e per la prima volta vi farò vedere il piccolo Tan. Ehi, Tan, saluta!»
Jimin prese una zampa del povero animale e iniziò ad agitarla appena, parlando con voce dolce per assecondare il suo amico. «Ciao a tutti, io sono Tan!»
Risero entrambi per la loro stessa idiozia, finché il grigio non cedette il cane al legittimo proprietario, voltandosi verso la telecamera per salutare. «Ciao ragazzi, questa è la fine del mio spazio in questa diretta!»
Dopo aver pronunciato queste parole si avviò all’uscita, lasciando un Taehyung perplesso, convinto che l’amico sarebbe rimasto con lui. «Oh, grazie per avermi portato Tannie.»
Le azioni di Jimin erano invisibili alla telecamera, ma si sentì la porta aprirsi e la sua voce augurare all’altro di divertirsi, finché all’improvviso non riprese a parlare. «Comunque-»
«Tranquillo –lo interruppe Taehyung, consapevole di cosa stesse per dirgli- ti scrivo se ho bisogno di qualcosa.»
I due si sorrisero e Jimin uscì, lasciando che l’altro cominciasse finalmente la diretta. «Allora, lasciate che vi introduca Tannie.»
Non fece in tempo a dire nient’altro, però, perché quell’uragano del suo migliore amico rientrò nuovamente fiondandosi sul povero cane riempiendolo di baci e carezze, spaventando Taehyung che non se lo aspettava e che credeva sarebbe stato lui la vittima di tutte quelle attenzioni. Non che non avrebbe gradito, ma forse durante una live con migliaia di fan a guardarlo non era il momento adatto. Dopo questo teatrino Jimin uscì, questa volta per davvero, e l’altro riprese da dove si era interrotto. «Inizialmente il nome di questa diretta doveva essere “Salve, sono Kim Yeontan”, ma poi ho pensato che sarebbe stato meglio farvi una sorpresa e ho cambiato idea. Avevo promesso questa diretta con Tan da molto tempo e oggi, finalmente, sono riuscito a rispettare la promessa. Ho pensato fosse carino rispondere alle vostre domande su Tan, quindi chiedete quello che volete nei commenti. Poi che altro… Ah, Tan è un pomerano ed ha poco più di un anno. Mi hanno detto che i pomerani sono rumorosi, ma lui è tranquillo, non abbaia molto-»
Taehyung non riuscì a finire la frase che Tan, seduto sulle sue gambe, si rialzò cominciando ad abbaiare verso la telecamera. «Ho detto che non abbaia, ma è un fifone. Quando vede qualcosa per la prima volta si incuriosisce e abbaia. È piccolo, ma è sicuro di sé come una tigre. Quando vede qualcosa di spaventoso vuole fare il forte e inizia a muovere le zampe posteriori. È proprio uno scemo. Comunque ho portato alcune delle sue cose, ora ve le mostro.»
Prese Tannie e lo mise a terra, per poi spostarsi sul divano raggiungendo una busta da cui cominciò ad estrarre vari oggetti mostrandoli ai fan. Tan nel frattempo continuava a girare intorno al suo padrone, facendolo sorridere teneramente. Per ultima prese una ciotola e iniziò a rigirarsela tra le mani, pensieroso. «Sono preoccupato per una cosa. Non gli piace il cibo per cani e non mangia ciò che gli metto nella ciotola, quindi devo imboccarlo perché da solo non mangia. So che no dovrebbe prendere questa abitudine, ma non so come altro fare.»
Dopo aver lanciato una pallina a Tan, che corse a prenderla, cominciò a rimettere tutto nella busta. Una volta terminato prese il cagnolino e lo rimise sul divano, facendogli segno di sedersi. «Voglio farvi vedere una cosa che sa fare. Tan, zampa. –Stese la mano destra davanti alla sua zampa destra, poi alla sinistra, e dopo alcuni tentativi vani finalmente il cagnolino gli obbedì. Poi spostò la mano davanti al suo naso e Tan gli si avvicinò, facendo sorridere il ragazzo.–Avete visto? Non sempre lo fa perché è ancora timido. Quando è stato il suo “debutto”? Credo fosse durante il VCR del concerto.»
A quel punto rimise Tan a terra e gli lanciò nuovamente la pallina, approfittandone per impostare la self camera e togliere il giubbino, restando con una maglietta bianca a mezze maniche. Aveva da poco finito le prove e si sentiva ancora accaldato.
Si incamminò con Tan che lo seguiva e si sedette al centro della stanza, cercando di intrattenere Tan e fan e sistemare la telecamera contemporaneamente, senza però grande successo. Lanciò nuovamente il gioco a Tan e cerco di aggiustare la telecamera. «Vi ho fatto vedere cosa sa fare Tan e- aish, è difficile farlo da solo.»
Poco dopo si sentì un rumore e Taehyung si voltò alla sua destra, per poi tornare a prestare attenzione alla telecamera come se niente fosse, finché nell’inquadratura non comparve la figura minuta di Jimin, che si chinò per prendere in braccio Tan. Subito dopo si sedette e si affiancò all’altro. «Stai facendo vedere come giochi con Tan?»
Tae annuì giocando anche lui con il cagnolino. «È timido di fronte alla telecamera.»
Jimin smise di giocare e lanciò uno sguardo all’amico, inarcando appena un sopracciglia. «La telecamera? Sei sicuro che sappia cosa sia?»
Taehyung ignorò la sua domanda riprendendo a giocare con Tan, che continuava a mettere il muso contro la telecamera. Jimin si alzò e uscì nuovamente dall’inquadratura. A quel punto il rosso si mise il cane sulle gambe e mentre lo accarezzava prese a leggere alcuni commenti. «Jimin, le persone ti stanno dicendo ciao!»
Il nominato si riavvicinò e fece un cenno una mano. «Ciao a tutti! Senti, Tae, ma quella –indicò la telecamera- l’hai messa lì per far vedere Tan?»
Al cenno d’assenso dell’amico sospirò. «Okay, ma così non si vede la tua faccia, posso sistemarla?»
I due si avvicinarono entrambi alla telecamera per cercare di sistemarla e presero a bisticciare come una coppia sposata, l’uno diceva all’altro che se ne sarebbe occupato lui. Alla fine Taehyung si arrese e richiamò Tannie per giocare con lui, mentre Jimin continuava a sistemare l’angolo per la ripresa. Il rosso cominciò a fare dei versi strani per far spaventare il povero cagnolino, che infatti prese ad abbaiare.
«Tan odia quel verso.» Jimin lo ammonì, ma venne ignorato.
Dopo un po’ Jimin riuscì nella sua impresa, regalando un’ottima visuale della stanza. Si accorse della figura inginocchiata dell’amico, ancora intento a spaventare Tan, e gli tirò uno schiaffo sul sedere per farlo smettere. Il ragazzo sussultò e si mise immediatamente seduto a gambe incrociate, mentre Jimin guardò Tan che si era allontanato spaventato. «Ho fatto scappare Tan.»
Taehyung richiamò il cagnolino che si accomodò tra le sue gambe e anche Jimin si avvicinò per poterlo accarezzare, mentre quel bambino troppo cresciuto di Tae riprese a spaventarlo. Improvvisamente Jimin si alzò e sparì nuovamente dall’inquadratura, seguito poco dopo dal rosso, che però ritornò subito con una ciotola di croccantini tra le mani. Si sedette dove era prima e anche Tan si sistemò comodamente tra le sue gambe, facendosi imboccare. Jimin, probabilmente accortosi delle continue occhiate che l’amico continuava a lanciargli, ritornò nuovamente nel campo di ripresa e si sedette accanto ai due, prendendo anche lui ad imboccare la piccola palla di pelo. «Tan, un boccone per te. –Prese un altro croccantino e avvicinò la mano alla bocca di Tae. –E uno per tuo padre.»
Prontamente l’altro ragazzo si scansò, prima che quello potesse davvero farglielo mangiare, e gli bloccò un polso scoppiando a ridere. Jimin continuò ad insistere. «Un boccone per il papà di Tan!»
Taehyung continuava a ridere e scuotere la testa. «No, mangialo tu.»
Jimin, trattenendo le risate, continuò ad insistere. «Dovresti provarlo! Sei suo padre, devi sapere cosa mangia!»
Il rosso lo guardò con un sopracciglio inarcato, chiedendosi se fosse serio. «Lo conosco già.»
E poi la stessa cosa varrebbe per te, anche tu sei suo padre. Ma questo si limitò a pensarlo.
Continuarono a battibeccare ancora per un po’, finché Tae non guardò l’altro con sguardo di sfida. «Se continui lo mangio sul serio.»
Jimin sogghignò e prese l’ennesimo croccantino dalla ciotola, per poi avvicinarlo alla bocca di Taehyung che si tirò nuovamente indietro scoppiando a ridere, seguito a ruota dall’amico, mentre Tan li guardava non capendo.
Il grigio gli sorrise un ultima volta, prima di alzarsi e uscire dall’inquadratura. «Mi trovi nello studio di Slow Rabbit, raggiungimi non appena finisci.»
Taehyung annuì e, una volta rimasto solo, si mise a leggere i commenti accarezzando distrattamente Tan, accoccolato sulle sue gambe. «Se sono al dormitorio? No, sono in un edificio della compagnia. Come ho conosciuto Tan? Beh… Era da più di un anno che volevo prendere un cane, ma a causa del mio stile di vita non proprio tranquillo ero molto indeciso. Ho studiato per mesi quello che c’è da sapere sui cani e alla fine mi sono deciso a prenderlo. Non appena l’ho visto mi ha colpito subito, mi ha affascinato, e quindi l’ho preso e l’ho portato a casa con me. Adesso però sono i miei genitori a prendersi cura di lui, per questo dico che se prima ero suo padre adesso sono suo fratello maggiore. Quando siamo in Corea cerco di passare con lui più tempo possibile e lo porto con me al dormitorio o alle prove.»
Continuò a leggere commenti ancora per un po’, finché non fu distratto da Tan che si allontanò e lo richiamò. Quando si riavvicinò lo accarezzò riempiendolo di complimenti. Lo avvicinò con il muso alla telecamera e prese ad agitargli le zampe mentre lui faceva finta di parlare al suo posto. Lo rimise giù e quello subito corse via, rifugiandosi all’interno dello scompartimento di un mobile. Taehyung rise appena, per poi richiamare Tan che dopo un po’ lo raggiunse. «Bene. Ho cominciato questa live nonostante fosse tardi anche se sarebbe durata un po’ meno, quindi dato che siamo tutti stanchi e domani dobbiamo lavorare adesso io e Tan vi daremo la buonanotte, così andremo tutti a letto. Tannie, vieni qui. Zampa. Zampa. Okay, ora l’altra zampa. No così.»
Continuarono in questo modo per altri cinque minuti buoni, con Taehyung che cercava in tutti i modi di far fare l’intera sequenza a Tan e quest’ultimo che non voleva dargli retta, finché non riuscirono. A quel punto Tae si alzò e inquadrando anche Tan diede il saluto finale. «Buonanotte a tutti!»
Spense la telecamera e, quando fu sicuro di aver terminato la diretta, la poggiò sul mobile con un sospiro. Era davvero stanco morto, nonostante aver fatto la live lo avesse distratto e divertito. Portò lo sguardo su quella piccola palla di pelo che aveva tormentato per la passata mezz’ora e gli sorrise, per poi chinarsi e prenderlo tra le sue braccia. «Che dici, andiamo a trovare Jiminie adesso?»
Si diresse verso l’uscita della stanza per andare nello studio di Slow Rabbit, ma rimase sorpreso nel vedere la figura di Jimin appoggiata al muro. Lo prese per un  polso e rientrò nella stanza, per poi chiudere la porta e posare a terra Tan, che giocando con un pupazzo si accoccolò ai piedi dei due. «Come mai sei qui? Credevo fossi nello studio.»
Jimin gli sorrise dolcemente, gli occhi ridotti in due adorabili mezze lune, mentre con le mani strinse la presa sul tessuto della maglietta di Taehyung. «Ero lì fino a poco fa, infatti. Ma ero distratto e avevo bisogno di stare un po’  da solo con te prima di tornare a lavorare.»
Il rosso ricambiò il sorriso, portando poi la mano destra ad accarezzare una guancia di Jimin. «Mi hai fatto dannare stasera, non so per quale miracolo io non ti sia saltato addosso. Avevo cominciato la diretta da poco e mi avevi già fatto prendere uno spavento, quando sei rientrato per coccolare Tannie credevo volessi baciarmi, ero andato veramente in panico.»
Il più basso rise appena, posando la fronte sulla spalla dell’altro. «In realtà stavo per farlo, mi sono contenuto per un pelo. Morivo dalla voglia di baciarti.»
A quelle parole Taehyung si morse il labbro inferiore, cercando di trattenere il sorriso che si stava per formare sulle sue labbra sottili. «Io sto morendo dalla voglia di baciarti adesso.»
I due si guardarono profondamente negli occhi. Taehyung posò le mani sulla vita di Jimin, insinuandole all’interno dell’enorme felpa bianca, portando le dita fredde a contatto con la pelle bollente del ragazzo, che tremò sussultando appena. Quest’ultimo si alzò leggermente sulle punte, cosa che fece sorridere teneramente il rosso, per poi intrecciare le dita tra i lunghi capelli del suo ragazzo. Si avvicinarono lentamente l’uno all’altro, facendo incontrare prima i loro nasi, che strofinarono delicatamente tra loro, finché Tae non si chinò eliminando del tutto la distanza tra le loro labbra. Si baciarono piano, profondamente, come se non lo facessero da anni, come se fosse l’unico modo che avevano per sopravvivere. E forse non era così sbagliato. Ogni giorno aspettavano la sera, per avere un momento per loro e baciarsi, stringersi. Qualunque cosa, purché potessero stare insieme senza nessuno ad infastidirli.
Il romantico momento fu interrotto da Yeontan, che prese ad abbaiare. I due si separarono riluttantemente, ridacchiando appena. Jimin si chinò e prese il cagnolino tra le sue braccia, tenendolo tra sé e Taehyung, in modo che entrambi potessero accarezzarlo. «Sei sempre il solito gelosone tu.»
Il grigio continuava a coccolare Tan, alternando baci e carezze. Quella scena scaldò il cuore di Taehyung, dandogli una sensazione di quotidianità, di intimità, di famiglia.
Si chinò nuovamente verso il più basso, baciandolo prima sulla fronte, poi sul naso ed infine sulle labbra. Quando si separarono Jimin aveva le guance lievemente arrossate, un dolce sorriso era dipinto sulle sue labbra carnose. Taehyung lo avvolse tra le sue braccia, facendo attenzione al piccolo Tan, e prese a sussurragli una dolce litania di ti amo al suo orecchio destro. Amava quella piccola famiglia che avevano costruito e non l’avrebbe cambiata per nulla al mondo.







Hola!
Ciao a tutti. Sono tornata (per l'ennesima volta in piena notte, nonostante io domani ricominci lezione) con un'altra os vmin. Credo sinceramente di aver scritto una grandissima cavolata stavolta, ma avevo voglia di scriverla da quando Tae ha fatto la live due mesi fa e non riuscivo a togliermi l'idea dalla testa. Quindi, credo si sia capito che questa os è più una trasposizione della live più un aggiunta finale tra i vmin e credo si sia capito che, nonostante tutto, non nutro grandi aspettative per questa storia. Volevo dire mille cose, ma tanto per cambiare me ne sono dimenticata. Per questo mi limiterò a rigraziare con tutto il cuore due delle mie persone preferite per avermi supportata (e sopportata) mentre scrivevo questa cosetta, sperando capiscano io stia parlando di loro. E niente, spero che nonostante tutto siate riusciti ad apprezzare questa storiella e fatemi sapere cosa ne pensate.
A presto,
Miky. 
  
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