Dean giace a letto con lo sguardo perso nel vuoto. Nella mente, gli echi delle grida di Michele e le parole lette in quell'unico libro datogli da Billie. E’ sconvolto da quella lettura. Chi non lo sarebbe?

Le grida dell’arcangelo, intanto, sono assordanti. Piene di rabbia e frustrazione per l’affronto subito da un semplice uomo. A lui! Capo della milizia celeste e soprattutto nuovo Dio.

Il maggiore stringe gli occhi all'ennesimo colpo, all'ennesima stilettata di dolore. E’ umanamente impossibile vivere così, ma lui è un Winchester: resiste e lo blocca ancora e ancora.

E più lo blocca, più l’arcangelo è furioso. “Fammi uscire!!” grida. “Ora!!” Osa perfino a imporre la sua presenza per far cedere quella porta.

“Fanculo” risponde Dean gemendo, mentre con fare stizzito si alza ed esce dalla stanza, la mente comunque annebbiata dal dolore, il respiro affannoso. “Fanculo” e lo ricaccia a fondo ancora una volta.

Si appoggia al muro e respira a fondo riprendendo il controllo delle sue emozioni. Un respiro e un passo, un passo e un respiro e il cuore si calma dall’uscire dal petto, il dolore alla testa si affievolisce e la mente torna lucida.

Silenzio ora. Pace. Ma è solo un’illusione. Lo sa che è solo per pochi attimi. Se li farà bastare in ogni caso.

Raggiunge la cucina e nel silenzio di quella stanza prende una birra e se la porta alla bocca inclinando la testa all'indietro. Dio! E’ così rinfrescante con quel retrogusto amaro... Sorride, improvvisamente posandola sul tavolo.

Rivive un ricordo dolce e bellissimo della sua adolescenza quando tutto era più semplice.
 

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Lui e Sammy erano appoggiati al cofano di Baby in un campo, sopra di loro il cielo infinito cosparso di stelle. Il suo fratellino avrà avuto poco più di 14 anni e lui 18. Avevano da poco concluso una caccia e doveva pur festeggiare quella vittoria.

“Non dovresti berla Dean. Non hai l’età” diceva il minore a mo’ di rimprovero, mentre il più grande beveva la birra dal collo della bottiglia e lo guardava con uno sguardo impertinente, la testa inclinata all'indietro.

“Beh..il signor Mercury dell’ Indiana ha l’età per bere no?” e si indicò strizzandogli l’occhio “La vuoi assaggiare?” aggiunse porgendogliela, di nuovo quello squadro impertinente.

“Dean!!”

“Che c'è? ” e fece spallucce. Poi aggiunse “Dai... solo un sorso...Sammy!! Ti piacerà!” e gli porse di nuovo la bottiglia, l’aroma di birra invitante.

Sam parve combattuto. Si guardò attorno. Ma che faceva?! Chi mai li avrebbe scoperti in mezzo a quel campo? Papà? Impossibile! Era a caccia come sempre. Sbuffò infastidito. La polizia? Si mise a sorridere scuotendo la testa.

“Questo è il mio ragazzo!!” sorrise il biondo mentre il minore prendeva la bottiglia e beveva dal collo inclinando la testa all'indietro.

“Oddio...è un po' amara ma mi piace. Mi piace molto!” e stava per berne un altro bel sorso quando il maggiore gli strappò di mano la bottiglia ghiacciata.

“Calmo tigre...si era detto solo un sorso! Vuoi ubriacarti? Sei piccolo!” ed ora era serio.

“Da che pulpito, bitch” lo sguardo imbronciato, la risata a stento trattenuta.

“Jerk!” ma a differenza di Sammy lui scoppiò a ridere di cuore seguito a ruota dal suo fratellino, mentre un sms del padre li avvisava di raggiungerli nella contea di Warren, in Ohio, per una nuova caccia.

Un attimo dopo Baby partiva sgommando a tutta velocità nella notte, i Metallica a tutto volume e loro due che intonavano la canzone. Senza pensieri. Liberi.
 

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Dean sorride ancora quando quel dolce ricordo svanisce sostituito da un grido e poi da un pugno contro la porta sempre più ammaccata del Rocky Bar. Il dolore esplode tanto che è costretto ad aggrapparsi al tavolo. “Cazzo!” impreca, la forza dell’arcangelo un po più forte.

Michele è più furioso di prima. “Fammi uscire! Ora!” e di nuovo colpi...pugni...calci...grida.

“No! Brutto figlio di puttana no!” sussurra deciso alzandosi, ricacciando con fatica l’arcangelo nei meandri della sua mente. Di nuovo e ancora una volta.

Dio! Se l’è vista brutta. Ma è stato forte. Ma per quanto ci sarebbe riuscito? Non poteva permettere che si avverasse quello che Billie gli aveva detto. No! Non può.

Stringe i pugni e ingoia l’ennesimo macigno sulle sue spalle e decide. Sì!, deve farlo e niente e nessuno gli farà cambiare idea.

Già...niente e nessuno. Nemmeno Sammy e gli altri. In cuor suo sa che faranno di tutto per trovare un modo per eliminare una volta per tutte quello psicopatico di Michele e ci proveranno ancora ancora, ma stavolta non c'è proprio soluzione!! E lui deve andare fino in fondo senza ripensamenti.

Istintivo guarda verso il grande salone dove il suo fratellino è intento in una ricerca. L’ennesima infruttuosa. Sorride - la sua spina nel fianco e la sua ancora- ma poi chiude gli occhi al pensiero di quello che sta per fare e deglutisce quel groppo alla gola che quasi lo soffoca, ma non può permettersi di vacillare o desistere.

“Ok!” si dice . “Ok!” lo sguardo improvvisamente duro. Stoico e fiero. Tipico dei Winchester che stanno per sacrificarsi per il bene superiore.

Basta tergiversare e così si avvia verso il magazzino. E’ ora di fare quello che deve essere fatto. E’ stavolta lo farà da solo.

Note autrice
Lo so questo missing momet arriva in ritardo, ma l'ispirazione mi è arrivata dopo aver rivista la 14*10 e la 14*11 con più attenzione. Non mi stanco mai di riguardare gli episodi e si apprezzano sempre di più ^^
Grazie a Cin75, Biota e Balto97 per avermi dato dei suggerimenti per sistemarla ^^
Lilyy grazie per avermi segnalato gli errori. Hai un infinita pazienza ha scovarli tutti ^^ troppo gentile.
Grazie a chiunque ha avuto la pazienza di leggerla. Ciao a tutti ^^ .