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Autore: STACY    06/02/2019    1 recensioni
Questo fandom mi ha preso tantissimo e dopo aver letto praticamente tutto quello che trovavo su internet ho deciso di dare anche io il mio personale contributo. Adrien e Marinette cominciano a mettere in dubbio la solidità dei loro sentimenti mentre la lotta contro gli akuma continua e diventa sempre più difficile far conciliare le loro doppie identità. Aggiornamento due volte a settimana. Enjoy it!
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Plagg, Tikki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chat noir stava seduto sulla ringhiera di un balcone sul tetto della loro scuola. Non era ancora iniziata la lezione e mancava meno di un ora. 

Lady bug gli aveva dato appuntamento presto quella mattina, proprio lì, ma non era ancora arrivata. Lui era seduto e pensava. 

Erano passati due giorni da quella fatidica foto di Plagg mandata a tutta la scuola. 

Erano stati due giorni di attacchi dello strano tizio blu nella loro scuola , attacchi rapidi, veloci e incolcudenti. 

Ormai avevano capito a che gioco stava giocando.

Chiudeva tutti in in aula e faceva danni  fino a quando non arrivavano loro due a fermarlo e quando arrivavano, bhe ... lui se ne andava. 

Avevano capito pure chi era l'akumizzato.

Sicuramente quel blogger di cui Alya aveva tanto parlato e che continuava ad essere un fantasma. 

E nonostante stava cercando di  far finta di niente avevano capito pure lo scopo di quegli attacchi strani.

Servivano per farli uscire allo scoperto.

Se apparivano loro sicuramente non erano nell'aula presa in ostaggio. 

Dopo ogni attacco quel pazzo mandava un messaggio escludendo l'aula in questione e facendo una lista delle classi che ancora non aveva attaccato. 

Per di più si era scatenata una specie di "febbre del supereroe".

Durante gli attacchi gli studenti sbirciavano nei bagni , nei corridoi , negli armadietti , ovunque, con il cellulare in mano pur di beccarli mentre si trasformavano. 

Era diventato quasi impossibile trovare un posto in cui poterlo fare senza farsi vedere. 

Qualcuno più zelante (e fuori di testa) aveva cominciato a sequestrare zaini a caso per scovare l'esserino nero che era stato fotografato. 

La situazione stava rasentando la follia. 

E loro non potevano fare nulla ... se non intervenivano qualcuno rischiava di farsi male seriamente, anche perché l'akuma non era stato sconfitto e quindi Ladybug non poteva purificare e mettere a posto un bel nulla. Se intervenivano però rischiavamo di essere scoperti ... e questo rischio aumentava sempre di più.

Cosa sarebbe successo se la brutta copia di elettro avesse preso in ostaggio la loro classe visto che erano entrambi in quella classe ? Non poteva neanche parlarne con Ladybug perché ... bhe, perché era un codardo e non aveva ancora chiarito nulla con lei.

Non aveva chiarito neanche con Marinette.

In realtà si erano visti molto spesso ma solo con me "Ladybug e Chat Noir".

Il pomeriggio di quel giorno, quando aveva chiesto a Marinette di vedersi,  lei gli aveva risposto di "avere da fare".

Ci sarebbe potuto pure rimanere male se non fosse che qualche minuto dopo aveva ricevuto una chiamata di Ladybug che chiedeva un incontro quello stesso pomeriggio. 

Almeno sapeva che Marinette non gli aveva dato buca inutilmente, anche se era una magrissima consolazione.

Avevano parlato pochissimo, aveva chiesto scusa a Ladybug cercando di far arrivare qualcosa anche a Marinette, ma lei era stata un robot come sempre. Aveva sorriso ( un sorriso forzato , poteva dirlo con certezza ), aveva detto di non preoccuparsi e aveva cominciato a parlare della loro situazione.

Un chiarimento liquidato in due parole. 

Adesso era sempre più convinto che doveva urgentemente rivelarsi alla ragazza e che le circostanze per farlo diventavano peggiori di minuto in minuto. 

Quando arrivò, Ladybug si sedette e lo salutó appena. La sua faccia era tesissima.

- dobbiamo trovare una soluzione - 

- buongiorno eh - 

- non lo è per niente - disse sottovoce ma lui la sentí lo stesso . 

E concordava.

- ho parlato con Tikki, il mio Kwami e anche lei pensa che la situazione sia gravissima e che forse è il caso di parlarne tutti ... tutti e quattro - fece la ragazza esitando un momento ma poi guardandolo risoluta. 

Chat sgranò gli occhi. 

Cosa le stava proponendo ? Di rivelarsi ? Adesso adesso ???? 

- no ! - disse con urgenza. Non poteva andare così! Non era pronto per ammettere di averle mentito tutto questo tempo.

Non voleva perdere Marinette.  Che avrebbe pensato di lui ? 

- hai passato una vita a chiedermi la mia identità e adesso che te lo propongo io non vuoi più ? - fece con una voce strana. 

Chat Noir si sentiva messo alle strette.

-certo che lo voglio, era la cosa che desideravo di più al mondo ma ora ...- 

- che cosa vuol dire era ? - Gli occhi di Ladybug si assottigliarono.

Si stava cacciando in una situazione pessima e lo sapeva.

- non volevo dire "era", è solo che ora non mi sembra ... - 

Ladybug sbuffó .

- in questo momento dovremmo mettere da parte i nostri dubbi e concentrarci sul bene dei nostri Kwami e sul proteggere i nostri miraculous - fece fredda. 

Ad Adrien sembró quasi sospettosa... si sentí sotto accusa, che cosa stava accadendo esattamente? 

 

 

In realtà Marinette era stata volutamente glaciale nelle sue risposte e c'era anche un motivo. 

Ci aveva pensato bene. 

Erano giorni che non riusciva a parlare con Chat come Marinette e che aveva bisogno di un abbraccio , ma sapeva che essere Ladybug aveva la priorità. Non avrebbe commesso di nuovo l'errore di tralasciare i suoi doveri per se stessa. Però c'era anche qualcos'altro. Aveva avuto la sensazione che Chat le nascondesse qualcosa. 

Era un brutto periodo e aveva sorvolato, ma più aveva lasciato perdere più quella sensazione era ritornata potente. E non era solo Chat Noir a nascondere qualcosa. 

Forse poteva essere lo stress, o le era nata una mania di persecuzione improvvisa, ma le sembrava che pure Adrien le nascondesse qualcosa, sembrava più cauto quando parlava con lei. Diceva delle frasi strane che poteva essere interpretate in modo ambiguo. 

Subito dopo il primo attacco del blogger lo aveva fermato e si era scusata per il suo comportamento.

Ma non aveva nemmeno fatto in tempo ad aggiungere a quale comportamento si riferisse che lui aveva detto che era stato peggiore il suo di comportamento, e poi si era bloccato. 

E così era stata lei a non avere assolutamente idea di quale comportamento si stesse scusando Adrien. Evidentemente la sua perplessità doveva essere stata evidente dalla sua faccia perché leggermente in panico il biondo aveva aggiunto " per la litigata con Clhoè, per non averti difeso ". 

E lí lei si era zittita. Aveva stiracchiato un sorriso e aveva detto che potevano considerarsi perdonati  a vicenda e poi si era dileguata. 

Ma nella sua testa sapeva che Adrien stava mentendo. Nino gli aveva raccontato quello che era successo dopo che lei era scappata dalla classe, e anche ammesso che non fosse andata come Nino raccontava ... perché Adrien si scusava per non averla difesa? 

E i suoi dubbi aumentavano ... a quale comportamento si riferiva realmente Adrien

Aveva messo da parte pure quel pensiero, ( che altro poteva fare ? Impazzire ? ) e aveva cercato di analizzare la situazione parlando con Tikki della strana agitazione di Chat Noir ed Adrien. 

Già , ne aveva parlato con Tikki e pure lei ... muta. 

E lì allora si era seriamente allarmata, perché a comportarsi in modo strano adesso erano in tre. 

Poteva essere lei che stava esagerando ? Possibile . 

Poteva essere che Chat Noir e il suo Kwami le nascondessero qualcosa ? 

Probabile. 

Ma non lo avrebbe saputo da loro. 

Aveva capito che non avrebbe ottenuto niente essendo diretta. 

Così le era venuto in mente quel piano. Rivelarsi e parlare della situazione con i kwami, con la possibilità di prestare i loro miracolus in caso di estrema necessità. Persino a Tikki era sembrata un piano abbastanza fattibile seppur pericoloso. Il fatto che poi fava a lei modo di scoprire la verità che le stavano nascondendo non era importante farlo notare.

Era la cosa giusta da fare e basta.

Annuì mentalmente alla decisione che aveva preso. 

Avrebbe rivelato tutto a Chat Noir. 

- Senti - fece, senza giri di parole - dobbiamo trovare una soluzione se per caso ci troveremo impossibilitati a combattere, in fondo andiamo entrambi nella stessa scuola, secondo me e Tikki dovremmo trovare un sostituto che possa prendere il nostro posto e sviare i sospetti su di noi, i veri noi. E per farlo dobbiamo prima sapere chi siamo... mi stai ascoltando ? - 

Chat Noir sembrava terrorizzato. 

Eppure lei se l'era figurato il momento della rivelazione . 

Avrebbe voluto tanto vedere la faccia di Chat Noir quando avrebbe scoperto che era lei Ladybug.

Sarebbe stato sorpreso ? Felice? Arrabbiato ? O ... in panico ? 

Ebbe un giramento di testa. 

Era in panico ? 

Era la sensazione sgradevole che aveva provato in questi due giorni, la sensazione di essere presa in giro. 

- non vuoi sapere chi sono ?- chiese di nuovo .

Ma il suo tono era ... furioso. 

Non era stupida , ingenua si, ma stupida ...  

Aveva capito tutto di botto e la rivelazione l'aveva investita come una doccia ghiacciata. C'era  un solo modo per ricollegare il mutismo del suo Kwami e il panico di Chat Noir, c'era un solo motivo per cui Chat Noir le toccava con Cautela le mani e non si era lamentato con Ladybug di essere scappata il giorno in cui non aveva con se gli orecchini. 

Ci poteva essere un solo motivo per cui Chat Noir non aveva chiesto spiegazioni a Marinette quando  aveva annullato l'appuntamento di pomeriggio di due giorni fa e non aveva trovato tempo per nessun altro incontro. 

Un solo motivo.

 

 Lui sapeva.

 

 

Lady bug si alzó in piedi. Era bassa ma sembrava davvero minacciosa. 

- rispondimi - fece perentoria. 

Adrien stava andando in panico sempre di più, si sentiva braccato, voleva continuare a mentire ma si era reso conto che non poteva più farlo. 

Doveva quindi dire la verità?  ma era il modo e il momento peggiore. 

Si sentiva un codardo. 

Lo sguardo che aveva Ladybug non lasciava dubbi. Lei aveva capito. 

Provó con tutto il suo essere a giustificarsi e a pensare ad una soluzione, una scusa ... ma non riusciva a formulare nessuna frase. 

-io non volevo ... giuro -

- non volevi Cosa? - 

- io in realtà non ... - 

Ladybug gli afferró con violenza la tuta all'altezza del collo e se lo avvicinó. 

Doveva sapere ora.

- non ti azzardare a mentirmi. Tu ... sai chi sono io ? - chiese trattenendo la rabbia ad ogni parola. 

Il biondo rassegnato e disperato annuì quasi impercettibilmente. 

Vide un lampo di rabbia accendere gli occhi azzurri di Ladybug e poi una profonda delusione invaderli. 

- tu lo sapevi e non mi hai mai detto niente - 

- no aspetta non fraintendere, io l'ho scoperto ...- 

- hai preferito prendermi in giro come Ladybug e giocare con me come Marinette - 

-NO! NO TI GIURO ! NON HO GIOCATO CON TE -

- io per te ho persino rischiato la mia vita, ho lasciato i miei orecchini per esaudire un tuo piccolo egoistico desiderio e tu ti stavi prendendo solo gioco di me ? - 

- noNONO NO , ti prego Marinette ascoltami non è assolutamente andata così fammi spiegare! l'ho scoperto DOPO! è proprio perché non sapevo come parlartene che quella sera io ho rischiato di perdere il controllo - 

- rischiato di perdere il controllo ? RISCHIATO ? Ti ho chiesto di fermarti perché per me era.... era  troppo e tu ti sei comportato come un animale ! E nonostante tutto ho cercato di parlarti, capire cosa ti stesse succedendo e mi hai cacciato anche come Ladybug, e adesso che so che sapevi cosa dovrei pensare ? - 

Aveva le lacrime agli occhi.

Stava urlando.  

Tremava. 

Chat noir era disperato.

No no no nonono, stava andando tutto male , no no no, lei non doveva pensare che lui la stesse prendendo in giro , non l'avrebbe mai fatto, non poteva, era la persona più importante della sua vita. 

- ti prego Marinette ti prego,   lasciami parlare per favore- 

La sua voce era una supplica.

Le aveva bloccato le mani coperte dalla tuta in un disperato tentativo di trattenerla e non lasciarla andare. 

Marinette stava invece cercando con tutte le sue forze , quelle che le erano rimaste , di scappare. 

- ti prego, ti giuro, lasciami spiegare , ti dirò chi sono - 

Marientte smise di lottare.

Doveva essere Ladybug prima di Marinette. Lo avrebbe ascoltato, non si fidava più, ma proteggere i miracolus veniva prima.

-non voglio sentire nessuna spiegazione , per adesso proteggere i Kwami è più importante - fece con voce tremante e vuota . 

Adrien annuì ancora disperato e sempre stringendola, per il terrore che scappasse via da lui, annulló la trasformazione. 

Si era aspettato di tutto come reazione , delusione, freddezza, disprezzo, persino sollievo,  ma Marinette - Ladybug- lo sorprese ancora. Non appena le fu chiaro che sotto la maschera di Chat Noir c'era Adrien Agreste i suoi occhi si riempirono di lacrime , si portó le mani alla bocca e scappó via lasciandolo solo confuso e assolutamente senza forze.

 

 

 

NdA 

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