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Autore: Spensieratezza    06/02/2019    2 recensioni
Kol è il più piccolo dei fratelli Mikaelson, più volte si fa male e finisce nei guai.
Il compito degli altri Mikaelson, è di proteggerlo.
Il nobile Elijah ha sempre protetto il suo fratello più grande, Klaus.
Una storia che racconta dell'amore fraterno.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elijah, Klaus, Kol Mikaelson
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dopo che Mikael riesce a liberarsi del controllo del braccialetto e riesce  a fare irruzione nel locale, prendendosela con Davina, Elijah cerca di allontanarlo, ma Mikael, prendendo finalmente il paletto di quercia di bianca, sta per pugnalarlo, trattenendolo a terra.

Kol, nel suo nuovo corpo, vede tutta la scena e in un lampo, prima che potessero accorgersene, è alle spalle del padre e lo spinge indietro con rabbia, allontanandolo dal fratello maggiore, sotto lo sguardo basito del padre che prima di potersi avventare su Kol, viene richiamato dal braccialetto di davina, che gli dice di tornare dentro.
 
 


*

“Stai bene?” gli chiede Elijah dopo che fu tutto finito e lupi annientati.
“Sì. Oh mio dio, quelle persone..non erano persone..erano delle BESTIE..non ho mai visto niente di simile..”
Elijah lo guardò accigliato.

“Non sai dei vampiri e dei licantropi? Non sei di qui, vero?”
“Io..no..sono venuto qui solo per turismo..ma..oh mio dio. I vampiri e i licantropi esistono allora? Avrò gli incubi per mesi! Ancora non ci credo.”
Kol simulò uno svenimento.
“Ehi, ehi, ehi, attento!”

Kol si lasciò cadere in avanti finendo abbracciato a Elijah, che rimase spiazzato.
“Ragazzo, ehi..”
Kol indugiò nell’abbraccio ancora un po', rimanendo ad occhi chiusi con il mento poggiato sulla spalla del fratello ed Elijah non fece niente per mandarlo via, anzi, ricambiò lentamente l’abbraccio.

Quando Kol se ne accorse, si irrigidì e sembrò quasi sciogliere l’abbraccio a malincuore.
“Io..adesso devo andare.”
“Ehi…ASPETTA!
 
 
 

*

“Sono stanco dei tuoi piani! Mi hai infilato in questo corpo, mi mandi di qua e di là come un tirapiedi qualsiasi, se questa è la vita che avevi in mente per me, riprenditela pure!” gridava Kol contro la madre
“Tu sei qui per la mia clemenza.” Disse la  madre, costringendolo a terra con uno dei suoi incantesimi mentali.
Kol gemette, avvertendo l’emicrania farsi strada in sé e facendolo finire in ginocchio contro la sua volontà.

Esther gli accarezzò una guancia, poi gli chiese che arma avesse usato, Davina, per uccidere tutti quei lupi mannari.
Kol la guardò e poi rispose che lui non lo sapeva, aveva battuto la testa, lui non aveva visto niente.
Non gli avrebbe mai rivelato l’esistenza del paletto, con cui avrebbe potuto uccidere i suoi fratelli.

Non gli avrebbe rivelato che aveva visto Mikael, non voleva che si alleassero, per distruggerli.
 
 
 
 
*

“Non mi fido di lui e neanche tu dovresti, madre.”
“è tuo fratello.”
Finn fece una smorfia.

“Ha passato molto più tempo con loro, che con me. Per loro, Klaus ed Elijah sono più famiglia di quanto potremmo mai essere io e te. Potrebbe sentire l’impulso di tornare da loro. O di avvertirli.”

“Mi assicurerò che non succeda.” Disse la madre.
 
 
 
*

“Niklaus.”
“Cosa?? Cosa può esserci di più importante del ritorno di nostra madre e di nostro padre?”
Nostro fratello.”

Klaus lo fissò.
Kol.”
Silenzio.

“L’ho visto. L’ho visto in carne e ossa, come ora vedo te e come ho visto Mikael. Aveva un altro corpo, più giovane, più..bello. Era irriconoscibile, ma era lui.”
“Come fai a dirlo?”

Mikael stava per uccidermi, ma lui mi ha salvato. Ha spinto via nostro padre, quando stava per ficcarmi il paletto nel petto.”
Klaus continuava ad ascoltare sbalordito.

“E poi quando tutto è finito, mi ha abbracciato, fingendo uno svenimento dato dalla paura dell’attacco. Tremava, ma non per la paura dell’attacco. Non era un abbraccio di un estraneo, Klaus! Era lui ti dico.”
“Ti credo, Elijah. Solo Kol potrebbe essere così disperato da fingere uno svenimento per avere un abbraccio, ma allo stesso tempo così orgoglioso per ammetterlo.”

Ma Elijah non riusciva a calmarsi. Appoggiò una mano sul braccio di Klaus, per avere la sua attenzione.

“Klaus, tremava, tra le mie braccia. Qualsiasi cosa l’ha riportato indietro e lo fa nascondersi da noi, lui non vuole questo. è costretto.”
 
 
 
 
 
*

Una cosa del genere è impossibile da spiegare, se non la vivi.
Morire e poi essere messo in un altro corpo, lavorare assieme alla persona che aveva progettato la tua morte e quella dei tuoi fratelli, e poi ancora, essere costretto a nasconderti da loro, senza poter dire loro che sei qui,sei tornato.
E poi quando vedi che tuo padre, da cui scappi da mille anni, all’improvviso è li di fronte a te, che cerca di uccidere tuo fratello.
Non poteva stare fermo. Non poteva lasciarglielo fare.
 
Quando poi Kol è tornato da Finn ed Esther, era troppo agitato, dalle mille emozioni che lo avevano sovrastato.

Quando aveva abbracciato Elijah, non sapeva perché l’aveva fatto. Forse desiderava solo una scusa per farlo, per sentirlo vicino.
Era così tanta la distanza che li separava.
Non poter dire loro chi era, lo lacerava.

Quando infine era tornato da Esther, sua madre, e suo fratello Finn, era troppo arrabbiato.
Le aveva urlato che era stanco, che se era quella la vita che aveva in serbo per lui, di riprendersela.

Quando infine Esther l’aveva costretto in ginocchio con il suo potere mentale, fu come tornare a casa.
Era di nuovo la belva da ammaestrare, il segugio a cui, insieme ai loro fratelli, Esther aveva dato la caccia. Fu in un certo senso come ritornare sé stesso.
In quel momento poteva pure fingere che le cose non erano mai cambiate, che lui non era mai morto, non si era mai separato dai suoi fratelli.

Lì in ginocchio, davanti a sua madre, sapeva che Finn e anche Esther, non si fidavano completamente di lui. Fu quasi gratificante per lui che sapessero che in fondo la sua lealtà non era data a loro.
Quando infine Esther gli aveva chiesto di dirgli che arma fosse, non aveva voluto farlo.

La sua ultima azione, sarebbe stata sempre quella di proteggere i suoi fratelli.
Sempre e per sempre.






















vi spiego, quando io vidi la puntata 2 x 2, sperai davvero tanto che Kol in qualche modo si facesse riconoscere o dimostrasse di tenerci a Elijah. O ai fratelli. Devo dirvi che mi è sembrato davvero che ad un certo punto quando vede Mikael con Elijah, facesse quasi uno scatto strano, come se volesse aiutarlo. Non lo so, mi è sembrato così, ho anche fatto andare indietro più volte per essere sicura LOL ma più di tanto non si capisce bene. Ho visto Kol cmq davvero molto scosso, quando è tornato da Esthet e da Finn e il fatto che non volesse dire alla madre del paletto o di Mikael..si credo poi lo giustifica con il fatto che volesse proteggere Davina, ma io penso che inn minima parte volesse proteggere anche loro, mi piace pensarlo.

ho scritto quindi le cose che avrei voluto vedere e spero l'abbraccio non sia troppo OOC

ps AIUTATEMI! Nella lingua originale cosa dice Esther ? Nel doppiaggio dice "sei qui perchè l'ho voluto io" ma io so che dice una cosa tipo "pietà, misericordia, o clemenza? non riesco a ricordarlo o a trovare quella parte da nessuna parte X_X
   
 
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