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Autore: MonicaX1974    07/02/2019    0 recensioni
[Brant Daugherty]
Kate e Brant prima di Kate e Brant
Prequel di Best friend boyfriend
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Brant

Sbadiglio senza ritegno per la terza volta.

Il fatto è che mi annoio a morte: queste vacanze dovevano essere "le più elettrizzanti della mia vita" a sentire Zach – che mi ha ceduto il suo posto per la settimana che aveva prenotato con i suoi amici, ma ora è fidanzato e non è potuto partire – e invece non mi sto divertendo.

Sono seduto al bancone del bar con la mia seconda bottiglietta di birra mentre tento di trovare qualche ragazza interessante con cui passare il tempo perché un'altra serata con quei dementi non la voglio proprio fare.  

È come se mi mancasse qualcosa, come se ci fosse un vuoto che niente e nessuno riesce a colmare, e giuro che ci provo in ogni modo, che sia una ragazza, un amico, o una serata divertente, o ancora tornare a casa dai miei, ma da quando sono iniziate le mie ferie non c'è stato niente che mi abbia fatto sentire bene, intendo davvero bene.

Possibile che mi manchi l'ufficio? Che stronzata Brant, tu odi tutti lì! Beh... non proprio tutti in realtà. Jeff non mi manca, nemmeno Megan, a dire il vero, e neanche qualche altro collega, ma lei sì.

Ci siamo sentiti tutti i giorni da quando entrambi siamo andati in ferie, ma vederla è un'altra cosa: mi mancano le nostre chiacchierate a pranzo, le nostre uscite improvvise senza motivo, le nostre risate alle macchinette del caffè, e le nostre brioches nel mio ufficio. Qui, invece, è tutto piatto, ogni giorno uguale all'altro e non vedo l'ora di rientrare al lavoro, cosa che non mi è mai successa prima.

«Ciao...» Mi volto alla mia sinistra dopo aver sentito una voce femminile.

«Ciao». La saluto a mia volta e mi giro nella sua direzione.

È una bella ragazza, niente di speciale, ma fa piacere guardarla. Il vestito aderente mette in mostra ciò che c'è da vedere, il collo sottile è messo in risalto dai capelli raccolti, e il tacco dodici fa sempre il suo effetto.

«Ti stai annoiando?» mi domanda con un gran sorriso.

«Si nota così tanto?» le chiedo mostrando anch'io il mio miglior sorriso. Forse questa serata farà un po' meno schifo.

«Dopo il terzo sbadiglio ho pensato di venire a farti compagnia...» Questa ragazza deve avermi puntato da parecchio se sa esattamente quante volte ho sbadigliato da quando mi sono seduto al bancone.

«Hai fatto bene», le dico, poi allungo una mano nella sua direzione, senza farle notare che ho capito che sta letteralmente sbavando per me, «mi chiamo Brant».

La ragazza bionda stringe la mia mano, trattenendola per un po'. «Sonia», dice semplicemente, senza smettere di sorridere, «non ti ho mai visto da queste parti».

«Sono qui con degli amici», affermo, riuscendo a riavere la mia mano, «noiosissimi a dire il vero». Lei sorride con finta ingenuità, poi accavalla le gambe e si volta del tutto verso di me.

«Mi offri da bere?», mi domanda, indicando la bottiglietta piena solo per metà che tengo ancora nella mano sinistra.

Senza risponderle, mi volto verso il barista e gli faccio cenno di volerne un'altra. Il ragazzo mi porge subito un'altra birra, che poi allungo verso la bionda. «Tu sei di qui?» le chiedo osservandola posare le labbra sul bordo della bottiglietta e sorseggiare un po' di liquido ambrato.

«Sì, vuoi fare un giro?» La domanda implicita è ovvia e io non ho più voglia di stare qui dentro.

«Perché no?» Mi sorride ancora, io sorrido a lei, poi ci alziamo mentre tento di soffocare quella mancanza che mi tormenta.

*****

Mi muovo lentamente, allungo le gambe, poi le braccia, infine porto una mano a coprirmi gli occhi a causa della luce che entra dalla porta finestra che dà sull'esterno. Sbadiglio e mi guardo intorno, ricordandomi che non sono nel letto che avrei dovuto occupare nell'appartamento che abbiamo preso in affitto.

Volto solamente il viso alla mia destra e vedo il corpo nudo di SophiaSusan?, non me lo ricordo, ma non importa, la visuale è interessante, così mi giro sul fianco per posare una mano sulla sua schiena. Lei percepisce subito il mio tocco ed inizia lentamente a muoversi, poi si volta verso di me, e la visuale è ancora migliore di prima.

«Buongiorno», dice con voce impastata dal sonno.

«Buongiorno a te». La osservo con maggiore attenzione stamattina e sono certo di vedere qualcosa di familiare nel suo sguardo, ma non riesco a capire con precisione cosa sia.

Potrebbe essere il taglio degli occhi, o il colore dei capelli, o ancora le invisibili fossette sulle guance, che somigliano tanto a quelle di Kate.

«Hai idea di che ora siano?», mi chiede, per poi strofinarsi gli occhi e girarsi ancora, mettendosi con la schiena contro il materasso, coprendosi con il lenzuolo, e addio visuale.

«No», rispondo, poi mi metto nella stessa posizione e resto a fissare il soffitto.

Sono due settimane che non la vedo e sono passati più di tre mesi da quando la conosco, eppure mi sembra che faccia parte della mia vita da sempre, o forse voglio che faccia parte della mia vita per sempre, non l'ho ancora capito, ma Kate mi manca.

È Kate che mi manca, e realizzarlo così all'improvviso, mi fa sentire un idiota.

Mi tiro su a sedere, poi metto giù le gambe e cerco i miei indumenti.

«Che stai facendo?», mi chiede curiosa Stacey?

«Ho fame, vorrei andare a fare colazione». In realtà mi preme uscire da qui, prendere una boccata d'aria e tornare all'appartamento per recuperare le mie cose e cambiarmi: voglio andare a correre in spiaggia fino a non avere più fiato.

«Mi aspetti? Vengo con te...»

«A dire la verità vorrei andare anche a cambiarmi, magari facciamo un'altra volta, eh?» le dico tirandomi su i jeans, per poi abbottonarli senza quasi degnarla di uno sguardo.

«Che stronzo...» La sento borbottare a bassa voce, ma non posso darle torto: so di esserlo e non m'importa quello che pensa di me. Non mi importa del pensiero di nessuno – a parte quello di Kate.

Una volta finito di vestirmi saluto Stephany?, poi lascio il suo appartamento di fronte al mare e m'incammino lentamente verso la mia destinazione.

La prima cosa che farò quando tornerò a Londra sarà invitarla ad uscire, magari posso inventarmi qualche scusa. Non abbiamo più parlato di mister perfezione, ma lei sembra stare meglio; dopo la cena in cui avrebbe dovuto esserci anche lui, l'umore di Kate sembra essere tornato quello di qualche mese fa ed è stato stabile anche nelle ultime settimane.

Mi fa piacere vederla sorridere di nuovo, perché è una persona meravigliosa e merita solo di essere felice. Quando l'ho conosciuta aveva un costante sorriso sulle labbra e arrivare in ufficio era una gioia per l'anima, ma il suo buonumore è andato via via sparendo, ma sembra essere tornato il sereno e non potrei esserne più felice.

Le ultime settimane le abbiamo trascorse in totale tranquillità. Siamo stati a pranzo tutti i giorni e, nonostante le mie insistenze, pare che Megan non sia disposta a cedere, ma non mi arrendo, e il fatto di avere ancora quell'obiettivo da raggiungere, mi porta a rapportarmi sempre più spesso con Kate.

Sorrido mentre, senza nemmeno pensarci, prendo il cellulare dalla tasca e le invio il buongiorno. 

Buongiorno Leen

Blocco lo schermo e lo rimetto in tasca, poi attraverso la strada e arrivo in poco tempo all'appartamento in affitto, che dà sulla spiaggia, salgo al primo piano e trovo ancora tutti addormentati. Meglio. Vado in camera mia, mi cambio e poi esco per andare a correre. Mi fermo quando muovo i primi passi sulla sabbia perché la vibrazione del mio telefono attira la mia attenzione.

Buongiorno a te Brant <3

Sorrido come un idiota, poi blocco ancora lo schermo, lo ripongo nella custodia attaccata al braccio e inizio a correre senza smettere di sorridere 

 Adesso ho capito cos'è che mi manca: è la mia amicizia con Kate.

Ho condiviso con lei molto più di quanto non abbia mai fatto con qualsiasi altro amico abbia mai avuto in vita mia. Le ho raccontato della mia famiglia – cosa che non faccio con nessuno – le ho parlato di me, di come sono io davvero. Ho condiviso con lei i miei silenzi senza sentirmi mai a disagio o in imbarazzo, semplicemente mi sento bene quando sono con Kate. Lei mi conosce e non mi giudica, mi conosce davvero, perché sono sempre me stesso quando stiamo insieme, non mi svilisce e non mi fa sentire un idiota, anche se so di esserlo.

È questo che mi manca, il rapporto che ho con lei, perché non ho mai trovato nessun altro in grado di starmi accanto come fa Kate e io non vedo l'ora di rientrare in città, perché queste vacanze mi hanno già stancato.

Accelero il passo, spingo un po' più forte sulle gambe poco prima di infilare le cuffiette, e corro senza smettere di sorridere perché adesso so che mi manca la mia migliore amica. Conto i giorni che mi separano dal mio rientro in città e che mi separano dal poter rivedere la mia Kathleen.
 

_________________________________________________________

 

SPAZIO ME 

Buonsalve belle persone!

Io non ho parole per esprimere quanto questo ragazzo sia rimbambito!

Lo ritroviamo diverse settimane dopo la famosa cena, adesso è in ferie e non fa che pensare a Kate, ma continua ad affiancare al suo pensiero, soltanto un sentimento di amicizia.

Forse in un'altra vita era un salumiere...

Eeeee niente, buona lettura

 
   
 
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