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Autore: Sarah Shirabuki    11/02/2019    1 recensioni
Salve! Eccomi con una fanfiction stavolta riguardante l'universo di Saint Seiya. La mia storia parte dalla fine della saga di Hades e non tiene conto delle altre, come Omega e compagnia. Ho voluto cambiare un pò di dettagli rispetto alla saga canonica, e forse alcuno personaggi saranno OOC.
Sono passati molti anni dalla sconfitta del Signore degli Inferi, e tutto scorre alla normalità sulla Terra. Ma una nuova minaccia incomberà presto sul pianeta, ed i cinque mitici eroi dovranno riunirsi nuovamente al fianco della loro Dea, Athena: Hades non fu sconfitto in modo definitivo. La sua anima vaga ancora in cerca di vendetta possedendo temporaneamente diversi umani aspettando di potersi vendicare, ma ora i tempi sono maturi: il figlio del Dio degli Inferi è sulla Terra, ed è l'unico essere idoneo ad ospitarne l'anima come a suo tempo fu per Shun. I Cavalieri dello zodiaco lo dovranno trovare prima che ciò avvenga, o per la Terra sarà finita. In tutto questo, chi è la bella giovane che ha fatto la sua comparsa in Grecia e, una volta incontrato il Cavaliere del Cigno ne rapirà il cuore? Cosa nasconderà Tea? Aiuterà davvero i nostri eroi a trovare il figlio di Hades?
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il risveglio del male - trilogia '
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Qualche anno prima.

Un ragazzo dai capelli corvini giunge in un luogo che mai aveva visto: non sa come mai ci sia voluto andare, è come se una forza invisibile lo avesse condotto li. Una voce riecheggia nella sua mente, il suo sguardo pare quasi vitreo. " Astraeus...Astraeus! ". Lo chiama. Il corpo del ragazzo si circonda di un'aura viola mentre lui risponde sempre con il pensiero a quella voce, il suo corpo sembra essere quello di una bambola inanimata. 

" Chi sei? ". Chiede, mentre la voce ride per poi riprendere a parlare di li a poco. 

" Io sono te, Astraeus: sono una parte di te, tu mi devi solo accettare ". Accettare? Ma che cosa? Il ragazzo inclina il capo di lato, per poi riprendere parola o meglio, pensando nuovamente. 

" Ma che cosa dovrei accettare? E che significa che sei me? ". Chiede semplicemente: no. No, non può dire di essere intimorito. Piuttosto è curioso. 

" Posa una mano su quella torre, spezza il sigillo e libera la nostra armata infernale. Poi tutto ti sarà più chiaro ". Armata infernale? Sigillo? Il ragazzo non sta a farsi troppe domande ed annuisce. Strappa un sigillo posto sul muro di quella torre, ed immediatamente una luce viola la illumina mentre alcune stelle cadenti iniziano a mostrarsi nella volta celeste. Il ragazzo si limita a guardarle mentre colui che gli parlava riprende dili a poco. " Molto bravo, sapevo che eri tu: il giovane perfetto ad ospitare la mia anima ". Anima? Ma che cosa significa?

" Chi sei? Che anima dovrei ospitare, io? ". Chiede il moro. La voce continua a parlare. 

" L'anima di colui che potrà darti la donna che tanto desideri. La donna che osservi sempre per le vie della città, ma alla quale non osi mai avvicinarti. Se accetterai l'accordo, se mi aiuterai a realizzare il mio piano, in cambio potrai ottenere quella donna ". Lo inganna, è ovvio: se mai quel ragazzo accetterà la sua anima nel proprio corpo, sarebbe lui a governarlo per tanto quella donna diventerebbe sua, non del moro che non pare capire l'inganno: pensa a lei. A quella bella fanciulla che vede sempre passare per le vie di Athene, ma che non osa mai avvicinare per timidezza. Annuisce a quelle parole: in fondo non ha nulla da perdere, sente che è il suo destino, sente che è giusto così. 

" Si. Accetto il mio destino, senza indugio ". Sentenzia. Un'aura viola lo circonda mentre un'armatura si dispone sul suo corpo, per poi farlo svenire. E' fatta: lo spirito di Hades ha trovato un nuovo corpo ospite ed è pronto ad ultimare il proprio piano. 


Il giovane apre gli occhi di scatto, confuso: dove si trova? Cos'è successo? Ricorda ben poco, in verità: sa di aver sentito la voce di suo padre dentro di sè, sa che si è lasciato andare volontariamente all'oblio e che quella divinità gli ha assicurato che si sarebbe svegliato solamente quando tutto sarebbe stato compiuto, l'umanità distrutta ed il mondo divenuto ciò che lui voleva: un posto privo di sofferenze. Il fanciullo si guarda attorno ancora una volta e si rende conto di essere in un posto che non conosce affatto. Eppure dopo nemmeno un istante ecco sovvenirgliil nome di quel luogo: i Campi Elisi! Sono i Campi Elisi, ciò significa che qualcosa è andato storto e che la Terra non è ancora stata distrutta da Hades. Un momento: ma questo lo dovrebbe rallegrare! Come può desiderare la distruzione del suo stesso pianeta, in cui ha vissuto come umano per così tanti anni prima di scoprire la sua natira divina? " Eppure, meriterebbero davvero di morire... ". Sussurra il bimbo. Improvvisamente tuttavia, una luce dorata attira la sua attenzione per poi sentire una voce a lui sconosciuta. 

" No, non devi pensare questo ". Sentenzia. Ma chi è? Il ragazzo si alza dal luogo in cui ha giaciuto sin ora, i suoi lunghissimi capelli sono rimasti di colore corvino e probabilmente non muteranno mai più, ora che il suo lato divino è attivo completamente. " Shura, tu non sei malvagio. Non puoi desiderare la distruzione della Terra. Il piano di Hades comporta solo morte e dolore, non la salvezza ". Di nuovo, ma chi è che parla? Il ragazzo si avvicina alla luce dorata facendo per toccarla, ma si ferma un istante prima di raggiungerla. 

" Chi sei tu per parlarmi così? Non mi conosci neppure... ". Non lo dice con ira, è solo una constatazione. La luce riprende parola di li a poco. 

" Certamente che ti conosco: ti conosco da ancor prima che nascessi, quando ancora stavi nel grembo di tua madre ". Fa nuovamente colui che gli sta parlando tramite la voce. Il ragazzo sgrana gli occhi mentre il suo interlocutore continua la frase. " Coraggio, nipote mio: non riesci davvero a capire chi sono? ". Il figlio di Tea indietreggia di un passo per poi portare una mano al petto: crede di sentirsi male o di aver capito male.

" Non è possibile, ma tu sei morto ". Sussurra. L'altro riprende parola di li a poco, il calore della luce dorata pare calmare anche il figlio di Tea. 

" Non stai sbagliando: sono io. Shura di Capricorn, tuo zio ed omonimo, ex custode della decima casa ". Si presenta. Shura impiega un istante prima di realizzare la situazione ma in fine ci crede. Sospira pesantemente e cerca di non sentirsi male li ed ora, non è tempo di svenire pensa. 

" Ma come hai fatto a giungere in questo luogo? Sei morto, zio. E le anime dei morti stanno agli Inferi ". Chiede con curiosità il ragazzo. La voce non tarda a dargli spiegazioni: spiegazioni che lo lasciano stupefatto, questo è poco ma sicuro. 

" E' stato grazie al tuo potere se sono tornato e sono potuto giungere qui, nipote mio ". Quelle parole lasciano il corvino di stucco: se dietro di lui non ci fosse un appoggio a cui posa le mani, sarebbe senza dubbio finito a terra. " Tu sei il figlio di hades, non dimenticarlo. E lui è il Dio degli Inferi, comanda la vita e la morte a suo piacimento. Lui solo può riportare in vita i morti, ma ha trasmesso anche a te una parte del suo potere, nel momento in cui ti concepì con tua madre, che è a sua volta un'incarnazione divina ". Spiega la voce. Shura sgrana gli occhi shoccato: sua madre? Sua madre è una Dea?

" Potere? Ma cosa... no! No, io non ho poteri. Io sono solo un bambino come tanti altri ". Commenta il figlio di Tea, ma la voce di suo zio lo interrompe. 

" Oh no, tu sei tutto fuorchè un bambino normale ". Esordisce, per poi proseguire nel vedere l'espressione sconvolta del nipote. " Come tuo padre comanda la vita e la morte e tua madre riesce a recidere la vita di anime e corpi, siano divini o umani, anche tu essendo loro figlio hai un potere che probabilmente si è manifestato anche in passato, solo che non te ne sei mai accorto: tu sai richiamare le anime dei defunti a te, e sai riportarle nei corpi originali se si trovano ancora in bilico tra il regno dei vivi e quello dei morti, così come puoi separare le anime dai corpi e gettarle negli Inferi, provocando così morte istantanea a chiunque sia vittima di questo potere. E' così che sono potuto giungere a te: il tuo cosmo divino ha richiamato qui la mia anima, perchè avevi bisogno di me ".Shura si guarda un momento le mani per poi sgranare gli occhi sconcertato: è vero, ora ricorda. 

Da piccolo ricorda di aver trovato un cane ferito da alcuni bulletti. L'animale era in fin di vita e quelli continuavano ad infierire. Lui era solo un bimbo di nove anni, ma si mise in mezzo proteggendo il cagnolino. Ovviamente i ragazzini lo derisero e cercarono di picchiarlo: riuscirono nel loro intento in effetti, picchiarono il bambino e se la presero di nuovo con il povero animale. " Fermi... ". Sussurrò solamente il bruno, ma sentendo le risate di quei bulli sentì la rabbia in lui, una rabbia incontrollabile. " Vi ho detto di smetterla!! ". Gridò. Un'aura viola circondò da prima il suo corpo per poi spostarsi su quello dei malcapitati, che tra atroci grida caddero a terra mentre due anime nere come la notte più profonda si distaccarono dai loro corpi per poi gettarsi sotto terra, probabilmente giungendo nel regno degli Inferi. Il bambino non stette troppo a curarsi di questo: si precipitò dal povero animale ridotto molto male, e posòuna mano sul suo corpo. " Vivi. Devi vivere, ti prego... non morire ". Iniziò a singhiozzare per poi iniziare a piangere. Alcune lacrime caddero sulla bestiola esanime, e la luce viola si posizionò su quest'ultima. " Vivi... ". Continuò a ripetere Shura, ed in effetti lo vide: una luce azzurra si posizionò nel corpo del cucciolo che lentamente riaprì gli occhi, scodinzolando e facendo le feste al bimbo. Il fanciullo credette che fosse solo una coincidenza, l'aura viola scomparve da lui che decise di portare con sè il cane. Eppure ancora non si spiegava: com'erano morti quei ragazzini prepotenti, se lui non li aveva nemmeno sfiorati? Non lo seppe mai. 

" Quella volta... ". Mormora solamente Shura, mentre il suo omonimo zio riprende parola. 

" Quella volta hai usato il tuo potere, seppur inconsapevolmente: hai separato l'anima dal corpo di quei due, che ti avevano provocato dolore. E seppur fosse solo di un'animale, hai guidato l'anima di quel cane verso il suo corpo fisico, perchè desideravi salvarlo. Il tuo dono dipende molto dai tuoi sentimenti, Shura. Può essere bene come può essere male, sta a te decidere ". Il bambino abbassa lo sghuardo, triste: lui vuole solo la pace, vuole solo un mondo privo di sofferenze. Ma sa anche che suo zio ha ragione: distruggere la Terra e farla cadere in un'eterna glaciazione potrebbe non essere la soluzione. Anzi, sicuramente non lo è e provocherebbe solo altro dolore. Alza lo sguardo verso la luce dorata, recuperando la sua risolutezza e prendendo la parola. 

" Dimmi cosa devo fare ". Sentenzia, è pronto: se servirà sarà lui stesso a scendere in campo per proteggere la madre e le persone che ama. 

Lo scontro con il Re degli Inferi si sta protraendo senza esclusione di colpi: i Cavalieri iniziano a risentire della stanchezza così come Athena e Tea, che si affiancano per proteggersi l'un l'altra. Dall'altro lato Hades è nel pieno dei suoi poteri e più determinato che mai a vendicarsi degli affronti subiti, per poi distruggere la Terra una volta per sempre. Il Dio degli Inferi porta una mano alla guancia per poi guardarsi le dita, leggermente sporche di sangue. E' stato ferito un'altra volta! E non da una persona comune, ma da lei: guarda Tea con astio. La ragazza impugna la sua falce della morte ed ansima appena: è stanca ma non deve assolutamente darlo a vedere, non può permettere che il suo avversario si accorga della sua debolezza e ne approfitti. " Cosa c', Hades? ". Chiede ad un certo punto la Dea della morte sfoggiando un mezzo sorriso. " Non hai più voglia di combattere? In effetti, la sola soluzione possibile sarebbe che deponessi le armi ed arrestassi la Grande Eclissi ". Respira affannosamente la giovane. Hades punta il suo sguardo su di lei, per poi ghignare a sua volta. 

" Una divinità che ferisce un'altra divinità e non solo, si schiera con gli esseri umani per proteggerli. Loro, che hanno perso ogni rispetto per il divino. Loro, che più hanno e più vorrebbero. Loro che, non contenti di avere la Terra da distruggere, desidererebbero giungere anche nei luoghi proibiti all'uomo. Sei caduta davvero in basso, mia cara sposa ". Mantiene quel ghigno ironico per poi impugnare la sua spada. " Lascia che ponga fine alle tue sofferenze! ". Detto questo la attacca con furia. Athena si accorge che la sorella è in pericolo ed espande il suo cosmo per darle una mano, mentre Tea pone la propria falce a difesa. 

" Gli umani non sono tutti uguali, Hades! Non meritano di morire per il capriccio di una Divinità! L'ho imparato a mie spese, purtroppo! ". La sua falce pare parare il colpo, ma la furia del re degli Inferi non si placa alle parole della sua sposa. 

" Ti hanno corrotta fino a tal punto?! Non sai più distinguere cos'è giusto e cosa sbagliato?! Bene! Lascia che te lo insegni io! ". La sua spada lancia un secondo fendente, e questa volta la giovane finisce a terra. Athena se ne accorge. 

" Sorella! ". Grida, facendo per intervenire. Ma con il solo sguardo Hades la fa volare a qualche metro di distanza.

" Non osare interferire! ". Grida su tutte le furie. I Cavalieri cercano di attutire l'impatto mentre Shun riesce ad afferrare Saori poco prima che voli contro una colonna. 

" Athena! Tutto bene? ". Chiede il Cavaliere di Virgo, mentre lei guarda la scena ancora sconvolta. 

" Dobbiamo fermare Hades ad ogni costo! Tea da sola non ce la farà! Ma come possiamo fare? Come? Il nostro cosmo si è molto indebolito... ". E' veramente preoccupata la Dea: di solito è sempre piena di speranza, ma in quel momento non riesce ad essere positiva e teme per la vita della sorella. Nel frattempo la Dea della morte fa per rialzarsi da terra, ma Hades le punta la spada alla gola. 

" Forse la morte potrebbe essere il giusto castigo anche per te, mia cara ". Ghigna cinicamente mentre la giovane Dea non riesce a raggiungere la propria falce, esattamente come la volta precedente. " Però puoi ancora salvarti, se vuoi ". Continua il signore dell'aldilà senza perdere il suo tono di sfida. Punta lo sguardo in quello di lei, per poi proseguire la frase. " Torna da me, aiutami a sconfiggere Athena ed in cambio scorderò questa tua ribellione: mi seccherebbe dover levare la spada sulla mia sposa ". Conclude con un'espressione di vittoria: sa che la donna non ha scelta. Se non accetterà morirà, e lei è troppo attaccata alla vita per perderla. Eppure lei scuote il capo in segno di diniego. 

" No. Non permetterò che il tuo piano si compia, e se dovessi perdere la vita allora lo farò nel tentativo di fermarti ". Sentenzia. Cerca di espandere il suo cosmo ma lui alza la spada, pronto a colpirla e su tutte le furie: come ha osato? Come ha potuto rifiutare la sola possibilità di salvezza che aveva preferendo così morire?

" Bene, allora addio! Sarai la prima a morire per mano mia! ". Grida. Athena ed i suoi cavalieri cercano vanamente di precipitarsi a raggiungerla, per proteggerla. Tea si sente spacciata: la sua Kamui è ormai semi distrutta a causa dei colpi subiti da Hades, la sua arma è lontana da lei ed Athena non ha forza sufficiente ad aiutarla. E' ormai rassegnata, ma una voce la fa sussultare. Qualcuno ha afferrato la sua falce ed ha lanciato un fendente contro il signore degli Inferi che, per evitare di esserne investito, ha dovuto allontanarsi da Tea. Tuttavia è stato colpito leggermente al braccio, su cui compare un leggero livido violaceo. Il signore degli Inferi alza lo sguardo e diventa ancor più furioso. " Tu! Dovresti essere prigioniero del sonno di Hypnos! ". Grida alterato. L'altra persona non molla la falce della morte e risponde a tono.

" Lascia in pace mia madre, mostro! Combatti con me! ". Quelle parole hanno il potere di strabiliare anche Athena ed i suoi stessi Cavaleri. Seiya e Crystal fanno per avvicinarsi al ragazzo. 

" Shura! Ma come hai fatto a risvegliarti? ". Chiede il Cavaliere di Acquarius, per poi proseguire. " Ti prego, allontanati dal campo di battaglia! Ci penseremo noi a lui ". Ma il corvino scuote il capo con enfasi. 

" No! E' la mia battaglia! Lui mi ha fatto del male, mi ha tormentato per tutta la vita ed ha cercato di uccidere anche mia madre. Non potrò mai perdonarlo. E sarò io stesso a fermarlo! Io, che possiedo una parte del suo stesso potere! ". E' determinato, come mai lo è stato prima di quel momento. A quelle parole il Dio degli Inferi lo deride sarcasticamente. 

" Voglio proprio vedere come farai a fermarmi, mio caro: è vero, possiedi il mio stesso potere, almeno in parte. Ma non hai nè una Kamui nè la forza necessaria a contrastarmi. Il tuo potere si è appena risvegliato, non lo sai padroneggiare. E questo ti perderà ". Sentenzia. A quelle parole Shura stringe maggiormente la falce della madre, che incredibilmente riesce ad impugnare senza sforzo. 

" La mia forza non saranno nè armi nè armature di Dei, ma sarà la mia forza di volontà a permettermi di fermarti una volta per tutte! Assorbirò in questa falce il tuo potere divino, e sigilleremo per sempre la tua anima, Hades! ". I loro sguardi si scontrano duramente, padre e figlio si ritrovano finalmente faccia a faccia: i due signori della morte sono pronti ad un epico cimento. 

" Vieni a prenderla ". Lo provoca il signore degli Inferi, impugnando la propria spada e puntandola a sua volta contro il figlio. " Sarò io a sigillare per sempre la tua anima, e a farti cadere in un sonno eterno. E senza possibilità di ritorno ". Assicura poi il fratello di Zeus. Dall'altro lato, Shura stringe la falce della morte, determinato: anche se indirettamente è stato lui a provocare il risveglio di Hades, e sarà lui a fermarlo. Per sempre. 


Ciao amici, come va? Eccomi con il nuovo capitolo! Abbiamo visto il flashback di un Astraeus ancora innocente accettare in sè lo spirito di Hades, mentre ha liberato le 108 stelle demoniache rompendo il sigillo di Athena. In seguito abbiamo visto Shura svegliarsi ed incontrare l'anima del suo omonimo zio, che gli rivela in oltre quale sia il suo effettivo potere in quanto figlio del Dio e della Dea della morte. Il ragazzo è finalmente entrato in azione e più determinato che mai, puntando la falce della morte ad Hades ed intenzionato ad assorbire in essa la grande forza del Dio degli Inferi per poi sigillare la sua anima. Tea intanto ha rifiutato di unirsi al suo sposo nella battaglia contro Athena, e solo l'interventodel figlio le salva la vita a sorpresa. Ora i due signori della morte sono l'uno di fronte all'altro, ma per sapere l'esito della battaglia dovrete attendere il capitolo successivo. Baci
  
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