Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: QueensOfFandom94    13/02/2019    0 recensioni
Bobby ha una figlia, Clara, che ha cresciuto da solo dopo la morte della moglie, è cresciuta assieme a Dean e Sam e condivide con loro l'essere una cacciatrice. Dopo anni di silenzio, una serie di sfortunate coincidente fa riunire i tre ragazzi a caccia. Tra mille avventure, sfide, pericoli, Clara ed uno dei due Winchester riscopriranno un sentimento che credevano ormai senza motivo di esistere, l'uno per l'altra.
Il mio vecchio account è andato, ma la creatività e la voglia di condividere e scrivere che ho non si fermano mai.
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando Dean si svegliò, la prima cosa che lo colpì fu un tanfo insopportabile. Sangue rappreso, sudore... aprì gli occhi e vide che le pareti erano sporche di schizzi di sangue... tentò di muoversi, ma si accorse di essere legato su un tavolo operatorio. Petto, polsi e caviglie erano costretti dalle cinghie di cuoio... cuoio di pessima fattura, visto che gli stava scavando nella pelle.
E davanti a lui c'erano Clegg ed un tizio travestito uscito da chissà quale film dell'orrore che stavano sistemando una telecamera...
- Mi raccomando, fai in modo che si veda bene in faccia.... oh, bene... ti sei svegliato.- fece Clegg levandosi la giacca ed arrotolandosi le maniche della camicia sino all'avambraccio. 
Dean capì.
- Tu.... sei tu, abominevole stronzo.- ringhiò Dean.
Era Clegg la Falena. Si era fatto affidare il caso per poterlo manovrare a suo piacimento, in modo che nessuno sapesse che il federale ligio al lavoro e alla missione di catturare quello psicopatico e l'assassino, erano la stessa persona. 
- E tu sei Dean Winchester.- fece Clegg - Tu, tuo fratello, tuo padre... siete famosi. La mia clientela mi ha dato i nomi di tutti i cacciatori più pericolosi del paese... e quando ho visto quell'auto di lusso... ho capito che avreste portato solo problemi.- 
- E hai incastrato quel predicatore.- fece Dean.
- Già... ma quella troietta che vi siete portati dietro...- fece Clegg - l'ha torchiato, ma poi ha capito che quel tizio era solo uno specchietto per le allodole... e tanto ha fatto che alla fine ha convinto i poliziotti del posto a rilasciarlo.- 
- Non chiamarla in quel modo, o giuro, ti uccido!!!- fece Dean con un lampo omicida negli occhi, mentre dentro si sentiva scoppiare d'orgoglio al sapere che era grazie a Clara se non si erano fermati all'apparenza e avevano potuto continuare a scavare fino a scoprire la verità.
- E perchè? Ah ma certo...- fece Clegg - Avrei dovuto capirlo da come la guardavi.... come un perfetto cavalier servente che si sarebbe fatto strappare ogni singolo osso dal corpo, se questo servisse a tenerla al sicuro.-
- Non sono affari che ti riguardano, psicopatico.- ringhiò Dean - perchè lo fai? Cosa ti avevano fatto quei poveri diavoli per condannarli ad un destino così atroce?- 
- Per il bene della comunità.- fece Clegg - Sei un cacciatore. Di una certa bravura, a quel che so.... e di certo conosci la materia. Quanti mostri pensi che ci siano la fuori?- 
Dean per quel che poteva fece le spallucce - Non so... centinaia, forse migliaia...- 
- Aggiungici un paio di zeri. Vedi Dean....- fece Clegg scompigliandogli i capelli, mentre il cacciatore tentava di sottrarsi come poteva a quelle '' attenzioni sgradite'' - i mostri che tu, tuo fratello, tuo padre e altri cacciatori cacciate sono quelli più selvaggi. Tutto istinto e niente cervello... 
Poi ci sono i mostri furbi. Quelli che sono riusciti a mimetizzarsi tra gli esseri umani.... fanno dei lavori normali, la domenica organizzato un barbecue con i vicini di casa, il sabato falciano il prato.... e hanno bisogno di mangiare.- 
- E quindi gli vendi le persone.- fece Dean.
- Persone di cui nessuno sentirà la mancanza.-
- E tu chi sei per stabilire che se un uomo viaggia da solo.... non ha dei figli che stanno battendo tutte le città di ogni singolo stato per sapere che fine ha fatto il padre?- fece Dean - Dì le cose come stanno.... tu uccidi degli innocenti, per pararti il culo, e intanto ti riempi le tasce di soldi. 
Perciò cala le arie... non sei un salvatore, un protettore della comunità. Sei esattamente come i mostri che caccio. Anzi, peggio. Merce avariata, un rifiuto umano della peggior specie.- 
Clegg sorrise.
- So cosa stai facendo. Stai temporeggiando perchè credi che il tuo fratellino e la tua ragazza si faranno vivi.... beh, rinunciaci. E' una speranza vana.- fece Clegg mettendosi una maschera da maiale che a Dean ricordò molto il professor Pyg. 
Poi diede l'ok al suo socio, e la registrazione partì.
- Signore e signori, interrompiamo l'asta precedente per portarvi qualcosa di molto, molto speciale.
Stasera, nel nostro campionario abbiamo un autentico pezzo da novanta... il signor Dean Winchester!- 
Dean iniziò a sudare freddo ma non lo diede a vedere. Suo padre gli aveva detto che se aveva tempo prima di fare una fine poco gradevole, era utile impiegare quel poco tempo che gli rimaneva tra la consapevolezza di stare per morire e la morte stessa, per cercare di ribaltare la situazione a proprio vantaggio anzichè farsi prendere dal panico ed aspettare un aiuto che magari nemmeno sarebbe arrivato.
Approfittò quindi del fatto che Clegg era impegnato a giocare al battitore d'asta per iniziare a lavorare sulle cinghie di cuoio. Erano consunte, si vedeva che erano usate da anni per quel gioco sadico... forse lavorandoci un po' sopra sarebbe riuscito a liberare almeno un braccio e da lì poteva liberarsi tranquillamente.
'' Ok Dean.... vediamo se hai imparato qualcosa di utile, in questi anni...''- pensò mentre Clegg dava ufficialmente inizio all'asta.
Il primo pezzo era il fegato.
'' Mi spiace deluderti amico.... ma non ci fai un bell'affare...''- pensò Dean mentre tentava di ignorare il dolore bruciante sui polsi.
...
...
...
Intanto, Clara e Sam avevano battuto il magazzino a cui Marlon li aveva indirizzati palmo a palmo, senza però trovare nulla. Niente psicopatici, niente resti di corpo ( anche se quella era la cosa meno strana visto che il tratto distintivo di quella tratta era proprio il non sprecare nemmeno un pezzetto), e niente prigionieri che urlavano pietà e misericordia. 
- Credo che qui sia solo il magazzino di transito.- fece Sam. 
- Sì, lo penso anch'io...- fece Clara prendendo il cellulare per avvisare Dean del fatto che quel magazzino era un vicolo ceco e quindi di fare pressione sui tecnici della polizia per farli lavorare più in fretta. Mancavano venti minuti alla fine dell'asta in corso ed una volta scaduto il tempo non avrebbero più potuto far nulla per salvare la povera Michelle. 
'' Questa è la segreteria telefonica di Dean Winchester. Lasciate il vostro nome e tipo di mostro da uccidere e sarete richiamati.'' 
- Ha la segreteria...- fece Clara. Bastarono quelle tre parole a mettere Sam in allarme. 
Dean era sempre reperibile, e l'unica volta in cui non aveva risposto alle sue telefonate era stata quando era stato preso in ostaggio dagli abitanti di una cittadina dell'Indiana che intendevano sacrificarlo assieme all'unica ragazza inconsapevole di quello che succedeva nei confini di casa sua ad un Dio pagano.
Ergo, se Dean non rispondeva al cellulare... significava che gli era capitato qualcosa.
- C'è qualcosa che non va...- fece Sam - quando non risponde al telefono, vuol dire che c'è qualcosa che non va...- 
- Torniamo alla stazione di servizio....- fece Clara, mentre Marlon si metteva a ridere di gusto.
- Che c'è di buffo?- fece Sam. 
- Possibile che tu non l'abbia ancora capito, amico?- fece Marlon con un sorrisetto irritante - Ti ha fregato.- 
- Chi?- fece il cacciatore.
- Clegg.- fece il cassiere - Ha preso tuo fratello.-
Sam e Clara sbiancarono come panni appena lavati. Dean nelle mani di quei macellai, era la cosa più spaventosa che la loro mente avesse mai potuto concepire. 
- Dov'è.....?- fece Clara.
- Oh, non contarci bellezza...- fece Marlon - Il tuo fidanzato non avrebbe dovuto essere così scontroso con me.... e pure tu, avresti dovuto essere più carina quando te l'ho chiesto... sono un tipo rancoroso, sai?- 
- E' per questo che hai condannato a morte Michelle? Non era stata carina con te?- fece Sam - e tutti gli altri? Hanno rifiutato di darti la mancia?
Per questo li hai fatti uccidere?-
- Marlon, dov'è Dean?- fece Clara con il labbro che tremava.
- Uhm, chiedilo più gentilmente...- fece Marlon. Prima ancora che il cacciatore e il cassiere potessero rendersene conto la cacciatrice aveva estratto la pistola da sotto la giacca e gli sparò un colpo al ginocchio destro, facendolo cadere a terra, urlando per il dolore. 
- Chiedi a chi vuoi...- fece Clara andandogli addosso - Questo è il massimo della gentilezza che riservo a chi tocca la mia roba senza permesso. Dov'è Dean?- 
- Se te lo dico, mi uccidi..- fece Marlon visibilmente spaventato. 
- Oh, ti ucciderò in ogni caso, caro mio...- fece Clara con un ghigno serafico - però puoi scegliere: vuoi morire in fretta.... o vuoi agonizzare per delle ore?-
Sam provò a fermarla - Clara calmati....- 
- NON PROVARE A DIRMI QUELLO CHE DEVO FARE, CAPITO?- urlò la cacciatrice - IL MIO DEAN E' IN PERICOLO!- e prima che potesse rendersi conto di quello che le era uscito dalla bocca si ritrovò sotto lo sguardo confuso e di gioiosa incredulità di Sam. 
Il suo Dean.
Lo aveva proprio detto. 
Forse era stata la situazione incerta, il terrore di non rivederlo più... ma in quel momento si era resa conto  che l'affetto fraterno che provava per Dean, era diventato qualcosa di più da molto, moltissimo tempo.
Solo che non glielo aveva mai detto per la troppa paura di soffrire...  Dean era il suo migliore amico da quando aveva cinque anni... non poteva dirgli che era innamorata di lui. Avrebbe solo rovinato un'amicizia a cui teneva troppo.... e le bastava essere la migliore amica di Dean Winchester.... a patto che lui sopravvivesse, o che comunque vivesse più a lungo di lei.
Riprese il controllo e minacciò di nuovo l'uomo a terra.
- Dimmi dove cazzo è.- fece Clara - ed io ti uccido senza dolore. In caso contrario....-
...
...
...
Alla fine aveva optato per una morte rapida ed indolore.
E adesso si stavano dirigendo a tutta velocità verso il capannone in cui Clegg aveva portato Dean. 
Ci arrivarono in meno di dieci minuti.
- Dividiamoci.- fece Clara - tu trova la ragazza, e appena l'hai messa in salvo avverti la polizia e un'ambulanza.
Io penso a Dean.- fece Clara caricando la pistola.
Sam annuì e prima di allontanarsi fece, con uno sguardo a cui Dean non riusciva mai a resistere - Ti prego, riportalo da me... è tutto quello che ho.-
Clara annuì.
- Non ti preoccupare.... la sua vita è cara a me quanto lo è a te.- e nel dir così si avventurò nel magazzino buio.
...
...
...
Nel frattempo Dean stava vivendo una situazione che gli sembrava un inferno in terra... come se la vita che conduceva di solito fosse tutta miele e zucchero filato... il tempo dell'asta stava finendo... e a sentire Clegg le offerte per il suo fegato prima ed il suo cuore subito dopo si erano impennate dopo aver saputo che sul tavolo da vivisezione c'era un cacciatore... per giunta uno dei più abili e pericolosi sulla piazza.
Continuava a sfregare i polsi nel tentativo di liberarsi, ma ormai sentiva il sangue che colava oltre alla sensazione di non riuscire a resistere ancora per molto... anzi, dubitava persino di riuscire a rimanere sveglio... ma quello forse era un bene. Non sarebbe riuscito a non gridare e preferiva non vedere quello che gli avrebbe fatto quello psicopatico.
'' Aiutatemi... vi prego....'' - quella era la prima volta che si ritrovava a pregare che qualcuno si accorgesse che era in pericolo e che lo aiutasse.
Ma come al solito... Dio era troppo impegnato per dare retta alle preghiere dei mortali.
O per dare retta a lui.
L'asta era finita. 
I pezzi erano stati assegnati, non rimaneva che separarli ed impacchettarli.
Clegg si avvicinò a Dean, ed il sorriso serafico dell'uomo fu reso ancora più inquietante dalla maschera che portava ed iniziò a carezzargli quasi paternamente la guancia.
- Vorrei poterti dire...- fece con tono quasi amichevole - Che non sentirai niente.... purtroppo farà un male cane.-
Dean scostò violentamente la testa per poi sputargli in faccia.
- Non mi devi toccare, capito?- fece Dean con aria spavalda per non fargli capire che in realtà stava morendo di paura. 
- Oh, ma io ti farò di peggio, mio caro.- fece Clegg - molto peggio. 
Sai, hai fatto incazzare un bel po' di mostri... sei il loro terrore vivente... mi pagheranno almeno il doppio per vedere mentre ti torturo per il solo gusto di farlo.... poi, inizierà il calvario vero e proprio.- disse prendendo in mano un bisturi che passò sopra un accendino - non c'è nessuno nel raggio di cinquanta km.... nel caso sentissi il bisogno di urlare.- fece con un sorriso cattivo. 
- Non la passerai liscia.- fece Dean - ti giuro che non la passerai liscia.- 
- Mi dispiace deluderti... ma a nessuno importerà, se verrà ritrovato il corpo di un tizio che si è spacciato per un federale... per quanto riguarda il tuo caro fratellino e la tua dolce fidanzatina... sì, magari potranno anche scoprirmi, ma so gestire un paio di sbandati che cercano vendetta... 
A proposito, non ti dispiace se prima mi diverto un po' con la tua Claretta prima di...- 
- Di un po'. Sai cosa sono le Erinni?- fece Dean - Nell'antica Grecia erano considerati gli spiriti vendicativi per antonomasia.... perseguitavano chi aveva ucciso un familiare fino a spingere la loro vittima al suicidio. E spesso la tortura continuava anche all'inferno. 
Se farai del male a Sam o Clara, io lo saprò. E a costo di diventare uno di quei fantasmi a cui do la caccia... io ti punirò.- 
- Ripensandoci...- fece Clegg allentandogli la cravatta per mettergli la parte che di solito veniva stretta attorno al collo in bocca, per poi stringere il cappio - ne ho abbastanza delle tue chiacchiere e delle tue minacce a vuoto.- 
- MMMMMMM!!!!- cercò di urlare il cacciatore mentre Clegg gli inseriva in vena un ago collegato ad una flebo di soluzione salina, per aiutarlo a resistere.
Gli iniettò anche una fiala di adrenalina, per impedirgli di svenire.
Clegg iniziò a girare con il bisturi arroventato intorno alla faccia di Dean - Lo sai qual'è il bello di una lama arroventata? Che il sangue si ferma subito e tu puoi continuare a tagliare... dimmi tu, con cosa preferisci iniziare.... occhi, naso, bocca...- 
- Gola.- fece una voce di donna alle sue spalle.
Clegg si voltò e vide Clara.
I suoi occhi verdi come schegge di giada bruciavano dall'odio e gli sembrava di vedere addirittura le arterie del collo pulsare. 
- Come hai....?- fece Clegg incredulo che qualcuno lo avesse trovato. 
- Faccio il mio lavoro, io.- fece Clara - E il mio lavoro in genere è uccidere i mostri e salvare le persone... ma a ben vedere, tu sei il mostro. E uno di quelli della peggior specie.- nel dir così tentò di colpirlo con il bisturi che aveva in mano, ma Clegg fu più veloce e le bloccò i polsi per poi mollarle un calcio al basso ventre e farla sbattere contro il carrello dove vi erano bisturi e altri strumenti chirurgici. 
Clegg le si buttò addosso stringendole la gola, per niente preoccupato di star prendendosela con una ragazza di appena venticinque anni.
In fin dei conti, aveva ucciso, dismembrato e sezionato ragazzi ancora più giovani di lei.
Lui rideva e ghignava, mentre lei sentiva l'aria mancarle e i mugolìì disperati di Dean che lottava disperatamente, incurante del cuoio che gli lacerava e faceva sanguinare la pelle.
- Due al prezzo di uno...- fece Clegg - deve essere il mio giorno fortunato.- e nel dir così prese il bisturi che Clara aveva lasciato andare, pronto ad affondarglielo nello sterno.... ma la ragazza fu più veloce. Afferrò un bisturi che era caduto nella colluttazione e glielo conficcò nella gola.
Clegg agonizzò per alcuni secondi prima di cadere a terra, a peso morto, con gli occhi aperti. 
Clara si alzò e guardò quel cadavere con disprezzo. A volte... quando era costretta ad uccidere un demone non poteva non provare senso di colpa e addirittura vergogna per quello che aveva fatto... sì, aveva messo al sicuro molte persone.... ma nella maggior parte dei casi uccideva un povero disgraziato che aveva avuto come unica colpa l'essere scelto da un mostro per fargli da '' vestito di carne''.
Ma non provava nulla per Clegg: non era una vittima innocente. Era un assassino che rapiva innocenti per mettere su una specie di '' Just Eat'' per mostri... era quasi peggio dei mostri che cacciava. 
E che voleva prendersi il suo cuore.
E lei aveva fermato il suo, prima che potesse rubarglielo.
Corse vicino a Dean, armata di bisturi ed iniziò a recidere le cinghie.
- Stai bene....? STAI BENE?!?- fece Clara tagliando le cinghie che gli costringevano torace e polsi. 
- Si sto bene.... sto bene....- fece Dean ricominciando a respirare normalmente - e tu....?-
- Si sto bene.... ho preso solo una botta, i lupi mannari mi fanno di peggio credimi...- fece la ragazza spostandosi sulle cinghie sulle caviglie per poi aiutarlo a mettersi seduto per esaminare le ferite sui polsi. La pelle era stata lacerata.
- Cerco qualcosa per...- ma Dean si rifiutava di lasciarla andare, carezzandole il viso come se avesse voluto imparare a memoria ogni singolo dettaglio di lei.
Quello che accadde dopo fu completamente fuori dal loro controllo. 
Il cacciatore l'attirò a sè, cercando quasi famelicamente le labbra della donna per cui il suo cuore aveva sempre battuto, esplorando la bocca della ragazza con la lingua. 
Quello che non si aspettava però, era che la ragazza rispondesse al bacio con altrettanta foga e passione. 
Era come se entrambi non avessero fatto altro che aspettare quel momento per tutta la vita.
Alla fine, separarsi fu quasi un dolore fisico.
...
...
...
L'FBI e la polizia locale arrivarono poco dopo, e con loro l'ambulanza. Michelle per fortuna era ancora in vita, e con tutti gli arti al loro posto, e fu portata in ospedale dove c'erano già i suoi genitori ad aspettarla, ansiosi di riabbracciare la figlia che ormai credevano perduta per sempre. 
Dean rifiutò tassativamente di andare in ospedale.
- Non ho niente, solo qualche graffio, niente che non possa gestire da solo.-
Fisicamente almeno, era perfettamente in grado di medicarsi anche da solo... un po' di disinfettante, quattro bicchieri di whisky, una garza... quello che non sapeva se riusciva a gestire era quello che gli stava succedendo dentro.
Aveva baciato Clara e lei aveva risposto al bacio. 
Avrebbe dovuto parlarle, dirle che Clegg lo aveva solo spinto a fare qualcosa che avrebbe voluto fare già da tempo, che non avrebbe voluto morire senza che lei sapesse che l'amava, che era stato il bacio più bello della sua vita perchè l'aveva dato all'unica donna che avesse mai amato davvero.... ma aveva troppa paura di sentirsi dire che per lei quel bacio non aveva significato nulla e che aveva risposto spinta dalla paura di poterlo perdere.
Perciò non disse nulla a riguardo durante il viaggio di ritorno.
E sembrò che la storia di quel bacio fosse finita con quel caso e la sua risoluzione.
Ma il destino avrebbe scelto diversamente, molto presto.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: QueensOfFandom94