“Questa
storia partecipa a “Garden in love (attività
miste)” indetta dal
gruppo facebook Il Giardino di Efp.
Prompt:
Dido - White Flag (Official Music Video);
https://www.youtube.com/watch?v=j-fWDrZSiZs&fbclid=IwAR2rhkAP228McHtp6uyMqUDytuFQO7MIzJYgG5fstqFNi_UDRP3YHZ_Tmdc.
Songfic
sul testo:
https://www.angolotesti.it/traduzioni/D/traduzione_testo_canzone_tradotto_white_flag_dido_545.html.
L’amore
del capitano delle guardie imperiali
La
luce del sole filtrava attraverso le finestre tonde
dell’immenso palazzo
imperiale orientale, illuminando il ricco mobilio in legno pregiato,
riflettendosi sugli ampi pavimenti di marmo e facendo splendere i
draghi d’oro
che decoravano le pareti rosso porpora.
La
giovane dai lunghi capelli biondi starnutì e questi le
divennero blu.
La
guardia davanti a lei tirò un sospiro di sollievo, mentre la
vedeva
posare, rabbrividendo, il fucile mitragliatore che teneva in mano.
<
Spiegarlo a lei sarà più facile >
pensò.
“Lunch…”
sussurrò, mentre socchiudeva gli occhi. Un terzo, sulla sua
fronte, rimaneva spalancato e liquido. “… Non
possiamo stare insieme. Io ho un
dovere da compiere, non posso semplicemente lasciare la
città proibita per avere
una vita con te. Lo capisci?” domandò.
Lunch
batté un paio di volte le palpebre.
“Noi
due ci amiamo” sussurrò.
<
Sono entrata qui solo per rubare tutto all’inizio, ma quando
ti ho
visto ho dimenticato tutto. Ci siamo amati da subito, sono rimasta per
te, anche
se ho dovuto nascondermi, qui non sono ammessi stranieri >
pensò.
Il
capitano delle guardie sospirò pesantemente, stretto dal
kimono di seta
verde scuro che indossava.
“Non
posso continuare così, diviso tra l’amore che
provo per te e la mia fedeltà
al piccolo imperatore.
La
situazione è agitata, siamo sempre sull’orlo della
guerra civile. Lui è
così indifeso, se ci fosse un colpo di stato lo
ucciderebbero. Solo io ho la forza
necessaria per difenderlo” ribatté Tenshinhan.
<
Mi sono sempre occupato di lui, da quando era in culla e non posso
lasciarlo
adesso. Rif è così piccolo, ha le fattezze di una
bambola, così fragile
nonostante gli anni di allenamento > pensò.
“So
che pensi che non dovremmo amarci più, ma… Questo
è impossibile. Non
sai quante volte ci ho provato” gemette Lunch. Gli
accarezzò la mano con la
propria, quella con cui teneva un’alta lancia.
Tenshinhan
posò l’arma, decorata dalle ampie piume colorate e
sospirò,
lasciandosi sfuggire un gemito.
“Ti
prometto che non ti renderò la vita più
difficile. Ti appoggerò sempre
e ti permetterò di fare il tuo dovere, come ho fatto fino ad
ora” giurò Lunch.
Si morse l’interno della guancia.
“Obbligherò anche ‘l’altra
me’, vedrai”
promise.
“La
tua sola presenza qui è una minaccia. Se sapessero che ha
accolto una
straniera, avrebbero una scusa per attaccarlo pubblicamente”
ribatté
Tenshinhan.
“Lo
so che ho già causato nient’altro che problemi e
impicci, ma… Rif con
me è felice. Sono stata la prima a vederlo per il bambino
che è, a farlo
giocare. Lui ti vuole bene e accetta i suoi compiti perché
tu ti aspetti questo
da lui”. Iniziò a dire Lunch.
Tenshinhan
corrugò la fronte e un rivolo di sudore scivolò
sulla pelle
pallida del suo capo calvo.
“Cosa
stai cercando di dirmi?” domandò.
Lunch
si mordicchiò il labbro.
“Lui
non vuole essere imperatore, non vuole il peso di questo popolo sulle
spalle. Probabilmente a tradirlo sarà proprio il suo
consigliere, hai visto
come lo guarda, e tu non potrai esserci sempre per proteggerlo.
Rif
vuole soltanto essere un bambino normale, andarsene da questa prigione
dorata” spiegò.
Tenshinhan
indietreggiò, impallidendo.
“La
nostra relazione è finita, Lunch, vattene”
ordinò.
Lunch
lo afferrò per le spalle, singhiozzando.
“Ti
prego… Sono innamorata di te e lo sarò per
sempre. Se la nave del
nostro amore deve andare a picco, affonderò con lei,
perché non voglio
arrendermi dallo starti accanto” supplicò.
<
Perché non capisci che lo faccio per farti sopravvivere? Le
tue idee
sono pericolose, rischi di morire tu e di far morire anche il mio
imperatore
> pensò Tenshinhan, scuotendo rigorosamente la testa.
“Non
alzerò bandiera bianca né su questo,
né su altro. Ti prego, fuggiamo
insieme, salviamo il piccolo Rif. Potremo crescerlo come se fosse
nostro, ti
supplico” gemette Lunch.
“Va-vattene…”
gemette la guardia. Estrasse la lancia e gliela puntò
contro,
con le mani tremanti.
Lunch
la spostò con una mano e gli si mise davanti, guardandolo in
viso.
“Se
anche me ne andassi, so che ci rivedremo. Sono sicura che lo faremo e
il nostro amore sarà ancora lì” disse.
Tenshinhan
gemette, chiuse gli occhi e, curvatosi in avanti, la baciò,
Lunch si alzò sulle punte dei piedi e ricambiò al
bacio.