Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: criceto killer    16/02/2019    0 recensioni
Al principe Death non piaceva essere in balia di altre persone, odiava sentirsi debole e vulnerabile, odiava la presenza di suo padre, odiava il suo nome e persino sè stesso.
Sono più di 10 anni che non mette piede fuori dal castello.
Nelle favole, le principesse vengono rinchiuse per proteggerle da qualcosa di oscuro o semplicemente dal mondo esterno, ma per Death è diverso.
È il mondo esterno che deve essere protetto da lui.
Nessuno gli ha mai insegnato ad amare o a sorridere.
Il suo mondo è costruito con odio e rabbia.
Genere: Fantasy, Guerra, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Storico, Sovrannaturale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano passate diverse ore da quando Connor aveva lasciato da solo Death per svolgere altri lavori che non comprendessero la sua dolce compagnia, solo in quel momento si era accorto di quanto si sentisse stanco dopo una giornata di lavoro, di quanto, anche solo il poter vedere Death, gli fosse di conforto.

Aveva mille domande da porgli e ancora rimuginava su come presentargliele senza metterlo troppo in imbarazzo quando finalmente lo vide voltato di schiena seduto sul pavimento della grande terrazza all'ultimo piano. 

-Death- mormorò uscendo per non spaventarlo.

Quasi rimase a bocca aperta a vedere tutte quelle piante, quei fiori così colorati, sparsi per la terrazza, la vegetazione la ricopriva quasi totalmente come se non venisse curata da nessuno da molti anni. 

Era un'esplosione di profumi e meraviglie, alcune lucciole si erano nascoste nei punti più fitti, alcuni moscerini ronzavano attorno alle torce accese, dei rampicanti erano tutti attorcigliati a formare una spirale lungo la ringhiera e delle grandi foglie contornavano un magico tramonto dalle sfumature rosee sullo sfondo della cittadella. 

Poteva capire perché a Death quel posto piacesse, sembrava un piccolo ecosistema a sé stante, come se qualcuno avesse voluto dedicargli qualche metro di quel mondo esterno che lui sognava così tanto.

Era buffo a pensarci bene, lui si era recato al Palazzo in cerca di una vita migliore dall'inferno che c'era là fuori e Death sognava di fuggire dal proprio inferno nel Palazzo e andare là fuori.

-Aspetta!- 

Connor lo fissò per un secondo interdetto per poi immobilizzarsi imbarazzato, cercò di distogliere lo sguardo mentre un Death ubriaco cercava di nascondere dei fogli a casaccio dietro di sé come se la cosa bastasse a precluderli dalla sua vista.

Erano disegni fatti con un pezzo di carboncino nero, anche da lì il ragazzino poté rimanerne inquietato per le forme purulente che quelli che sembravano uomini assumevano in quei disegni.

Il loro cranio era triangolare e sembrava che delle protuberanze partissero da poco sopra le loro tempie per formare delle corna arricciate all'indietro, il loro sorriso aveva un che di diabolico, i loro denti erano affilati come se potessero triturati le carni come se nulla fosse, erano mostruosi, come se fossero fatti dall'oscurità stessa.

-Ora puoi venire-

Connor deglutì con nuovo peso al cuore e si sedette vicino a lui, da qualche parte sentì dire che gli artisti dipingono i propri sentimenti, che Death bevesse così tanto per dimenticare i suoi?

-Quanto hai bevuto?-

-Mh...- Il ragazzo sembrò pensarci mentre il suo sguardo passava dalla bottiglia vuota poco più in là a quella ancora piena per metà di fianco a sè. -Non so-

Connor sospirò, a questo ci avrebbe pensato in un secondo momento, aveva altre domande che gli ronzavano nella testa e che aveva un gran bisogno di tirare fuori al più presto.

-Posso chiederti una cosa, Death?-

-Si-

-Prima... ecco... prima hai fatto quelle cose con me perché ti piaccio o...?- Connor deglutì passandosi nervosamente la lingua sulle labbra screpolate, glielo stava davvero chiedendo?

Death sembrò ragionarci sopra, come se cercasse di prendere quella domanda il più seriamente possibile per non ferirlo, d'altronde al momento non riusciva a provare alcun tipo di sentimento quindi non voleva mentire a Connor dicendogli di provare qualcosa per lui.

-Volevo provare, però ho scelto te per farlo.-

-Provare?-

-A fare quelle cose-

-Oh, ok- Connor si rasserenò, era meglio di niente e sentiva di essere sulla buona strada. -e quelle cose ti sono piaciute?-

Death si limitò ad annuire pieno di imbarazzo mentre a Connor spuntava sulle labbra un sorriso a trentadue denti, volgendo lo sguardo al tramonto.

Gli pareva tutto così perfetto, era da molto che non si sentiva così felice, gli pareva, a confronto, di non esserlo mai stato.

-Connor, qualcuno mi ha rubato la rabbia- mormorò d'improvviso Death.

-Già, ecco perché sei più calmo- ridacchiò lui, ma notando lo sguardo serio dell'altro si zittì iniziando a soppesare quelle parole più seriamente, in effetti era davvero più calmo ultimamente, non si era mai arrabbiato.

-Chi può essere stato?-

Death sospirò alzandosi.

-Vado da Jake, puoi riordinare questi fogli? E brucia i disegni, so che li hai visti, mio padre li odia-




Jake era proprio giù di morale, Historia gli aveva detto con tutta tranquillità che le faceva schifo, era la prima volta che gli capitava una cosa del genere e non riusciva ad accettarla, ne era disposto a provarci.

Voleva semplicemente andare in camera e dormire così da dimenticarsi di tutta quella faccenda come quando ci si sveglia da un incubo ma appena aprì la porta con grande sorpresa si ritrovò davanti Death.

-Death, che ci fai qui? Mi hai fatto prendere un colpo.-

-Mi hai rubato la rabbia, la rivoglio indietro, è mia.- 

Jake alzò un sopracciglio non si sarebbe mai aspettato di avere una conversazione del genere un giorno, eppure aveva intuito fin da subito che quei due erano fuori dal normale e che i soliti giochetti non sarebbero bastati.

-Non so di cosa tu stia parlando, mio caro Death, forse hai bevuto troppo.-

-Io credo di sì- il ragazzino senza troppi complimenti lo sbatté con forza al muro, lui non era la marionetta di nessuno, la sua vita era già abbastanza controllata così com'era. 

-No, davvero hai sbagliato persona- Jake sembrava imbarazzato e Death dovette arrendersi, non era neppure molto sicuro che quello che stava dicendo avesse un senso.

-Cosa mi succede allora? Forse me l'hanno rubato al Festival, devo riprendermela- già doveva riprendersela, era l'unica emozione che ancora lo teneva collegato alla realtà, che gli ricordava che era ancora vivo.

-Non penso sia possibile rubare la rabbia, forse è solo un periodo, non ti crucciare troppo- 

L'uomo gli sorrise dandogli una pacca sulla spalla pensando di aver concluso la conversazione.

-Tu hai una ragazza?-

Jake scosse la testa, non si aspettava quel genere di domande, forse il discorso che gli aveva fatto nei giardini lo aveva davvero incuriosito o forse era lui stesso ad incuriosirlo.

Death rimase sul vago alzando le spalle, ma ormai Jake era un avvoltoio che si aggira sulla propria preda, con un sorrisetto gli si avvicinò.

-Sai, non solo le donne sono il mio tipo.-

Death arrossì leggermente mentre Jake si avvicinava al suo viso prendendogli il mento con due dita e spostando lo sguardo da quei occhi lapislazzuli, così diversi da quelli di Historia ma infondo così uguali, a quelle labbra socchiuse per la sorpresa.

-è tardi, torna in camera tua- gli mormorò poi lasciandolo.

Non poteva farlo, si era ripromesso di essere un uomo migliore, un uomo di cui sua figlia sarebbe potuta andare fiera eppure, nonostante spesso fosse molto sicuro di sé, questa volta era sicuro che in questo avrebbe fallito.




Matthew aveva appena raggiunto in camera Logan, il Re a cena aveva mangiato poco niente eppure ora si stava gustando uno spuntino a base di biscotti, latte e miele.

-Non potevi finire di mangiare là?-

-Certo, ma non ne avevo voglia- rispose il biondo impegnato a recuperare i rimasugli di miele nel barattolo ormai vuoto.

Matt alzò gli occhi al cielo.

-Troppi dolci ti faranno diventare rotondo-

Logan gli fece una linguaccia mettendo il broncio.

-Sei crudele-

Il generale fece un mezzo sorriso, a volte era costretto ad esserlo per davvero, lo tirò a sé baciandolo lungo il collo.

-Hey..- mormorò.

-Mh- Logan gli accarezzò i capelli, era ovvio il motivo per cui, per l'ennesima volta non avesse toccato la cena, ma sotto al suo tocco sembrava quasi rilassarsi, come se ogni altra cosa non contasse.

-Secondo te, perché è uscito?- mormorò poi Logan.

Matt alzò le spalle, aveva almeno 100 buoni motivi per cui Death dovesse uscire dal castello ma nessuno qi questi sarebbe mai piaciuto a Logan.

-E' disubbidiente- asserì, come a rispondersi da solo contrapponendo quella durezza con una carezza sulla guancia dell'altro.

Matthew sospirò.

-Ok, ma questa tua ossessione per lui non mi piace molto-

Il Re mise di nuovo il broncio.

-E a me non piace che ti chiudi in una stanza per ore con i tuoi amici ufficiali-

-è il mio lavoro! E non c'entra nulla con il discorso che stavamo facendo!-

-Lalalalalalala non ti sento- Matthew si mise una mano in faccia mentre Logan si tappava le orecchie con le mani.

-Dio Logan, sei impossibile a volte-

-Scusa...- mormorò lui abbassando lo sguardo, eppure Matt sentì che era arrivato il momento di fargli capire che a volte, il suo modo di agire feriva le persone.

-Oggi dormi da solo-

Logan annuì stringendosi le ginocchia al petto, lui era così, provava delle emozioni forti per qualunque cosa, poteva essere estremamente felice se Matthew gli dava di sua iniziativa un bacio e poteva essere estremamente triste se litigavano, a quel punto di solito il generale si arrendeva e gliela dava vinta pur di vederlo star meglio, ma sta volta sentiva di dover far qualcosa per aiutarlo a capire e se ne andò senza voltarsi.


Quando qualcuno bussò alla porta un'oretta dopo, l'umore di di Logan salì di colpo alle stelle.

Al momento era in bagno a vomitare, aveva esagerato fin troppo con gli alcolici quando lo sentì entrare.

Sicuramente era Matthew, tornato per infilarsi nel suo letto e passare la notte con lui, come sempre, forse aveva solo bisogno di sbollire e finalmente lo aveva perdonato.

Andò in camera quasi saltellando ma il sorriso gli si smorzò quando nella stanza vide Jake.

-Che cosa vuoi?- biascicò confuso.

Jake gli si avvicinò facendolo indietreggiare fino a che la schiena di Logan non fosse contro il muro, finché ogni via di scampo non gli fosse preclusa.

Logan si sentì premere qualcosa di duro all'altezza della pancia mentre Jake iniziò a baciarlo lungo il collo, giocando con la sua pelle prima mordendola e poi succhiandola lasciandogli dei succhiotti.

-Che cosa fai!- Logan provò a spingerlo via, ma l'alcol e la differenza netta di corporatura non lo aiutavano.

-Voglio soddisfarti, mi piaci-

Le mani di Jake scivolarono sotto la sua maglietta mentre la sua bocca cercava esigente quella dell'altro.

Logan si sentiva confuso, non sapeva come reagire, si sentiva immobilizzato, come se il suo corpo per un attimo fosse stato messo in pausa, ma ecco che in pochi secondi, dopo aver realizzato che quelle mani sul suo corpo, quella lingua che esigeva la sua non erano del suo Matt, ora che sentiva quel contatto così viscido così invadente, così sbagliato, riuscì a voltare il viso di lato così da interrompere quel bacio mai ricambiato.

-Dov'è Matt?- mormorò cercando di trattenere le lacrime.

-Non qui- 

-Puoi cercarlo così ti manda via?- 

Jake sospirò passandosi una mano tra i capelli, non era a questa vita che lui era abituato, nella sua mente si ergeva una sanguinosa battaglia tra l'uomo che era, un uomo che prendeva tutto ciò che desiderava e l'uomo che cercava di diventare, un uomo che non faceva male agli altri per cominciare.

-D'accordo, se cambi idea sai dove trovarmi-

Jake lo lasciò lì, tremante, con le lacrime che gli scendevano lungo le guance e un senso di sporcizia che nessuna doccia avrei mai lavato.

Logan si lasciò cadere sul pavimento appoggiando la schiena al muro aspettando che il mondo crollasse un po' alla volta insieme a lui.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: criceto killer