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Autore: killian44peeta    17/02/2019    0 recensioni
Da Capitolo 28
- Ha provocato l'effetto farfalla. Un unica scelta che ha già scombussolato l'intero sistema-
-Scusami- faccio, abbastanza seccato, davanti allo stregone albino -Ma di cosa cavolo stai parlando? Effetto farfalla? E come mai anche tu sai e non hai mai fatto niente?-
-Non ho mai potuto. Ma ora tutto è cambiato.-
-Io non vedo nessun cambiamento, se devo dirlo- asserisco con stizza, facendo ruotare nella mia mano il coltello di riserva che avevo, fin dall'inizio, nascosto nella tasca.
"Avrò mandato al diavolo il fucile, la pistola e molto altro, ma almeno questo c'è ancora"
- Te le cedo-
-Cosa mi cedi? Potresti essere leggermente più chiaro invece di farmi scannare la testa con le tue frasi da... Visionario? No, cioè, seriamente! Non sono stupido, magari un po' giù di testa, ma non stupido... Però non ci capisco un fico secco di quello che stai dicendo, davvero. Perciò, vorresti farmi cortesemente il piacere di tradurre?-
Genere: Azione, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Natalie
 

- É da un po' che mi stai fissando. Potresti smetterla, coniglietta? Mi faresti un gran favore - fece lui, ad un tratto, strappandomi un sussulto  -Mai visto un anti gravity?-

"Cavolo. Mi ero proprio incantata, scema a me" mi maledissi mentalmente, mettendomi seduta su uno dei morbidi sedili senza schienale di fodera rossa, appoggiandomi ad un bancone.

"Certo che ha proprio un caratterino e... Aspetta... Coniglietta?"

Scossi la testa per dare una risposta alla sua domanda, nascondendo la mia lieve confusione riguardo il termine con cui mi aveva chiamato, anche perché non mi sembrava il tipo da dare soprannomi affettuosi agli sconosciuti.

Beh, magari mi sbagliavo.

-Mai visto, no. Mai-

-Beh. Anche se fosse davvero così, non é educato fissare.- sospirò, assottigliando lo sguardo, sistemandosi rapidamente gli occhiali sul naso come in un tic nervoso - Vuoi ordinare qualcosa?-

Ecco. Un dilemma a cui decisamente non avevo pensato. Ce li avevo i soldi? Non ne avevo sentito parlare dalla voce guida del gioco, la quale aveva perso più tempo a spiegarmi la questione dei ragazzi che per spiegarmi il gioco.

"Cavolo, ma potevano anche mettercelo questo dettaglio, eh"

Forse avrei dovuto controllare di più nella borsa prima di entrare.

-No, no- dissi rapidamente, facendolo accigliare.

Okay, mi stava guardando a metà tra lo storto e tra l'incuriosito.

Dovevo sembrare una pazza, poco ma sicuro.

-Piú che altro volevo chiederti che libro stai leggendo- dissi, ricordandomi all'improvviso di ciò che mi aveva suggerito il quaderno, cogliendo la palla al balzo.

-Ah- lui si illuminò appena, con gli occhi viola chiaro che presero a brillare di un improvvisa tranquillità... E poi di nuovo da del sospetto.

-Sei entrata in una locanda non per bere o mangiare, ma per chiedere di un libro?- domandò lievemente scettico.

-Piú che altro... Lo ho fatto perché... Perché mi sono persa- accennai un sorriso.

In effetti avevo la capacità di orientamento che sembrava leggermente essersi  persa per strada alla mia nascita... o non era mai stata in programma fin dall'inizio, quindi non stavo esattamente mentendo, in fondo in fondo, anche se avevo già la mappa e con la mappa, se non la mettevo al contrario, potevo arrivare a destinazione -E volevo chiedere a qualcuno esattamente come tornare... Tornare verso il market della città- inventai -Ma poi ho visto che stavi leggendo e... Io adoro leggere, ma non ho mai visto quel libro prima d'ora. Però deve essere bello , da come sembri interessato mentre lo leggi. Di che genere é?-

-Storico- rispose con voce piatta, versando la bibita nel bicchiere che aveva fatto volare in aria, schioccando poi le dita, facendolo così arrivare direttamente ad un tavolo senza aver bisogno di spostarsi.

Uno -Wow- mi scappò involontariamente dalle labbra, attirando la sua attenzione, facendogli inclinare leggermente il capo e portandolo a squadrarmi con un espressione che non sarei mai stata capace di decifrare, mordicchiandosi il labbro.

Il suo potere mi lasciava davvero senza fiato, non ero riuscita a trattenermi: beh, non mi dispiaceva essere guardata da lui, per una volta non ero io quella a fissare.

-Di che periodo tratta?- introdussi, appoggiando il gomito al tavolo e lasciando cadere il mento sul palmo della mano, lasciando dondolare le gambe a vuoto.

-Dell'anno Zero. I primi capitoli sono un po' pesanti, all'inizio, ma poi il resto, fino a dove ho letto io, é a dir poco incalzante e affascinante-

-I protagonisti?-

-Anche. Sì, decisamente anche loro sono interessanti. Diciamo che forse si sono basati più sul tenere il mistero sulla nascita del personaggio maschile, facendogli fare cose un po' senza logica al vederlo così, senza sapere quasi nulla di lui-

-Capisco- asserii, incuriosita -Penso potrebbe essere il mio tipo di libro, anche a me piacciono molto gli storici, li trovo elettrizzanti. É in prima, seconda o terza persona?-

Non mentivo, era vero, adoravo anche gli storici: certo, preferivo appunto l'horror, ma erano fantastici tutti i tipi di libri, quindi...

-Terza. Non credo che ti permetterebbero di inoltrarti nella testa di uno dei due con così tanta facilità. Vogliono mantenere il segreto generale-

-Perfetto- sorrisi istantaneamente - Forse dovrei fare anche io una cosa del genere-

-Scrivi?- lo vidi sorridere leggermente, avvicinandosi di più a me.

-Sí, parecchio. Vado da poesie e canzoni a recensioni vere e proprie-

Continuammo a parlare a lungo dell'argomento, tanto che eravamo entrambi sorridenti e il discorso risultava parecchio piacevole, ma poi mi ritrovai a ricordarmelo, di colpo, poco dopo essermi presentata a lui, siccome in precedenza non gli avevo detto il mio nome: dovevo continuare le missioni, cavolo! Mi ero quasi dimenticata di essere in un gioco.

-Saresti quindi in grado di indicarmi la strada per il market? Magari con tipo qualche punto di riferimento?-

Sì, avevo la mappa, ma no, non volevo fare 'crollare' palesemente la bugia... E poi mi piaceva parlare con lui, quindi...

-Certo, coniglietta-

"Ancora questo soprannome? Non lo aveva più utilizzato"

-Ma prima...- mosse nuovamente il dito, avvicinando un secondo bicchiere a sé e facendo la stessa cosa per una bottiglia con dentro un liquido rosso scuro, con sfumature rosate e arancioni sul fondo.

Lo guardai incerto mentre versava e me lo metteva davanti, girandosi.

-Offre la casa- interruppe, ancora prima che io potessi dire qualcosa.

-A cosa lo devo?- chiesi, guardandolo, mentre voltava soltanto la testa con un fare abbastanza calmo -Per essere stata ad ascoltare. Non ho molti amici amanti della letteratura, purtroppo, arrivare a fare uno scambio di opinioni di questo tipo su un libro non mi era mai capitato prima d'ora. E poi scrivi. Hai tutta la mia stima-

Mi venne spontaneo sorridere, afferrando il bicchiere -Oh, beh, grazie-

"Avrà anche un certo caratterino quando lo si fissa, ma... É proprio carino"

-É nettare di ambrosia, cerca di non berlo troppo rapidamente, potrebbe darti fastidio, essendo una Yeekal-

"Yeekal? Cosa cavolo é uno Yeekal? Okay. Ho bisogno di spiegazioni, spero che il gioco me le dia, altrimenti non potrò mai capire di cosa diavolo stia parlando."

Non dissi nulla, mi limitai a prendere il primo sorso dalla bevanda gentilmente offerta, sentendo un calore espandersi ad altezza dello stomaco appena lo feci.

Avrei potuto bestemmiare fortemente per quanto era buono quell'affare: sembrava l'insieme di tutti i miei frutti preferiti, con un che di... Zuccherato e piacevole, non in maniera esagerata.

Nel caso a in cui avessi avuto dei soldi, in futuro, sarei sicuramente tornata a chiederne dell'altro, che scegliessi la sua route o no.

Al momento era molto vicino al sì, ma era il primo personaggio incontrato, non potevo essere ancora del tutto convinta, insomma.

Diciamo che, al momento, potevo decisamente prenderlo in considerazione: soprattutto per quanto era bello, cavolo.

"Ci fosse un barman come lui sotto casa mia. Gli avrei già chiesto di uscire, seriamente... O in alternativa lo avrei stalkerato dalla finestra, ma dettagli"

Mi spiegò rapidamente la strada per raggiungere il market e quindi uscii, ringraziandolo e salutandolo per la sua cortesia, guardando infine, una volta uscita, il quaderno.

Improvvisamente un "okay" era spuntato in rosso nel quaderno.

Il secondo obbiettivo era 'vai al market'

"In fondo, chiedere mi é servito"


 

  
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