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Autore: MissRosalie42    18/02/2019    1 recensioni
Skam Italia.
Il titolo, Aspettando Marzo, spiega proprio perché la sto scrivendo. Pubblicherò un capitolo al giorno, fino a marzo, come se fossero clip, parlando di come la vita andrà avanti per tutti i personaggi, da un punto di vista esterno, quindi saranno tutti protagonisti a capitoli alterni.
Cercherò di non fare spoiler per chi non ha visto Skam norvegese.
Coppie che troverete sicuramente: Martino e Niccolò, Giovanni e Eva, Eleonora e Edoardo, Elia e Filippo, ma ce ne saranno anche altre (ad esempio penso di aggiungere Silvia e Luchino).
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo sessanta
Andare e restare
18 febbraio
 
Martino era da solo. I Contrabbandieri si erano offerti di accompagnarlo, ma era una di quelle volte in cui preferiva andare da solo.
Il dottor Spera lo guardò con un sorriso affettuoso.
“Ti senti più tranquillo adesso?” domandò.
Martino annuì.
In realtà il professore non gli aveva detto niente di troppo diverso da quello che gli avevano detto i suoi amici o di quello che si sforzava di pensare lui stesso, ma sentirlo da un adulto che sapeva davvero di cosa stava parlando era stato rassicurante.
“Non ti aspettavi che potessero succedere cose del genere?” chiese ancora Spera. Sapeva bene che durante la loro relazione Martino e Niccolò avevano affrontato parecchi momenti negativi, ma fino a quel momento i due ragazzi erano stati relativamente fortunati, perché l’episodio più grave restava quello di Milano. “Forse pensavi che situazioni come quella di Milano sarebbero state molto più rare” gli disse infatti. “Mi dispiace non sia così.”
Martino guardò il soffitto con insistenza, nel tentativo di trattenere le lacrime.
“Stavolta non è stato come a Milano” rispose. “Quella volta non stavo capendo niente, e comunque non avevamo il rapporto che abbiamo adesso, e poi non mi aveva mandato via.” Fece una piccola pausa per respirare. “Non mi aveva mandato via” ripeté con voce spezzata.
Il ragazzo abbassò lo sguardo e fissò negli occhi il professore.
“Ieri mi ha mandato via” mormorò con un filo di voce.
Parlarono per un’altra decina di minuti, Martino si riprese e infine si alzò dalla sedia sgangherata e si avviò alla porta, ma prima di uscire si voltò di nuovo verso il dottor Spera.
“Com’è andata con mia madre?” gli domandò a bruciapelo, cogliendolo di sorpresa.
“Lei non ti ha detto nulla?”
In realtà mamma Rametta aveva detto a Martino che la serata era andata ‘bene’, senza sbilanciarsi, ma dal tono e dal sorriso il figlio aveva capito che per lei era andata davvero bene e che non voleva parlarne forse per paura di illudersi.
Quindi Marti scosse la testa e aspettò la risposta di Spera.
“È andata bene” disse allora il prof, con un sorriso. “Per me, almeno. Spero anche per lei. Tu sei proprio sicuro che la cosa non ti crei problemi?”
“Sì, sono sicuro.”
“Allora non ti dispiace se la invito di nuovo fuori? Anzi, se hai qualche suggerimento…”
Martino sorrise. “Le piace il cinema. E la cucina cinese.”
 
Edo: Ciao Eleonora. Come stai?
Ele: Io bene, e tu Eduardo?
Edo: Non sei divertente
Ele: È da un po’ che non ti fai sentire, stavo quasi iniziando a preoccuparmi
Edo: Nemmeno tu ti sei fatta sentire
Ele: Sono stata impegnata
Edo: Voglio sentire la tua voce
Ele: Appena tornerò a scuola non riuscirò a evitarti ogni giorno, quindi sicuramente la risentirai
Edo: A volte non capisco se stai scherzando oppure se sei seria quando mi dici queste cose. Posso chiamarti o mi chiudi il telefono in faccia?
Ele: Prometto che rispondo
 
Ele: Sono stata un’ora al telefono con Edoardo
Eva: Pochissimo
Ele: Dai non prendermi in giro. Come si comporta lì?
Eva: Che io sappia non si vede con nessuna da quando sei partita
Ele: Sicura?
Eva: Fede non è proprio uno che sappia tenere la bocca chiusa eh e Edo stesso non è molto discreto, penso che in qualche modo l’avrei scoperto se fosse andato a letto con qualcuna ma ovviamente non te lo posso dire al 100%
Eva: Non ti fidi ancora di lui?
Ele: Non lo so
Ele: Tu ti fideresti?
Eva: Io mi sto fidando di Federico, fai un po’ tu
Ele: Vero…
 
“Comunque non era granché” disse Becca, mentre lei, il fratello e Federica uscivano dal cinema.
“Non era poi tanto male, dai” disse Fede.
“Regà ma state male, è un film pazzesco” Chicco Rodi alzò gli occhi al cielo, indignato.
“Se lo dici tu.” Becca fece lo stesso gesto esasperato, e Federica rise.
Anche se non erano fratelli di sangue, si vedeva che erano cresciuti insieme. Caratterialmente si somigliavano molto. Becca era una tosta e Fede la adorava.
“La tua parte preferita sicuramente è quella in cui le due ragazze entrano a scuola di notte” disse.
“Invece no. Io avrei saputo girarla molto meglio” si vantò Rodi.
“Di che parlate?” domandò Becca, incuriosita.
“Non lo sa?!?!” Fede guardò l’amico con tanto d’occhi e scoppiò a ridere, così entrambi le spiegarono il tutorial che il ragazzo aveva girato insieme a Rocco Martucci.
“Tu e l’amico tuo siete pazzi” commentò la sorella.
“Può darsi” poi Chicco guardò Fede. “Proprio l’altro giorno pensavamo di girarne un altro. Devo pur dare qualcosa al mio pubblico anche adesso che sono andato via. Ti unisci a noi?”
Gli occhi di Federica si illuminarono. “Assolutamente sì” rispose.
 
Marti: Ciao Nico. Lo sai che mia madre esce con Spera? È surreale, vero? Però la cosa non mi dispiace. Tu invece come stai? Ti penso sempre, ogni secondo. Buonanotte.

Fine capitolo sessanta
   
 
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