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Autore: Sarah Shirabuki    18/02/2019    1 recensioni
Salve! Eccomi con una fanfiction stavolta riguardante l'universo di Saint Seiya. La mia storia è un sequel di " il figlio di Hades - una nuova Guerra Sacra ", e non tiene conto delle altre saghe, come Omega e compagnia, ma solo delle classiche. Ho voluto cambiare un pò di dettagli rispetto alla saga canonica, e forse alcuno personaggi saranno OOC.
Sono passati sette anni da quando Shura ha sconfitto il padre ai Campi Elisi, e la pace pare regnare sovrana sulla terra. Il giovane è rimasto al gran tempio ed è ormai diventato cavaliere d'oro dei Gemelli. Tutto scorre tranquillo fino a quando una giovane non bussa alla porta di Crystal e Tea, ora sposati e genitori di due bimbi, e rivelerà di essere la figlia della fanciulla e dell'ex cavaliere di Gemini, Saga. Un misterioso nemico intanto sta aspettando di potersi risvegliare dal suo lungo sonno, mentre un giovane pare dare la caccia alla bella Iris. Il corpo di un cavaliere d'oro verrà trafugato dal Gran Tempio, come mai? Chi sarà il nuovo e temibile nemico che, secondo il Gran Sacerdote, supererebbe Hades in crudeltà? Vi invito a leggere anche la prima storia per conoscere meglio i personaggi OC.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Gemini Saga, Nuovo Personaggio, Pegasus Seiya, Saori Kido
Note: OOC | Avvertimenti: Incest, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il risveglio del male - trilogia '
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Il Gran Sacerdote corre per i corridoi, sollevando l'ampia veste per non inciampare e finire a terra. " Allarme! Allarme! Avvertite i Cavalieri d'Oro, che accorrano! ". Grida. Le guardie si inchinano con rispetto per poi prendere parola. 

" Mio signore! Gemini è uscito da un pò, al Gran Tempio ci sono solo Aries e Scorpio al momento ". Sentenzia uno di loro. L'uomo annuisce per poi cercare di recuperare la calma. 

" Mandateli a chiamare, immediatamente! ". Fa sempre più concitato. Le guardie annuiscono per poi alzarsi e correre alla prima ed all'ottava casa, a cercare i Cavalieri che le presiedono. 

Dopo un pò di tempo Kiki e Subaru giungono al cospetto del Patriarca, inchinandosi in segno di rispetto. " Gran Sacerdote, cos'è avvenuto per farvi agitare in tal modo? ". Chiede Kiki. L'uomo ha recuperato un minimo di calma ed osserva i due Cavalieri di fronte a lui, per poi riprendere parola. 

" Una catastrofe, Kiki: la Megas Drepanon è scomparsa ed il sigillo di Athena è stato infranto ". Parole lapidarie che fanno sbiancare l'arancione, mentre il turchino alza finalmente lo sguardo. 

" Come dite? ma avevate detto che era in un luogo protetto: ci avete detto di non avvicinarci, che sareste stato voi a sorvegliare quell'arma a vostra detta pericolosissima. Non conosco i dettagli, ma... ". Si ferma mentre il Gran Sacerdote porta entrambe le mani al volto in segno di disperazione. 

" Subaru, non è il momento per le spiegazioni: è ormai evidente che quel Dio di cui vi ho parlato ed i suoi Ghost si stanno risvegliando, e che probabilmente è stato uno di essi a sottrarre l'arma per volere del suo signore. Non percepisco il suo Cosmo, però... ". Si ferma di scatto per poi rimettersi in piedi con fare solenne: non può mostrarsi in questo stato di fronte ai suoi sottoposti anche se la situazione è decisamente critica. Il Gran Sacerdote riprende parola di li a poco. " Aries, Scorpio: vi ordino di partire immediatamente e recuperare il corpo di Saga di Gemini, a qualsiasi costo. Fatevi accompagnare da Gemini, Leo, Virgo, Libra, Sagitter ed Acquarius ". Comanda. Subaru ruprende nuovamente parola. 

" Con tutto il rispetto Gran Sacerdote, ma se come dite c'è una divinità dietro trovo poco saggio lasciare il Gran Tempio incustodito ". Sentenzia mentre Kiki lo guarda ed annuisce: è infatti d'accordo con lui. " Propongo che sia Kiki ad iniziare le ricerche, anche perchè una sola persona desterà meno sospetti nei nemici piuttosto che un intero gruppo di Gold Saint. Se partissimo tutti insieme rischieremmo di metterli sulla difensiva, e scovarli ci sarebbe difficile se non impossibile ". Il Gran Sacerdote riflette un istante per poi annuire in segno di assenso: Scorpio non ha torto. 

" Hai ragione, Scorpio. E sia dunque: Kiki, partirai domani all'alba ed inizierai le ricerche del corpo di Saga ". Sentenzia. Aries annuisce.

" Come comandate, Gran Sacerdote ". Risponde risoluto. Il Patriarca li congeda entrambi e, una volta fuori dalla stanza, Kiki mette una mano sulla spalla dell'amico. " Subaru ". Lo chiama, e lui si volta a guardarlo. " Dimmi, hai avvertito tua madre della situazione? ". Chiede. Lui annuisce per poi prendere parola. 

" Si, mia madre sa ed ha deciso di darci una mano inquanto Sacerdotessa Guerriera del Gran tempio, anche se dopo la morte di mio padre ha deciso di non combattere più per potersi dedicare a me ". Spiega. Kiki riflette un momento per poi riprendere parola. 

" Ma toglimi una curiosità: si può sapere chi era mai tuo padre? In fin dei conti conosco piuttosto bene tua madre, eppure non sono mai riuscito a capire di chi si possa essere innamorata al punto tale da avere un figlio, lei che era così dedita alla lotta dopo una precedente delusione amorosa ". Chiede in tono quasi scherzoso. Subaru ride un pò. Sul suo volto rimane un sorrisetto quasi compiaciuto mentre il giovane porta una mano chiusa a pugno accanto al cuore, con fare orgoglioso. 

" Amico mio, da chi credi abbia ereditato questa armatura? ". Chiede il turchino, e l'altro sgrana gli occhi sconcertato. " E' vero, in precedenza mia madre era innamorata di un altro uomo. Ma questi le rivelò che c'era un'altra donna nel suo cuore, e lei in fine lo accettò rimanendo comunque amica con entrambi. Poco prima della battaglia contro il signore degli Inferi di sedici anni fa, lei e mio padre iniziarono ad avvicinarsi. Poi beh, il resto lo posso solo immaginare ". Fa una leggera linguaccia mentre Kiki è ancora strabiliato.

" Ma allora tu sei il figlio di quell'uomo... ". Fa semplicemente. Subaru sospira pesantemente, tornando serio. 

" Andiamo a fargli visita? Ho voglia di restare un pò con lui ". Chiede all'amico che annuisce. I due Cavalieri d'Oro si dirigono al cimitero dove sono stati seppelliti Kanon e gli altri Cavalieri D'oro, e passando davanti alla tomba profanata di Saga non possono fare a meno di incupirsi. " Che scempio ". Sentenzia Subaru scuotendo il capo. " Chiunque sia quella divinità, va fermata al più presto: se non ha avuto nemmeno rispetto per un morto, non oso immaginare dove potrebbe arrivare se, come dice il Gran Sacerdote, si dovesse risvegliare ". Kiki annuisce trovandosi concorde su tutte quelle parole. 

" Hai ragione: non oso pensare a come deve stare la figlia di Saga in questo momento. Sicuramente avrà saputo di ciò che è successo ". Constata l'arancione. Subaru gli risponde di li a poco. 

" E' vero, non oso immaginare che avrei fatto io se ad essere trafugato fosse stato il corpo di mio padre ". Fa mentre si alza da terra dove si era precedentemente inginocchiato, dirigendosi alla tomba di un altro Cavaliere D'Oro. " Però Kiki, chi lo avrebbe detto? Io che salvo la figlia di Saga ". Sorride appena ripensando a quando salvò Iris da quegli uomini che il Gran Sacerdote ha definito Ghost. Kiki lo guarda con un leggero sorriso. 

" Di un pò, non è che la ragazza ti piace? ". Chiede. Subaru si affretta a scuotere il capo in segno di negazione, eppure è arrossito come un semaforo rosso. 

" Ma che dici? Sono solo sorpreso, tutto qui ". Fa scuotendo entrambe le mani davanti al viso come ad accentuare tali parole. Kiki ride un pò per poi mettergli una mano sulla spalla. 

" Certo, ti credo. Però nel caso in cui ti piacesse ti prego, non fare come il tuo solito e cerca di non giocare con lei, altrimenti Gemini ti farà perdere per sempre nella Dimensione Oscura ". I due amici ridono un pò mentre il turchino risponde. 

" Oh no, non ci tengo a scatenare l'ira di Shura ". Detto questo arriva finalmente alla tomba desiderata, dove si inginocchia. Kiki resta dietro di lui ad occhi sgranati: aveva dunque ragione! Subaru è il figlio di quell'uomo! " Ciao, papà ". Sussurra il giovane Cavaliere di Scorpio mentre accarezza leggermente quella lapide. Kiki gli si inginocchia accanto. 

" Quindi è vero: tuo padre era... ". Ma si ferma mentre Subaru finisce la frase al suo posto. 

" Si: Milo di Scorpio, era lui mio padre. Purtroppo morì quando mia madre era ancora incinta, e così non ho potuto conoscerlo. Ma da ciò che mi hanno detto era un grande uomo, devoto alla Dea Athena al punto di sacrificarsi per lei nell'abbattere il muro del lamento, negli Inferi ". Fa con malinconia. Kiki annuisce per poi posargli una mano sulla spalla. 

" Anche mio fratello Mur morì in quell'occasione. Non sei solo, capito? Ora hai i tuoi amici accanto, e tua madre. Anche lei sarà sempre la benvenuta al Gran tempio date le battaglie che ha sostenuto in nome di Athena ". Subaru annuisce per poi cercare di mascherare la tristezza con il suo solito sorriso beffardo. 

" Beh, non siamo venuti qui per frignare, men che meno davanti alla tomba di mio padre: cosa penserebbe nel vedere il suo figliolo piangere come un lattante? ". Ridacchia, ma Kiki percepisce tristezza nel suo tono. Appena i due amici si alzano da terra il Cavaliere di Aries gli posa la mano sulla spalla. 

" Non c'è bisogno che fingi: puoi piangere se vuoi, sono sicuro che anche lui capirà ". E guarda quella tomba per poi posare lo sguardo sull'amico. " E' normale piangere: lo faccio anche io per mio fratello, a maggior ragione lo puoi fare tu per tuo padre. Nessuno ti giudicherà, capito? ". Sorride. A quelle parole Subaru sospira pesantemente: guarda la lapide, poi Kiki. In fine scoppia in lacrime per poi gettarsi letteralmente tra le braccia dell'amico: uno sfogo trattenuto per troppo tempo, ma che prima o poi avrebbe dovuto avvenire. 

" Non sai come avrei voluto conoscerlo, vederlo almeno una volta ". Sussurra tra i singhiozzi. Kiki annuisce comprensivo per poi posargli una mano tra i capelli: sa che parlare sarebbe futile ora. Solo i gesti contano. 

Tea entra in salone, dove da un pò ha lasciato Shura ed Iris: ha preferito lasciarli ancora soli per potersi chiarire definitivamente e, cosa più importante, per poter permettere a lui di consolare la ragazza dopo la recente scoperta: il corpo di Saga è stato trafugato. Ancora non ci può credere, e le parole di Saori rimbombano nella sua testa: c'è una sola divinità oltre ad Hades che sa giocare con la vita e la morte a suo piacimento, tuttavia la Dea della giustizia non ha voluto rivelare nulla circa l'identità di tale individuo. La giovane osserva i suoi figli e non può fare a meno di sorridere un pò: Iris si è addormentata con la testa sulla spalla del fratello, e lui le circonda la vita con un braccio e, a tale vista, la reincarnazione di Persefone non può fare a meno di sorridere un pò. " Che dolci ". Sussurra. Prende una coperta per poi posarla su entrambi ed in seguito guardando il figlio con un pò di tristezza: quanto vorrebbe che la perdonasse, in fine. Ma sa anche che non gli deve forzare la mano, che tanto più insisterà e tanto più lo farà allontanare. Posa la coperta sul figlio per poi accarezzargli il viso. Fa per allontanarsi ma si accorge che lui sta parlando nel sonno. 

" Mamma... ". Mormora. La ragazza lo guarda mentre istintivamente posa una mano sul viso del figlio. 

" Sono qui amore mio, la mamma è qui ". Si siede accanto a lui per poi stringerlo tra le braccia: non importa anche se ormai è un giovane adulto, per lei rimane quel bambino indifeso da proteggere. Lui sembra percepire il suo abbraccio eppure non riesce a calmarsi. Piange nel sonno. 

" Papà... ". Per la prima volta dalla sconfitta di Hades pronuncia quella parola. Tea rimane spiazzata: si starà riferendo ad Astraeus? ".. perchè? ". Sussurra solamente il moro mentre una lacrima scende involontaria sul suo viso. " Perchè ci hai abbandonati? Perchè non mi hai mai voluto...? ". Si, parla di Astraeus senza dubbio pensa Tea: anche se in effetti non è esattamente suo padre, dato che lui è il figlio di Hades, il suo abbandono ha sempre pesato su Shura. Lei ha cercato in ogni modo di non farglielo pesare e di fargli capire che non era solo, ma a quanto pare la ferita è rimasta aperta. Stringe forte a sè il figlio. 

" Non pensare a quel demonio, tesoro. Non ci pensare più: nè Astraeus nè Hades potranno più farti del male, ed accanto a te hai un nuovo e meraviglioso papà ". Gli sussurra mentre gli accarezza i capelli, riferendosi al marito senza dubbio. Le sue parole sembrano finalmente calmare il Cavaliere di Gemini che, di li a poco, torna a dormire sereno. Tea si alza per poi posare lo sguardo su Iris: sta stringendo il fratello come fosse un'ancora di salvezza. Probabilmente entrambi si capiscono a vicenda: entrambi sono cresciuti senza il loro padre e con il solo affetto della madre, lui i lsuo ed Iris quello di Alcmena. Forse pensa, è proprio per questo che Shura non si è sentito di restare in collera con lei ed è in fine tornato. La donna decide di lasciarli tranquilli per poi tornare alla sua stanza alquanto pensierosa: sta attenta a non svegliare il marito ma rimane accanto alla finestra, guardando al di là di essa ed in direzione del Gran Tempio. " Speriamo che tutto si risolva alla svelta... ".Sussurra. Una strana sensazione la prende di colpo: è come fosse nostalgia mista a tristezza. Non capisce come mai succeda, ma il suo lato divino pare metterla in guardia all'improvviso come se accanto a lei vi fosse un cosmo ostile. La donna scuote il capo: ma che va a pensare? Non c'è nessuno o sicuramente i Cavalieri lo avrebbero percepito e sarebbero entrati in azione, lei stessa ed Athena anche. Eppure quella strana sensazione non la lascia fino a quando, nella sua mente, non sente una voce. 

" Segui i segni. Avanti, vieni da me ". E' una voce quasi familiare alla donna, tuttavia non le mette apura come era invece ai tempi di Hades. Fa per ignorarla credendo che sia solo frutto della sua fantasia, ma improvvisamente la falce della morte si illumina per poi teletrasportarsi nelle mani della padrona. La ragazza rimane un pò perplessa: che significa? Perchè il potere della sua arma divina si è attivato adesso? Guarda il marito ancora addormentato: la ragione le direbbe di svegliarlo ed uscire insieme a controllare, ma l'istinto ha la meglio. La fanciulla divina indossa il proprio mantello per ripararsi dal freddo ed esce di casa, impugnando la falce della morte. 

" Adesso basta giocare: chi sei? Mi hai parlato attraverso il mio cosmo, quindi presumo non sia un essere umano ". Sentenzia la fanciulla divina. In seguito nota una presenza che sin ora aveva ignorato: è posato ad un albero ed un cappuccio cela la sua identità, ma da lui emana un cosmo terribilmente aggressivo. Tanto quanto lo era quello di Hades, senza dubbio. 

" Testarda e battagliera come sempre, eh Tea? ". Le chiede. La donna non abbassa la propria arma e lo guarda con sospetto. 

" Chi sei? Come conosci il mio nome? ". Chiede risoluta ed un pò fredda. L'altro non rivela la propria identità nè toglie il cappuccio che lo aiuta a celarla, tuttavia si avvicina a lei fino ad arrivare a pochi centimetri da lei che per istinto frappone la falce tra loro. " Non ti avvicinare: questa è una falce deicida, distrugge corpo ed anima di chiunque. Se mi tocchi... ". Non finisce la frase: lui la guarda ironicamente e, per un solo istante, il suo sguardo da i brividi alla fanciulla alla quale pare allo stesso tempo di riconoscerlo. Il misterioso uomo di fronte a lei rimane con quel ghigno ironico. 

" Falce Deicida, eh? ". Chiede. Incredibilmente afferra la lama della falce di Tea: nessun livido compare sulla sua mano nè il suo potere pare esserer soppresso, ma che signicica? " Ci sono Dei tuttavia, ai quali la tua falce non può fare nulla: questo perchèhanno un'arma sua pari ". Il sangue di quel giovane si posa sulla lama della falce della morte e la ragazza pare sentirsi male: è come se un potere maggiore sopprimesse quello della sua arma e non fosse in grado di proteggerla, nè di farle espandere il suo cosmo divino. Con uno strattone lui riesce a farla cadere a terra per poi gettare la sua arma a qualche metro di distanza, nemmeno fosse carta pesta. " Avevo pensato di mandare i miei Ghost a prenderti, ma in fine ho fatto bene a venire io: loro sarebebro stati annientati dal tuo potere, ed hanno un altro compito a cui assolvere per cui non posso permettermi di perderli ". La donna lo guarda sconvolta: perchè più sente la sua voce, più non le è nuova?

" Ma tu chi sei veramente? ". Chiede semplicemente e facendo per alzarsi. Ma nelle mani del ragazzo compare una falce simile a quella di lei ma illuminata di un'aura tra il viola ed il nero. 

" Come? Non riconosci la falce che per anni fu custodita al Gran Tempio? Strano: quel vecchio dovrebbe avertela mostrata, almeno una volta. E se non lui, la tua cara amica Athena ". Tea sgrana gli occhi: certo che ha visto quell'arma. Il Gran Sacerdote ed Athena le chiesero se potesse porre un suo sigillo su essa, inquanto detentrice anche del potere di Hades, unica divinità che ai tempi del mito non pose un sigillo su arma e corpo di un Dio molto, troppo pericoloso. Così forte da costringere Zeus, Hades, Nettuno ed Athena ad una straordinaria alleanza per fermarlo. Ma la Dea della morte spiegò di non poterlo fare: il potere di Hades era sigillato nella falce della morte e, per il momento, sarebbe stato meglio non liberarlo. La battaglia si era conclusa infatti da poco più di otto mesi ed era troppo presto per farlo, il rischio era troppo elevato. Da allora il Patriarca e la sua amica non le chiesero più nulla, ma adesso? Che ci fa la Megas Drepanon in mano a colui che le è di fronte? Lui si inginocchia per arrivare alla sua altezza e per istinto la ragazza fa per arretrare. Tuttavia lui è più rapido e le prende il mento tra due dita costringendola ad alzare lo sguardo e guardarlo. Ed ancora una volta alla giovane pare di conoscerlo. " Il tuo potere divino sarà ben presto sigillato dal potere del mio sangue: perchè credi che abbia toccato la falce della morte? ". Ghigna il giovane. Tea vorrebbe liberarsi dalla sua presa ma una fitta le attraversa il corpo mentre la sua falce si illumina di un'intensa aura nera che lentamente sta risucchiando una buona parte del suo potere divino per impedirle di difendersi. 

" Che cosa... il mio potere... ". Mormora la bruna iniziando a sentirsi sempre più indebolita. 

" Il tuo potere è parzialmente sigillato, rassegnati a questo e vieni con me ". Sentenzia lui per poi prenderle il viso tra le mani e, dopo averla fissata intensamente posa le sue labbra su quelle di lei.Tea rimane shoccata: vorrebbe reagire ma le forze la abbandonano di colpo: sviene letteralmente addosso a quel giovane misterioso che, come se avesse previsto ogni cosa, interrompe il bacio e la stringe a sè per poi prenderla in braccio.

" Il tempo scorre inesorabile, e stavolta scorrerà verso la vittoria per me e la sconfitta di Athena. Ma adesso, nessuno strafalcione ". Richiama la falce della morte come se fosse una sua arma, e questa scompare assieme alla Megas Drepanon. Tiene la Dea della morte in braccio e sogghigna compiaciuto. " Mi sei mancata ". Sussurra solamente. Sta per andarsene ma una voce alle sue spalle lo ferma.

" Per il Sacro Acquarius! ". Grida un Cavaliere che ben riconosce. Lui schiva il colpo con una velocità sorprendente mentre l'albero retrostante si congela all'istante. 

" Crystal di Acquarius, così hai percepito il mio cosmo anche se lo celavo? ". Gli chiede con palese ironia. Il cavaliere lo guarda furioso. 

" Chiunque tu sia, lascia immediatamente mia moglie! ". Grida alterato. L'altro esita un pò per poi sfoggiare una risata sadica e malefica. 

" Lei appartiene a me adesso, quindi impara qual'è il tuo posto e non ti intromettere ". Con la sola forza dello sguardo fa volare il Cavaliere a qualche metro di distanza. Attirati dal trambusto anche Seiya e Saori escono in giardino. 

" Crystal! ". Fa la Dea della giustizia, attutendo con il proprio cosmo la caduta del Cavaliere. Questi si alza dopo un istante. 

" Athena, quell'uomo ha preso Tea ". Fa notare. Athena guarda prima l'amica poi il loro avversario. 

" Chi sei? Cosa vuoi dalla Dea della Morte? ". Chiede: intuisce che non si tratta di un uomo comune ma non riesce ancora a capire chi sia. Lui la guarda malignamente per poi prendere parola. 

" Come ho detto al tuo patetico Cavaliere, questa donna apaprtiene a me. La divinità che servo mi ha promesso che non le torcerà un capello, anche perchè ha bisogno di me per la sua rinascita ". Si ferma un istante mentre anche in Athena si risveglia una sgradevole sensazione. La donna impugna lo scettro che le è proprio. 

" Rivelami chi sei! ". Ordina. Fa per attaccare ma lui, dopo aver posato Tea ad un albero ma sempre dietro di lui, in modo che rimanga fuori dalla portata dei Guerrieri dorati e della Dea, richiama a sè la sua arma ancora una volta e contrasta lo scettro di Nike. Athena rimane sgomenta. " La Megas Drepanon! Ma allora tu sei... ". Le parole le muoiono in gola: dietro quell'uomo vede uno spettro. I suoi sospetti trovano conferma. Questo parla ad Athena direttamente tramite il Cosmo. 

" Oh, vedo che ti ricordi di me, eh Athena? Ricorderai anche la promessa che ti ho fatto quando, ai tempi del mito, tu, Hades, Zeus e Nettuno distruggeste la mia anima e sigillaste i miei poteri ed il mio corpo, oltre a sottrarmi la mia arma ". La Dea della giustizia non demorde e cerca ancora una volta di attaccare per rivelare anche l'identità dell'uomo che sta cercando di rapire Tea. " Non serve: lui ha il mio potere, l'ho assoggettato al mio volere. In cambio gli ho promesso che gli avrei lasciato la sua bella, che non le avrei tirto un capello. Lo stesso non posso dire della ragazzina, purtroppo ". Provoca la sua avversaria che, con un abile balzo, evita un attacco rivolto in sua direzione. Seiya prende parola di li a poco.

" Ora basta parlare! Per il Sacro Sagitter! ". Attacca infuriato. Lo spettro scompare nuovamente mentre l'avversario, stanco di questa contesa, sta per attaccare. Ma in sua difesa interviene un giovane dai capelli corvini ed un ghigno sadico. 

" Lascia che mi occupi io di questi pagliacci ". Sentenzia. L'altro annulla il proprio attacco per poi annuire. 

" E sia: tu occupati di Athena e di questi due Cavalieri. Io ho già ottenuto ciò che voglio ". Detto questo riprende Tea tra le braccia, per poi guardare con un ghigno malefico Crystal. " Adesso tocca a me: questa donna resterà al mio fianco per sempre, e niente e nessuno lo potrà impedire ". Sentenzia. Il Cavaliere di Acquarius stringe i pugni. " Ma se proprio vuoi incontrare la morte, provando a riprendertela, allora ti aspetto al Tempio del Tempo. E forse, saprai chi sono veramente ". Detto questo scompare esattamente com'è giunto. Seiya sta cercando di colpire il suo rivale che, infastidito da quell'intromissione, decide di scagliarsi su di lui con tutta la sua furia. 

" Dimensione oscura! ". Grida. L'attacco o meglio, il nome di esso fa distrarre Seiya. Solo l'intervento della moglie gli evita una sonora sconfitta. Il moro sogghigna compiaciuto. " Vorrei restare a giocare con te, Sagitter, ma il mio signore mi aspetta. Tuttavia, la sfida è valida anche per te: vieni al Tempio del Tempo, e li incontrerai la tua fine ". Sogghigna per poi scomparire, esattamente com'è giunto. Saori soccorre l'uomo mentre Crystal si avvicina sgomento. 

" Avete visto? ha... ha usato il colpo di... ". Si ferma dovendo deglutire, come se tutta la sua saliva si fosse prosciugata. Saori annuisce.

" Si: era il colpo di Saga di Gemini, non ho dubbi in merito. Quel ragazzo deve essere legato a lui in qualche modo. Ho percepito la sua stessa notte nel cuore, lo stesso cosmo ostile di quando era Arles a prevalere nel cavaliere della terza Casa. In oltre... ". Si ferma ripensando a quello spettro orribile. " In oltre, è tempo he vi sveli chi è il nostro nemico: ora non ho più dubbi in merito ". Ammette Athena. I suoi Cavalieri la guardano per poi annuire, pronti ad ascoltarla. 


Salve miei fans, come va? Perdonatemi se questo capitolo fa un pò pena, ma prometto che il prossimo sarà migliore. Allora, abbiamo finalmente scoperto
  
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