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Autore: lmpaoli94    18/02/2019    1 recensioni
In un tempio nascosto tra le montagne e completamente all’infuori del tempo e dal mondo conosciuto, Kagome Sango e Kagura si allenano per diventare le prossime guardiane degli spiriti dei guerrieri samurai.
Ma una di loro tre nasconde un segreto che metterà in pericolo il loro futuro, scatenando l’ira dei loro rispettivi maestri.
E come se non bastasse, ci si metterà pure l’amore delle tre ragazze verso i loro rispettivi maestri a peggiorare una situazione già tremendamente intrigata.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Coppie: Inuyasha/Kagome, Kagura/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Appena Sango accasciò il corpo dolorante di Miroku nella sua stanza, avvertì Donna Kaebe che se si fosse svegliato, di chiamarla immediatamente.
< Sarà fatto, Sango. >
< Bene. Grazie. >
< Aspetta un momento > replicò la donna anziana fermando la ragazza sull’uscio della porta < Sei sicura di quello che stai facendo? >
< Mai stata più sicura prima d’ora. >
< E credi di vincere contro il tuo maestro? >
< So che sarà un duello senza esclusioni di colpi. >
< E se tu avessi la peggio? >
< Gliel’ho già detto: lascerò per sempre questo tempio. >
< Sango, io non so… >
< Scusate la mia impertinenza Donna Kaebe. Ma devo andare ad allenarmi. Con permesso. >
Una volta che si ritrovò in corridoio, Sango s’imbatté sulla scalinata che portava dritta alla stanza del demone.
“Il mio destino si compirà questa notte…”
< Sango! Sango! > gridò Kagura e Kagome attirando la sua attenzione < Che cosa stai facendo qui? >
< Sto per tornarmene nella mia stanza. Devo meditare. >
< Meditare? Che sciocca perdita di tempo… Dovresti allenarti con la spada > ribadì Kagura.
< Quello che faccio non sono affari tuoi > ribatté piccata Sango < Adesso lasciatemi da sola. >
< Sango… >
Ma la ragazza non rispose, limitandosi a chiudersi nella sua stanza e a coprire le finestre per immergersi nel buio e nel silenzio più totale.
 
 
I raggi solari del pomeriggio che avevano riscaldato l’area del tempio, fecero spazio ad una pioggia battente e intermittente.
< Kagura, secondo te dovremmo disturbare Sango? >
< Assolutamente no. Non voglio che si arrabbia anche contro di noi. >
< Ma ormai è notte fonda! Dobbiamo rientrare nella nostra camera. >
< Potremmo cercare un’altra stanza. >
< E dove? >
< Non lo so. Questo dovremmo chiederlo a Donna Kaebe. >
Ma Kagome non ne voleva sapere, irrompendo nella sua camera completamente immersa nel buio.
< Kagome, ma sei impazzita?! >
< Dove si trovano i fiammiferi? >
< Sul comodino appena entri nella stanza. >
Dopo aver acceso le candele, Kagome fu molto sorpresa di non trovare nella stanza Sango.
< Ma come? Eppure credevo che fosse qui. >
< Magari sta dormendo. >
< Vieni a vedere con i tuoi occhi. Qui dentro non c’è e il suo letto è completamente intatto. >
Non sapendo che cosa pensare, Kagura optò per chiamare Sesshomaru e Inuyasha.
< Ma se fosse andata fuori? >
< Con questo tempo? Sarebbe da pazzi. >
< Eppure Sango potrebbe essere di quest’avviso, sai? >
< Allora non dovremmo dire niente ai nostri maestri. >
< Secondo me, no… >
Ma mentre Kagura e Kagome stavano pensando su dive fosse la loro compagna, sentirono alcuni rumori sospetti provenire dal piano di sopra.
< Che cos’è stato? >
< Non lo so, ma sicuramente niente di buono. >
< Forse dovremmo andare a controllare. Tu che cosa ne pensi, Kagura? >
< Non lo so… E se ci cacciassimo nei guai? >
Ma i rumori misteriosi continuarono ad aumentare e a divenire sempre più forti.
< E se avvertissimo i nostri maestri? >
< Meglio non disturbarli… Potremmo sbrigarcela da sole. >
< Che cosa?! >
< Sì, hai capito bene Kagome… Oppure hai forse paura? >
< Paura io? Assolutamente no. Andiamo! >
Dopo essersi fatta coraggio, Kagome accompagnò la sua compagna verso un mistero alquanto inquietante.
< Questo rumore proviene dal piano di sopra > fece Kagome con la voce spezzata.
< Dalla stanza del demone… >
< Esatto. >
< Adesso basta. Se continuo di questo passo, rischio di farmela addosso dalla paura. >
< Sei una vera fifona, Kagome. >
< Essere coraggiosa non ti servirà niente quando sarai morta! >
< Abbassa la voce! Vuoi farti sentire da tutti?! >
< Non me ne importa niente! >
Avanzando a passo molto lento, videro che dinanzi la stanza del demone non c’era nessuno.
< E se il ladro fosse già dentro? >
< Proverò a controllare. >
Appena Kagura mise la mano sul porta, fece scattare inavvertitamente un allarme e decine di guardiani samurai piombarono addosso alle due ragazze.
< Finalmente! Abbiamo trovate le ladre! > gridò uno di loro.
< No! Vi state sbagliando! > cercò di difendersi Kagome.
< Silenzio! Non dite neanche una parola. Chiamate subito il maestro Inuyasha e il maestro Sesshomaru. >
Aspettando alcuni minuti che parvero infiniti, alla fine Kagome e Kaura si ritrovarono al cospetto dei due maestri.
< Finalmente lì abbiamo catturati, maestri. Eccole le ladre che hanno tentato di entrare nella stanza del demone. >
< Maestri, qui ci deve essere un errore. >
< Tacete tutte e due > replicò Sesshomaru senza mezzi termini < Siete state colte con le mani nel sacco. Non avete nessuna possibilità di difendervi. >
Completamente disperata, la povera Kagome cominciò a piangere ininterrottamente senza provare alcuna vergogna.
< Sei solo una debole, Kagome. Mi vergogno per essere stato un tuo maestro. >
< Adesso finiscila, Sesshomaru. È irrispettoso dire quelle parole. >
< Sono la pura verità, Inuyasha. La ragazza deve capire. >
< La situazione è già abbastanza compromessa e tu vuoi ancora peggiorarla? >
< Finiscila. Non voglio sentire i tuoi piagnistei… La tua adorata è stata catturata e accusata per un crimine grave insieme a Kagura. Mi dispiace dirlo, ma domani mattina all’alba dovranno lasciare questo tempio. >
< Che cosa?! >
< Hai capito bene, Kagura. Il vostro percorso s’interrompe qui.>
Mentre Kagome continuava a piangere come una forsennata, Kagura individuò una figura nascosta nell’ombra.
< Liberatemi immediatamente! > tuonò la ragazza.
< Per fare cosa? Ormai non puoi più sfuggirci. >
Dopo essersi liberata dalla presa del samurai, Kagura riuscì ad immergersi nei bui corridoi del tempio, inseguendo quella misteriosa figura che sembrava quasi un fantasma.
< Dove pensi di andare?! >
Una volta che si ritrovò dinanzi alla grande finestra del salone principale, Kagura scorse in lontananza una figura completamente travestita di nero.
“E’ riuscita a fuggire… Dannazione!”
< Fermati immediatamente! > l’avvertì Sesshomaru < Ormai sei in trappola. >
< Voi dite? >
Non avendo nessun’altra via d’uscita, Kagura si gettò fuori dalla finestra del salone atterrando su di un cespuglio che attutì la sua caduta.
< Fermati Kagura! >
< No! Finchè la verità non verrà a galla, combatterò per la mia innocenza e per quella di Kagome > replicò Kagura prima di immergersi nel buio della foresta.
 
 
La mattina dopo, la povera Kagome si risvegliò completamente dolorante e insonnolita.
La povera ragazza non era riuscita a dormire per tutta la notte, intimorita per la sua punizione.
< Come ti senti? > gli domandò Inuyasha accorrendo verso di lei.
< Come se il mondo mi fosse caduto addosso. >
< Mi dispiace per tutto quello che devi sopportare. >
< Maestro, io vi giurò che sono completamente innocente come Kagura. Stanotte avevamo sentito alcuni forti rumori provenire dal piano di sopra e incuriosite ci siamo diretti fino alla stanza del demone. Non potevamo immaginare che era una trappola. >
< Perché non avete avvertito me o Sesshomaru? >
< Io gliel’avevo detto a Kagura, ma sapete com’è fatta… Lei non vuole dare ascolto a nessuno. >
< Però adesso siete in guai seri e rischiate di essere espulse da questo corso. >
< Che cosa? Quindi mi state dicendo che abbiamo un’altra possibilità? >
< Questa notte ho parlato con Sesshomaru e sono riuscito a fargli cambiare parzialmente idea… Però ho due giorni di tempo per portargli il colpevole del tentato furto alla stanza del demone. Se così non accadesse, tu e Kagura sareste espulse per sempre. >
< Allora dobbiamo mobilitarci alla svelta. Ne va del mio futuro. >
< La cosa più strana che non sono riuscito a trovare Sango da nessuna parte… Tu ne sai qualcosa? >
< Prima di sentire i rumori proveniente dal piano di sopra, io e Kagura abbiamo visto il suo letto ancora intatto e ci siamo fatti un sacco di domande. >
< Quindi non l’avete più vista? >
< No. >
< In questo tempio stanno succedendo fin troppe cose strane… Non vorrei che sia proprio lei il ladro che stiamo cercando. >
< Sango una ladra? Mi pare una possibilità irrealizzabile. >
< Tutto è possibile nella vita, non scordartelo. >
< Inuyasha, invece di perdere del tempo con la tua allieva prediletta, sei riuscito a scovare Kagura? >
< No. Anche lei è scomparsa nel nulla. >
< Kagome, tu sei qualcosa vero? >
< Se sapessi qualcosa, non avrei esitato a rivelarvelo. Ho al cuore il mio futuro in questo tempio. >
Guardandola dritta negli occhi, Sesshomaru aveva capito che la ragazza stava dicendo la verità.
< D’accordo, voglio crederti… Però prima voglio ritrovare le altre due ragazze. Voglio vederci chiaro in questa storia. >
Ma prima che la sua ricerca potesse ricominciare, un urlo simile ad un ruggito attirò la loro attenzione.
< Che cos’è stato? > domandò Kagome.
< Proviene dal piano di sopra. >
Sperando che non fosse successo quello che pensava, Sesshomaru si ritrovò dinanzi alla stanza del demone.
Ma quello che vide lo lasciò completamente esterrefatto.
< Sesshomaru, cosa… >
Dopo di lui, anche Inuyasha sbiancò dinanzi a quello spettacolo.
< Il respiro del demone… E’ stato rubato… >
   
 
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