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Autore: Sarah Shirabuki    19/02/2019    1 recensioni
Salve! Eccomi con una fanfiction stavolta riguardante l'universo di Saint Seiya. La mia storia è un sequel di " il figlio di Hades - una nuova Guerra Sacra ", e non tiene conto delle altre saghe, come Omega e compagnia, ma solo delle classiche. Ho voluto cambiare un pò di dettagli rispetto alla saga canonica, e forse alcuno personaggi saranno OOC.
Sono passati sette anni da quando Shura ha sconfitto il padre ai Campi Elisi, e la pace pare regnare sovrana sulla terra. Il giovane è rimasto al gran tempio ed è ormai diventato cavaliere d'oro dei Gemelli. Tutto scorre tranquillo fino a quando una giovane non bussa alla porta di Crystal e Tea, ora sposati e genitori di due bimbi, e rivelerà di essere la figlia della fanciulla e dell'ex cavaliere di Gemini, Saga. Un misterioso nemico intanto sta aspettando di potersi risvegliare dal suo lungo sonno, mentre un giovane pare dare la caccia alla bella Iris. Il corpo di un cavaliere d'oro verrà trafugato dal Gran Tempio, come mai? Chi sarà il nuovo e temibile nemico che, secondo il Gran Sacerdote, supererebbe Hades in crudeltà? Vi invito a leggere anche la prima storia per conoscere meglio i personaggi OC.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Gemini Saga, Nuovo Personaggio, Pegasus Seiya, Saori Kido
Note: OOC | Avvertimenti: Incest, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il risveglio del male - trilogia '
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Tempi del Mito, Regno dei Cieli. 

La donna dalla lunga chioma color giada si avvicina al giovane, che ancora impugna la sua arma imbrattata di sangue. Gli posa una mano sulla spalla. " Ce l'avete fatta... ". Sussurra solamente. Lui non si volta verso di lei ma si limita ad annuire, per poi prendere parola. 

" Si, madre: è finita. Urano non è più in questo mondo e la sua anima è definitivamente distrutta, senza possibilità di ritorno ". Sentenzia. Eppure le parole della divinità rimbombano ancora nella sua mente: lui ha ucciso oggi il proprio padre, ma in futuro verrà annientato a sua volta dal suo stesso sangue. Si volta in seguito verso la Dea Primigenia per poi riprendere parola. " Avevate ragione, alla fine la sua morte si è rivelata necessaria per poter liberare anche i miei fratelli ". E si volta verso altri uomini e donne. E' una di esse a farsi avanti: una fanciulla dai lunghi capelli azzurro tenue. 

" Non posso credere che ci sia riuscito: si parla di un Dio Primigenio, colui che contribuì alla creazione di Terra e Cielo, di cui era assoluto sovrano. E tu, con una sola arma e l'aiuto di noi altri, sei riuscito prima ad evirarlo ed in fine ucciderlo ". E' ancora stupita dalla loro stessa vittoria, conseguita grazie all'unione di tutti i figli di Urano e Gaia, la madre Terra. In particolare dei Titani e di un altro figlio che ora si fa avanti. Il rosso incrocia le braccia. 

" Ammetto che anche io non ero molto fiducioso, pur avendo risposto al vostro appello: non capivo perchè aveste affidato un compito simile a lui invece che a me, che sono a mia volta una divinità Primigenia ". Gaia osserva l'altro figlio per poi prendere finalmente parola e dargli una risposta. 

" L'ho fatto perchè Chrono, tra tutti voi, era il solo che serbava un tale odio, una tale notte nel cuore da poter adempiere alla missione, accettandola e portandola a termine senza scrupoli dell'ultimo istante ". L'altro annuisce per poi tornare al fianco di colei che è la sua sposa. 

" Cosa faremo? ". Chiede semplicemente la donna dai capelli azzurri. Gaia punta lo sguardo sul figlio che ancora non ha ripreso parola. 

" Come avevo promesso, sarà Chrono ad ereditare il regno di Urano: molto presto io mi sopirò in un sonno millenario e a quel punto, figlia mia, sarete voi altri a governare questo posto sotto la guida di vostro fratello ". L'altro fissa la Megas Drepanon ancora completamente imbrattata di sangue divino mentre le sue ferite, procurate sicuramente dal padre nello scontro parricida, si rigenerano. " Mi aspetto grandi cose da te, figlio mio ". Sentenzia poi la donna dalla chioma verde. Chrono si limita ad annuire per poi finalmente posare lo sguardo sulla donna al suo fianco. Nota una ferita sul suo viso. 

" Ti ha fatto tanto male? ". Chiede per poi posare una mano su essa. La donna scuote il capo. 

" No, non fa più tanto male, la gioia per la vittoria lenisce ogni dolore ". Risponde l'azzurra. Lui annuisce solamente mentre il rosso posa lo sguardo sulla ragazza. 

" Sei stata bravissima, Rea. Ed anche voi altre, tutti quanti voi. Siete stati preziosi per la riuscita della missione ". Mnemosyne si avvicina al rosso con un sorriso. 

" Anche tu hai fatto la tua parte ". Fa semplicemente mentre lui annuisce. 

" E adesso il regno dei cieli ci appartiene ". Sentenzia con un ghigno soddisfatto un giovane dai capelli biondi, per poi avvicinarsi al fratello. " O meglio, ti appartiene ". Fa per poi posargli una mano sulla spalla. Chrono fa un cenno affermativo con il capo per poi far scomparire la Megas Drepanon, probabilmente facendola finire in un luogo più sicuro. 

" Abbiamo ancora da fare, fratello mio. Non abbiamo tempo per riposare oltre ". Sentenzia. Il biondo annuisce mentre Iperione prende parola di li a poco.

" Allora andiamo, non indugiamo ". Sentenzia mentre ripone la propria arma per poi farla scomparire a sua volta. Chrono da loro le spalle per poi lasciarsi sfuggire un ghigno.

" Si. Che il regno dei Titani abbia inizio, adesso ". Sentenzia solamente. Il loro o meglio, il suo regno era definitivamente sorto. 


Il giovane che giace addormentato continua a soffrire indicibili pene: il fatto di non riuscire ancora a rinascere sta avendo ripercussioni anche sul suo corpo e questo è un male. Il rosso cerca di tenerlo fermo mentre la moglie gli si avvicina. " Ponto ". Lo chiama, rivelando finalmente il nome del suo sposo. " E' uno strazio vederlo così! Quanto ci impiegherà prima di recuperare i poteri? ". Chiede. Poi una cosa attira la sua attenzione e la sconvolge. " Guarda! Guarda i lsuo viso! ". Fa, e Ponto obbedisce osservando il viso del fratello per poi tramutare il suo viso in una maschera di sbigottimento. 

" Non è possibile! ". Sentenzia. Il giovane ancora addormentato ha il viso contratto in una smorfia di dolore. 

" Non voglio... fa male... è insopportabile... ". Sta parlando! La sua volontà di rivivere è talmente forte che la sua anima è riuscita per qualche istante a rientrare nel corpo, anche se sicuramente ne sarà espulsa nel giro di poco. Mnemosyne gli prende la mano sconcertata. 

" Chrono, fratello mio non ti preoccupare: presto i dolori cesseranno ". Sussurra infondendo il proprio cosmo in quel corpo per potergli far superare quei dolori dati dal sigillo. 

" Cos'è che non vuoi? ". Chiede Ponto. L'altro continua a soffrire. 

" Non voglio...! La battaglia... io non voglio... che... ". Una violenta ed aggressiva aura lo circonda. " Il tempo scorre! Il tempo scorre, fa male! ". Sanguina come se le sue ferite si fossero riaperte per un solo istante. " Non deve... soffrire... di nuovo... ". Detto questo una potente onda d'urto distrugge una parete mentre lo spettro fuoriesce dal corpo, che ovviamente giace inerme ancora una volta. Mnemosyne si volta a guardarlo. 

" Chrono! ". Lo chiama. Il corpo ha smesso di sanguinare mentre lui guarda prima la sorella, in seguito il fratello. 

" Il tempo sta scorrendo troppo lentamente ". Sussurra per poi scomparire, così com'è giunto. Come avesse avuto un'intuizione il rosso corre alla stanza del Tempo dove sta la grande clessidra. Li vede la sabbia scorrere verso l'alto ed i ricordi del signore dei Titani in essa. Ma non sono soli: solo ora si accorgono della presenza di un'altra persona. 

" Saga ". Lo chiama semplicemente il rosso. L'ex Cavaliere di Athena si volta verso di lui come se nulla fosse. 

" Ponto, Mnemosyne ". Chiama entrambi mentre i due sposi lo fissano un istante, in seguito è la donna a prendere parola.

" Dove hai preso quel potere? ". Chiede semplicemente per poi accorgersi di una cosa: un giovane giace privo di sensi, ma per fortuna è sol osvenuto e non è morto. L'altro si inginocchia accanto a lui mentre gli accarezza i capelli. 

" E' il potere di Defteros: lo ha ceduto spontaneamente. Dice che il suo unico obiettivo è il risveglio di Chrono, non gli importa di soffrire. Non l'ho potuto dissuadere, se non lo avessi aiutato lo avrebbe fatto da solo ". Sentenzia. I due sposi rimangono stupefatti: allora è così. Il potere di Defteros è già passato al loro signore, in tal caso... " Però come sapete, abbiamo bisogno anche del potere della ragazza per poter completare la rinascita del nostro signore ". Una tetra risata precede l'entrata in scena dello spirito di Chrono, che può nuovamente manifestarsi ai presenti. 

" E lo avremo, molto presto avremo il potere di quella mocciosa e a quel punto... ". Ghigna: a quel punto rinascerà e concluderà la sua vendetta. " Adesso uscite tutti da qui e lasciate solo il ragazzino. Poi non andate più nella stanza dove si trova il mio corpo, fino a nuovo ordine ". Ordina risoluto. Ponto e Mnemosyne annuiscono mentre Saga rimane immobile: perchè in fondo al suo cuore sente una voce che gli dice di non farlo? Gli dice che tutto ciò è sbagliato, che lui è un cavaliere della giustizia e non un burattino di Chrono! Ah, stupidaggini! Si alza da terra sospirando pesantemente. 

" Mio signore, non abusate troppo del potere di Defteros: è ancora debole, non vorrei che sottraendogli troppe energie finisse per non farcela ". Chiede. Chrono lo guarda un istante per poi annuire.

" E sia: ti restituirò il tuo prezioso figliolo perfettamente integro e con il soffio caldo della vita ancora in lui ". Si avvicina a Defteros posandogli una mano sul viso con ironia. " Ora però, andatevene  ed eseguite i miei ordini: che i Ghost attacchino quella ragazzina. E mi raccomando, che il suo potere giunga direttamente a me ". Ordina. L'ultimo ad uscire dalla stanza è Saga, che lancia uno sguardo al figlio ed uno alla clessidra del Tempo, per poi sospirare pesantemente e poco convinto. Una volta solo lo spirito sogghigna. " E adesso occupiamoci della mocciosa ". Sentenzia. 

Iris è uscita insieme ad Alcmena: le due donne hanno voluto prendere un pò d'aria fresca per cercare di scorfare i recenti avvenimenti, anche se la cosa risulta quanto meno difficile. La fanciulla è ancora scossa dalla scoperta di avere un gemello e che è stato proprio questi ad aggredirla. La madre adottiva le posa una mano sulla spalla e le sorride amorevolmente. " Non essere afflitta, tesoro ". Cerca di rassicurarla. La ragazza annuisce mestamente con il capo. In seguito un'improvvisa aria gelida investe entrambe le donne mentre fanno la loro comparsa diverse figure incappucciate. 

" Chi... ". Mormora solamente Iris. Uno di essi toglie il mantello e rivela la propria armatura: è nera come la notte, la stessa che indossavano i due uomini che la aggredirono quando Subaru fu costretto a difenderle! " Ancora voi!? ". Chiede mentre per istinto si mette davanti ad Alcmena per poterla proteggere. " Siete i Ghost, guerrieri al servizio di Chrono?! ". Chiede la figlia di Tea: ha sentito parlare dei Ghost dalla Dea Athena, quando spiegò chi poteva essere il nemico da affrontare. Gli altri la guardano con un'espressione irrisoria per poi sfoderare le proprie armi. 

" Non ti servirà saperlo, ragazzina! ". Tutti eccetto l'uomo ancora incappucciato partono all'attacco. Iris da parte sua si difende magistralmente, ma lei è solo una donna mentre loro sono guerrieri al servizio di una divinità e pronti ad uccidere. Allora pensa, come mai colui che non ha ancora rivelato la propria identità non segue l'esempio dei compagni e rimane in disparte? 

" Chi sei!? ". Chiede ad un certo punto. L'altro si limita a guardarla ed alla fanciulla sembra quasi di riconoscere quello sguardo. " No... è impossibile! Io non posso ricordare la tua espressione, così come non puoi essere tu colui che... ". Un attacco improvviso la fa volare a qualche metro di distanza: quell'uomo l'ha distratta e lei non ha notato l'altro che la stava per aggredire. Alcmena grida per poi fare per soccorrerla. 

" Iris!! Figlia mia!! ". Grida. L'uomo misterioso la immobilizza con il solo sguardo per poi sorpassare i Ghost sfoggiando un ghigno compiaciuto. 

" Molto bene, ora che l'abbiamo trovata voi tenete ferma quella donna: a lei penso io. In fondo è per questo che Chrono mi ha riportato in questo mondo: per usare l'arma con cui, molti anni fa quasi riuscii ad assassinare la Dea Athena ". Assassinare la Dea Athena? Riportato in vita? Iris non ci vuole credere: no! No, è impossibile che si tratti di lui! Immediatamente i Ghost eseguono gli ordini del loro capo ed afferrano malamente Alcmena, costringendola in ginocchio. La donna si dimena. 

" Iris!! ". Grida nuovamente mentre colui che è ancora incappucciato si avvicina alla ragazza. Lei fa per alzarsi ma lui è più rapido e, con un solo gesto della mano, la fa volare contro la perete. 

" Non è il caso che continui a ribellarti, perchè il tuo destino è comunque segnato ". Perchè? Perchè le sembra di ricordare anche quella voce? E' forse uscita di senno, si chiede? " Sai, non avrei mai voluto che il nostro incontro avvenisse in queste modalità ma purtroppo non ho scelta: tu detieni la sola cosa che ancora manca al mio signore per risvegliarsi, e la otterrà oggi stesso e per mano mia ". Iris si alza di scatto da terra, alterata nel sentire tali parole.

" Fatti vedere, vigliacco! ". Grida partendo all'attacco. Afferra il cappuccio di colui che la osserva con un leggero ghigno e ne rimane sconvolta. " No! No... ". Sangue: solo ora se ne accorge. C'è sangue a terra, ed una fitta lancinante le attraversa il petto. La ragazza non può trattenere un grido di dolore: una daga dorata è affondata nel suo petto, affondando vicino al cuore mentre un'aura dorata simile ad un cosmo la circonda. " Perchè... ". Sussurra mentre si sente sempre più debole. Lui la fissa qualche istante: il suo cappuccio è ormai caduto ed Alcmena è rimasta shoccata.

" Voi?! ". Chiede. Lui non dice nulla mentre Iris grida nuovamente, liberando la sua aura dorata. 
La sabbia del Tempo inizia a scorrere velocemente, dall'alto verso il basso e creando quasi un turbine. Lo spettro è scomparso ma allo stesso tempo il corpo di Defteros si illumina di una luce dorata, la stessa che circonda Iris: entrambe vengono convogliate in un unico punto.

Il giovane lancia per la prima volta un grido di puro dolore: il suo corpo è circondato da un cosmo ostile ed estremamente aggressivo, la Megas Drepanon è accanto a lui illuminata di un'intensa luce viola e nera, stessa cosa vale per la sua Kamui. Ponto e Mnemosyne se ne accorgono e, trasgredendo agli ordini per la prima volta, entrano nella stanza nonostante il fratello gli avesse detto di non farlo. Iperione e Crio giungono dietro di loro. " Cosa gli sta succedendo? ". Chiede solamente l'azzurro. Il moro rimane con espressione sorpresa per poi prendere parola. 

" Credo che Saga ce l'abbia fatta ". Sentenzia. " Si, Chrono aveva ragione: era lui il solo a poter riuscire in questa impresa, perchè solo lui possedeva l'arma giusta... ". Non finisce la frase: la Kamui si è disposta sul corpo del padrone mentre la Megas Drepanon è nelle sue mani. 

Saga afferra al volo Iris, prima che cada a terra. La prende in braccio mentre un'impotente Alcmena inizia a gridare e piangere. " Ma come hai potuto farlo?! ". Grida, perdendo ogni forma di rispetto. Lui le da le spalle per poi risponderle.

" Hai fatto un buon lavoro con lei, ma ora è giunto il mio turno: sono tornato a riprendermi tutto ciò che mi è stato portato via ". Guarda Iris che è ovviamente svenuta ma non morta: la daga le ha tolto il potere ma non la vita, non per ora almeno mentre i suoi capelli iniziano a schiarirsi lentamente.  " La mia famiglia sarà di nuovo riunita, ed il mio signore rinascerà a nuova vita grazie al potere dei miei figli. E stavolta nè Athena nè le altre divinità potranno fare niente ". Sentenzia per poi guardare i suoi sottoposti. " Andiamocene ora, miei Ghost: non abbiamo più nulla da fare in questo luogo ". Gli uomini spingono malamente Alcmena al suolo per poi incamminarsi dietro al loro signore. Alcmena rimane a terra e piangente: non solo ha scoperto che il padre di Iris è tornato in vita al servizio di Chrono, ma anche Iris è stata pugnalata da lui ed in seguito portata via. Come farà a dore tutto questo ad Athena e Crystal? E soprattutto, come la prenderà Shura? Aveva appena ritrovato la sorella, ed ora rischia di perderla. 

Iris giace priva di coscienza accanto al corpo originale di Chrono: Saga non l'ha lasciata un istante, in seguito ha deciso di andare a vedere come stesse Defteros e così ha lasciato la figlia nelle mani di Crio, Ponto, Mnemosyne ed Iperione. Questi vegliano sul corpo del fratello ed allo stesso tempo guardano la daga dorata piantata nel petto della fanciulla: è ancora luminosa, segno che sta assorbendo altro prezioso potere. Improvvisamente tuttavia, il giovane dalla chioma blu riapre gli occhi di scatto mentre i suoi capelli diventano neri come la notte più profonda. Tuttavia il suo Cosmo scompare di colpo mentre la sua Kamui si distacca da lui e la Megas Drepanon gli cade a terra. I tre uomini e la donna lo guardano sbigottiti ma in seguito si inginocchiano rispettosi. " Mio signore ". Fa solamente Mnemosyne. " Attendevamo con ansia il vostro ritorno ". Lui si mette seduto e pare ancora piuttosto stordito. Porta una mano sulla fronte per poi guardare i presenti con un'espressione strana: non è la tipica del signore dei Titani, no. E' l'espressione di un ragazzino smarrito e che non sa nemmeno dove si trova. Probabilmente pensano i presenti, è dovuto al lungo sonno che lo ha imprigionato.

" Cosa... che è successo? ". Chiede semplicemente il corvino, pronunciando qualche incerta parola. La donna riprende nuovamente parola. 

" Siete rinato, mio signore: siete rinato grazie al potere di questa ragazzina e del suo gemello ".  I tre uomini rimangono in silenzio e riflettono: qualcosa non va. Perchè la Megas Drepanon non si colloca nelle mani del padrone? E perchè la Kamui si è distaccata dal suo corpo? 

" Rinato...? ". Chiede semplicemente il signore dei Titani per poi voltarsi alla sua destra e vedendola: una ragazza che giace priva di coscienza e con un pugnale piantato in pieno petto. Scatta in piedi come se glielo avesse ordinato una forza maggiore e lasciando i fratelli nello sconcerto. " Oh no! Ma che avete fatto?! Che avete fatto a questa ragazza?! ". Chiede sconvolto il neo risvegliato. Iperione si alza per poi raggiungerlo. 

" Signore, siete stanco: dovete riposare, vedrete che poi starete meglio ". Prova anche se egli stesso non ne è convinto: questo comportamento non è certo normale, Chrono non si è mai preoccupato dei suoi stessi figli, figuriamoci di una fanciulla umana. Eppure lui non pare voler dar retta all'altro Titano e si avvicina ad Iris in preda all'agitazione. 

" Devo toglierlo. Devo toglierlo prima che... che sia tardi ". Sussurra per poi afferrare la daga dorata ed estrarla dal corpo di Iris, per poi gettarla a terra.

" Ma cosa sta facendo?! ". Chiede sconvolto Crio. Ponto gli pone un braccio davanti, invitandolo alla calma. 

" Aspettiamo e guardiamo, lo scopriremo subito ". Ordina. Chrono guarda sconvolto la ferita di Iris poi i fratelli e la sorella. 

" Che avete fatto? Perchè avete pugnalato questa ragazza? ". Chiede. Iperione fa un nuovo tentativo: forse pensa, se impugnerà la sua arma il potere di questa lo aiuterà a calmarsi ed a recuperare i ricordi che pare non avere più. 

" Calmati fratello mio, calmati e prova a prendere questa ". Detto questo raccoglie la Megas Drepanon e la porge all'altro. Chrono lo guarda un momento stranito, tuttavia sente che quell'arma gli appartiene. Fa per afferrarla ma una potente aura viola lo respinge, facendolo finire contro la parete. Tutti rimangono shoccati a tale visione mentre Crio inizia a perdere le staffe. 

" Che significa, iperione?! Perchè la Megas Drepanon respinge il suo stesso padrone?! ". L'altro tiene ancora in mano la falce del fratello sconvolto: allora i suoi sospetti sono fondati. 

" Una catastrofe, fratelli miei ". Sentenzia. Gli altri lo guardano in attesa che continui il discorso, cosa che fa di li a poco. " Il sigillo sui poteri di Chrono è troppo forte e non si è spezzato in via definitiva: è rinato ma ha perso parzialmente la memoria ed il potere. In altre parole, nostro fratello è umano pur ricordando il suo nome e pur percependo di non appartenere alla razza umana. Almeno finchè non troverà la forza di spezzare il sigillo e recupererà memoria e potere però, la Megas Drepanon e la sua Kamui continueranno a respingerlo perchè non lo riconosceranno ". Ponto e Crio guardano stravolti il giovane a terra che, una volta ripresosi, li guarda come se stesse vedendo il diavolo in persona: ma chi sono costoro? E cosa gli vorranno mai fare, si chiede? L'unico legame che avverte è quello con la ragazza pugnalata, che sente di voler proteggere pur non capendo come mai. 


Ciao amici miei, come va? Ed eccomi con un nuovo capitolo, che ne dite? Chrono si è risvegliato ma pare non avere più alcun ricordo e soprattutto, il suo potere pare essere ancora sigillato. E' diventato umano e pare sentire un forte legame con Iris, perchè? Come mai si sarà allarmato in quel modo vedendola con quella daga piantata nel petto? Allo stesso tempo Alcmena ha incontrato Saga ed ha scoperto che è vivo: come farà a dorlo ai Cavalieri ed alla Dea Athena? Coraggio,a spetto vostri pareri! Baci
  
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