Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: ellephedre    24/02/2019    4 recensioni
Makoto Kino è innamorata. Gen Masashi la segue a ruota.
Con una relazione nata nella battaglia, non hanno più segreti tra loro, eppure hanno ancora molto da scoprire l'uno sull'altro. E non vedono l'ora di farlo.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Makoto/Morea, Nuovo personaggio
Note: Lemon, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Oltre le stelle Saga'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
correntenaturale - calura

 

 

Corrente naturale

di ellephedre

 

 

 

Gennaio 1998 - Amici che vanno avanti

 

Dopo l'incontro di quel pomeriggio con le ragazze, in celebrazione del ritorno in Giappone di Ami, Makoto era riuscita a riprendere in mano il libro che aveva abbandonato. Appoggiarlo sul comodino, un paio di giorni addietro, era stato al contempo un sollievo e una sofferenza. Amava quell'autrice di storie romantiche, ma l'incipit del suo ultimo romanzo aveva toccato in lei corde scoperte. Come poteva leggere di un amore tormentato, che non aveva speranza di realizzarsi?

Nella storia una giovane nobile si invaghiva di uno stalliere, nell'Inghilterra del 1800. Il loro amore era segnato fin dalla nascita: due persone così diverse non avevano alcuna possibilità di stare insieme, in nessun modo e da nessuna parte. Questo non aveva impedito ai due ragazzi di desiderarsi con ogni goccia del loro spirito. Erano cresciuti insieme, avevano giocato insieme... e d'improvviso, diventati grandi, avevano iniziato a desiderarsi. Era il primo amore che avessero mai conosciuto, ma se solo il ragazzo avesse provato ad avvicinarsi alla protagonista, sarebbe stato allontanato per sempre - forse persino ucciso dalla famiglia di lei, per la grave onta arrecata. Eppure, anche in quelle condizioni, i due giovani non riuscivano a separarsi. La ragazza, in particolare, si tormentava. Come poteva vivere, immaginando che lui un giorno si sarebbe sposato con un'altra? Che senso aveva per lei respirare, esistere, se lui non era vicino a lei? Ma tenendolo con sé lo condannava a una vita di servitù che lui non meritava. Era tutto sbagliato, ma nessuno dei due voleva rinunciare a quell'amore.

Veder espressa la propria sofferenza a parole aveva tolto il fiato a Makoto. Aveva chiuso il libro e si era raggomitolata sul letto, cercando di non farsi travolgere da pensieri cupi.

Lei e Gen avevano resistito per un anno. Avevano festeggiato da poco il loro primo anniversario ed erano più uniti che mai.

Tuttavia, ancora, nessuno dei due si azzardava a parlare di futuro. Era una conferma continua della distanza che esisteva tra i loro propositi sull'avvenire. Gen non aveva cambiato idea su quello che voleva nella vita e lei non si sentiva di biasimarlo.

Cercava di non pensarci e di godersi il presente. Lui era un fidanzato che non si risparmiava nell'amarla. Era qualcosa di prezioso e per ora tutto ciò che Gen poteva darle.

Rivedere Ami aveva rasserenato Makoto. Si era informata periodicamente su come stesse la sua amica durante la lunga assenza di Alexander. Vedere Ami triste e sola, tra settembre e ottobre, l'aveva depressa. Aveva voluto credere con tutta se stessa che una storia bella come quella che Ami e Alex non potesse finire in maniera tanto misera.

Se fosse andata così sarebbe stato... orribile. Desolante.

Le sue paure erano svanite col sorriso di Ami, a inizio novembre, appena lei aveva risentito Alexander. Lui non si era mai dimenticato di lei. Non avrebbe potuto, per quanto lontano fosse andato, per quanto tempo fosse passato da loro ultimo incontro.

Makoto aveva versato una piccola lacrima di felicità per loro, tutta sola, sentendosi una sciocca per il sollievo da cui era stata invasa. 

Ami era poi andata a trovare Alexander in America, per le vacanze di fine anno. Erano tornati a Tokyo solo da un giorno, con grandi novità: avevano deciso di andare a vivere insieme. Inoltre, incredibilmente, la giudiziosa e riflessiva Ami aveva deciso di buttarsi nell'ignoto: era intenzionata ad avere subito un bambino.

Ami madre.

Era una pazzia, ma Ami era sicura di quello che faceva. Entro il duemila sarebbe diventata planetaria come lei e Minako e non avrebbe più potuto avere bambini con Alexander. Ami stava correndo per non perdere l'unica opportunità che le rimaneva. Incredibilmente, non aveva paura.

Per Makoto era come assistere a una seconda favola.

Prima Usagi e Mamoru - principi che si erano amati in un altro tempo e che ora si erano ritrovati, vincendo gli ostacoli del destino, fino a sposarsi. E ora, Ami e Alexander, due ragazzi più normali, che avevano deciso di rischiare e costruire una vita insieme fin da subito, pur sapendo dei cambiamenti epocali che li avrebbero visti protagonisti in futuro.

Galvanizzata dalla felicità che la circondava, Makoto aveva dato un'altra possibilità al suo libro romantico. Ora sentiva di avere la forza di affrontare righe dolorose su un amore che non si sarebbe mai realizzato. Dopotutto, stava leggendo un romanzo rosa: il lieto fine era assicurato.

Era sdraiata sul letto, immersa nella lettura, quando Gen entrò in casa sua con la chiave.

«Ciao!» Abbandonò il libro di lato e corse da lui che le veniva incontro, coinvolgendolo in un lungo abbraccio. Non poté esimersi anche da un affettuoso bacio a stampo.

Il calore dell'accoglienza sorprese Gen. «Ciao anche a te. Come mai così allegra?» Guardò dietro le sue spalle e rilasciò una smorfia. «Ah, stai leggendo uno dei tuoi libri. Anche questa volta lo preferirai a me?»

Sentirlo geloso di un insieme di pagine la divertì. «Finisco di leggere il capitolo e sono tutta per te.»

Gen tornò all'ingresso, per togliersi la giacca. «Oggi hai rivisto Ami?»

«Sì! Alexander ancora no, per caso ti ha chiamato?»

«No, ma me lo aspettavo. Mi chiamerà quando avrà tempo, adesso sarà occupato. Sta cercando di convincere Ami a trasferirsi da lui, giusto?»

«Non ci sarà bisogno di convincerla. Ne parlano oggi con la madre di Ami. Lei potrebbe trasferirsi già domani.»

Gen approvò in pieno. «Finalmente! Mizuno si sta dando una mossa!»

«Ehi, non prenderla in giro. Lei era solo... prudente.»

«Però la lontananza è servita a mettere in chiaro le sue priorità. Golden Boy aveva ragione ad attuare la sua strategia.»

Quello era un discorso nuovo per Makoto. «Quale strategia?»

«Non è stato calcolatore come stai pensando, questa è una mia interpretazione. Quando mi ha detto che lui e Mizuno non si stavano sentendo, non ho pensato bene di lei.»

«Be'... anche io ho avuto dei dubbi. Ami stava sbagliando, ma alla fine ha capito da sola che errore stava commettendo.»

«Infatti. Se ora sta correndo per andare a convivere con lui, vuol dire che la terapia d'urto le ha fatto bene.»

Tornando seduta, Makoto incrociò le gambe e finse di tornare a guardare il suo libro mentre completava la notizia. «Lei e Alex hanno deciso di fare anche un'altra cosa.»

«Hm?» Gen si era tolto le scarpe e l'aveva raggiunta sul letto, premendo la faccia contro i suoi capelli. Adorava il profumo del suo shampoo.

Makoto cercò di assegnare un'inflessione comica alla novità. «Vogliono avere un bambino.»

Non era nella posizione per guardarlo in faccia, ma sentì che Gen smetteva di respirare. 

«Cosa?» bofonchiò lui dopo diversi secondi.

Makoto si sdraiò su un fianco, continuando a fingere che fosse un discorso come un altro. «Che follia, vero? Però... Ami è convinta. Ha detto che lei e Alex ci stavano pensando da tempo. Ora che andranno a vivere insieme non ha più senso aspettare.» Non resistette e si girò verso di lui. «Presto noi ragazze diventeremo zie!»

Gen racimolò un briciolo di entusiasmo nel ritrovarsi davanti la sua faccia. «Già.»

Makoto non diede al senso di disagio tra loro il tempo di concretizzarsi. «Non essere cattivo con Alex quando gli parlerai di questa cosa. Se lui ha deciso... Congratulati e basta.»

Gen se la prese per essere stato giudicato un insensibile. «Non gli importerebbe certo del mio parere. Comunque... ci avranno pensato parecchio.»

«Due come loro? Senza dubbio.»

Per qualche secondo nessuno dei due seppe cos'altro dire.

Alla disperata ricerca di un argomento, Makoto si focalizzò sul libro che teneva tra le mani, sollevnadolo a mezz'aria. «Adesso mi odierai...»

«Oh, no. Stai di nuovo per paragonarmi agli uomini delle tue storie?»

Lei si morso un labbro. «Solo un pochino. Sai che tu non mi hai mai scritto una lettera?»

«Una lettera? Con dentro cosa?»

«Frasi. Frasi carine.» Rise vedendo la faccia stranita di lui. «Nemmeno nel libro la protagonista aveva ricevuto una lettera dall'uomo che amava. Ma le sarebbe piaciuto. E sai cosa mi è venuto in mente? Tu non mi hai mai scritto lettere, ma hai fatto quel disegno di me nella pasticceria. È stata una cosa tremendamente romantica.»

«Romantica? Era un regalo.»

«Mi ha fatto capire che pensavi a me. Era come una lettera d'amore. Forse quello è il momento in cui ho iniziato a innamorarmi seriamente di te.»

«Col disegno?» Gen era incredulo.

«Sì. Un giorno me ne farai un altro?»

«Se vuoi...»

Makoto baciò un angolo della sua bocca, adorando la sua confusione. «Credevi di avermi fatto innamorare per qualcos'altro?»

«Hm, sì. Per esempio, per aver aspettato a baciarti.»

«Anche quello è stato tremendamente dolce, però...» Come poteva spiegargli? «Il disegno comunicava che riempivo così tanto i tuoi pensieri che non potevi fare a meno di fare qualcosa per esprimere quello che provavi. E mentre disegnavi il mio viso, lo ricordavi; significava che ti ero rimasta impressa nei dettagli... Mi avevi guardato desiderandomi, magari senza neppure accorgertene.»

Lui sorrideva. «Ho capito, ho capito. Sei soddisfatta solo quando invadi ogni angolo della mia mente.»

Makoto gli salì sopra, a cavalcioni. «Esatto!»

Mentre veniva abbracciata, appoggiò il mento sulla sua spalla e si permise di comunicargli un piccolo desiderio. «Un giorno mi scriverai due righe? Qualcosa di semplice....»

«Va bene.»

Oh, avrebbe conservato quelle parole come un cimelio prezioso, per l'eternità. Per secoli interi.

«Tu non hai intenzione di scrivermi qualcosa?»

Si lasciò travolgere da un sorriso. «Ti piacerebbe?»

«Qualcosa di hot sarebbe stuzzicante. Con tutte le cose che leggi...»

«Perverso!»

«Ho i miei gusti, Mako!»

«Hm...» Si tirò lievemente indietro, ispirata. Tracciò un dito lungo il suo stomaco. «Vuoi che ti descriva cosa ti farei quando sei a mia disposizione, come ora?»

«Oh, sì.»

Makoto si lasciò prendere dalla vena letteraria. «Allora... »

Alla fine, più che raccontare, mise in pratica, ma Gen non trovò nulla di cui lamentarsi.

  

Gennaio 1998 - Amici che vanno avanti

  


 

NdA: Lo stallo di questa raccolta si è momentaneamente interrotto, perché ho già in mente l'episodio di febbraio. Finora, come sottolineato anche qui, i due ancora soffrono in silenzio e non parlano di quello che sarà il loro futuro. Ma nel febbraio del 1998 le cose cambieranno. In meglio o in peggio? Lo scoprirete nel prossimo capitolo.

Per spingermi a scriverlo presto ditemi che pensate di questo ;)

 

Elle

 

Il gruppo Facebook dedicato alle mie storie, con anticipazioni e curiosità, è Sailor Moon, Verso l'alba e oltre...

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: ellephedre