Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: NanaLuna    26/02/2019    1 recensioni
Una raccolta disomogenea di storie brevi sulle vite dei grandi e piccoli nomi di Westeros. Si prevede un'elevata presenza di Targaryen morti.
1. Rhaegar
2. Jon
3. Shiera (ispirata a "Where a shadow took my place")
4. Rhaenys
5. Daenerys
6. Arya
7.Theon
[...]
Titolo ispirato all'omonima raccolta di fiabe scritta da Giambattista Basile. Il rating potrebbe essere soggetto a variazioni in futuro.
Genere: Drammatico, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Jon Snow, Nuovo personaggio
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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#5 In cui Daenerys sta per sposarsi, a modo suo
 
Sul calendario appeso alla parete erano comparse appena una dozzina di croci rosse dopo il cerchio che evidenzava i suoi diciotto anni, quando Daenerys Targaryen si svegliò nella presto-non-più-sua cameretta, quasi completamente spoglia, una placida mattina di agosto.
Il sole non s'era ancora levato da dietro le montagne, lasciando sia la città che la stanza immerse nella penombra. In pochi secondi Dany calciò via l'unico lenzuolo e scese dal letto, muovendosi nell'aria blu cobalto verso l'armadio, dove da qualche giorno rimaneva solamente un capo di vestiario, nascosto sotto un mucchio di cianfrusaglie che non aveva ritenuto necessario portare via di nascosto con l'aiuto di Irri, Jhiqui e Doreah. Lo tirò fuori, stirando con cura la stoffa, prima di sistemarlo su una gruccia per ammirarlo un'ultima volta prima di farselo scivolare addosso.
Era un vestito bianco tanto semplice da risultare minimalista, con le spalline sottili, una discreta scollatura e la zip che le prudeva che aveva comprato mesi addietro ai saldi post capodanno. Il suo abito da sposa. Solo lei avrebbe potuto considerarlo tale. Non era nemmeno della lunghezza giusta e tagliava mostrando i vecchissimi anfibi che aveva lucidato di nero la sera prima in un tentativo di farli sembrare meno logorati. Un sussurro, poco più di un soffio, le uscì dalle labbra distese in un sorriso. "È perfetto". 
Lasciò il viso spoglio e i capelli argentei sciolti sulle spalle - non aveva molto tempo e, in ogni caso, ci avrebbe pensato lo sposo a intrecciarle i capelli e a truccarle gli occhi di nero.
 
Per ultima, Dany indossò la giacca di pelle abbandonata sulla sedia. Le sarebbe servita per allontanare il vento e la frescura del mattino per appena poche ore, fin quando non avrebbe smesso di avere la pelle d'oca sulle braccia e l'afa non sarebbe diventata intollerabile nel giro di pochi minuti. 
Non si fermò neanche per un po' a dire addio all'appartamento dove aveva vissuto in quegli ultimi anni. Invece, piroettò un'ultima volta di fronte allo specchio rotto, prima di scendere scalza le scale e avanzare in punta di piedi fino alla porta d'ingresso. Lo stomaco le si stringeva al solo pensiero che Viserys, ancora ubriaco dalla sera prima, potesse uscire dalla sua stanza o dal salotto dove più spesso crollava privo di sensi, bestemmiando e urlando insulti che trapassavano le pareti come fossero fogli di carta. Dany attraversò il corridoio col cuore alla gola, la sua mente che continuava a fabbricare scenari dove lui la coglieva con le mani nel sacco, e tutto quello che sarebbe successo dopo. 
L'ingresso puzzava di vodka economica e tabacco. Abbassò la maniglia della porta con una lentezza esasperante, le mani e tutto il corpo scossi da un tremore inarrestabile, ma scendendo per l'ultima volta le scale di quella palazzina di periferia, Daenerys Targaryen non si guardò indietro, nemmeno per un istante.
 
 
Quando finalmente si rese conto di aver ripreso a respirare, le sembrò fosse già passata un'eternità. Le suole consumate degli stivali a malapena sfioravano l'asfalto, e la gonna del vestito continuava a scivolarle dalle mani sudate una falcata sì e l'altra pure. L'aspettava a qualche isolato di distanza, come avevano stabilito da tempo; abbastanza lontano perchè i vicini non li vedessero e nemmeno Viserys potesse sentire il rombo della moto allontanarsi con loro. Con la coda dell'occhio, Dany vedeva le viuzze deserte scorrere sempre più sfocate, mentre i polpacci cominciavano a chiedere pietà, implorandola di fermarsi. Ormai senza fiato, sentì il cuore scoppiarle, questa volta di gioia, alla vista della moto appoggiata al muretto e della sagoma imponente di un uomo darle le spalle - c'erano persino un cartello Oggi Sposi scritto alla bell'e meglio col pennarello nero, e delle lattine attaccate con lo spago: era più di quanto potesse desiderare. 
Non nascose gli occhi lucidi nè la risata cristallina che le stava nascendo in gola , quando si gettò con tutto il suo peso sulla schiena robusta del centauro. Quello si spostò a malapena di qualche centimetro - sono davvero così leggera? -, e nascondendo il viso nella stoffa del gilet di Drogo, Dany sentì anche il suo torace venir scosso da una risata, gemella della sua.
"Mio sole e stelle!"
"Luna della mia vita."

Note dell'autrice:
La mia update schedule non esiste più, MA vi posso promettere una cosa: settimana prossima, nessun Targaryen ❤️ 
   
 
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