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Autore: whiterose21    01/03/2019    0 recensioni
Una bambina di soli nove anni assiste alla morte del padre, giustiziato per mano del loro signore di cui un tempo si fidava e scappata verso una prigione, trova aiuto verso un vampiro traditore che la accoglie e cresce come se fosse una figlia.
Nel mentre dopo sedici anni passati a cercare la cugina i figli dei discendenti dei clan si chiedono ancora cosa sia successo il giorno in cui la figlia del primo genito "scomparso misteriosamente" come il clan e la figlia, cercano la verità ma ormai non si possono più fidare di informatori e attendenti.
Tre discendenti scappano qualche anno dopo alla ricerca della cugina di cui si sanno poche notizie, e si pensa abbia viaggiato anche attraverso il tempo.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Legacy of Kain: Descendant's clan's '
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Torri di Vassebude, sotto dominio di Kain.
Xilel discuteva con Raziel, Sebastian e Rahab sulla prossima strategia da eseguire, Kain era presente perché lui non vuole ritrovarsi con brutte sorprese, Rainer era in ritardo come solitamente da quella settimana che dovrebbe essere una di quelle decisive quindi serve tutto lo aiuto possibile, e dal corridoio sentirono qualcuno avvicinarsi di corsa e di sicuro il quinto elemento mancante stava arrivando, il signore dei vampiri fissò la porta con disapprovazione poi peggiorò quando chi era diretto li entrò interrumpendo un accordo, e facendo saltare i nervi a Kain con una bella ramnzina su ciò << Impossibile che tu sia in ritardo! Senti se fai un'altra volta il ritardatario ti escluderò da tutte le organizzazioni strategiche >> disse lui trattenendosi per fortuna mentre Xilel sospirò, non riusciva a capire i motivi del cugino di quei ritardi, poi Rainer che era sempre puntuale e in ogni caso non si possono permettere che lui facesse ancora in ritardo ne andava della sorte dell’amrata oscura e delle vittorie future, << Comunque qual è la prossima città d’assaltare? >> chiese lui << Pensavamo di dirigerci a ovest, verso Meridian >> disse Raziel sbuffando e incrociando le braccia, al ritardatario fu un tuffo al cuore capire che avrebbero assaltato la città dove si trovava Sila, lui pensò solo a volerla portarevia da li prima che i vampiri la uccidessero, ma forse il paradosso sarebbe stato troppo grande visto che non si può scherzare sulla vita di una persona, e lui conoscendo i piani di Xilel, che vuole salvare il padre, con la decisone che vorrebbe prendere avrebbe compromesso gli sforzi della cugina, ma come negare che lui aveva un debole per una umana.
Nel mentre ci pensava guardò la cugina e tutto era impostato entro un anno, infondo ci sarebbe voluto molto nel percorso fra Vassebude e Meridian, ancora i sei clan non avevano territori, e solo finita la guerra avrebbero potuto finalmente procedere nelle fondamente dello sciagurato regno di Kain, le prime mutazioni del Kain che sarebbe diventato in futuro erano visibili come per i genitori dei discendenti, le mani che inizavano a diventare tre artigli affilati e gli zoccoli ben visibili, era ciò che li caratterizzava, ma ancora il corpo del signore dei vampiri non aveva subito il cambiamento da pelle bianca e limpida di vampiro a scuamosa e rigida come quella delle lucertole.
Due anni più tardi durante la marcia verso Meridian
Per Faustus, Sebastian, Marcus e Magnus fu come vivere un Deja vu, come allora i quattro viaggiavano con un esercito oscuro, Kain era in vetta e come allora, solo che in quel caso lo avevano tradito (o almeno due lo hanno fatto) mentre ora non si possono permettere ciò o una loro cara compagna sarebbe morta, o almeno li rendeva prudenti ciò, le cose più terribile era che niente poteva cambiare i vampiri erano di nuovo in vantaggio e i Sarafan come gli uomini venivano uccisi e ridotti in minoranza, nessuno poteva niente tutto ciò che era stato evitato nei lunghi anni di pianificazione della guerra decisiva per piegare coloro che stavano sterminando i vampiri si stava concludendo con la loro disfatta, solitamente per uno che era vicino a una meta sembra lontana ma per i quattro Meridian non poteva essere più vicina di quello che si possa pensare, la conquista di Kain diventava realtà e in quel momento erano solo a una settimana di viaggio prima di arrivare alla meta finale, percorrere quella strada fece venire i sensi di ansia e agitazione a Marcus e Sebastian che hanno tradito e sentire la probabile fine della loro vita così vicina era  troppo soffocante, per Faustus invece sembrava una camminata nei ricordi di fiducia e l’incubo di perdere di nuovo Xilel gli faceva capolino nella testa e starle vicino le riportava in mente “L’attacco a Meridian” successo in passato, rivedere come flashback Sebastian che affondava gli artigli nel petto della vampira lo fece quansi diventare paranoico e fissò male l’alleato controllando che non fosse troppo vicino a Xilel, mentre Magnus a guardare gli sguardi dei tre provò una specie di vendetta per quello che gli stava per succedere nella prigione eterna e per via della sconfitta a causa del tradimento, e anche per averlo fatto passare per traditore d’avanti a Kain, ma presto anche lui ebbe il disagio di un nuovo tradimento da parte di quei tre compagni e non lo nascondeva ciò, però dovevano farlo per la loro leader, se si fosse preoccupata o distratta avrebbe potuto morire visto che avrebbe torto lo sguardo al nemico per assicurarsi che i compagni non rivelassero problemi durante la lotta.
Intanto nella fortezza Sarafan, 3 giorni prima della grande battaglia.
Drawhart era deciso a marciare contro i vampiri e ormai i soldati e sacerdoti affilavano i paletti e le armi migliori per combattere le flotte di vampiri di Kain, sapevano che erano più vicini della loro distanza, e ciò faceva si che loro fossero sempre in minoranza, quanti di loro erano diventati dei vampiri, bestie che solo la notte hanno una forza completa e quanti ancora lo dovevano diventare prima di sterminarli, ma la partita era comunque vinta a tavolino perché’ non avendo guide e non essendo come i predecessori non erano motivati a dare il meglio di se per affrontare l’ondata di guerrieri delle tenebre pronta a scagliarsi contro di loro, indifesi uomini che forse di vocazione ne avevano anche poca e visto come andavano i tempi la maggior parte di loro si stavano organizzando per scappare e salvarsi la pelle infischiandosene della popolazione, dei cari o altri, infatti un giovane Sarafan, Hilroy, fu uno sfortunato visto che scappando riuscì a incrociare Kain e l’armata delle tenebre che marciava, si nascose dietro un cespuglio e li vide i migliori guerrieri che avanzavano, i figli di Kain che con lui portavano ognino il proprio stendardo, c’era Raziel iponente al capo dei sei che ignorò il giovane ma ne aveva già sentito la presenza, i figli di quest’ultimo erano quasi tutti nelle ordine di astuzia e li proprio vicino al capo clan vi era una vampira mai vista con capelli argentati e vestiti color rosso fiamma, portava lo stendardo come una mantella a seguirla vi erano quattro compagni già visti in passato a cui al giovane furono solo citati, di cui tre erano ex alleati Sarafan, incredibile che avessero tradito anche loro, il giovane si motivò a tornare indietro, voleva almeno uccidere i tre traditori, una ragazza gli parlò molto bene di loro ma se li avesse visti non l’avrebbe più pensata così la sfortuna e che la compagna morì per mano di Zephon uno dei fratelli che gli passava d’avanti con la propria stirpe, il senso di vendetta stava confondendo Hilroy, ma non decise di attaccare mandò un richiamo dell’avvicinamento imminente dei vampiri, ma ciò significava solo mettere in pericolo altri compagni, cosa che fu, il corno del richiamo fu udito da Turel che subito si scagliò contro il giovane buttandolo contro una roccia e spezzandogli il collo, l’unica cosa che potè vedere il giovane prima di morire fu solo Turel che si avvicinava correndo, per il resto fu solo spinto e l’impatto con il masso gli fece implodere gli organi fuori dal corpo, fu udibile solo un rantolo, prima che si ritrovasse senza vita e disteso, chi vide quelle esecuzione fu una vedetta che ha sentito il suono << Dobbiamo andarlo a recuperare! >> gridò una donna ma ormai chi era in vedetta diede la notizia << Non penso che di lui rimarrà molto, se non lo ha ucciso l’implosione degli organi lo uccideranno i vampiri, non c’è molto da fare il novellino è morto >> disse la vedetta senza sentimenti, ancora gran parte dei compagni dal racconto della vedetta inorridirono, e si scandalizzarono molti solo per quello che era successo si rifiutarono di scappare da Meridian.
Intanto nelle schiere di Kain,
Malachia avendo seguito Turel ruscì a vedere la scena più orribile della sua vita, o meglio un giovane ragazzino quasi della sua età che era stato scaraventato di violenza dal futuro zio contro un masso, e vedendo lospettacolo di organi implosi verso l’esterno, non trattenne un conato di vomito << Che razza di vampira sei se rigetti solo a vedere una sciocchezza simile >> affermò lui che ormai non era debole a niente, non sapeva se rispondergli o lasciare perdere, ma optò per lasciare perdere e scappare nelle schiere con Turel che la seguì sbuffando per via del sangue che stava sprecando lasciandolo li, ma ormai cosa poteva fare il più buono del sangue era a terra, vedendo il fratello scocciato Zephon non si fece per niente sfuggire il momento di poter infastidire il maggiore << Che cosa è successo? >> chiese il minore << Niente ho solo versato sangue inutilmente si come non ho potuto neanche berlo per riaccompagnare la ragazzina >> disse lui seccato a parlarne << Il detto non dice “non piangere sul latte versato”? >> chiese lui il fratello sospirò e lo osservò << Infondo non hai tutti i torti Zeph >> disse lui ma in quel momento il minore fece un ghigno << Certo che ho ragione, ma nel tuo caso si come sei vampiro è non piangere sul sangue versato >> aggiunse ridendo malignamente e beccandosi un’occhiataccia e facendolo anche irritare << Sai non capita tutti i giorni di dare ispirazione a qualcuno per creare un nuovo detto, e poi la storia dietro è incredibile >> disse lui ridendo mentre il fratello stava avendo uno scatto d’ira per cui non ci mise mezzo secondo a saltargli addosso e iniziare a picchiarlo in modo violento usando anche il fodero della spada e fermando la marcia con Dumah, Dunah e Tauros che tifavano per Turel incitandolo a fare più violenza sul fratello minore, Xilel e Raziel che guardavano la scena indifferenti ad aitare il vampiro che stava subendo l’aggressione, Rainer e Rahab ridevano Melchiah e Malachia osservano cercando di calmarli come Saphire ma finirono solo in mezzo e quasi per farsi picchiare quindi s misero in angolo, mentre Kain invece ognorava l’accaduto solo per orientarsi, mentre i quattro vampiri ex traditori osservavano il tutto per paura di ferirsi nell’intervenire, tranne Magnus che di sua decisone voleva guardare lo spettacolo e ridere.
Kain si accorse appena in tempo che cosa stavano combinando i suoi stupidi figli, infatti nel vedere l’indifferenza di quei quattro, che invece di separare Turel e Zephon, stavano incitando la lotta ad aggravarsi salvo Raziel che non faceva niente, presto Kain si sarebbe lasciato a uno scatto d’ira contro quei sei, e di certo nessuno avrebbe voluto essere il mal capitato primo a entrare nelle grinfie del signore dei vampiri, ma quei sei non conoscevano ancora la sua furia quindi Xilel, cugini e i quattro alleati si levarono subito di mezzo per non essere trvolti dalla furia imminente di chi era alla testa dell’armata delle tenebre, infatti non ci volle quel molto sperato per fargli perdere la pazienza ed’estrarre la mietitrice d’anime << Ora finitela subito! >> disse prendendo turel per il collo dell’armatura e sollevarlo, il vampiro iniziò solo a stringersi e dimenarsi per liberarsi, ma Kain ebbe la bella idea di scaraventarlo contro una roccia non ferendolo gravemente ma facendogli male comunque mentre Zephon fu quasi mezzo impalato da un albero si come il signore dei vampiri lo gettò dal lato opposto al fratello contro la corteccia di un albero, gli altri quattro ebbero la sorte peggiore essendo che avendo la mietitrie estratta sentì la necessità di colpirli, costringendo i luogo tenenti non tanto stupidi, a fuggire da quel posto.
Furono inseguiti per una bella ora, almeno fino a quando Kain non si stufò e non andò a dormire in una delle sue tende dell’accampamento, quella cavolata fatta da quei sei ha fatto perdere tempo al’armata, e dovevano stare attenti ai Sarafan che non venissero li a cacciarli in quel momento di debolezza, i più forti vennero accopiati con chi era debole per venire meglio protetto e non rischiare gravi perdite.
   
 
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