Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Ricorda la storia  |      
Autore: Maerifa    03/03/2019    2 recensioni
Il Viaggio di Ser Jaime Lannister e della Principessa Rhaenys continua, tra alti e bassi.
Tratto dalla storia:
"Mi girai a guardarla, dalla mia posizione potevo solo vedere la mia mano che attraversava quel mare d’ebano che erano i suoi capelli.
Volevo odiarla per quello che ero stato costretto a fare, lo aveva allontanato dalla sua gemella, l’altra sua metà.
Ma non potevo. Non ci sarei mai riuscito.
Lei era innocente."
Genere: Avventura, Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Jaime Lannister, Jon Snow, Rhaenys Targaryen
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Jaime Lannister is my Nanny... Or my Daddy?!'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La Strada del Re,
Anno 283 CA,
un mese, circa, dopo il sacco di Approdo del Re



Ero nella sala del trono.
Era immensa, forse più di quello che dovrebbe essere.
Il marmo lucido di sangue, i teschi degli antichi Draghi della vecchia Valirya, si stavano liquefacendo. 
Gli alti bracieri neri onici, da dove il fuoco scivolava attaccando tutto quello che si trovava nel suo cammino, serpeggiava affamato per la sala divorando tutto quello che poteva trovare, le colonne sembrava  arrivassero fino al cielo, le cime perse attraverso i fumi della bestia rossa.
Seduto, sopra quella immensa e maledetta massa di ferro, stavo guardando essere divorato dal suo stesso campione, lui.
Aerys II Targaryen, conosciuto come il Re Folle.


Sta mantenendo fede al suo nome vedo.


Ride, il sangue che gli esce dalla bocca, rantoli, i suoi ultimi momenti di vita li sta passando a ridere.
Le sue pregiate vesti insieme a gran parte del suo aspetto era stato consumato dal fuoco. C’era odore di carne bruciata, e non so perché,


Pollo?!


Non riesco più a guardare.
Il tanfo mi faceva venire i conati di vomito.


Ho altro da fare, la principessa Rhaenys ha bisogno di me.
Oh dei Cersei, la mia amata gemella.



Sono davanti alla porta quando non sento più nulla, nessuna risata ne rantolii.
Ma percepisco che c’è qualcosa che non va.
La pelle d’oca mi scorre per le braccia. Sento un alito vicino al mio orecchio sinistro: marciume, putrefazione.
È un cadavere, indubbiamente.


Ma so per esperienza che quelle cose non dovrebbero respirare.
Lo so, non sono nato ieri.



Bisbigli.
Qualcuno sta bisbigliando nel mio orecchio, e sono certo, di essere l’unica fottuta anima viva in questa maledetta sala.


Oltre a questo alito di rose, bleah


Voglio girarmi per poter dire a questo respiro di merda di allontanarsi ma sono bloccato.
Voglio dire qualcosa, qualunque cosa ma mi fermo.
Una mano, una cazzo di mano in putrefazione si è appoggiata sulla mai bellissima spalla


Ma che cazzo…


“Arriverà il tempo in cui i draghi torneranno a regnare,
Ma non è ora.
Ascolta bene giovane Leone:
avrai cinque cuccioli da dichiarare tuoi,
lo saranno in tutto tranne che nel sangue.
Vagherai per Westeros ed Essos per 14 anni prima di poter tornare,
dovrai difenderli come un vero leone anche se ti nasconderai in mezzo a pecore, cavalli e uomini dallo spirito libero.
Soffrirete, per le bugie che sarai costretto a dire per proteggerli,
 verrai tradito da molti,
dal tuo stesso sangue,
solo dei tuoi cuccioli e di pochissimi eletti ti potrai fidare.
Arriverà il tempo in cui i draghi torneranno a regnare,
ma non è questo il momento.
Proteggili, proteggi i miei figli.
L’inverno sta arrivando”


Principe Rhaegar…


In quel momento la mano appoggiata sulla spalla si strinse con forza e mi ritrovai circondato dalla famiglia del principe Argentato.
Non eravamo più nella sala del trono, ma invece eravamo in un campo ricoperto di neve, e non erano da soli, vi erano centinaia, no migliaia, non riuscivo nemmeno a contarli.
I loro occhi di un azzurro inquietante.
Erano tutti morti.


_________________________________________________________



Mi risvegliai urlando.
Mi guardai intorno freneticamente, avevo una patina di sudore che mi scendeva per tutta la schiena.
Era notte, senti un peso leggero sul fianco e quando mi girai trovai la principessa raggomitolata vicino al mio fianco con stretta nella sua piccola mano parte della mia maglia.
Era incredibile che fosse ancora addormentata, ma non impossibile.
Stavamo viaggiando quasi allo sfinimento, rimanevano vicino alla strada del Re, non potevamo permetterci di essere catturati e dovevo ancora trovare un modo per nascondere i miei capelli dorati.
Mi lasciai cadere di nuovo per terra portando un braccio sugli occhi e cominciai involontariamente a passare l’altra mano attraverso i capelli della bambina che, al contatto si rannicchiò ancora più vicina.


Che cazzo era quel sogno? Era indubbiamente il principe Rhaegar quello, anche se con una pessima cera. 
Non diciamo stronzate.
Era morto.
In putrefazione.
Spero solo che il cadavere rimanga lì.
Cosa mi aveva detto? Ah si, che avrò cinque figli.
No dico, cinque?! Ma è impazzito? No no, sono io che sto ammattendo.
Dei quanto mi manca mia sorella, lei saprebbe sicuramente cosa fare con questa situazione, come risolvere questo casino. Era lei quella intelligente tra di noi, io ero quello bravo solo a combattere.
Ed ora mi ritrovo a nascondermi con una mocciosa che non mi si stacca da fianco se non per pisciare, se fosse per lei mi terrebbe per mano anche in quel momento.



Mi girai a guardarla, dalla mia posizione potevo solo vedere la mia mano che attraversava quel mare d’ebano che erano i suoi capelli.
Volevo odiarla per quello che ero stato costretto a fare, mi aveva allontanato dalla mia gemella, l’altra mia metà.
Ma non potevo. Non ci sarei mai riuscito.
Lei era innocente.
Distolsi lo sguardo dalla sua testolina e infilai il braccio sopra agli occhi sotto la testa, mi ritrovai a fissare la distesa di stelle che aveva davanti.


Devo fare il punto della situazione, tra poche settimane saremo al porto di Duskendale e da lì dovrò trovare un modo per rimediare una barca, non dimenticando che devo assolutamente riuscire a nascondere i miei capelli dannazione!
Ora è meglio se dormo, se no domai sarà la principessa che dovrà tirare il metaforico carretto e direi che non ce né bisogno.
No, assolutamente.


__________________________________________________________


Villaggio vicino a Duskendale,
un paio di giorni dopo




“No, assolutamente no, non se ne parla nemmeno, non farmi quella faccia rimarrà sempre no”


Eravamo in un piccolo villaggio sulla costa ad un paio di giorni di distanza da Duskendale. Era decisamente povero come paese, la maggior parte delle casette, se si potevano chiamare in quel modo, erano fatte di legno, calce e fieno. Vi era una strada principale dove si trovavano le varie botteghe con annesse le abitazioni.
In linea generale il paesello era sui toni caldi della terra. 


dei veri poveracci, per vivere in quelle orride capanne, non ci si riesce nemmeno a girare da quanto sono piccole!


la piccola principessa si era fossilizzata davanti a un banchetto di falegnameria che vendeva vari oggetti.
Ma non era quello il problema, no la piccola principessa si era incantata a guardare il falegname che stava intagliando un ciocco di legno.


Siamo in fuga, dobbiamo essere rapidi e quella cosa fa? Si inalbera.


Ovviamente il falegname non mi stava dando una mano visto che la guardava sorridendo e facendo pure conversazione, ignorandomi!
Più che conversazione era un monologo, dove alle domande la bambina rispondeva a cenni continuando a guardare quello che l’uomo faceva.
Il suo aspetto era miserabile come la capanna dove viveva, tutto di lui era pietoso, i vestiti gli cadevano addosso come uno spaventapasseri, il suo viso tozzo con un gigantesco naso, decisamente sproporzionato alla sua faccia butterata. Incredibile ma vero le sue  mani erano snelle, anche se coperte da tagli mal cicatrizzati.


“Hey amico mi dispiace per tua figlia, è una sfortuna quando hai dei figli storpi”


La sua voce però era irritantemente gradevole


“Scusami?”
“Beh lo sai, tua figlia non parla, quindi è storpia mi dispiace per te”


A quella frase rimasi stordito.


Ha detto che è mia figlia? Ma è stupido? Non ci assomigliamo per niente e…
Aspetta un attimo, ha appena insultato la principessa? Lurido stronzo pezzo di…



Stavo per tirare fuori la mia spada che avevo appeso al fianco quando il falegname, che non si era accorto della mia ira che stava per piovere su di lui disse


“Ecco, tieni piccola, un dono da parte mia, visto che ti piacciono così tanto le mie creazioni”


Si era fermato nel affettare il ciocco di legno che aveva tra le mani e si era chinato in avanti prendendo qualcosa sotto il bancone.
Quando si tirò su aveva tra le mani degli animali intagliati.


“questi sono i principali stemmi delle grandi case di Westeros: il Meta-Lupo degli Stark, il Pesce dei Tully, il calamaro dei Greyjoy, il leone dei Lannister, il drago dei Targaryen…”


La bambina si illuminò come un sole ad un certo punto, aveva cominciato a dimenarsi sul posto cercando di raggiungere uno degli animali con le sue manine, ma in un momento si era fermata, non badando a quello che il popolino stava continuando a dire e a tirare fuori.
Ne aveva preso uno di nascosto, ma non ero riuscito a vedere quale, il falegname sembrava che non se ne fosse accorto, mi avvicinai per dire qualcosa quando Rhaenys si girò guardandomi con gli occhi sgranati, sapeva che me ne ero accorto e infatti ora mi stava guardando con i suoi occhi umidi


Non mi incanti tesoro


Peccato che l’uomo ora ci stava guardando, la piccola peste si era subito girata verso di lui guardando meravigliata tutti gli animali che aveva davanti, quando alzo gli occhi verso il falegname questi le sorrise


“Puoi scegliere uno di questi”


La bambina allora tornò a guardare di nuovo i vari animaletti per poi prendere quello a forma di leone che successivamente sorridendo me lo fece vedere


“una buona scelta direi, il leone dei Lannister, si, anche se io ti consiglio di prendere il cervo dei Baratheon, loro sono la nuova famiglia reale dopo tutto e…”


La principessa non gli stava più prestando attenzione dopo che le diedi un piccolo sorriso che ricambiò con il suo, per poi stringere a sé il leone.


“Bene ora che hai scelto direi  che ce ne possiamo andare, abbiamo ancora molta strada da percorrere e… aspetta un attimo, hai detto che i Baratheon sono la nuova famiglia reale?”


Alla domanda l’uomo mi guardò strano e sbattendo le palpebre disse


“Certo, Lord Robert ha battuto nella sua ultima battaglia le truppe del Principe Rhaegar”


Avvertii, un groppo in gola e lasciai la mano alla bambina che incurante si era allontanata un poco, quando la vidi a lato della strada accucciata per terra, presi fiato e mi girai a guardare il popolino che mi guardava preoccupato


“E cosa è successo?”
“Beh da quello che ho sentito è stata una battaglia incredibile anche se, a quanto ho capito, non c’erano tutte le cappe dorate solo ser Barristan ser Lewyn Martell e ser Jonothor Darry, so che il Lannister era ad Approdo del Re con la famiglia del principe, ma tutti gli altri? Dicono che erano a protezione di Lady Lyanna Stark, a quanto pare il principe si è dimenticato in fretta della sua prima famiglia, visto che sono morti tutti, e se devo proprio dirla tutta, io non avrei mai voluto come re uno stupratore e rapitore, grazie agli dei che lord Robert lo abbia ucciso”
“C-cosa? Il principe Rhaegar è morto?”
“Grazie agli dei si, è stata una fortuna e sarà anche il caso che cominci a bruciare tutto quello che ho dei Targaryen, non voglio che mi reputino un loro simpatizzante, hey dov’è la statuina? Hey, HEY”


Mi allontanai di fretta raggiungendo Rhaenys, mentre era intenta a guardarsi intorno agli altri banchetti, la presi al volo in braccio e ci allontanammo per seminare il commerciante.
Nella fretta devo aver stretto troppo la presa perché cominciai a sentire la bambina che si dimenava per trovare una nuova posizione.
Alla fine quando mi accorsi che eravamo al sicuro lontano dal banchetto la lasciai andare e mi inginocchiai difronte a lei che si stava sistemando il vestito.


“Dobbiamo stare molto attenti principessa, lo capite vero? Purtroppo ci dobbiamo muovere ad andare da vostra nonna, non è più sicuro stare qua”


Mi sentii osservato, alzai gli occhi per guardarmi intorno finché non vidi una donna che mi guardava pallida, anche se i suoi occhi non puntavano me. Ma alla bambina.


Oh ma che cazzo, mai un momento tranquillo oggi eh?


________________________________________________________



Villaggio vicino a Duskendale,
Locanda,
Sera dello stesso giorno




Dopo quel incontro mi allontanai con la bambina disinvoltamente, cercando di vedere
se quella donna ci stesse ancora guardando, o peggio, seguendo.


E quando mai la fortuna mi ascolta? MAI.


A quel punto la seminai con destrezza in mezzo alle strade polverose nascondendoci in un vicolo, la vidi che si guardava freneticamente in torno, ora sapevo che stava cercando noi, e notai che portava con se un cesto piuttosto ingombrante a cui lanciava spesso occhiate, ma non era fondamentale nell’insieme delle cose.
Ora eravamo in una locanda a mangiare e dormire, Rhaenys era sconvolta sembrava che si stesse per addormentare sul piatto. E non era per niente divertente visto che la dovevo tenere in braccio


“Hey hey ragazzina, non dormire ora sai? Ho speso un bel po’ di monete per i nostri piatti e non voglio che nulla vada sprecato, chiaro?”


Non penso che abbia recepito il messaggio, visto che non ho avuto nessun cenno


“Non penso che sarà molto comunicativa, è da molto che vi stavo cercando Ser Jaime, da questo pomeriggio per l’esattezza, dopo che mi avete seminato”


Mi girai di colpo e mi ritrovai di nuovo la stessa donna di prima,


Come mi ha trovato per i sette inferi?!


Ora che la guardavo bene non era niente di che, la solita servetta ben in carne e molto procace con banali capelli color topo e banali vesti.


Insomma, una donna che non guarderesti due volte


Ma c’era da dire che era abile


O sono io che dovrei decidermi a nascondere i miei stupidissimi capelli, Coglione!


Nel frattempo la principessa aveva deciso di rendersi utile per una volta, da quanto era profondo il suo sonno sembrava che dormisse tra due guanciali
Per lo meno non è caduta di faccia nella sua ciotola, se no sarebbe affogata in una ciotola di… non saprei nemmeno dire cosa sia questo schifo, però c’è da dire che è commestibile e anche discretamente buono oserei dire.
Mi misi comodo, la bambina scivolò sul mio petto senna una parola, muovendosi solo per potersi mettere su un fianco per poter dormire meglio. L’azione non passò inosservata a quanto pare, visto che la donna le aveva lanciato uno sguardo strano.


“Non è giusto, siete sleale mia signora, voi sapete il mio nome ma io non so il vostro, vi dovrei conoscere?”


La tizia si era seduta al nostro tavolo, e si sporse facendo vedere tutti i suoi… Beni a me e alla principessa che per fortuna dormiva.


Se no le si sarebbero arsi vivi i suoi bulbi oculari, come stanno succedendo ai miei d’altronde.


“Oh no, assolutamente, io sono Betty e se volete sapere altro dovrete almeno invitarmi nella vostra stanza, così possiamo parlare meglio, che ne dite?”


Si era auto invitata al mio tavolo, no dico ma come si permette questa baldracca?! Chi le ha dato il permesso?


La mia ira stava ribollendo


E osa persino sbattere in faccia a me e alla principessa le sue tette?! No dico stiamo scherzando?! Non sono nemmeno paragonabili a quelle di mia sorella, le sue si che sono splendide, sode, rotonde come due lune piene… Ma non è questo il momento per far svegliare il soldatino Jaime! Riprenditi idiota, devi trovare un modo per liberarti di questa sgualdrina e poi andartene! E di corsa anche!


 “Senta, non ho intenzione di scoparla, la ringrazio per l’offerta, ma sono già impegnato come può notare, si cerchi qualcun altro a cui sottrarre dei soldi, arrivederci”


Non rimasi nemmeno per guardare la sua espressione raccolsi la bambina, presi il suo leone, che era rimasto vicino alla sua scodella e tornai nel buco che ci aveva dato la locandiera, non ci potevamo permettere una vera stanza, ma almeno c’era un letto


Il che era un enorme progresso a mio parere


_______________________________________________



Notte,
stesso giorno



Stavo sognando.
Ed era bellissimo, mia madre era ancora viva e per questo mio padre e la mia metà non odiavano Tyrion, il mio adorabile fratellino combina guai.
Eravamo in un prato al confine con un bosco che però non riuscivo a riconoscere, eravamo felici e ad un certo punto Cersei mi prese per mano e ci siamo allontanati dalla nostra famiglia, non ero preoccupato per mio fratello, ero certo che se padre se la fosse presa con lui, ci sarebbe stata madre a difenderlo.
Mentre camminavamo cercai di chiedere a mia sorella dove stessimo andando ma lei non mi rispose, anzi mi strattonava la mano che stringeva.
Ad un tratto cominciai a vedere dei bambini che si nascondevano dietro gli alberi, sembravano spaventati.
Quella paura che vedevo spesso ritratto nel volto di mio fratello, quando padre era anche solo presente nella sua stessa stanza.
Volevo rassicurarli, dir loro che non gli avremmo fatto nulla, ma non mi usciva la voce, uno di loro provò ad avvicinarsi. Non brillava in altezza, aveva il viso pallido e lungo, i capelli erano castano scuro ricci e i suoi occhi erano grigi come una bufera di neve.
Provò a prendermi il pantalone ma venni subito tirato via da mia sorella che sembrava quasi ringhiare al bambino che si ritrasse subito tornando a nascondersi.
Mi sentivo inquieto, non capivo perché la mia metà avesse respinto il bambino.
Qualcuno mi strattonò i pantaloni, era qualcosa di famigliare e quando mi girai avevo già un sorriso sul volto visto che era Rhaenys, ma sparì subito quando la vidi in lacrime e ancora più strano fu che si era messa a parlare


“Ci devi proteggere, per favore, aiutaci, solo tu puoi farlo”


Era spaventata, e cominciavo ad esserlo anche io.
Mi senti tirare e mi ritrovai davanti mia sorella con il suo bellissimo sorriso malizioso, i suoi occhi brillavano in modo strano però come se stesse per fare qualcosa che non doveva.
Ma quando parlò uscì fuori una voce gracchiante, lorda, che mi fece venire i brividi.


“Svegliati, svegliatevi Ser Jaime, vi prego, dobbiamo parlare ser…”


Ma che caz…


Mi tirai su di colpo e mi scontrai contro qualcosa di duro che però fece anche rumore.


“Ahi! Avete la testa dura e un sonno ancora più pesante della principessa Ser ”
“Come siete entrata nella mia stanza puttana?! Che i sette ti proteggano dalla mia ira, ma visto che non ci credo a quegli imbecilli, spero che sia per una buona ragione e non per scopare perché non arriverete a domani!”


Ero inferocito.


Questa non solo mi ha seguito quasi tutto il pomeriggio, ma mi ha proposto anche di scopare mentre cercavo di mangiare e ora si infila persino nel mio letto?! Questa è pazza, ha bisogno di trovarsi un altro hobby che non sia inseguire uomini belli e affascinanti come ME.


La bambina, che questa volta era ben sveglia, era accovacciata guardando dentro, con una mano, il cesto quando alzò gli occhi scandalizzata per quello che avevo detto alla sgualdrina.
Sembrava volesse dire qualcosa, ma oltre a guardarmi un po’ stranita tornò a giocare con quello che c’era dentro il cesto.


“Ma come osate darmi della poco di buono?! Se non avessi bisogno del suo aiuto un ceffone non glielo toglierebbe nessuno Ser”
“siete voi che me lo avete chiesto sbattendomi le vostre enormi e flaccide tette sul tavolo mentre stavo mangiando con la mia bambina!”


Bisognava salvare il salvabile e se già quell’idiota del falegname aveva scambiato la principessa per mia figlia
Chi sono io per far saltare una copertura che poteva funzionare?



Lo schiaffo che ricevetti fece di nuovo scattare la bambina che preoccupata lasciò subito il cesto per corre da me, salendo sul letto e mettendosi tra me e quella donnaccia da quattro soldi.
Mi si era avvicinata preoccupata prendendomi con le sue manine la faccia, si gonfiò come un gatto arrabbiato e si girò verso la donna che respirava ancora a fatica


“Cattiba! Non fali male”


eravamo piuttosto stupiti,


visto che non apriva bocca nemmeno per chiedere cibo o altre stronzate del genere, anzi
era una compagnia piuttosto piacevole



“Chiedo scusa vostra grazia non volevo”


Mi sentii osservato, Rhaenys mi stava guardando, e avevo già capito quello che voleva che io dicessi alla donna


“Chiedo anche io scusa alla sgual… voglio dire, sguattera per aver detto che aveva le tette flaccide, contenta? Ora cosa volete sgual…ttera?”


Non mi sarei scusato per averle dato della puttana, no signore.


La donna era ancora furibonda, ma fece un respiro profondo e cerò di riordinare le idee, nel frattempo la principessa era scesa di nuovo ed era sgambettata dal cesto dove si era accucciata precedentemente sorridendo e rimettendo la mano dentro, sentii delle risate e uno strillo seguito da gorgoglii e altre risatine.
Mi tirai su e scesi dal letto avvicinandomi al cesto, la donna era ancora persa nella sua testa per rendersi conto di quello che stavo facendo.
C’era un neonato dentro il cesto, stava facendo le bolle e guardava meravigliato Rhaenys che gli stava sorridendo.
Ma non era quello che aveva attirato la mia attenzione, no.
Era l’arpa d’ebano del principe Rhaegar.
La presi con delicatezza.
Mi tornò in mente che questo era tutto ciò che rimaneva di lui.


Questo e sua figlia.


Non mi ero nemmeno reso conto che stavo piangendo.
Me ne accorsi solo perché sentii una stretta intorno alle ginocchia e quando misi a fuoco vidi Rhaenys che piangeva con me


“Hey principessa, va tutto bene non preoccuparti, sto bene vedi? Va tutto bene”
“Pa-pa? L-lui torna?”


aveva riconosciuto l'arpa, si era protesa con le mani verso di essa, io mi inginocchiai e gliela porsi, subito la afferrò e la strinse per poi alzare i suoi profondi occhi violetti su di me, in attesa di una mia risposta


“Io… io penso che abbia raggiunto vostra madre e fratello vostra grazia, è andato a proteggerli”
“I-io no sola, loro si, pperò mi man…mancheà… mancherà, il mio papà, lo rivoglio, per fa-favoe”


Enormi lacrime scendevano dal suo viso, sembrava di essere ritornati ad Approdo del Re.
La strinsi forte era normale una reazione del genere.


Oh madre, mi manchi moltissimo


Non so perché mi tornò in mente lei, credevo di aver superato la sua morte.


Non si supererà mai del tutto la scomparsa di un tuo caro, il tempo intorpidirà il dolore, passerai oltre, ma non lo potrai mai dimenticare, non del tutto, rivivrà nelle nostre azioni, nei nostri valori e gesti.


La sentii sciogliersi quando le accarezzai i capelli, la presi in braccio e subito si avvolse come un piccolo polipo, mi andai a sedere vicino al camino che era acceso, mi ero dimenticato della donna e anche lei stava piangendo, in silenzio


Di certo non mi metto a consolare anche lei, anche se a quanto pare si è messa comoda, la signora


“Era di questo che vi volevo parlare Ser”
“Di questo cosa, della morte della sua famiglia? O di come siete entrata in possesso dell’arpa del principe? Oppure, ancora meglio siete una spia di mio padre? Siete venuta ad uccidere la principessa e a riportarmi ad Approdo del Re? Beh mia cara cascate male, molto male”


Ero arrabbiato, no ero furioso. Era a causa di quella donna che avevo di nuovo Rhaenys in lacrime. 


È colpa sua, solo e soltanto sua!


Volevo sventrarla come un pesce, ma era fortunata, molto fortunata, la bambina era ancora ben salda a me e più alzavo la voce più lei si stringeva a me.


Mi devo dare una calmata.


“No no mio signore, Ser, ve lo giuro, non centro nulla con vostro padre o altro, vi giuro! E, e… posso spiegare l’arpa! Me l’ha data il principe in persona, insieme a suo figlio”
“Suo figlio?”


A quell'ultima parola mi congelai


Ho sentito bene? Figlio?


“Si mio signore, il neonato nel cesto, è il figlio del principe Rhaegar”
“Non è possibile, Aegon è morto ho visto la Montagna ucciderlo”


La principessa al ricordo di quella notte fece un suono doloroso stringendomi in una morsa, ricominciai ad accarezzarla per farla rilassare quando senti la donna mormorare a bassa voce, ma non così tanto da non riuscire a sentire


“Non è il figlio della principessa Elia, mio signore”
“Cos… oh, OH! Mi state dicendo che lui è…”
“Il figlio di Lady Lyanna Stark, Ser”


non ci potevo credere, non solo Rhaegar aveva rapito e violentato Lady Lyanna, a quanto si diceva, ma l'aveva pure messa incinta!


Si era dato da fare l'ultimo Drago, di certo non è rimasto con le mai in mano


“è un Bastardo”
“No, ecco leggete, questi sono gli originali, le copie sono state mandate nella Cittadella”



Alto Septon Maynard
Rilascia il seguente Certificato di Annullamento di Matrimonio
Tra:
Il Principe Rhaegar della Casa Targaryen
 Principe di Roccia del Drago, Erede al Trono di Spade
figlio di
 Re Aerys II della casa Targaryen,
Re degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Lord dei Sette Regni
e
Regina consorte Rhaella della casa Targaryen,
  nato nella Sala dell'Estate, nell'anno 259 CA
Principessa Elia di casa Martell
Figlia di
Principe Consorte Lewyn di casa Martell,
Principe di Dorne
 e
Principessa Obara di casa Martell,
Principessa di Dorne,
nata a Lancia Del Sole nell'anno 257 CA
Certifica la validità di questa separazione Benedetta dai Sette



Alto Septon Maynard
rilascia il seguente Certificato di Matrimonio
tra:
Il Principe Rhaegar della Casa Targaryen
Principe di Roccia del Drago, erede al Trono di Spade
 figlio di
 Re Aerys II della casa Targaryen,
Re degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Lord dei Sette Regni
e
Regina consorte Rhaella della casa Targaryen,
  nato nella Sala dell'Estate, nell'anno 259 CA

Lady Lyanna di Casa Stark
Lady di Grande Inverno
figlia di
lord Rickard Di casa Stark
Lord di Grande Inverno, Lord Protettore del Nord
 e
Lady Lyarra di casa Stark
Consorte del Lord di Grande Inverno, Lord Protettore Del Nord
 nata a Grande Inverno, nell'anno 267 CA
Certifica la validità di questa Unione benedetta Dai Sette




Non ci potevo credere, tutto quello che era stato detto sul suo conto era una bugia, una enorme bugia.


E si poteva Benissimo capire chi l'aveva messo in circolazione.


La bambina ormai era in silenzio ascoltando attentamente e ci avevo visto giusto, l'avevo sentita muovere quando stavo sfogliando i documenti e anche lei li aveva visti anche se non sapeva ancora leggere.
Alzai gli occhi dai documenti, guardando attentamente la Bambinaia che era ancora pallida


“Se questo è vero, vuol dire che è attualmente l'unico e legittimo erede al trono di spade”


Aveva annuito


“L-lui è mio f-fratelo?”
“Lui... si Principessa è vostro fratello”


Rhaenys rimase un attimo a guardarmi ad occhi sgranati


metabolizzando l’informazione sicuramente,


finché non si illuminò in realizzazione girandosi di scatto verso il cesto.


“Fratelino!”


Cominciò subito a scalciare furiosamente, la lasciai andare e con il viso ancora sporco di lacrime si rimise di nuovo a piangere buttandosi nel cesto.


Beh cazzo mi tocca sorbirmi anche il lattante e la sgual…ttera


_________________________________________________________________



Torre della Gioia, Dorne
Anno 283 CA
Un paio di mesi prima



“Sto arrivando Lya, resisti”


Erano poco lontani fuori dalla Torre della Gioia.
Il paesaggio era desolante e arido, qua e la spuntavano dei cespugli secchi, a causa delle piogge rarissime.
In mezzo a tutta questa desolazione svettava contro il sole una torre solitaria, svettava in mezzo ad un cielo terso. 
Ned Stark e il gruppo di fedelissimi che erano venuti con lui a salvare sua sorella, si erano staccati dall’armata di Robert per poterla salvare.


“Per favore, vi sto pregando, antichi e nuovi, chiunque ci sia lassù per favore ascoltatemi, fa che sia viva vi prego”
“Siamo pronti mio signore, quando vuole lei”


Howland Reed si avvicinò al giovane Lord di Grande Inverno, mentre era impegnato nel dire la sua ultima preghiera, finito ciò si tirò su con una nuova motivazione e si diresse sicuro della sua vittoria sulle tre guardie reali che erano alla guardia della torre.
Doveva salvarla, Ned lo aveva promesso a se stesso e a Robert, da lì doveva tornare a casa vittorioso.


Era stata una strage.
Di tutti quelli che erano venuti con il Lupo Quieto era sopravvissuto, solo Lord Reed.


“Forza Ned, ce l’abbiamo fatta, tua sorella è salva”
“Si ce l’abbiamo… aspetta lo senti?”


Tesero entrambi le orecchie, c’erano effettivamente urla e pianti e il giovane Stark sapeva bene a chi appartenevano.


“Rimani di guardia!”


Al cenno del suo compagno si diresse di corsa su per le scale della torre, sembravano una infinità e unito alla sua armatura e al caldo sembrava quasi che le scale avessero vita propria .
Quando il giovane arrivò in cima poco prima di aprire la porta sentii subito, oltre le urla, un odore che permeava l’aria e proveniva proprio dalla stanza dove era rinchiusa sua sorella.
Sangue.
Ce ne era così tanto. Ed era ovunque sul letto, ormai secco grazie al calore rovente che rendeva l’odore pesante come una coperta. 
La bella rosa d’Inverno era sfiorita nei mesi del rapimento la sua pelle era sottile arrossata dalle leggere bruciature del sole gli occhi incavati erano a malapena aperti e respirava a malapena.
Corsi da lei subito, non c’era nessuno nella stanza, non un maestro o una balia


“Oh no no no no, Lya sono io, ti prego, QUALCUNO CI AIUTI!”
“Me lo ha tolto, Per favore lo voglio solo vedere, Ti prego. N-Ned? Sei tu? Per favore per favore…”


Era debole, le urla di prima le avevano quasi tolto tutte le energie.


“Va tutto bene Lya, è tutto finito, non ti preoccupare”
“Ned, ti prego proteggilo, promettimelo Ned, per favore”


Il giovane Lord non capiva: cosa avrebbe dovuto proteggere?


“Lya non capisco, chi devo proteggere?”
“I-il mio b-bambino, ti prego Ned, m-me lo ha p…portato via, il m-mio J-Jon”


Pianse, le lacrime scivolavano senza sosta ormai, non era riuscito nemmeno a salvare sua sorella, la sua forma era incerta nascosta dalle sue lacrime.
In quella stanza spoglia aveva perso quasi tutta la sua famiglia.
La abbracciò, non seppe nemmeno per quanto tempo, visto che ormai era arrivato tardi per tutti quelli a cui teneva: sua sorella e il nipote di cui non aveva idea di come trovare.


“I-io lo prometto Lya, lo troverò, e lo proteggerò a costo della mia vita, lo giuro sui nuovi e antichi dei”

_______________________________________________






   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: Maerifa