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Autore: Martha_golden    04/03/2019    1 recensioni
A pochi istanti dalla performance dei Queen agli Oscar 2019, Brian May ha un momento di sconforto. A fargli ritornare il sorriso sarà il fratello di sempre Roger Taylor. i due si confideranno su quanto forte si l'assenza di Freddie, riconoscendo il perché della loro musica ed in particolare lo scopo di quella serata: onorare Freddie Mercury.
"E i due ripresero a ridere, così forte da mancare il fiato. Così forte da raggiungere, ovunque si trovi, Mercury."
Genere: Commedia, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, Roger Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“These are the days of Our lives ”

«Tra 10 minuti in scena»,urlò una voce, da dietro la porta, scuotendo lo stato di trance di Brian, immobile, pietrificato davanti lo specchio di quel camerino così asettico.

Il chitarrista aveva sentito quella frase un’infinità di volte ma nessuna di quelle era importante come questa; nessuna di quelle era straordinaria come questa.

Brian si guardò le mani, esattamente lo stesso tremore di quella sera a Wembley, e nel tentativo di distrarre la sua mente le sfregò energicamente sul suo viso corrucciato, come a voler scacciare i demoni che albergano in lui da quel triste giorno di novembre, da quando quella stella si era spenta.

Si percepiva, chiaro e forte, nell’aria elettrizzata.

Il suo cuore batteva all’impazzata, sulla frequenza del groove del rullante di Roger.

Così chiuse gli occhi, nella speranza che quella luce ritornasse ad illuminare l’oscurità.
Come in attesa che i pianeti si riallineassero, restituendo a quel momento uno scopo.

Una frazione di secondo, un lungo respiro, e lentamente, riaprendo l’occhio destro, sbirciando l’immagine di quell’uomo riflessa di fronte a lui, Brian riprese contatto con la realtà.

“È dura vecchio mio” pensò tra sé e sé, guardando quell’uomo non più giovane dalla folta chioma riccia bianca che lo guardava con aria pensierosa e stanca.
Ciascuna ruga del suo volto portava con sé il ricordo di ogni singola goccia di sudore versata sul palco. 
Ogni segno scavato dal tempo gli ricordava quanta strada avesse fatto, sacrificando tutto, per 4 giovani studenti scapestrati.
Tutto per inseguire un sogno.

«Che fai lì impalato? Brutta la vecchiaia Brian Harold May!?» 

E quella voce familiare così flebile ma saggia distrasse May dal suo flusso di coscienza.


«È già ora?»,chiese voltandosi di scatto verso l’amico Roger che facendo capolino dalla porta lo guardava sogghignando compiaciuto.

«No capellone, mancano ancora 5 minuti»,rispose l’uomo chiudendosi alle spalle la porta, come per ritagliarsi un momento di privacy con il fratello di sempre.

«Ah... mhh, ok...»,disse Bri sospirando arrendevolmente a quella breve eternità.

«Pronto? Terra chiama May!», beffeggiò il batterista picchettando una delle sue bacchette porta fortuna sulla testa dell’amico spilungone. «Che ti prende? È la notte degli Oscar!»

Ma Roger sapeva perfettamente cosa stesse provando Brian.
Era quello che provava anche lui ogni volta che metteva piede sul palco. Ma non dava a vederlo. Sapeva che toccava a lui tenere in piedi entrambi. Doveva essere forte, perché questo era quello che aveva promesso a Fred quel pomeriggio a Garden Lodge.

«Sai cosa mi prende Rog, è come ogni volta! Semplicemente manca...»

«Manca anche a me, ogni singolo fottuto giorno di questa straordinaria, pazza vita!», interruppe Taylor agganciando il suo interlocutore in uno sguardo sincero.

«Non credi dovremmo prenderci una pausa? Vorrei poter tornare indietro, a quando le cose sembravano così... così perfette! 
Ma del resto non siamo più i ragazzini di un tempo»,biascicò il chitarrista guardando con la coda dell’occhio la sua Red Special poggiata sul divano.

«1 non dirlo neanche per scherzo! non ti azzardare a pensarlo! 2 niente era perfetto Bri, semplicemente era lui a farlo sembrare tale. 3 parla per te! Io sono ancora un gran figo!», rispose il batterista giocherellando fiero con le bacchette;«ricordati perché siamo qui stasera! Anzi per chi!»

«Melina sarebbe scocciato nel vedermi così, direbbe “Tesoro mettiti in tiro o mi farai sfigurare”», esclamó di getto May ridacchiando.

«Già, farebbe esattamente così, a braccia conserte, tamburellando il piede!»

E i due scoppiarono in una fragorosa quanto liberatoria risata.
 
«Ah Rog... come farei senza di te! Sei davvero la mia stella polare!»

«Comunque vada, siamo qui Bri. Insieme perché così avrebbe voluto Freddie.»

«Già, stasera è la sua serata! Riesco quasi a sentirlo», sdrammatizzò Brian asciugando la lacrima che gli era scesa lungo la guancia; «Si starà vantando lassù», proseguì imitando l’amico, “bravo il ragazzino, come si chiama? A sì, Rami! Ma la star sono io! Quell’Oscar è praticamente mio!”

E i due ripresero a ridere, così forte da mancare il fiato. Così forte da raggiungere, ovunque si trovi, Mercury.

«2 minuti»,bussò una voce trepidante.

E i due tornarono a guardarsi, riavvolgendo le risate nella la serietà del momento.

«È davvero qui con noi? Vero, Bri?»,esclamò Taylor con espressione accigliata.

«Costantemente! Ogni volta che sfiori il timpano, ogni volta che le mie corde vibrano! È lui che rende ancora tutto magico...»,rispose commosso Brian impugnando la sua fedele compagna a 6 corde!

«Si va in scena allora!»,incoraggiò il batterista impettito!

«Sia fatta la volontà di Freddie!»

«Sua maestà Freddie!»,sfidò Roger aprendo la porta del camerino accennando un inchino all’amico!

«Alla Regina!»intonò Brian marciando con riverenza verso il corridoio.

«Ai Queen! Leggende del Rock! E da stasera star di Hollywood!»,terminò l’altro battendo a tempo in aria le bacchette.

E dopo pochi istanti le luci del Dolby Theatre si accesero e il ricordo di Freddie fece tremare la sala.

Ancora una volta Brian May e Roger Taylor erano complici di un momento che difficilmente avrebbero dimenticato, consapevoli di scrivere un’altra pagina di storia.

Consapevoli che qualunque palco avrebbero calcato, l’amore per la musica non li avrebbe mai abbandonati.
Sicuri che qualsiasi cosa fosse successa, nonostante quei giorni fossero ormai andati, una cosa sarebbe rimasta vera.
Che cercando avrebbero scoperto, ancora e per sempre di amare Freddie.




 
   
 
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