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Autore: apeirmon    05/03/2019    1 recensioni
Come sarebbe stato se le protagoniste avessero avuto la possibilità di cambiare il passato a loro piacimento?
[Storia partecipante al contest “Gemme dell’infinito” indetto da Ghostmaker sul forum di EFP]
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Paige Matthews, Phoebe Halliwell, Piper Halliwell, Prue Halliwell
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo & Link: Presente, Passato e Phuturo
Gemma dell’infinito: Gemma del Tempo verde
Trama alternativa scelta: A

 

Nn.d.A.: Ho messo i nomi delle specie magiche minuscoli per evitare confusione con il nome “Cupido”, dato che la storia partecipa a un concorso a fandom liberi. Ci sono personaggi che non faccio parlare, per cui non li definisco “personaggi spalla” e non li ho caratterizzati.

Per quanto riguarda la coerenza con il telefilm, ritengo impossibile scrivere una storia seria a riguardo, essendo una serie piena di contraddizioni e di errori anche confrontando parti di uno stesso episodio. Ad esempio, avrei potuto dire che non si può evitare la morte di qualcuno perché l’angelo della morte continua a reclamarne l’anima, ma la sua lista cambia in continuazione.

L’utilizzo di “le l’hanno” è voluto per preferenza della logica all’abitudine.

 

Phoebe e Cupido entrarono nel proprio appartamento e chiusero la porta.

- Questa sera mi sono proprio divertita. Sto ritornando a vivere l’amore rilassata. - disse la strega.

- Sono felice per te. Ma devo ancora abituarmi a stare tra gli umani.

- Ancora non riesco a credere che dopo tutto quello che hanno fatto passare a Piper, gli anziani ti abbiano lasciato vivere con me. Voglio dire: adesso mia sorella è ancora più irritata. Io dico che le l’hanno fatto apposta.

- Avranno visto che imponendovi le loro regole non ottengono nulla. - ipotizzò lui.

Phoebe sorrise e lo baciò. La sua mano scorse sul braccio del cupido fino a toccare l’anello magico al suo anulare… ed ebbe una Premonizione.

Vide che una gemma verde veniva posta sull’anello metallico e diventava quella trasparente attuale. Poi la visione finì, così il bacio.

- Che cosa hai visto? - le domanda lui.

- Credo… la forgiatura del tuo anello.

Un demone con corti capelli rossi apparve nella stanza e Phoebe spinse Cupido sul divano. Dopodiché, la strega castana balzò in avanti per calciarlo in faccia, ma quello si trasformò in fumo e si spostò vicino al suo fidanzato, prima di materializzarsi.

Estrasse un flaconcino di tasca e ne versò il contenuto verde sull’anello. Poi svanì.

Il cupido urlò, prima di cadere a terra.

- NO! Coop! Svegliati! - gridò Phoebe accovacciandoglisi accanto. - Paige! PAIGE!

Qualche secondo dopo, delle scintille azzurre annunciarono che Paige stava Orbitando nell’appartamento.

- Che non si possa neanche leggere in… - la sorella minore di Phoebe si bloccò alla vista dei due sul pavimento.

- Presto, Curalo!

Paige pose le mani su Cupido e generò luce. Ma dovette smettere quasi subito.

Il corpo inerme scomparve assieme al suo anello, lasciando solo una Gemma verde.

 

Presente, Passato e Phuturo

 

Piper andava avanti e indietro davanti alla veranda di casa Halliwell con le braccia conserte, mentre suo marito era seduto su una poltrona.

- Tesoro, calmati. Succede di continuo che qualcuno di noi muoia e venga riportato in vita. L’anello di Coop ci permetterà di salvarlo.

- No, Leo! È proprio questo il punto: appena troviamo l’amore qualcosa va storto e le nostre vite vengono rovinate. Poi la nonna torna dal mondo dei morti per dirmi: “Piper, essere una strega è il tuo destino, quindi accettalo.”; e se ne torna a chiacchierare allegramente con la mamma, con Prue e coi suoi mariti lasciandoci in questi disastri! - strillò la padrona di casa. - Phoebe ne ha passate tante per trovare un marito ideale, decine e decine di relazioni! Possibile che non basti ancora?!

Paige Orbitò nella stanza con una Phoebe lacrimante.

- Oh, tesoro… Mi dispiace. - abbracciò Piper la sorella passando dall’isteria alla desolazione.

- Hai preso l’anello? - chiese Leo alzandosi.

Phoebe scosse la testa e Paige fece oscillare la sua stringendo gli occhi.

- In effetti l’abbiamo preso, ma non credo si possa chiamare ancora così.

La minore delle Halliwell estrasse di tasca una pietra verde, che Leo prese in mano.

- Questa è una Gemma del Tempo. È la pietra con cui vengono forgiati gli anelli dei cupidi. Ma perché è da sola?

- Pare che il demone ci abbia versato sopra una pozione. - continuò Paige con una smorfia. - Il che è strano, perché non mi sembrava uno stregone demoniaco.

- Aspetta, Leo: vuoi dire che anche con solo questa pietra possiamo impedire che Coop venga ucciso? - parlò per la prima volta Phoebe.

- Sì, ma non potrete verificare le modifiche al passato finché non tornerete qui e tutte le capacità magiche che potrete usare dipenderanno da quelle delle corrispondenti versioni passate. - rispose il cognato. - Quindi se l’anello rimane com’era, non potrete più usare la pietra.

- Allora andremo tutte e tre. - decise Piper. - Useremo un incantesimo del Potere del Trio per tornare al presente. Lo stesso che abbiamo usato nel nostro primo viaggio nel tempo.

 

Una nube di vapore si solidificò in un demone dai capelli rossi dentro una caverna. Si avvicinò a un essere con capelli grigi, rughe e un orecchino a sinistra. Sul bancone a cui era seduto erano poggiate un’urna e una clessidra.

- Ho versato la tua pozione sull’anello. Perdona la mia ignoranza, Tempus, ma perché mi sarà possibile utilizzare la Gemma del Tempo una volta che ci avrà portato al giorno che hai previsto?

- Perché in quel tempo l’anello che hai alterato non esisteva ancora. Ciò significa che anche un demone dell’odio come te potrà usare la Gemma senza dover ricorrere a sentimenti, perché l’incantesimo d’amore non è ancora stato applicato ad essa. - spiegò lo stregone demoniaco.

- Naturalmente ti sono grato per avermi fornito una pozione che annienta i cupidi, ma tu cosa ci guadagni? Voglio dire: per vendicarti delle streghe non hai bisogno di farlo nel passato.

- I miei poteri attuali sono pressoché nulli, tant’è che la maggioranza dei demoni mi ha creduto morto. Il mio scopo è tornare al giorno in cui mi hanno sconfitto e vendicarmi prima di averne il motivo. A quel punto, il loro tempo sarà finito!

 

Piper e Phoebe fissavano Paige mentre parlava al telefono.

- Sto partendo per un viaggio nel tempo. … No, non preoccuparti, Henry: sono sicura che tornerò sana e salva. … Certo che ci sarò per cena! No, senti: probabilmente sono già tornata e sono lì con te che aspetto di andarmene. … Non sono lì con te? Questo non è un buon segno. Ma forse sarò solo stanca di sentirti blaterare. Ti amo.

E gli chiuse il telefono in faccia. Poi si avvicinò alle sorelle.

- Sei sicura di voler venire con noi? - le domandò Piper.

- Sì! Sì: devo solo fare un discorsetto a mio marito quando tornerò un’ora fa.

Piper e Phoebe presero le mani di Paige, mentre la terzogenita stringeva la pietra.

- Aspettate! - intervenne Leo. - E se quella pozione avesse alterato i poteri della Gemma?

- Che altra scelta abbiamo? - chiese Phoebe.

- Potreste rendere i poteri a Billie, così che sia lei a trasportarvi.

- Te l’ho già detto: finché Billie non supererà il lutto di sua sorella non vuole riottenere la Proiezione. - rispose Piper acida. - Ricordi cos’ha fatto alla Scuola di Magia nella sua disperazione?

- D’accordo. Ma state attente.

Phoebe chiuse gli occhi.

- Cupido… Cupido… - sussurrò.

Un attimo dopo, Leo scomparve.

- Avrà funzionato? - chiese Paige facendo scattare la testa da una parte all’altra.

- Se un demone può aprire il suo cuore c’è speranza anche per te, Phoebe. - disse una voce maschile dalla cucina. Le tre si voltarono, Paige strabuzzando gli occhi e Piper spalancando la bocca.

- D’accordo, ascolta: il mio cuore non è chiuso, chiaro? - rispose la voce di Phoebe prima di una risata dell’altra. - È aperto, solo non lo è per chiunque.

- Oh, no! - sussurrò la Phoebe futura. - Ricordo questo dialogo.

Si spostarono in sala da pranzo per sbirciare una Phoebe giovane e un uomo moro.

- Io seleziono. - precisò lei.

- No, sei terrorizzata.

- Di cosa? Di cosa avrei terrore?

- Be’, dimmelo tu.

La Phoebe passata riprese a lavorare a una pozione: - Non mi piace questo gioco.

Piper alzò un indice: - Ma quello è il cupido che abbiamo aiutato sette anni fa… cioè: oggi… Ah! I viaggi nel tempo mi danno il mal di testa!

- Carino! - sentenziò Paige annuendo.

- Peccato che non sia il cupido giusto. - replicò Phoebe. - Dobbiamo andarcene.

- Phoebe… Possiamo rivedere Prue. - si accorse Piper. La sorella la guardò esitante.

Intanto lui stava aiutando l’altra Phoebe a mescolare.

- Hai paura dell’amore?

- No, lo giuro! E se stai per dire che è meglio aver amato e sofferto piuttosto che non aver mai amato affatto, io posso dirti… - annusò la pozione. - Mmmh… che profumino!

- Allora dimmi qual’è il vantaggio di non amare.

- Mi evita di soffrire. - replicò lei con la testa poggiata al suo petto.

- E per che cosa?

- Per essere lasciata.

Piper inclinò la testa di lato, mentre Paige piangeva.

- Da tua madre? - chiese il cupido.

La strega annuì: - Sì.

- E da tuo padre?

Paige singhiozzò e stavolta furono le sue sorelle a strabuzzare gli occhi.

- Scusate. - fece lei piegando le ginocchia.

- Mutaforma! - urlò Phoebe guardando la sua versione più anziana.

- No, Phoebe, aspetta… - cominciò Piper, ma le stava già arrivando un calcio.

L’altra Phoebe lo parò afferrando la caviglia, ed entrambe ebbero una Premonizione.

Videro il demone con i capelli rossi versare una pozione sull’anello di Coop e lui accasciarsi a terra.

La Phoebe del futuro si appoggiò alla credenza e quella del passato al tavolo. Ansimavano.

- L’hai visto anche tu? - chiese la prima.

- Chi era?

- Il nostro futuro fidanzato.

 

- Quindi nel futuro avrò un’altra sorella? - verificò Phoebe seduta in soggiorno con le altre.

- Sorellastra. - rispose Paige con un sorriso forzato e guadagnandosi una gomitata da Piper. - Che c’è? Tanto ormai ci siamo fatte scoprire! Dovremo cancellarle la memoria.

- Tu ci hai fatte scoprire! - replicò lei con un’occhiata allarmante.

- Scusa, ma sei la figlia di Sam? L’angelo bianco della mamma?

Paige annuì compiaciuta.

- Ma non è vieta…?

- Non voglio interrompere questa riunione dal futuro, ma vi ricordo che un demone dell’odio mi ha preso l’anello per distruggere tutte le coppie che ho formato. - intervenne il cupido.

- Se non sbaglio si era salvato e adesso dovrebbe essere al P3 per separare Piper da Dan e Prue da Jack. - rammentò la Phoebe matura.

- Che cosa?! Dobbiamo raggiungerli subito, allora! - disse l’altra alzandosi.

- Posso portarvi io. - propose Paige contraendo le labbra. - Ho ereditato l’Orbitazione da mio padre. Una volta lì posso prendergli l’anello con l’altro mio potere.

- Io ho due ciotole di pozione, tanto per precauzione. - disse la Phoebe giovane.

- Allora sbrighiamoci. - assentì il cupido.

Tutti si presero per mano e svanirono con delle luci azzurre.

 

Quando ricomparvero nel camerino del P3, Piper andò subito ad aprire la porta sul locale.

- Guarda, Phoebe: c’è Dan e… Prue.

Anche Phoebe si affacciò per guardare le sorelle del passato al loro appuntamento.

- È stupenda, vero?

- Già. - replicò Piper incantata.

- Perché? Cos’è successo? - chiese la Phoebe di quel tempo. - È... è morta, vero?

- Purtroppo sì. - confermò la sua versione futura preoccupandola. Ma quella ebbe un sussulto.

Un essere barbuto si stava avvicinando al tavolo a cui sedevano Prue e Piper con i loro ragazzi.

- Eccolo! È quello Drazi! - avvisò la Phoebe passata.

- Anello! - chiamò Paige. Ma quello rimase al dito del demone dell’odio.

- Perché non funziona? - chiese Piper allarmata.

- Ricordate cosa ha detto Leo? Abbiamo le stesse capacità magiche che avevamo in questo tempo. Paige ci incontrerà solo tra un anno e mezzo, quindi per ora ha solo i poteri di angelo bianco del padre, non la Telecinesi Orbitante. Significa anche che tu non hai il potere dell’Esplosione, Piper.

- Ma l’altro basterà. - sbottò lei alzando le mani.

Ogni essere nel locale rimase immobile tranne le Halliwell, presenti e future.

- Ma cosa sta…? - cominciò la Piper giovane mentre lei e Prue si guardavano intorno.

- Ragazze! - le chiamò la sorella correndo loro incontro. - Abbiamo delle visite dal futuro.

Piper trasalì e Prue batté le palpebre più volte, vedendo un’altra Piper e un’altra Phoebe avvicinarsi.

- Prue… Non posso crederci! - la abbracciò la Piper futura, allibendo ancora di più le due.

- Non vi preoccupate, vi spiegherò tutto. - disse la loro Phoebe togliendo l’anello a Drazi mentre era Bloccato. Dopodiché gli lanciò la pozione polverizzata addosso.

Quello si scongelò, agonizzò ed esplose.

- Ma non lo avevamo appena eliminato? - chiese la Piper attuale sul punto di avere un infarto.

- Sì, ma mi hanno detto che l’anello lo aveva protetto. - raccontò una Phoebe, mentre l’altra sostituiva Piper nell’abbracciare Prue.

- Ah… Scusate… - cominciò quest’ultima. - Ma anche se voi veniste davvero dal futuro, perché siete così felici di…? Oh!

- Già, ma non preoccuparti: sono sicura che siano venute qui per impedirlo.

- Aspettate, non ho capito. Potete spiegarmi cosa dovrebbero impedire?

Tutte guardarono la Piper più giovane.

- Ma ero davvero così stupida?

- Non che adesso sia cambiata molto. - rispose Phoebe, facendo indignare entrambe le Piper. - Comunque non possiamo cambiare il passato. Prima di andarcene dovremo modificarvi la memoria.

- Vi aspettate davvero che lasceremo morire nostra sorella? - domandò la Phoebe giovane. - Non posso credere che diventerò così cinica!

- Come sarebbe? - Piper guardò Prue disperata.

- Sarà estremamente doloroso, lo so, ma è l’unico modo per salvare tutti i futuri innocenti dai demoni. - spiegò Piper.

- Non potete saperlo! E se ne salvassimo di più rispetto a quanto avete fatto voi? - rincarò Phoebe.

- Ora basta! - intervenne Prue. - Hanno ragione loro. Non posso rischiare la vita di tanti innocenti per salvare la mia. Quando avverrà?

- Tra circa un anno e mezzo. - rispose Piper con la voce più acuta del solito.

Prue guardò il soffitto del locale, cercando di trattenere il pianto: - Più presto di quanto pensassi.

- Ascoltate: non avrò la vostra esperienza, ma è più di un anno che cambio il futuro per salvare vite. Perché questa volta dovrebbe andare diversamente?

Nessuna delle altre trovò un’antitesi all’insistenza di Phoebe.

- E quella chi è? - chiese Prue indicando il camerino. Paige era sulla soglia e si torceva le mani.

- Sembra che sia la nostra sorellastra: Paige.

Prue e Piper le si avvicinarono lentamente.

- Sei davvero nostra sorella? - le chiese la secondogenita. Lei si morse il labbro inferiore e annuì.

Prue le accarezzò la guancia: - Ciao, Paige.

Lei scoppiò in lacrime: - Sono cinque anni che aspetto di conoscerti.

Dopo qualche secondo, Phoebe giovane esclamò: - Ma quanto dura il potere di Piper nel futuro?

- Giusto! - si accorse Piper. - Dobbiamo andarcene e voi… noi due… Insomma, che gli appuntamenti continuino! Sarò contenta quando saremo di nuovo nel nostro tempo.

 

Le streghe venute dal futuro erano sedute di fronte al camino.

- Nonostante tutte le cose incredibili che ho visto finora, non riesco ancora a capire se è un sogno o se sta succedendo davvero. - disse Paige.

- A chi lo dici! Rivederla dopo tutti questi anni mi ha riempito il cuore. - convenne Piper.

- Sarà davvero un peccato dover cancellare le loro memorie. - aggiunse Phoebe.

- E se non lo facessimo?

- Piper! Sai bene che cambiare il passato lontano è pericolosissimo. Potremmo morire tutte e quattro, lasciando loro i ricordi.

- Però ogni momento è un rischio continuo, anche nel presente. - controbatté Paige.

- Soprattutto per noi. - aggiunse Piper. - Non si tratta di seguire le regole, ma l’istinto.

- Non potete dire sul serio!

- Phoebe, ascolta: e se fosse questo il nostro destino? - ipotizzò Paige. - Io sento che è giusto.

Lei scosse la testa vagando con lo sguardo.

- Stai facendo quello che ha detto il cupido. - comprese Piper. - Hai paura di riavere Prue per non rischiare di perderla di nuovo.

- Cosa? No! Sai benissimo che ho superato la paura di perdere una sorella. - le ricordò Phoebe alludendo a una delle prove imposte loro da Barbas, il demone della paura.

- Non è la tua maggiore paura, ma non vuol dire che tu l’abbia persa. - replicò lei.

- Finalmente vi ho trovate! - le distrasse una voce alle loro spalle.

Quando si voltò, Phoebe lo riconobbe e scattò in piedi: - Bastardo! È lui ad aver ucciso Coop!

- Fra poco lo raggiungerai: qui non avete poteri per distruggermi.

- Però posso sempre Bloccarti! - disse Piper alzando le mani. Ma non successe nulla.

- L’immunità ai poteri del tempo è un dono prezioso. Devo proprio ringraziarlo.

- Non ho bisogno di poteri per distruggerti!

Phoebe corse in avanti per dargli un calcio volante, ma lo attraversò come se fosse fumo, sbatté contro il muro e cadde a terra.

- Ho sviluppato l’intangibilità più di molti demoni dell’odio. E sarà questa ad ucciderti!

Il demone affondò una mano nel petto di Phoebe per strapparle il cuore.

- PHOEBE! - gridarono le sorelle, ma della polvere rossa cadde addosso al demone prima che potessero intervenire.

Quello si alzò di scatto e indietreggiò agonizzando: - No… No! NO! NOOO!

Dopo l’esplosione, Piper e Paige spostarono lo sguardo sul primo Trio nel corridoio.

- Farvi salvare dalle vostre sorelle più inesperte! Che vergogna! - scherzò Prue.

- Oh no! Phoebe! - urlò Piper, vedendo che la sorella non si alzava.

- Chiamate Leo, presto! - ordinò Paige.

- Adesso non è più il nostro angelo bianco. La nostra relazione stava interferendo. - spiegò Piper.

- Ma dobbiamo Curarla! - ribatté lei.

- Lo farai tu! - le disse l’altra Piper.

- Ma in questo tempo non posso Curare.

- Sì che puoi! Il giorno dopo che ti abbiamo incontrata hai Curato Cole.

- Ma mi ha aiutato Leo! I miei poteri sono ancora deboli adesso.

- Se io ho Bloccato tutta quella gente per un tempo così lungo e tu hai Orbitato al P3, puoi guarirla!

Paige si inginocchiò accanto a Phoebe e avvicinò le mani al suo petto. In un brillio di luce bianca, la ferita si rimarginò e Phoebe aprì gli occhi.

- Cos’è successo?

- Sembra che il tuo cuore sia guarito e che tu abbia sconfitto un demone sette anni prima che cercasse di ucciderti. - ricapitolò Paige.

- Ma non è l’unico. - disse la Piper del futuro. - Ha detto che è stato reso immune ai poteri che riguardano il tempo.

- E aveva una pozione che non poteva preparare da solo. - aggiunse la Phoebe del suo tempo.

- Non penserete mica che l’abbia aiutato Tempus? - chiese l’altra Phoebe. - L’abbiamo sconfitto meno di mezzo anno fa.

- No, è ancora vivo nel vostro tempo. - la informò Piper. - Lo sappiamo perché ha riusato i suoi poteri il giorno che Prue è…

Tutte e sei abbassarono lo sguardo.

- Solo che pensavamo che quella volta avesse consumato tutta la sua magia. - riprese Phoebe.

- D’accordo… allora che facciamo? Torniamo nel nostro anno, oppure…? - cominciò Paige.

- No: se il Tempus del nostro tempo è in questo tempo, dobbiamo assicurarci di sconfiggerlo in tempo prima che agisca sul tempo. - progettò la Phoebe più matura.

- Stai cercando di intensificare il mio mal di testa? - chiese Piper a denti stretti.

- Sei un genio, Piper! Come hai fatto?!

Le due si scambiarono un verso di antipatia.

- Perfetto: tra qualche anno una mia sorella sarà morta e l’altra mi darà dell’idiota. Per il mio pessimismo è l’ideale!

- D’accordo… Come facciamo a rintracciare Tempus? - intervenne Prue. - Non abbiamo un suo oggetto per cercarlo con la mappa e il pendolo.

- Però abbiamo un oggetto che appartiene al tempo. - precisò Phoebe sollevando la Gemma verde.

 

Tempus comparve in un vortice di fiamme nella grotta che occuperà in futuro.

- Vedo con piacere che recupererò del tutto i miei poteri. - commentò il suo alter-ego.

- Non proprio. Avrò avuto bisogno di collegarmi a una Gemma del Tempo per venire qui. Ora, però, ce l’hanno le streghe che mi hanno sconfitto. Voglio il mio aiuto per recuperarla.

- E come credi che ti possa aiutare?

- Andremo a San Francisco per farci rintracciare, ma quando arriveranno, io andrò a casa loro. Almeno una di loro rimarrà lì, non volendo rischiare di perdere la Gemma nello scontro. Sarà allora che la prenderò ed eviterò che mi sconfiggano quando le ho intrappolate in una Spirale del Tempo.

 

Le due Phoebe erano in soffitta e quella più giovane consultava il Libro delle Ombre.

- Immagino che l’incantesimo per accelerare il tempo non funzionerà stavolta. Tempus non ha creato una Spirale del Tempo da spezzare.

- Non preoccuparti: imparerai a fare incantesimi molto potenti in futuro.

- Posso chiederti se troverò il vero amore?

La futura sorrise: - Sì, molte volte. Solo che lo perderai anche. Ma questo non deve spaventarti: ti prometto che avrai molti momenti felici.

- È un peccato che non ricorderò questo dialogo.

- Forse non lo rammenterai. Ma “ricordare” significa rendere al cuore. E sono sicura che ogni momento che hai passato ti rimarrà sempre nel cuore. Non importa quanti incantesimi di memoria o modifiche del tempo si possano fare. Te lo dice una che ha avuto il potere dell’Empatia per un anno e credimi: le emozioni che si avvertono degli altri rimangono anche se l’effetto dell’Empatia è svanito.

- Quindi non otterrò un potere attivo? - si imbronciò l’altra.

- Sì, riuscirai anche a Levitare. Ma con il tempo preferirai quelli passivi, te lo assicuro.

 

Paige faceva oscillare un cristallo dalla mano in cui teneva la Gemma del Tempo sopra la mappa di San Francisco distesa sul tavolino della veranda.

- Allora, Paige, tu hai incontrato… o incontrerai… Piper e Phoebe al mio funerale, quindi? - domandò Prue seduta di fronte a lei.

- Già… Mi è sempre sembrato assurdo non averti conosciuta solo per un soffio.

- E che ne diresti se ti trovassimo adesso, prima di toglierci la memoria?

La minore posò il pendolo.

- Intendi… la me di questo tempo? - chiese ansimante.

- Certo. Ti ricordi dove vivevi qui?

- Sì, ma non so come potrei reagire. Non fraintendermi: ho sempre desiderato delle sorelle, ma… è solo che non conoscevo la magia.

- Ho capito. Però mi pare che per toglierci la memoria abbiate bisogno del Potere del Trio, ma che non potete usarlo se la Paige di questo tempo non si è unita a noi.

Paige si strinse nelle spalle: - Forse non voglio togliervi la memoria.

- Lo so che il destino ci ha tolto molte persone care: la mamma, la nonna, il mio ex-ragazzo Andy e adesso so che cercherà di togliere anche me a voi. Ma non possiamo mettere la nostra vita prima di quella degli innocenti che dobbiamo salvare. Hanno la stessa importanza, anche se la nostra attenzione ne riguarda solo poche.

- Ma non sappiamo cosa succederà. Potrebbe anche essere la scelta migliore.

- Ascolta: quando è morto Andy, io avevo perso i sensi e... ho potuto parlare con lui in una dimensione di passaggio, credo. Mi ha fatto capire che morire è una sorta di viaggio e che quando si è pronti a compierlo, è meglio andare. Si vede che in quel momento sarò pronta a riunirmi a lui.

 

Le Piper si passavano ingredienti da aggiungere a una pozione in cucina.

- Sei sicura che questa pozione funzionerà su Tempus?

- Be’, non l’abbiamo mai provata su uno stregone di livello superiore, ma ha sconfitto la veggente al vertice della gerarchia demoniaca e uno dei demoni più potenti che abbiamo mai affrontato, nonché un marito di Phoebe. Abbiamo solo bisogno di un pezzo di carne di Tempus e dovrebbe funzionare.

- Aspetta, hai detto “marito di Phoebe”? Allora non sarò l’unica ad aver avuto una relazione con un demone. - si rasserenò la Piper giovane.

- Oh, se per questo anche Prue ne ha sposato uno… ne sposerà… Insomma, hai capito!

- Prue? Non ti credo! - si mise a ridere.

- No, davvero! Solo che non l’ha sposato di sua volontà.

- E io? Avrò il matrimonio che desidero?

- Be’, non proprio un matrimonio perfetto, ma sì.

- Con Dan?

La Piper del futuro sorrise: - Questo non te lo anticipo.

In quel momento, delle scintille azzurre apparvero vicino al tavolo e si tramutarono in Leo.

- Leo! Che ci fai qui? Pensavo avessi rinunciato all’incarico. - disse la Piper giovane.

L’angelo bianco biondo era molto preoccupato.

- Ora capisco cosa intendevano… Gli anziani mi hanno detto di ricordarvi che non potete modificare il tempo e che dovete preparare subito un incantesimo di memoria.

- Non ricordavo quanto fossi noioso quando seguivi ciecamente tutte le regole!

- Ma allora è con Leo che mi sposerò?

- Ah, non ero così stupida, allora!

- Piper, non si tratta di semplici regole! Neanche lo immagini quello che potrebbe accadere.

- Abbiamo dimostrato tante volte che gli anziani si sbagliano! - sbottò la Piper futura.

- Non stavo parlando con te.

- E con chi pensi di parlare? Lei sono io!

- Tecnicamente no: siete due persone diverse con un passato parzialmente…

- Oh, e finiscila con queste definizioni incomprensibili per evitare il discorso! - disse la stessa.

- Già, è solo che non riesci a confrontarti con una Piper che sa che i delfini sono anfibi.

L’altra Piper ridacchiò: - Forse è meglio se parlo solo io.

Paige e Prue entrarono nella stanza.

- Leo tartassato da due Piper! È uno spettacolo che non si vede tutti i giorni. - commentò Paige.

- E tu chi sei? - le domandò Leo bruscamente.

- Nostra sorellastra, figlia di Sam. - rispose Prue stravolgendo Leo. - Sì, sembra che ci siano più regole infrante del previsto nella nostra famiglia. Comunque ho deciso di accettare la mia morte. L’incantesimo di memoria deve essere fatto.

- Ma Prue… - cominciò la Piper attuale.

- Morirai giovane? - chiese Leo, ricevendo un cenno d’assenso. - Mi dispiace.

- Grazie. Ma adesso concentriamoci su Tempus: l’abbiamo trovato.

- Aspetta: e se eliminiamo quello di questo tempo? - domandò Phoebe raggiungendola. - I suoi poteri saranno essenziali per riportare in vita Piper.

- Vorrà dire che mi sacrificherò al posto di Prue.

- No. - la corresse la versione futura. - Non lo dico per me, ma credimi: se sparissi io il male otterrebbe un enorme vantaggio in futuro.

- Ad ogni modo non dobbiamo eliminarlo, ma solo prendergli un brandello di carne. - precisò Paige con espressione schifata.

- È meglio che una delle Piper resti qui a proteggere la Gemma del Tempo. Rimarrò anch’io per precauzione. - disse la Phoebe più anziana.

- Non potrebbe occuparsene Leo? - chiese Prue.

- No… perché non è più il nostro angelo bianco e può venire solo a disturbare! - sbottò la Piper giovane.

- Il mio compito è finito. - commentò Leo amareggiato, prima di Orbitare.

- Ecco, bravo! Adesso te la svigni!

- Tesoro, dobbiamo andare. - le disse Prue prendendole la mano. Paige Orbitò con tre passeggere.

 

Appena vide delle scintille azzurre, uno dei due Tempus svanì tra le fiamme.

- Bene arrivate! Vi aspettavo. - disse l’altro stregone, alzandosi.

- Quindi sei davvero tu Tempus. - commentò Phoebe. - Perché ci hai seguito fin qui?

Lui si limitò a ghignare.

- Non ha importanza, tanto ti distruggeremo prima di scoprirlo. - disse Piper alzando le mani.

Ma quello scoppiò a ridere: - Vuoi Bloccare il manipolatore del tempo?

- Lo immaginavo.

Prue lanciò un pugnale sul braccio di Tempus e usò la Telecinesi per tagliarne un pezzo, che poi attirò a sé insieme all’arma.

- Presto, Paige: andiamocene! - le disse Phoebe.

- Non ha importanza cosa farete: il tempo stringe.

Subito dopo la frase dello stregone, le quattro Orbitarono.

 

Al ritorno in casa Halliwell, la scena che si parò davanti a Paige fu un continuo calciare l’aria da parte di Phoebe e il rialzarsi e riabbassarsi ripetuto di Piper.

- Non sembra, ma anche tu rimarrai bloccata nel tempo. - commentò Tempus mostrandole la Gemma verde. In un attimo, scomparve.

- Oh no! Ha usato la Gemma del Tempo per intrappolarle! Ragazze, dobbiamo fare…

Paige si era voltata, ma le streghe del passato erano scomparse.

- Forse avremmo dovuto chiedere aiuto a Billie. - ammise con una smorfia.

 

La strega Orbitò nel Regno degli angeli bianchi colmo di nuvole.

- C’è qualcuno? Sto cercando Ramus, se può aiutarmi.

- Certo che posso, Paige, ma dovresti chiedermi se voglio. - disse una figura calva dalla barba bianca alle sue spalle.

Paige spalancò la bocca e socchiuse gli occhi, scandalizzata: - Sai che Tempus ha ucciso le mie sorelle nel passato? Mi stai dicendo che un anziano lascerebbe che il Potere del Trio venga distrutto?

- No, ma sarebbe gentile chiedermelo in questo modo. Ohohoh!

Paige scosse la testa: - Hai visto cos’è successo?

- Come al solito ho visto passato e futuro perfettamente.

- Potre… - alzò le mani e contrasse il viso. - Cioè: vorresti chiedere ai cupidi se possono darmi la Gemma del Tempo che cerco, per cortesia?

- Vedrò cosa posso fare. - rispose Ramus raggiante.

 

Paige Orbitò accanto alle sue sorelle, ancora bloccate in una Spirale del Tempo.

Sollevò la Gemma e la puntò verso di loro. Entrambe si voltarono verso di lei.

- Dov’è Tempus? E come hai fatto a riprendergli la Gemma? - chiese Piper.

- Un anziano mi ha aiutato a riprendere quella di questo tempo per sbloccarvi. Però c’è un piccolo problema: i cupidi la rivogliono indietro per forgiare un anello e hanno fatto un incantesimo per impedire i viaggi nel tempo, prima di darmela.

- Non fa niente. Non credo che ci servirà.

- Ma di cosa parli, Phoebe? Qui non si è mai formato il Potere del Trio che mi include, quindi non possiamo fare un incantesimo per viaggiare nel tempo! - obiettò Paige gesticolando animatamente.

- Non parlo del Potere del Trio, ma dei nostri poteri singoli.

- Ma abbiamo solo i nostri primi poteri. Come possono aiutarci? - chiese Piper chiudendo un occhio.

- Tramite l’esperienza che portiamo dal futuro. Ricordate quando quel demone ci intrappolerà nelle dimensioni dei desideri e io e Paige avremo combinato l’Orbitazione e l’Empatia per spostarci dall’una all’altra? Bene, penso che possiamo fare lo stesso con l’Orbitazione e la Premonizione.

- E pensi che basti per Orbitare nel passato? - dubitò Paige.

- Forse no, ma se Piper riesce a Bloccare il momento che vedrò, potremmo riuscirci.

Piper e Paige si guardarono.

- Mi sembra un’idea abbastanza folle: proviamo! - decise Piper.

- Prima aggiungo il pezzo di Tempus alla pozione. - disse Paige con una smorfia.

Raccolse il brandello di carne caduto a Prue e andò in cucina.

- Anche se cambiassimo di nuovo il passato, Tempus ha sempre la Gemma. Come possiamo evitare che la usi di nuovo? - domandò Piper.

- Dovremo eliminarlo prima che si accorga del cambiamento.

Paige tornò con una fiala di pozione nella mano libera dalla Gemma: - Possiamo iniziare.

Phoebe prese le mani delle sorelle e chiuse gli occhi. Dopo qualche istante ebbe un sussulto.

Piper alzò la mano libera verso i suoi occhi e Paige fece Orbitare tutte e tre.

 

Riapparvero in un parco, e videro Prue oltre una siepe, davanti a un’altalena a due posti.

Ma non era sola.

- Non ci posso credere! - esclamò Piper incantata.

- È Andy…

L’uomo castano che parlava con Prue sembrava preoccupato.

- Il poliziotto che piaceva a Prue? - chiese Paige.

- Shh! - la zittì Piper per ascoltare.

- Parlo sul serio! Qui non puoi fare niente. Non farmi usare il mio potere su di te. - disse Prue. - Andy, io morirei se ti succedesse qualcosa! Io ti amo.

Andy sorrise: - Anch’io ti amo, Prue.

Si abbracciarono.

Paige si era rimessa a piangere. Phoebe se ne accorse e le tappò la bocca.

- Tornare in questo parco mi riporta sempre alla tranquillità della nostra infanzia. - disse lui. - Qualunque sia la situazione, quando mi trovo protetto da questo verde, so che posso stare sereno.

- Già. Per questo posso affrontare Rodriguez chiedendoti di stare lontano. Solo ripensando al colore che ci circonda, avverto la tua protezione. Anche a distanza.

- Allora ti lascio fare il tuo lavoro. Sta’ in guardia. - disse Andy indietreggiando verso la strada.

- Userò il mio potere appena mi accorgerò del pericolo. - rispose Prue prima di voltarsi.

- E adesso Andy andrà a casa per cercare di salvarci, ma morirà lui al nostro posto. - spiegò Piper.

- E con l’intervento del Tempus del futuro, moriremo anche noi se non facciamo qualcosa.

- Non può finire così! - decretò Paige, trasformandosi in una donna di mezza età.

- Paige! Non puoi cambiare il passato! - la cercò di fermare Phoebe. Ma troppo tardi.

La donna aveva Orbitato dietro Andy e gli aveva tirato una manica.

- Mi scusi, lei lavora nella polizia? - gli chiese.

- Non più. Il giornale di oggi è stato impreciso. Mi scusi, ma ho fretta.

- La prego: non riesco a trovare il mio nipotino. Temo che sia stato rapito!

Piper e Phoebe guardavano la scena paralizzate.

- La aiuterà il mio collega. Lo chiamo e sarà…

- No! Potrebbe essere troppo tardi.

Andy diede uno sguardo alla strada prima di rispondere: - Va bene, ma solo cinque minuti.

Piper Bloccò il tempo. Lei e Phoebe si avvicinarono a Paige.

- Hai idea di cosa potresti modificare in questo modo?! - sbraitò Piper.

- Mi pare che il passato sia già stato stravolto. Sto solo cercando di farlo cambiare in meglio. E poi non eri d’accordo per salvare Prue?

- Be’, ci ho ripensato! Non ci arrivi che potrei non avere più i miei figli quando saremo tornate nel presente? Anch’io vorrei salvare Andy e Prue, come tutte le persone che abbiamo perso, ma ho accettato che fosse arrivato il loro momento!

- O forse non vuoi che i lutti che hai passato siano stati inutili!

Paige fu fortunata che Piper non avesse il potere dell’Esplosione in quel momento.

- Ora non abbiamo tempo per questo! - intervenne Phoebe. - Paige, portaci a casa prima di tenere occupato Andy. Scommetto che Rodriguez attaccherà prima dell’orario stabilito per affrontarci una alla volta. Piper, tieniti pronta a Bloccarlo appena apre la porta.

 

Le due Halliwell erano poggiate al muro laterale della loro casa com’era in precedenza, quando videro un’auto nera avvicinarsi. La targa riportava il numero del diavolo capovolto.

- È Rodriguez. - esplicitò Piper. - Tempus gli avrà detto di attaccarci singolarmente.

- Ma perché non ci ha pensato da solo? - commentò Phoebe mentre la gatta, Kit, soffiava.

- Be’, i demoni sono sempre stati molto idioti, o ci avrebbero attaccate nel sonno!

- Giusto. Ehi, sta per entrare!

Piper attese che Rodriguez aprisse la porta per Bloccarlo.

- E adesso? - chiese Piper alzando le mani orizzontalmente. - Come lo elimineremo? No, come lo abbiamo…? Ci rinuncio.

- Guarda: sta arrivando anche Prue. Tu Sbloccalo appena arriva nel vialetto in modo che non ci scopra, poi sarà lei a farlo fuori.

La castana sollevò le mani nel momento indicatole dalla sorella.

- Ehi! Non ti hanno insegnato a chiedere permesso?! - gridò Prue, sbattendogli la porta in faccia con la Telecinesi.

Rodriguez si voltò e lanciò una sfera d’energia, prontamente rispedita al mittente dalla strega mora.

In preda a quello che pareva un attacco epilettico, il demone esplose.

- Ma non servirà a nulla se non fermiamo entrambi i Tempus. - commentò Piper.

In quel momento, Paige Orbitò accanto alle sorelle con espressione gioiosamente ebete.

- L’ho trattenuto il più possibile.

- È bastato: Rodriguez è diventato cenere. - raccontò Phoebe compiaciuta. - ma non sappiamo come distruggere Tempus presente e Tempus passato senza farci scoprire.

- Lasciate fare a me: mi è venuta un’idea… - disse Paige, annuendo lentamente.

 

Uno dei due stregoni demoniaci guardava ansiosamente un orologio da taschino in un ufficio che doveva essere stato usato da Rodriguez.

- Dovrebbe già essere tornato! Qualcosa non ha funzionato, lo so!

- Avvierò la Spirale del Tempo a mezzanotte come in programma, se non sarà ancora tornato. È sconfortante sapere che sarò così impaziente. - criticò l’altro guardando fuori dalla vetrata.

- Non sai ancora cosa si prova a farsi spezzare una Spirale del Tempo! E se sono vive, la spezzeranno. Ma lo impedirò io.

Il Tempus del futuro prese la Gemma del Tempo di tasca e la sollevò. Ma rimase lì.

- Che sta succedendo? Perché non funziona?

- Forse perché ne ho invecchiato le capacità a quando sarà utilizzabile solo attraverso l’amore.

La voce di Paige fece voltare entrambi i Tempus appena in tempo perché uno ricevesse una pozione in pieno petto.

- AAAAHHH! - gridò lo stregone futuro mentre bruciava.

L’altro si lanciò verso la clessidra sulla scrivania, ma Phoebe lo precedette calciandola e mandandola in frantumi sul pavimento.

- Come avete fatto a modificare la Gemma? Solo chi la possiede può farlo!

- Infatti abbiamo usato quella di un futuro vicino per modificare quella di questo tempo, e di conseguenza anche del nostro. - gli spiegò Phoebe.

- Ad ogni modo, sembra che ti rimanga poco tempo. - aggiunse Piper indicando la finestra.

Il cielo si stava oscurando, finché le stelle non furono visibili anche nell’inquinamento luminoso di San Francisco. Tempus divenne una scia fiammeggiante che sparì in un braciere con i suoi oggetti.

- Meglio lasciarlo in vita. Non sappiamo se ci tornerà utile anche in questa linea temporale. - ammise Phoebe.

- Dov’è finita Paige?

- Credo che sia stata coinvolta nell’incantesimo, visto che non ci conosceva. Paige!

Scintille azzurre precedettero la comparsa della donna mora.

- Finalmente vi siete sbloccate! Cos’è successo? - chiese una Paige che muoveva le iridi a destra e a sinistra.

- Prue ha recitato un incantesimo per accelerare il tempo e ha spezzato la Spirale del Tempo in cui ci trovavamo. - le spiegò Phoebe. - Ora resta da capire se aver salvato Andy comprometterà il futuro.

- Sapete che vi dico? - chiese Piper raccogliendo la Gemma del Tempo caduta allo stregone. - Lo scopriremo tornandoci. Basta con le supposizioni preoccupate.

- Allora buona fortuna per il futuro! - sorrise Paige ad occhi chiusi.

Prese per mano le sorelle e Phoebe sussurrò: - Il nostro tempo.

 

- Vi auguro uno splendido giovedì mattina. Le previsioni per il meteo di oggi saranno…

Mentre Phoebe guardava in cucina la meteorologa alla televisione, sorseggiava distrattamente la sua solita tazza di caffè per la colazione.

- Buongiorno! - la salutò Piper entrando nella stanza.

- Ciao. Ehi, come mai sei ancora in pigiama? Non vai al Quake?

- Ho chiamato per annunciare le mie dimissioni. - la informò sedendosi.

- Tu? Non mi dirai che eviti il ristorante per quella tua compagna di liceo snob? - sospettò Phoebe.

- Può darsi. Ma Joenn mi ha fatto capire che gestire un ristorante non mi basta. Voglio averne uno!

- Non ti sembra una decisione affrettata, sorellina?

- Rischiare di perdere Andy mi ha fatto riflettere sul fatto che ogni momento richiede una scelta determinata. La tua Premonizione ci ha mostrato chiaramente che possiamo perdere parti importanti della nostra vita se rimaniamo passive. Ma anche che possiamo scegliere di continuare ad averle.

- Benvenuta tra i disoccupati! - le disse Phoebe cingendole le spalle.

 

Tempus si materializzò dal vortice di fiamme che lo aveva portato al centro di una grotta illuminata da torce. Vicino alle pareti, tre figure incappucciate erano equidistanti tra loro.

- Hai fallito, Tempus.

- Ti sei lasciato sconfiggere da un incantesimo a distanza.

- Anche con l’aiuto del te stesso futuro.

- Sono milioni di anni che i miei piani funzionano perfettamente!

- Ma i tuoi poteri sono stati ridotti. A cosa puoi servirci, adesso?

- Ritorneranno com’erano. E a quel punto causerò la morte della strega che mi ha sconfitto!

- Molto bene. Allora verrai reso irreperibile finché il tuo potere non sarà sufficiente.

- Volete mettermi in isolamento? Non potete farlo!

- Così è deciso.

Con un’altra fiammata, Tempus scomparve.

 

Il campanello di casa Halliwell suonò e fu Prue ad aprire la porta.

- Andy! Che sorpresa! Perché non mi hai avvisato che venivi? - chiese sorridendo.

- Veramente ti ho chiamata cinque volte ieri, ma nessuno mi ha risposto. Ho anche provato a entrare, ma la casa sembrava fatta di piombo. Non riuscivo a entrare neanche colpendo le finestre!

- Oh! Dev’essere l’incantesimo per accelerare il tempo che ha avuto effetto su tutta la casa. E oggi non ho ancora controllato la segreteria.

- Comunque mi pare che sia andata bene ieri. Rodriguez è un demone? - verificò Andy.

- Era un demone. Ora è parte del compostaggio. E ho intenzione di farlo diventare parte di una pianta del parco. Così da ringraziare il verde per averti dato la tranquillità necessaria a proteggerti.

Andy si grattò la testa: - In realtà dovresti ringraziare una donna che ha perso suo nipote nel parco. Se non mi avesse chiesto di cercarlo, ti avrei disobbedito.

- Oh, sei proprio inaffidabile! - sorrise Prue. - E poi sei riuscito a trovarlo?

- Già, ma poi è stata la zia ad essere sparita dalla circolazione. Ha detto che sarebbe tornato a casa da solo. Strano, vero?

- Sì, anche per essere un tuo caso. Ascolta, Andy: la prossima volta che dobbiamo affrontare un demone voglio che ti occupi solo di aiutarci a rintracciarlo. Senza armi magiche non sei in grado di fare nulla, se non darmi una distrazione che potrebbe costare la vita anche a me. Come potresti lavorare se un tecnico della scientifica senza esperienza in omicidi ti seguisse negli arresti?

Lui abbassò lo sguardo e annuì: - Va bene. Ma solo per lasciarti lavorare in pace. Quindi sarei un tecnico di laboratorio, eh?

- Perché no? A te piace raccogliere prove sulla magia, analizzarle e fare ipotesi, ma non provarla direttamente. Credo che lo scienziato solitario sia il tuo personaggio ideale.

- Ma io sono con te. - disse lui mentre le sue pupille si ingrandivano.

- E sarà sempre così.

   
 
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