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Autore: Khailea    06/03/2019    0 recensioni
La fiction si basa sul gioco Pokémon Ranger Ombre su Almia, riguarderà una mia partita nel gioco ed io descriverò ogni battuta, ogni passaggio e descriverò tutto ciò che vedrò. Potranno venir aggiunte alcune battute o addirittura alcune scene e tutta la serie racconterà anche delle sensazioni dei personaggi.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Il giorno seguente...


La Federazione Ranger non mancava mai di svegliarsi presto per esser sempre pronti  a qualsiasi situazione, e così il trio composto da Alex, Glenda e Sara fece lo stesso, preparandosi in maniera impeccabile.
La bionda fu la prima ad arrivare però, visto era un'Assistente aveva degli orari leggermente più rigidi, e così quando gli altri due la raggiunsero nella sala superiore della Federazione la trovarono già al lavoro assieme a Massimo ed a Linda.
Alle loro spalle si trovava anche la Top Ranger Viola, che monitorava alcuni degli schermi.
C'erano poi un'altra Ranger dai capelli e gli occhi neri, intenta a sistemare alcune carte, naturalmente il Professor Frenesio e la Presidentessa Edvige.
Alex e Sara andarono subito davanti a questi sull'attenti, mentre la donna li guardò con un sorriso.
-Buongiorno.-
-Buongiorno!-
Risposero subito i due, facendola quasi ridere. Perfino Pachirisu e Buizel alle spalle dei ragazzi erano ben composti, certamente non volevano esser da meno dei loro amici.
-Mi dicono che la decifrazione del diario porterà via molto tempo. Nel frattempo, per piacere, andate di pattuglia e tornare a rapporto da me quando avete finito.- 
Spiegò brevemente la donna, venendo poi seguita da un sospiro del Professor Frenesio.
-Quel diario semicarbonizzato si sta dimostrando più arduo da decifrare del previsto, pare.- 
-Non c'è alcun problema, nell'attesa faremo un bel giro di pattuglia.-
Rispose Alex sicuro di sé.
-Sembra che ci siamo molti incidenti e che non tutti dipendano dal Team Pesto Buio.- 
Commentò l'altra Ranger assieme a loro.
Magari non era una così cattiva notizia il loro mancato coinvolgimento, anche se non era comunque bello ci fossero dei pericoli per qualcuno.
Ma i due ci avrebbero pensato in men che non si dica.
-Potete venire qui se volete per controllare le zone.-
Disse Glenda chiamandoli, ed annuendo i due la raggiunsero.
-Che cos'è quel puntino giallo?-
Chiese Alex indicando una zona dello schermo.
-Oh quello è Settimo, è sempre in giro. Dicono che non torni quasi mai alla Federazione.-
Rispose prontamente Glenda, alla quale poi si aggiunse anche la sua collega Linda.
-Lo sapevi? Settimo è il settimo Top Ranger. Non è una curiosa coincidenza?-
Chiese sorridendo.
-Direi.-
Commentò Sara non capendo molto di tutte quelle apparecchiature, ma la voce di Viola la distrasse.
-Beh, tusei il top ranger più giovane che abbiamo mai avuto. Magari il resto non ti sorprende molto.-
-Oh nono non intendevo questo!-
Scattò subito la castana preoccupata d'aver fatto una brutta impressione, ma l'altra rise divertita.
-Sto solo scherzando ahah.-
-Ehi voi due, giusto per dare un'informazione ad un altro gruppo, quella Nebbia oscura era fitta come dicono?-
Chiese intanto Massimo guardano i due, ma fu Alex a rispondere.
-Sì, e danneggiava anche lo Styler. Ma non è stato un problema per due come noi.-
-Wow.-
Commentò ammirato l'altro, riprendendo a fare il suo lavoro.
Anche loro dovevano fare il proprio però, e dopo aver preso alcuni dati scattarono subito fuori dalla Federazione Ranger.
Non erano certo pochi gli incarichi, ma si sarebbero occupati di tutti, partendo da quelli lungo la strada Federale.
-Cavolo, è passato un bel po' dalla mia ultima ricognizione. Ho proprio bisogno di sgranchirmi.-
Disse Alex stiracchiandosi le braccia.
-Sicuramente non sarà un problema.-
Rispose la ragazza camminando assieme a lui, superata una prima zona del sentiero in effetti incontrarono già qualcuno che aveva bisogno di loro. Un ragazzino dai capelli biondi e gli occhi azzurri vestito con una giacca marrone e dei pantaloni verdi, i suoi scarponi dello stesso colore della giacca erano pieni di fango.
Il ragazzino si avvicinò ai due indicando le alture.
-Ehi! Guarda, guarda! Sulle Alture Vertigine...a volte quello Shieldon rimane intrappolato lassù. Riesce a salire, ma non a scendere, e rimane bloccato lì.-
Subito Alex e Sara guardarono nel punto indicato, anche se non fu semplice da quell'altezza vedere il Pokémon, ma effettivamente notarono il piccoletto bloccato su una delle sporgenze.
-Caspita, niente male.-
Commentò Alex fischiando.
-Non dovrebbe nemmeno provare a salire! Ma un po' lo capisco. Ranger, dovresti salvare quello Shieldon. Lo farai?-
-Certo, non preoccuparti.-
Rispose subito Sara sorridendogli.
-Fai attenzione!-
Non era la prima volta che lei era costretta ad andare fin lassù, quindi era già preparata ai vari pericoli, ma ogni volta quell'altezza le faceva un certo effetto.
I due Top Ranger raggiunsero presto la base delle alture, ed iniziarono così a salire, Alex si rivelò oltretutto incredibilmente agile nel farlo.
-Che peccato ci sia ancora quel masso lì, avremmo potuto saltare un bel pezzo di strada.-
Sospirò la ragazza indicando la grande roccia.
-Nah, la via facile non è per i campioni. Forza andiamo.-
Rispose Alex sorridendo, quando poi usarono l'erba salterina per raggiungere un punto distante della parete rocciosa fu incredibilmente euforico.
-Yuuuhuuu! Questo sì che è stato divertente!-
Disse mentre l'altra lo raggiungeva.
-Già, è molto comodo.-
Continuarono a salire fino a quando, ad un tratto, non sentirono uno strano verso quasi metallico, ed alzando lo sguardo poterono vedere il Pokémon non molto lontano da lì.
-Ci siamo quasi.-
Disse Sara salendo per prima, questa volta, sui rampicanti, e certo ricordava bene la difficoltà nel superare i Gligar attorno, tanto che uno di questi riuscì perfino a colpirla caricandola, facendole perdere 3 punti d'energia nello Styler, che passò a 47/50, e facendola cadere.
-Sara! Tutto bene?-
Chiese subito Alex preoccupato.
-Sì tranquillo, per fortuna c'era una sporgenza qui sotto.-
Rispose lei riprendendo la scalata sospirando, i pericoli erano ovunque in situazioni simili, ma almeno l'urto le aveva fatto solo un leggero male alla spalla, e Pachirisu non si era fatto male.
Tutto ciò oltretutto non le impedì di raggiungere dopo pochi altri metri il povero Pokémon bloccato, anche se per calmarlo dovette iniziare una cattura.
Lo Shieldon come attacco la caricò solo un paio di volte con delle testate, ma che non andarono mai a segno, ed i suoi dati vennero presto aggiunti nello Styler, "Gruppo: Acciaio- Poké Tattica: Acciaio- Mossa: /-", "Attacca con la sua testa durissima. Provoca anche frane.". Menomale che quest'ultimo dettaglio non l'aveva visto dal vivo.

Il piccolo Pokémon iniziò a girare attorno alla ragazza, ed una voce dello Styler l'avvertì del motivo.
-Sara ha stabilito un legame con Shieldon.-
Come le altre volte Pachirisu si avvicinò al nuovo amico, annusandogli il viso e saltando al primo movimento,  tuttavia quando le venne chiesto se volesse fosse il suo Pokémon compagno la ragazza premette sul pulsante "No", lasciando così che tornasse al Ranch dei compagni, ma la missione poteva dirsi conclusa con successo.
Ai due così non restò altro da fare che scendere lungo dalla montagna, anche se certo non fu più facile, e proseguire il loro cammino.
Passò oltretutto relativamente poco prima che incontrassero un'altra persona che aveva bisogno d'aiuto, stavolta una giovane ragazza dai capelli castani legati in una coda e dagli occhi marroni, che indossava un abito rosso e si trovava vicino ad un piccolo laghetto. Era assieme ad un amica, dai capelli e gli occhi marroni, che portava invece un vestito blu.
Nel momento in cui i due le furono vicino uscì dai cespugli un piccolo Budew, e subito scattò indicandolo.
-Oh! Guarda, Vanessa! E' un bellissimo Cherrim!-
Cherrim?
I due ragazzi la guardarono confusi, mentre l'amica le rispose.
-Non è un CHerrim, stupidina. Sei d'accordo con me, Ranger?-
Chiese poi rivolgendosi ai due, e fu Sara a rispondere.
-Sì.-
-Beh, allora com'è fatto un Cherrim? TI prego, ti prego, dimmelo. Che tipo di Pokémon è? Se quello non è un Cherrim, puoi portarmene uno, per favore?-
Chiese l'altra in maniera civettuola.
-Dovrebbero trovarsi su un'altura. Sì, sulle Alture Vertigine. E' lì che si trovano.-
-Ma ci siamo appena stati...-
Sussurrò Alex scontento, anche se era energico non voleva dire scalare una montagna fosse una cosa facile come salire le scale.
-Allora ti prego, Ranger! Portami un vero Cherrim dalle Alture Vertigine.-
Solo dopo che si furono allontanati entrambi sospirarono per il fatto di dover tornare ancora una volta lassù.
-Tu hai idea di come sia un Cherrim Sara?-
-Sì, è più o meno nella zona dove abbiamo preso l'altro Pokémon.-
-Perfetto allora...se però un'altra persona ci manderà lassù pretenderò che venga messo un ascensore!-
La ragazza rise divertita alla battuta dell'amico, dopo di che ripresero a salire lungo la montagna, non incontrando assolutamente alcuna difficoltà. Il tragitto già lo conoscevano, e non vennero attaccati da altri Pokémon questa volta, così in men che non si dica erano già di ritorno verso la ragazza che aveva commissionato l'incarico.
-Uh Cherrim vero è così bello! Grazie mille,  Ranger!-
Disse la ragazza con il vestito rosso tutta felice, mentre anche l'altra sorrise parlando.
-Adesso siamo felici!-
Ben presto arrivò così anche il messaggio dallo Styler, che le comunicò delle aggiunte.
-Sono Glenda! Hai completato l'incarico! Stai andando forte, Sara! Sto trasmettendo i Dati di potenziamento.-
E come aveva detto dopo poco arrivò un secondo messaggio.
-"Hai ottenuto: Difesa Spettro."-
A quanto pare questa riduceva di tre punti i danni da Spettro, niente male sicuramente, e lo stesso messaggio arrivò anche ad Alex. Controllando dallo Styler risultò che rimaneva solamente una persona in quella persona da aiutare, e seguendo le indicazioni arrivarono davanti ad una piccola casetta in legno, confortevole anche se piccola.
Bussarono solo un paio di volte prima che qualcuno dall'altra parte rispondesse, permettendo loro d'entrare.
La casa era composta da una sola stanza, nella parete a sinistra, accanto ad una grande pianta verde, c'era una scrivania con qualche altra pianticella, e direttamente sopra questo un grande letto a due piazze dalle coperte azzurre, sistemato sotto ad una coperta.
Alla destra di questo c'era la zona che riguardava la cucina, composta da degli scaffali alle pareti, un cassettone, un lavandino, un frigorifero ed un fornello, il tutto vicino ad un tavolo sistemato su un appeto a quatri rosa, e con due comode sedie.
Il proprietario di casa era un uomo dagli occhi e dai capelli marroni e da dei baffetti dello stesso colore, che portava una camicia azzurra e dei jeans. Era impegnato a mescolare alcune cose su un sottile ripiano, ma si fermò per guardarli.
-Ranger, che piacere vederti.  C'è un problema sulla strada che porta all'Altopiano Cromano. Vespiquen e compagnia bella hanno preso il controllo. Ero in cerca di alcune bacche che mi servono per le mie marmellate. Per sbaglio ho calpestato il loro nido e non hanno voluto accettare le mie scuse. Ranger, tu puoi calmare Vespiquen e gli altri, vero?-
Chiese l'uomo speranzoso, e Sara rispose subito.
-Sì.-
-Mi spiace causarti tanto disturbo, davvero. So bene che è tutta colpa mia.-
-Non si preoccupi, ci pensiamo noi.-
Lo rassicurò Alex uscendo dalla casa assieme a Sara.
Bastò solamente superare la strada dei Giardini Altru per raggiungere il sentiero che conduceva alle Rovine Cromane, ma al centro del palco in tale zona notarono tre nuove figure dai capelli bianchi e vestite in maniera eccentrica, che avevano attirato anche una certa folla.
Alex però sembrò capire subito il motivo.
-Ehi, quelli sembrano esser qui per un qualche spettacolo, andiamo a vedere Sara?-
Infondo era una piccola deviazione, e magari non ci avrebbero messo molto, per questo motivo Sara acconsentì avvicinandosi.
A sinistra c'era la persona che tra loro sembrava il più piccolo, un ragazzo dai capelli a caschetto e gli occhi azzurri, che indossava una maglia bianca e dei pantaloni bianchi dalla base delle caviglie rosse. Accanto a lui c'era un altro ragazzo, i capelli erano pettinati in maniera strana ai lati, come delle punte, ed indossava un completo nero con una cravatta rossa.
Infine c'era una ragazza dai capelli scalati a caschetto ma con due lunghe ciocche che le arrivavano ai seni, indossava sopra una giacca rossa dai bordi bianchi, che le arrivava ai piedi, una maglia nera e dei pantaloni viola.
Non appena Alex superò la folla Sara notò che due di loro sembravano in qualche modo preoccupati.
-Salve, io sono Alex, e lei e Sara. Siete qui per uno spettacolo?
Chiese il ragazzo euforico, fu la ragazza a rispondere.
-Oh, ciao Ranger. Sì, noi facciamo parte di una band, io sono Vanda, quello alla mia destra è Boris, mentre l'altro è Pietro. Saremmo un quartetto.-
-Ma sbaglio o manca qualcuno di voi?-
Chiese Sara guardandoli, e sia Vanda che Boris sospirarono.
-Sì, e se Claudio La Star non ritorna, dovremo cambiare il nome del gruppo. E come? Il Trio Rock? Il Terzetto Rock? I Rock 3?-
Rispose Vanda affranta.
-Come sarebbe? Che cosa è successo?-
Continuò Alex preoccupato per la sua band, e stavolta rispose Boris.
-Claudio sta cercando sè stesso. Si sta spremendo le meningi per il testo della canzone che suoneremo all'evento. E' andato fuori di testa quando ha letto il testo inviato dalla Altru. Se n'è andato urlando che lui non poteva cantare quella roba.-
-Abbiamo un sacco di tempo prima dell'evento commemorativo della Altru. Non mi preoccuperei troppo.-
Disse invece Pietro facendo spallucce, a quanto pare era una questione delicata per loro, ma i due non potevano aiutarli purtroppo.
-Spero le cose si risolvano ragazzi. Ora noi dobbiamo andare ma è stato fantastico conoscervi.-
Disse Alex facendo per allontanarsi.
-Anche per noi, e buon lavoro.-
Dopo questo breve saluto Sara ed Alex proseguirono nel loro incarico, superando rapidamente la prima zona della Strada Cromana, arrivando fino alla strada secondaria il cui inizio era ancora bloccato dal tronco, ma la cui altra metà era libera, e proprio lì notarono un Combee che, dopo averli fissati irrequieto, andò a rintanarsi sull'albero.
Sara subito si avvicinò confusa, ed arrivò pochi attimi dopo un altro Pokémon simile ad una grande ape avente una lunga gonna a righe gialle e nere, ed assieme a lei c'erano altri due Combee.
Subito i tre si avvicinarono costringendola così ad iniziare una cattura.
Naturalmente lei si concentrò prima sui Combee, a cui bastarono ben pochi cerchi per esser catturati, mentre il Pokémon rimasto si muoveva con serenità durante il perimetro di cattura, almeno fino a quando non tentò d'attaccarla lanciandole contro degli aghi viola, che però vennero schivati con facilità.
Successivamente il Pokémon lasciò a terra una strana sostanza verde, simile ad una pozzanghera, che però non costituì alcun problema ed infatti poco dopo Sara riuscì a concludere la cattura.
Il nome del Pokémon era, come già sapeva, Vespiquen, "Gruppo: Coleot.- Poké Tattica: Coleot- Mossa: Distruzione 3", "Attacca lanciando masse di sostanza appiccicosa e aculei avvelenati.".

Fortunatamente tutti e tre si erano calmati, ed erano evidentemente molto più sereni.
Anche se aveva raggiunto i loro cuori però Sara li liberò subito, felice di aver potuto aiutare.
-Ciao Vespiquen!-
Mentre i Pokémon andavano via Alex guardò Sara con un sorriso quasi tenero.
-Non sei cambiata dall'Accademia. Tratti ancora i Pokémon proprio come persone. E' molto carino.-
La ragazza arrossì leggermente grattandosi la testa.
-E' normale per me, ma non sono l'unica. Anche tu ed il tuo Pokémon Compagno siete molto vicini.-
-Sì ma tu hai un modo speciale, come se non ci fosse alcuna differenza tra voi nel vero senso della parola. E' una bella cosa.-
Continuò lui sorridendo, ma la conversazione venne interrotta da un messaggio da parte dello Styler di lei.
-Sono Glenda! Hai completato l'incarico! Stai andando forte, Sara! Sto trasmettendo i Dati di potenziamento.-
Non passò poco effettivamente prima che entrambi ricevessero lo stesso messaggio.
-Hai ottenuto: Energia +.-
A quanto pare tale proprietà aumenta di 5 l'energia massima dello Styler, un vero affare!
-Grandioso! Direi di proseguire, che dici Alex?-
Il ragazzo non rispose, aveva le braccia incrociate e fissava un punto indefinito con la fronte corrugata.
-Alex?-
-Sì, andiamo.-
La risposta era decisamente scocciata, ma la ragazza non ne capì il motivo. In ogni caso però seguirono nuovamente le indicazioni per gli incarichi, trovandone uno  vicino da parte di un esploratore, che effettivamente era praticamente all'ingresso della strada dell'Altopiano Cromano.
-Scusami, Ranger. Posso parlarti un attimo?-
Chiese l'uomo educatamente.
-Ma certo.-
Rispose Sara annuendo, mentre Alex era ancora in silenzio.
-A volta, vicino alle rovine, vedo dei Beedrill che inseguono un Chimchar. Immagino che i Beedrill si siano arrabbiati a causa delle provocazioni del Chimchar. Però mi fa comunque pena. Puoi fare qualcosa per quel povero Chimchar?-
-Certo, andremo a controllare.-
Disse lei sorridendo.
-Grazie, Ranger. Mi hai tolto un peso. Il Chimchar stava scappando verso le alture inseguito dai Beedrill.-
-Andremo subito a...-
Prima ancora che potesse terminare la frase Alex era già corso verso l'altopiano, lasciandola indietro a sbuffare scontenta.
-Alex! Si può sapere che ti è preso?-
-Niente.-
-Non è vero, dopo l'incarico improvvisamente i sei arrabbiato, vuoi dirmi perché?-
Erano un team, non aveva bisogno di nascondere come si sentiva. Continuarono a camminare in silenzio fino a quando non sentirono uno strano suono, in prossimità delle scale che portavano alla cima dell'altopiano.
Non molto distante da lì, come l'esploratore aveva detto, c'era un piccolo Pokémon simile ad una scimmia dal pelo arancione bloccata da due Beedrill, evidentemente arrabbiati.
Non importava quante volte tentasse di scappare, loro contiuavano a seguirlo, anche quando, forse in un momento di paura, il Pokémon corse contro Sara portandoseli dietro, iniziando una cattura.
-O cavolo!-
I Beedrill erano veloci, molto, e proprio per questo lei si occupò prima di loro, almeno per assicurarsi d'aver lo spazio necessario di manovra. Fortunatamente riuscì a catturarli abbastanza velocemente e senza danni, visto non l'avevano attaccata, e rimaneva solo il Chimchar, che continuava a saltare da una parte all'altra della zona fingendo d'attaccarla e scattando dal lato opposto senza far nulla.
Almeno in questo modo non fu un problema catturarlo ed aggiornare le sue informazioni, che riguardavano "Gruppo: Fuoco- Poké Tattica: Fuoco- Mossa: /-", "Attacca sputando tizzoni incandescenti.".

-Caspita, sei veramente un peperino eh?-
Commentò Sara sorridendo accarezzando la testa del piccoletto, il quale, mentre i Beedrill fuggivano, iniziò a girarle attorno.
Pachirisu aveva già intuito ciò che questo significava, Sara aveva stabilito un legame con Chimchar, ma quando le venne data la scelta se portarlo con sé lei preferì continuare con Pachirisu, lasciandolo andare al Ranch dei compagni.
-Bene, ed anche questa è fatta.-
Disse la ragazza accarezzando il suo Pokémon, guardando poi Alex che, mani in tasca, fissava il terreno.
-Non abbiamo finito noi due, che ti è preso?-
-Nulla di importante, sul serio. Era solo un momento così. Sarò meglio andare avanti con la pattuglia comunque, prossima zona?-
Era chiaro ormai non avrebbe ceduto, e così a malincuore la ragazza dovette accontentarlo.
-Portena è la più vicina...-
-Ottimo, andiamo allora.-
Con un sorriso stavolta Alex la precedette, mentre lei lo seguì in silenzio fino ad arrivare in città.
Ad aver bisogno del loro aiuto era una giovane ragazza dai capelli castano chiaro che gli occhi marroni, vestita con un abitino azzurro, impegnata a parlare ad un ragazzino vestito con una maglia rossa e bianca, dei jeans e dai capelli biondi nascosti sotto un cappello rosso.
Entrambi si trovavano sul ponte ma non fu difficile raggiungerli.
Come si avvicinarono però subito lei si voltò.
-Ranger, posso parlarti un attimo? Si tratta dei miei Pokémon, Pesto e Buio.-
A quel nome Sara ed Alex spalancarono gli occhi, ma lei non sembrò accorgersene.
-Il mio Pesto e il mio Buio, due tesori scuri e bellissimi, sono scappati.-
I due si guardarono negli occhi per qualche secondo, prima che Alex parlasse.
-Ehm...signorina...ma lei si sta riferendo a dei Pokémon del Team Pesto Buio?-
-...come? Team Pesto Buio? No, no, no Pesto e Buio! Non il Team Pesto Buio! Pesto e Buio sono i miei Murkrow. Sono adorabili!-
Beh, la scelta del nome non era tra le migliori, ma almeno l'organizzazione non centrava.
Il ragazzino accanto a lei scosse il capo sospirando.
-Scusa, Ranger. Mia sorella non spiega mai le cose per bene. Probabilmente stavi pensando che parlasse del Team Pesto Buio.-
-Oh, fai silenzio!-
Ribatté l'altra spazientita, mentre i due Top Ranger si guardarono con un leggero sorriso, prima che la donna parlasse nuovamente.
-E' solo che rivoglio i miei piccoli, scuri, bellissimi tesorucci. Li riporterai qui da me, non è vero?-
-Certo.-
Disse infine Alex annuendo.
-I miei due Murkrow si aggirano scatenati per le strade di Portena. Per favore, riportali qui da me!-
In giro per le strade eh? 
Non doveva esser troppo difficile.
-Pensa se per trovarli dovessimo chiamarli per nome, la gente scapperebbe a gambe levate.-
Commentò Alex facendo ridere l'amica, sembrava avesse voluto superare veramente il malumore precedente.
-Speriamo di non dover arrivare a tanto.-
Mentre parlavano si erano spostati a destra del ponte, raggiungendo la piccola piazza con la fontana dove viveva anche la madre di Ponzio, e fu proprio mentre guardavano oltre una ringhiera blu che evitava di cadere oltre quella parte di terreno rialzata che videro uno dei due Murkrow, nel punto esattamente accanto.
-Ecco il primo!-
Sia Alex che Sara corsero per raggiungerlo, muovendosi ai lati poi per evitare che scappasse, e la cosa fortunatamente funzionò anche se il Pokémon saltò addosso a Sara, che dovette catturarlo.
Non fu difficile, l'attaccò solamente un paio di volte con la mossa capace di generare delle onde viola nel terreno, che però non la ferirono.
-Perfetto, ed uno è andato, magari l'altro sarà nei dintorni.-
Commentò poi Alex guardandosi attorno.
-Proviamo al porto?-
Chiese Sara guardandolo.
-Direi prima dal lato opposto del ponte, non si sa mai.-
Proprio mentre i due stavano per incamminarsi Sara si paralizzò, notando accanto alla casa vicina una figura a lei conosciuta. 
La piccola Allegra, sorella di Leo.
-Allegra! Che coincidenza vederti qui!-
Disse infatti sorridendo avvicinandosi.
-Ciao!-
-Ehi, tu sei la sorella di Leo, che ci fai qui?-
Chiese stavolta Alex, riconoscendola.
-Passo il tempo. Mio fratello Leo è molto impegnato con il suo lavoro alla Altru SpA. E' così impegnato che non torna mai a casa...-
Non era un discorso facile da toccare, già dall'Accademia era ben noto quanto Leo le volesse bene, ma anche quanto poco ci fosse nella sua vita, ed era molto triste saper che la piccola ci stava male.
-Sono sicura che vorrebbe passare più tempo con te...-
Tentò di dire Sara sorridendo debolmente.
-In ogni caso io lo aspetterò sempre.-
-Sei veramente dolce...purtroppo ora anche noi stiamo lavorando, ma è stato bello rivederti.-
Disse infine la castana accarezzandole la testa.
-Anche per me! Ciao ciao amici del mio fratellone!-
I due rimasero in silenzio per qualche minuto, ripercorrendo la strada del ponte per arrivare nella parte sinistra della città, e solo quando furono abbastanza lontani Alex parlò.
-A lei servirebbe un bel pugno in testa. Non c'è solo il lavoro nella vita.-
-Fin da bambino è sempre stato un prodigio, c'era da aspettarselo avrebbe fatto una grande carriera, ma purtroppo questa comporta anche sacrifici...-
-Sì ma la famiglia e gli amici sono altrettanto importanti!-
Commentò Alex incrociando le braccia.
-Sai, anche noi non siamo  tanto diversi temo...io passo molto meno tempo con la mia famiglia da quando sono un Ranger. Ed ora che siamo diventati dei Top Ranger saremo ancora più impegnati.-
Purtroppo a quell'affermazione anche Alex rimase spiazzato, a giudicare dalla sua espressione.
-E' da un po' che non chiamo a casa in effetti...-
Pensare a queste cose durante la pattuglia forse non era il massimo, ma non durò a lungo visto che nella zona in cui Alex era voluto andare trovarono il secondo Pokémon che stavano cercando...solo che...
-Come diavolo è finito su un palazzo?!-
Disse il ragazzo spalancando gli occhi.
-Beh...credo dovremo fare lo stesso anche noi.-
Commentò Sara dirigendosi verso il grande edificio blu sopra cui il Pokémon si trovava.
L'interno del primo piano era piuttosto accogliente, il pavimento era formato da piastrelle di un'opaca tonalità di marrone, mentre i muri blu avevano dei rinforzi alla base in legno.
C'erano alcuni mobiletti su cui avevano sistemato dei vari pieni di fiori, e delle lanterne alle pareti davano una buona luminosità.
Erano poi presenti due corridoi, quello a destra aveva un'elegante porta bianca al termine, mentre a sinistra si trovavano delle scale, e fu proprio lì che andarono arrivando al secondo piano, e con un'altra rampa giunsero sul tetto, anche se qui subito il Pokémon si lanciò contro Sara senza nemmeno darle il tempo d'uscire completamente.
Anche questa lotta però non creò problemi, ed ai due non restò altro da fare che riportarli alla signorina.
-Ehi Sara, prima di andarcene diamo un'occhiata alla porta al secondo piano, ho sentito delle voci e mi sembravano familiari.-
-Va bene Alex.-
Non era esattamente la miglior educazione entrare senza esser invitati, ma per quella volta se lo concessero, e si ritrovarono in una grande stanza dalle piastrelle verdi ed i muri gialli, anche se quello dall'altra parte della stanza era nascosto dietro a gigantesche librerie piene di libri, e su ciascuno era scritto "Eco di Almia".
-Non ci credo! Siamo alla sede dell'Eco di Almia!-
Disse Alex sorpreso guardandosi attorno, a sinistra della stanza c'erano altri mobiletti in ferro, pieni però di giornali, mentre al centro della stanza si trovavano tre scrivanie grigie messe le une accanto alle altre in modo da formare un rettangolo, piene di fogli, giornali, libri ed un portatile, che al momento era usato da una ragazza dagli occhi e dai capelli marroni, pettinati a caschetto, che indossava una camicia ed una gonna nera.
Assieme a lei c'era anche un uomo dai capelli marroni a spazzola e gli occhi dello stesso colore, vestito però con un elegante abito blu, con tanto di cravatta rossa.
Alle sue spalle era presente una lavagnetta piena di scritte.
-Ehi, ma voi due siete i Ranger di cui abbiamo recentemente parlato nel nostro giornale! Che sorpresa ahah.-
Disse l'uomo con fare raggiante.
-Caspita, non avevo idea che aveste la vostra sede qui! Io e la mia collega stavamo lavorando al recupero di alcuni Pokémon.-
Rispose Alex dandosi alcune arie.
-La serie di incidenti che si sono verificati ci ha fatto vendere un sacco di copie. Quasi quasi potrei assumere il vostro Ilario come reporter. Ma fate pure ragazzi, non c'è alcun problema.-
Disse ancora l'uomo, venendo poi seguito dalla collega.
-Ciao, Ranger, ti stai dando da fare, vedo. Vuoi consultare gli arretrati dell'Eco di Almia? Li teniamo su quegli scaffali in fondo.-
-Possiamo veramente? Grazie mille!-
Rispose ancora una volta Alex precipitandosi sui giornali. Sia Pachirisu che Sara sorrisero vedendolo così, avvicinandosi a loro volta.
Negli scaffali si trovavano tutti i giornali precedenti, a partire da quello che accennava alla federazione, poi alla Altru, ed a seguire anche quello in cui si parlava di Alex.
-Ecco il nostro campione.-
Disse Sara mostrandogli l'immagine.
-Ahaha, siamo venuti bene eh Buizel? Ricordo quel giorno, non siamo riuscite a trovarle ma sono sicuro che al tempo l'incidente era dipeso dalle Gigaremo. Ehi ma ci sei anche tu!-
Alex spazzolandole la testa le mostrò il giornale in cui si era parlato dell'incendio della foresta, anche se ancora non le andava giù il merito fosse attribuito solo a lei.
-Già, che giornata...-
In seguito ci fu poi il giornale che riguardava della sua missione con Luana a Portena, dove avevano distrutto una gran quantità di Gigaremo, ed anche lo speciale sui Top Ranger.
Ci fu poi nuovamente un giornale su Alex, in cui veniva detto aveva sgomitato una banda di cattivi.
-Ehi, chi era quella ragazza Alex?-
Chiese Sara indicando la figura dai capelli rosa.
-Mah, non saprei, non mi ha detto il suo nome. Ma sicuramente è del Team Pesto Buio.-
-Che sia una sottoposta di Vanesio?-
Sussurrò l'altra per non farsi sentire dai reportert.
-Non so nulla purtroppo, è scappata prima di poter scoprire qualcosa. Ha pure interrotto la nostra lotta...-
-Beh, sicuramente l'hai fermata dal fare qualcosa di pessimo.-
-Come hai fatto tu con la nave cargo, ecco la notizia.-
Rispose Alex mostrandole l'altro giornale.
-Ne hai fatte di cose eh...-
Borbottò poi sospirando, ed in quel momento a lei tornò in mente la scenata che aveva fatto prima.
-Alex! Non dirmi che sei in competizione su chi ha fatto più cose!-
Sbottò spazientita facendolo sia sobbalzare che arrossire.
-N-no...cioè non proprio!...è che mi sembra di farti fare tutto il lavoro, e non è giusto...così non potrò mai dimostrare chi sonAIA!-
Prima che potesse finire Sara gli aveva afferrato la guancia destra con le dita, tirandola con forza.
-Che male aia!-
-Te lo meriti zuccone! Hai visto quante cose eroiche hai fatto? Dove sei arrivato? E mi tieni il muso per questo motivo!-
Era veramente arrabbiata, soprattutto perché sapeva quanto il suo amico valeva, e lui stesso forse se ne stava rendendo conto, a giudicare dal rossore.
-Lo so...scusa Sara...-
Sospirando la ragazza lo lasciò andare, dirigendosi verso la porta.
-Dai andiamo, zuccone.-
-Però ci tieni lo so.-
Rispose lui ridacchiando facendo scontrare le loro spalle, e fu il turno di lei d'arrossire.
-Certo...ma sei uno zuccone.-
-Ahahah.-
Si erano concessi una piccola pausa, ma erano ancora nel bel mezzo di un incarico, e per questo tornarono subito dalla ragazza sul ponte, che come vide i due Pokémon saltò dalla gioia.
-Oh, miei cari Pesto e Buio! Oh, mi siete tanto mancati! Per...perché?! Perché mi guardate male?-
In effetti i due non la stavano guardando con altrettanta gioia, anzi...ma ci pensò il fratello a risponderle.
-Penso che non gradiscano i nomi che gli hai dato. Con quei nomi, tutti li scambiano per alleati dei cattivi. La gente pensa che siano delle mascotte del Team Pesto Buio.-
-Muruar.-
A giudicare dai loro versi aveva centrato il bersaglio.
-E'...è questo il problema? Mi spiace tanto! Non ci avevo pensato. Non sono brava a capire i sentimenti degli altri. Ma avete proprio ragione. Non vorrei avere un nome che mi facesse sembrare una dei cattivi. Mi spiace. Perdonatemi. Scusatemi, Pesto e Buio!-
-Sorella...com'è possibile che non te n'eri accorta?-
In effetti aveva ragione, ma la cosa importante era che Alex e Sara avevano completato il loro incarico, e subito un messaggio arrivò dallo Styler.
-Sono Glenda! Hai completato l'incarico! Stai andando forte, Sara! Sto trasmettendo i Dati di potenziamento.-
Questa volta fortunatamente Alex non ebbe alcuna reazione, visto gli arrivò lo stesso messaggio ma da Massimo, ed in seguito anche i dati.
-"Hai ottenuto: Difesa Ghiaccio."-
A quanto pare riduceva di 3 i danni di un attacco Ghiaccio, sicuramente utile.
-E ora che si fa?-
Chiese Alex guardandola.
-Già che ci siamo magari andiamo a Caldonia, ci sono due persone che hanno bisogno di aiuto lì.-
-Certo, non sono ancora mai stato lì. Fai strada!-
Annuendo Sara si diresse subito verso il porto, ma come fu vicina al piccolo bar dove si radunavano i proprietari delle navi ed i pescatori lo Styler ricevette un messaggio.
-Messaggio in arrivo! Qui è Glenda! Quando rientri dal pattugliamento, recati a rapporto dalla presidentessa Edvige.-
Purtroppo ancora non avevano finito, anche se le ore stavano passando, ma non mancava molto, ed entrando Sara andò subito verso l'uomo dalla divisa rossa e bianca.
-Ehi Ranger! Ancora desiderosa di navigare?-
Disse subito il marinaio riconoscendola.
-Buon pomeriggio, sì è così.-
-Vuoi andare in Cladonia, non è vero? La M.N Caldonia, luce dei miei occhi, ti ci porterà in un batter d'occhio!-
-Sì, la ringrazio. Siamo io ed il mio amico questa volta.-
-Molto bene! Andiamo al molo! Mando già la solita pastiglia per il mal di mare (glug!) e possiamo partire!-
Alex guardò Sara perplesso a riguardo della pastiglia, infondo non era un marinaio?
Nonostante ciò partirono comunque subito, ed il viaggio fu molto tranquillo.
I due ragazzi rimasero seduti a godersi la brezza marina, mentre Pachirisu fissava l'acqua dal bordo della nave fino a quando non arrivarono a Caldonia.
-Caspita, fa veramente caldo qui. Hanno scelto proprio un nome azzeccato.-
Commentò Alex scendendo dalla nave aiutando l'amica con una mano.
-Fai attenzione...a tutto!-
Disse intanto il capitano facendo ripartire la propria nave allontanandosi, mentre i due si spostarono verso il piccolo villaggio per cercare i committenti degli incarichi, ma come arrivarono Sara venne attratta da un Mime Jr. che girava attorno ad un Bidoof.
-Ahahaha, caspita come gira.-
Commentò Alex divertito.
-E' vero, se non sbaglio questo tipetto mi ha anche aiutata sulla nave cargo.-
-Oh, ma pensa un po'. Certo che ne fai di conoscenze eh?-
-Ahaha già, ma andiamo avanti, mi sembra che quell'esploratore vicino all'entrata del vulcano abbia bisogno.-
Così dicendo la ragazza si avvicinò all'uomo, che da un po' li fissava.
-Ranger, se posso, vorrei chiederti di accettare un incarico per me.-
-Certo, ci dica pure.-
Disse Alex ascoltandolo.
-Più che un esploraore, sono un collezionista di raffinati profumi. Anche se la mia collezione è molto vasta, mi manca l'effervescente aroma di un Muk.-
-Un Muk?-
Chiesero i due Top Ranger sorpresi da tale scelta.
-...rimanga tra noi, ma so per certo che è stato avvistato un Muk.-
-E sarebbe?-
Chiese Sara intuendo la risposta.
-Dove? Dentro la Grotta Vulcanica. Voglio incaricarti della cattura del Muk! Accetti?-
I due ragazzi si scambiarono una rapida occhiata, prima che Alex sospirasse.
-Non vado matto per la loro puzza, ma è il nostro lavoro.-
-Molto bene, allora accettiamo l'incarico.-
-Ah, fantastico! Lascio fare a te! Tutto quello che devi fare è catturare un Muk e portarmelo qui.-
Annuendo i due entrarono nel vulcano, ed anche se non era la prima volta per Sara dovette ammettere che il caldo faceva sempre un certo effetto.
-Uff, menomale che le nostre divise sono adatte a questo ambiente. Tu sei già stata qui no? Hai visto un Muk?-
Chiese Alex seguendola mentre lei era già andata a prendere con una breve cattura un Drifloon.
-Forse, ma è infondo al vulcano.-
-Fantastico, allora sarà meglio muoversi.-
-Sì, Drifloon per favore, usa la tua mossa Fluttuazione.-
Il Pokémon subito fece come gli era stato chiesto, ma dovette tennere i due Top Ranger molto vicini con una zampa ciascuno, e per questo Alex si ritrovò ad abbracciare l'amica, la quale ringraziò il caldo le avesse reso le guance già un po' rosse.
Ma come dargli torto per la paura? 
Stavano sorvolando un fiume di lava, e superato il primo sentiero dovettero farlo una seconda volta.
-Penso non mi abiuterò mai...-
-A chi lo dici Alex...-
Proseguendo sugli scalini in pietra i due si spostarono in un ponte rialzato della zona, proseguendo sulla sinistra arrivando così ad una nuova, nella quale c'era un Punto di Salvataggio che venne usato da entrambi, giusto per sicurezza.
Dovettero però superare solo un'ultima serie di Pokémon prima d'arrivare alla fine di quella parte del vulcano.
-Ecco, quella laggiù è la porta dietro cui era nascosta la nave, mentre sulle scale c'è una grotta con il Muk.-
Disse Sara indicando il punto.
-Perfetto allora, prima usciamo prima potremo rinfrescarci.-
Annuendo Sara si mosse rapida, entrando nella grotta e raggiungendo il Pokémon, purtroppo però aveva dimenticato le chiazze nocive che questo si trascinava dietro, e così finì proprio sopra una di queste.
-Ah!-
Il suo Styler perse ben cinque punti d'energia, ma la cosa peggiore era che anche facendo un passo indietro lei finì su un'altra chiazza, perdendone altri cinque.
Sentiva i piedi formicolare a causa di quella sostanza, e la testa le girò per i fumi.
Tentò di appoggiarsi ad una parete ma toccò un punto in cui v'era altra melma perdendo altri cinque punti. 
La cosa peggiore fu che pestò ancora una volta quella roba, e così finì a 27/55 d'energia con un nulla, ma Alex la prese in braccio non permettendole di farsi ancora male.
-Ehi! Stai attenta Sara.-
-Coff coff...scusa coff.-
-Pachi!-
Sia il ragazzo che il Pokémon sembravano preoccupati, ma nonostante tutti i danni non era ancora in una condizione grave. C'era però poco da fare, non aveva fortuna con quel tipo di Pokémon.
Lottando contro il giramento di testa si fece lasciare a terra dall'amico, ringraziandolo con un cenno, mentre il Muk la raggiunse iniziando la cattura, ed almeno qui fu abbastanza abile da non farsi male, permettendogli solo una volta di lanciare a terra quella sostanza viola che formò l'ennesima pozza.
-Preso, ora possiamo anche tornare indietro...-
-Già, ma ti porto in spalla, non sia mai che pesti qualcos'altro.-
Disse Alex in tono canzonatorio, spazzolandole la testa mettendola in imbarazzo.
-Ma sto bene...oh!-
Alex in ogni caso non le diede tempo di far nulla che se la caricò sulle spalle, con tanto di Pachirisu in testa, e così alla ragazza non restò altro da fare se non godersi il viaggio...sperando non si sentisse il suo cuore acellerare.
Solo una volta esser tornati dall'appassionato di profumi la fece scendere.
-Ah! Ce l'hai fatta! Questo tanfo è micidiale! Non mi aspettavo di meno da un Muk! Fammi raccogliere un campione di questo tanfo...così...-
Avvicinandosi con una fialetta la riempì con la bava del Pokémon fino a quando non fu piena...e ad Alex non venne un conato di nausea! Ma l'uomo sembrava comunque esser felice.
-Ranger, grazie per aver accettato e completato il mio tremendo incarico. E Muk, grazie per avermi fornito il tuo esotico profumo.-
Il Pokémon saltellò un paio di volte felice, forse perché qualcuno apprezzava il suo odore.
-Adesso tornerò a viaggiare in cerca di nuovi aromi. Spero che ci incontreremo di nuovo!-
-A presto allora.-
Rispose Sara guardandolo allontanarsi, almeno avevano completato un altro incarico, ed a breve arrivò anche un messaggio.
-Sono Glenda! Hai completato l'incarico! Stai andando forte, Sara! Sto trasmettendo i Dati di potenziamento.-
Sorridendo Sara aspettò per poco, prima arrivasse una difesa certamente fondamentale.
-"Hai ottenuto: Difesa veleno.".-
Riduceva di tre i danni di veleno, questo si che la rese felice!
-Ottimo, rimane solo un incarico qui a Caldonia, però prima vai al Centro Ranger a farti ricaricare lo Styler.-
Disse Alex indicando l'unica abitazione con un po' di piante sul tetto, Sara non se lo fece certo ripetere, ed andò subito a ricaricare l'energia, non impiegando nemmeno molto tempo e raggiungendo subito il suo amico.
-Stando allo Styler ad aver bisogno d'aiuto è la nipote del capo del villaggio, so dove vive fortunatamente.-
Disse la ragazza allegra bussando alla porta dell'edificio, entrando con l'amico solo quando questa venne aperta.
-Ranger, che piacere rivederti.-
Disse subito la nipote dell'anziano, intento a sistemare la casa.
-Mi chiedevo se potessi darci una mano.-
Continuò lei sorridendole.
-Ma certo.-
-La scorsa notte è venuto qui un uomo. Faceva parte del Team Pesto Buio ed era affamato. Sembrava più un membro del Team Fame Buia. Quando gli ho dato da mangiare, è scoppiato a piangere. Quindi, forse era del Team Pesto Buio? Gli ho chiesto perché fosse così triste e mi ha raccontato una storia strappalacrime. Sembra che fosse stato incaricato di fare la guardia alla baia nascosta nella grotta. Ma poi il suo Team si è dimenticato di lui e l'ha abbandonato.-
Alex e Sara spalancarono subito gli occhi.
Un membro di quel team era lì? 
Non sie erano assolutamente accorti di nulla, forse sarebbe stato meglio controllare prima la baita...Sara si morse il labbro dalla frustrazione, ogni volta finivano sempre per esser sotto il suo naso.
-Ci sono! E' il Team Pesto Buio!-
La conversazione venne interrotta dall'anziano che scattò improvvisamente, ma la nipote lo ignorò.
-Dopo aver mangiato, l'uomo mi ha ringraziato  tantissimo e poi se n'è andato. Ho provato a fermarlo, ma è tornato nella grotta solo soletto...-
-Beh, tanti saluti!-
Commentò ancora l'anziano, mentre Alex non poté non annuire, anche se Sara rimase impassibile. La ragazza sembrava sinceramente preoccupata, ed a giudicare dal racconto non c'erano stati problemi.
-Nonno, non è una bella cosa da dire. Saperlo lì da solo mi fa preoccupare. Per favore, Ranger, puoi andare a vedere come sta?-
-Certo.-
Disse subito Sara, mentre anche Pachirisu annuì.
-Grazie per aver accettato. Sai dove si trova la baita nascosta, non è vero? E' dove il Team Pesto Buio aveva nascosto la nave cargo.-
-Sì certo, me lo ricordo. Andiamo subito.-
E letteralmente, quando c'erano di mezzo quei tipi le prendevano le ali ai piedi, tanto che Alex dovette letteralmente correre per raggiungerla, ma Sara l'aspettò giusto il tempo di catturare un Drifloon e superare il primo fiume di lava, e stessa cosa fece anche con il secondo.
-Credi che sarà solo?-
Chiese Alex quasi con il fiatone, infondo correvano da ore e lì faceva veramente caldo.
-Spero di no, ma non si sa mai. Teniamoci pronti.-
Ormai erano quasi arrivati alla fine, avevano già superato la zona rialzata e la ragazza poteva vedere perfino la porta di ferro in lontananza.
Una volta arrivati vicino ad essa Sara prese un breve respiro, prima d'aprirla.
Tutto era come l'avevano lasciato, le onde si infrangevano contro la parete rocciosa creando una bianca schiuma, ed il limpido cielo era visibile anche da quel punto nascosto. 
L'unica differenza era l'assenza della nave.
-Andiamo, per ora sembra esser tutto in ordine.-
Disse il ragazzo muovendosi rapido guardando ovunque, quando però superarono i primi container trovarono un ostacolo, ovvero due casse i legno sistemate in modo da sbarrare la strada. Alex naturalmente provò a spostarle, ma fu inutile.
-Dannazione, dobbiamo trovare due Pokémon con una mossa di Distruzione 1, torniamo indietro.-
Sara aveva Muk, che aveva la stessa mossa al livello 3, ma non poteva usarlo per entrambe le volte, così s'affrettarono a tornare indietro, individuando uno Stunky lungo il ponte sopra le loro teste, ed un po' per i miglioramenti, un po' per la fretta, Sara riuscì subito a catturarlo, tornando dalle casse.
-Muk, Stunky, pensateci voi per favore!-
I due non se lo fecero ripetere due volte, ed uno con una palla acida e l'altro caricando distrussero entrambi gli ostacoli, andando poi via.
Come la via fu liberata però qualcuno li chiamò.
-Ehi!-
Voltandosi Sara ed Alex videro l'uomo del Team Pesto Buio nel punto vicino agli armadietti rotti, oltre un grande container quadrato verde.
-Se colpisci i cassoni, si rompono!-
-Beh, l'idea era quella.-
Rispose Alex con tono di sfida mentre l'altro si avvicinò spalancando gli occhi su Sara.
-Ehi! Ti riconosco! Sei il Ranger che ha preso il controllo della nostra nave lasciandomi qui da solo! Beccati questo!-
Senza nessun preavviso l'uomo tirò fuori dalla tasca una Miniremo, chiamando così un Charmander, che però non costituì alcun pericolo per Sara, che dovette solo schivare dei fuochi prima di catturarlo.
Mentre la Miniremo si distrusse il Pokémon naturalmente scappò.
-E così, le cose non hanno fatto altro che  peggiorare. Gli altri sono scappati e mi hanno lasciato qui. Da solo, giorno dopo giorno...mi sentivo così triste...-
Iniziò l'uomo quasi con le lacrime agli occhi, che fecero quasi provare dispiacere a Sara.
-Lo ammetto, sapevo di non avere possibilità contro di te. Comunque, mi ha reso felice vedere che qualcuno sia venuto a cercarmi! Anzi, sono stracontento del semplice fatto che qualcuno sappia che mi trovo qui!-
Ora stava sorridendo sinceramente felice, asciugandosi quelle piccole lacrime che erano spuntate, ed ancora la ragazza vacillò nella sua fermezza.
Infondo, erano persone anche loro.
-In realtà la nave  si è arenata, non so se il fatto tu sia ancora qui dipende da questo o meno, ma non sono andati via lasciandosi solo senza far ritorno volontariamente.-
Spiegò la ragazza come per rasserenarlo del fatto magari non era stato dimenticato, ma che la colpa dipendeva da lei.
Certo, di questo non era pentita.
-...cosa? La nave cargo si è arenata? Ecco perché non è mai tornata a prendermi.-
Dopo qualche istante di silenzio l'uomo guardò Sara ed Alex con grande imbarazzo.
-Ranger, puoi darmi una mano? Puoi portarmi da quella ragazza tanto gentile che mi ha dato da mangiare?-
-Eh?-
Chiesero entrambi sorpresi mentre lui diventava rosso come un peperone.
-Vorrei come minimo ringraziarla prima di dover lasciare quest'isola per sempre.-
I due si guardarono per un po', come a valutare le possibilità, ed anche Pachirisu era perplesso.
Aiutare uno del Team Pesto Buio?
-Noi...siamo diventati Ranger per poter aiutare gli altri...-
Iniziò Sara sperando in un secco rifiuto, e quando Alex, grattandosi la testa, sospirò, seppe d'averla vinta, ed anche l'altro lo capì visto li seguì.
Dopo poco però Sara, guardandolo, decise di provare ad iniziare una conversazione.
-Non hai mai pensato di lasciar l'isola prima?-
-No, credevo sarebbero tornati.-
-Siete così uniti tra voi?-
Chiese stavolta Alex serio.
-Saremo anche dei criminali, ma non vuol dire siamo del tutto cattivi.-
-In verità questo non ha molto senso...-
Rispose ancora una volta Alex scettico.
-Voi non capireste...-
Borbottò ancora una volta l'uomo abbassando lo sguardo, ed in quel momento a Sara tornò in mente Maximilian.
Anche lui tempo prima le aveva detto la stessa cosa.
-Mettici alla prova.-
Disse quindi in un sorriso comprensivo, ma solo dopo qualche minuto ottenne una risposta.
-Ci sono dei miei amici nel gruppo. Quindi sì per certi versi siamo uniti, anche se dobbiamo seguire le regole ed i nostri capi. Ma non crediate vi dirò qualcosa, sono anche ad un livello troppo basso per sapere più di tanto.-
Iniziò l'uomo sulla difensiva.
-Ma quindi fate anche altre cose oltre a infrangere la legge?-
Alex era certamente meno leggero, ma almeno stava provando come Sara.
-Beh, noi facciamo tante cose! Ad esempio...le pulizie delle camerate, o i pranzi tutti assieme.-
-Che divertimento.-
Ribatté l'altro facendo spallucce.
-Ehi! Facciamo battaglie di cibo oppure a gara a chi finisce prima!-
-Questo in effetti sembra divertente.-
Rispose Sara ridacchiando, mentre Pachirisu le sfregava le zampe sulla testa disinteressato.
Anche Maximilian aveva accennato a cose simili, magari c'era veramente bisogno di mostrare a quelle persone una strada diversa, anche se per il momento dovevano solo portarlo dalla ragazza, e come uscirono dal vulcano certamente non mancò molto.
Quando bussarono alla porta fu il nonno ad aprire, ma dopo poco li lasciò entrare tutti.
-Oh! Il tipo del Team Pesto Buio! Hai di nuovo fame?-
Chiese la ragazza avvicinandosi a lui, che nuovamente divenne rosso.
-Fai come se fossi a casa tua.-
Rispose poi il nonno facendo spallucce, mettendo così in crisi l'ospite.
-Non riesco a crederci, siete così gentili...ho fame, ma ho un groppo in gola che mi impedisce di mangiare...-
Disse l'altro abbassando la testa, mentre la ragazza sorrise.
-Sono contenta che sia tutto a posto. Ma devi ringraziare il Ranger che ti ha portato qui. Adesso cosa hai intenzione di fare? Se non hai dove andare, puoi stare con noi finché non decidi. Penso proprio che dovresti fare così.-
La gentilezza di quella ragazza era sconvolgente, ed anche il nonno non sembrava contrario. Sara sorrise pensando che al mondo c'erano tante persone gentili, che potevano mostrare a chi sbagliava una via più bella, aiutandoli.
-Sniff...non pensavo ci fossero persone così buone a questo mondo...-
Disse intanto l'uomo iniziando a piangere.
-Non sopporto il Team Pesto Buio. Ma tu sei solo un uomo affamato a cui non posso rifiutare del cibo! Smetti di piagnucolare e mangia.-
Rispose il nonno dandogli una pacca sulla schiena costringendolo a sedersi mentre la figlia gli portava un piatto di pasta.
-Eh...grazie!-
Subito l'uomo fece come gli aveva detto, senza però smettere di piangere, mentre la nipotina si rivolse ad Alex e Sara.
-Ranger, questo ragazzo ha finalmente capito di aver commesso un grave sbaglio. Ci occuperemo noi di lui. Non devi assolutamente preoccuparti.-
-Ne sono felice, sono certa sia in buone mani. Arrivederci, allora.-
Rispose Sara sorridendo, esibendosi una volta uscita nella sua posa da Ranger dall'euforia, mentre lo Styler ricevette un messaggio.
-Sono Glenda! Hai completato l'incarico! Stai andando forte, Sara! Sto trasmettendo i Dati di potenziamento.-
In seguito il messaggio arrivò puntuale come sempre, e con una grande sorpresa.
-"Hai ottenuto: Recupero.".-
Andando a leggere Sara scoprì che permetteva di ricaricare l'energia dello Styler di un punto al termine di ogni cattura. Era la cosa più utile avesse ottenuto fino a quel momento!
Ed anche Alex ricevendo lo stesso premio saltò dalla gioia.
-Grandioso!-
Ormai non mancava molto al termine del giro di pattuglia, ed i due si diressero verso la nave attraccata al molo, del marinaio vestito di verde e bianco, per tornare a Portena, ma un messaggio li fermò.
-Qui è Glenda! Quando rientri dal pattugliamento, recati a rapporto dalla presidentessa Edvige.-
-Ehi, certo che le piace ripetersi.-
Disse Alex scherzando, facendo ridere l'amica, mentre raggiunsero il marinaio.
-Salve, ci scusi si potrebbe usare questa barca?-
Chiese la ragazza cortesemente.
-Vuoi andare a Portena?-
-Esattamente.-
-Benissimo! Prendo una pastiglia contro il mal di mare (glugh!) e salpiamo!-
Così dicendo l'uomo mandò giù la pastiglia, e salì con un salto sulla barca.
-Ma tutti i marinai ne prendono una?-
Chiese Alex perplesso.
-A quanto pare ahah.-
Il viaggio di ritorno fu rilassante tanto quanto quello d'andata, ed una volta arrivati al porto subito i due controllarono dallo Styler la locazione degli ultimi incarichi, mentre il marinaio li salutò andando via.
-Siamo arrivati. Stammi bene!-
-Ehi, certo che non è male avere anche delle conoscenze con delle barche. Magari potranno esserci utili anche più avanti.-
Disse Alex sorridendo mentre i due si spostavano verso il prossimo incarico.
-E' vero. Comunque sono un po' emozionata dal tornare all'Accademia con te. Ci andai non molto tempo fa per il girono da insegnante, ma in visita mai.-
-Che forza, proprio come Ilario! Sarà bello rivedere quei vecchi banchi.-
Rispose l'amico affrettando involontariamente il passo, i due preferirono muoversi a piedi per godersi quella bella giornata, ma quando arrivarono alla Foresta di Vien anche Alex poté rendersi  conto dei danni dell'incidente di tempo prima.
-Tutte queste bruciature...sono state l'incendio?-
-Sì...non siamo riusciti a far di più.-
Disse la ragazza amaramente abbassando lo sguardo, c'erano molti Pokémon in giro ma certamente lo scenario non poteva esser bello come in origine. Alex però intuendo il suo stato d'animo le posò una mano sulla spalla.
-Ehi, siete stati grandi. Sarebbe potuta andare molto peggio.-
-Grazie Alex...-
Ormai erano vicinissimi, i due superando la Città di Vien arrivarono al ponte che la collegava all'Accademia, e si sentirono travolgere dalla nostalgia.
-E' imponente proprio come il primo giorno.-
Disse il ragazzo quasi in un sussurro, mentre superavano il cancello d'entrata, e salendo l'alta scalinata si ritrovarono nel giardino principale dell'Accademia.
-Caspita quanti ricordi. Ti ricordi la nostra sfida a chi accihappava più Bidoof? Il primo giorno che sei arrivata.-
-Sì, volevi dimostrare fin da subito quanto eri bravo.-
-E vinsi anche ahah.-
-Però di poco.-
Ribatté lei dandogli una gomitata mentre aprivano la porta, per il momento non sembrava esserci nessuno per i corridoi, probabilmente perché era lezione, quindi potevano muoversi indisturbati.
-Ehi Sara, prima di andare a completare l'incarico diamo un'occhiata in giro? Così tanto per.-
-Non sarà un problema?-
-In caso ce lo diranno, dai iniziamo dalla nostra classe.-
Disse ancora lui sorridendo prendendole la mano, ed entrarono così nella solita classe della professoressa Anna, che al momento stava facendo lezione.
-L'esperienza è fondamentale. Pensate e agite in modo positivo. Capito?...oh! Ma guarda un po', Sara ed Alex! Che bello vedervi, come state?-
Tutti gli studenti si voltarono, spalancando gli occhi rendendosi conto avevano di fronte dei Top Ranger.
-Molto bene grazie, scusi per l'interruzione ma ci tenevamo a salutarla.-
Disse Alex guardando gli studenti uno ad uno.
-Oh nessun problema. E congratulazione per la vostra promozione, sono così fiera di voi. Miei cari ragazzi, questi sono due miei ex studenti che, seguendo i loro sogni, sono riusciti a far carriera. Sono sicura potrete prenderli ad esempio.-
Aggiunse la donna rivolgendosi ai propri studenti.
-Ti chiami Sara e hai studiato qui, non è così? Sei anche meglio di quanto pensassi.-
Disse una delle studentesse, dai capelli castano chiaro e gli occhi viola, seduta vicino alla finestra.
Sara naturalmente arrossì visibilmente.
-Grazie.-
-Ciao! Stai conducendo un'indagine?-
Chiese subito dopo un'altra ragazza, stavolta dai corti capelli marroni e gli occhi dello stesso colore.
-Dobbiamo solo svolgere un incarico, nulla di che.-
Spiegò subito Alex.
-Ooooh.-
-Po-Pokémon Ranger? Davvero? Wow! Davvero! Un vero Pokémon Ranger! Un vero Pokémon Ranger!-
Un ragazzino dai capelli grigi e gli occhi neri, seduto nel penultimo banco a destra, guardava entrambi pieni di stupore e meraviglia.
-Eheh, sì ragazzo, siamo Pokémon Ranger.-
Disse ancora Alex fiero di sé, ma il ragazzo vicino dai capelli ed occhi marroni sembrava concentrato su altro.
-Per favore, non disturbarmi! Sto cercando di preparami alle domande che potrebbero farmi, un giorno, a una lezione all'aperto.-
-Ahah, cavolo ti stai già portando avanti.-
-Mi ricorda un po' te Alex.-
Ridacchiò la professoressa Anna.
-In effetti ahaha. Ora però sarà meglio lasciarla alla sua lezione. Arrivederci professoressa.-
Disse Sara uscendo con l'amico.
-Grazie a voi, ed a presto!-
-Vogliamo provare nella stanza accanto?-
Chiese subito dopo Alex guardando l'amica.
-Non saprei, era quella di Vanesio.-
-Appunto, se c'è un altro professore sarà meglio vedere che tipo è.-
In effetti non aveva tutti i torti, e proprio per questo la convinse, ma come aprirono la porta videro qualcuno completamente diverso dal vecchio professore.
Intanto per i suoi capelli a spazzola marroni ed i gentili occhi neri. L'uomo che stava tenendo una lezione indossava un completo azzurro, e sembrava parlare serenamente alla classe.
Come la volta precedente tutti si girarono per vedere chi fosse entrato così tardi.
-Oh, salve Ranger, posso fare qualcosa per voi?-
Chiese subito il professore confuso.
-Ci scusi, volevamo solo controllare alcune cose. Ma sembra che qui la lezione proceda bene.-
Disse subito Alex giustificandosi.
-Sì certo. Ho iniziato a insegnare da poco. Ogni giorno devo affrontare nuovi problemi, ma non è un problema. Se c'è qualcosa che posso fare per voi comunque ditemi pure.-
Sembrava un uomo per bene, non era per nulla rigido e magari era anche un buon professore.
Nel frattempo i suoi studenti erano completamente rapiti dai due ospiti, ed una ragazza dai capelli neri legati in una coda di cavallo e gli occhi grigi si rivolse a Sara.
-Ciao! Hai sentito del professor Vanesio? Sì è preso un lungo periodo di ferie. Sarà tornato al suo paese?-
Non sapevano come stavano veramente le cose?
Certo era strano, ma forse era meglio così, infondo ne andava della credibilità della scuola, anche se non era facile per Sara trattare l'argomento.
-Già...chissà...-
-Beh, avete sicuramente di meglio da fare che pensarci qui.-
Ribatté Alex per cambiare discorso.
-Sì!Questa scuola mi piace un sacco. E posso stare un altro anno! Evviva!-
Rispose fortunatamente un altro studente dai capelli grigi e gli occhi dello stesso colore.
-Contro l'Erba, il Fuoco. Contro il Fuoco...com'era più?-
Nel mentre il suo compagno di classe, un tipo dai capelli neri a punta e gli occhi azzurri, stava borbottando qualcosa tra sé e sé tutto concentrato.
-Beh, ora dobbiamo proprio andare. E' stato un piacere professore.-
Disse Alex allontanandosi.
-Anche per me.-
-Sembra una brava persona.-
Commentò Sara non appena furono fuori.
-Già, speriamo sia così...proviamo ad andare nel vecchio nascondiglio di Vanesio al piano inferiore?-
-Quello dove abbiamo fatto la prova di coraggio? Certo, stavolta voglio vedere se c'è altro.-
Disse subito Sara scendendo immediatamente. Ancora non erano mai veramente stati lì, ma non si stupirono di non vedere nulla per il corridoio.
La vera sorpresa arrivò una volta entrati nella stanza fino a quel momento a loro vietata.
Lungo il pavimento di piccole piastrelle marroni c'erano vari fogli di calcoli complessi mai visti prima, nell'angolo in basso a sinistra e nella parete a destra c'erano poi due tavoli in ferro, ma se il primo era praticamente vuoto il secondo aveva dei libri, un computer e varie valigette.
Davanti a loro poi, vicino a due librerie piene di libri, c'era uno stranissimo macchinario che emetteva delle luci verde ed azzurre.
-Cavolo...ma che roba è?-
Disse Alex corrugando la fronte, avvicinandosi al pc.
-Strano, l'hanno lasciato acceso ma la memoria è stata cancellata...-
Sara nel frattempo si era avvicinata al macchinario, ma tutto ciò che notò di comprensibile fu una targa.
-Sembra che questa macchina sia stata donata dalla Altru SpA. Dalle librerie invece ci sono pubblicazioni professionali sulla programmazione.-
-Qua invece c'è una borsa portadocumenti. Sopra c'è scritto "Prototipo". Che sia per la Gigaremo?-
Chiese Alex ancor più serio.
-Da quanto ci stavano lavorando...-
Esser scesi fin la giù certamente non aveva portato risposte, ma magari nemmeno domande particolari, solo il senso schiacciante d'esser stati infannati fin dall'inizio...
-Dai torniamo sù, rimane ancora l'ufficio del preside da vedere e la biblioteca, ma in questa dubito sia cambiato qualcoa.-
-Ammettilo Alex, non ti piace la biblioteca.-
Ridacchiò Sara seguendolo.
-Non mi è mai piaciuto star fermo senza far niente haha.-
Fortunatamente lui era sempre in grado di tirarla su di morale, anche se effettivamente aveva ragione, l'unica differenza nella biblioteca fu una ragazzina dagli occhi marroni ed i capelli arancioni che li guardò sbalordita.
-Oh, wow! Un Ranger in carne e ossa! Posso toccare la tua uniforme?-
Chiese subito avvicinandosi ad Alex, mentre Sara ridacchiava.
-Ehm...certo?-
-Wow!-
Dopo aver lasciato quella piccola fan rimase solo la stanza del preside al primo piano, ed anche questa non era assolutamente cambiata, l'uomo si trovava dall'altra parte della stanza, ma come li vide il suo sorriso si sarebbe potuto notare anche dalle scale del cancello esterno.
-Salve, Alex e Sara, qual buon vento vi porta all'Accademia?-
-Per un incarico preside, è bello rivederla.-
Rispose subito Sara.
-Oh ne sono felice. Mi sembri una persona più matura. Ma il tuo sorriso non è cambiato per niente. Ed anche tu Alex, posso vedere chiaramente sei ancora pieno di energia.-
-Grazie mille preside. Ora però sarà meglio tornare al lavoro, ci siamo presi il permesso di dare un'occhiata all'Accademia.-
-Fate, fate pure. Siamo sempre felice di rivedervi.-
Salutandolo i due uscirono dalla stanza, procedendo con le scale al piano superiore, in cui come sempre si trovava la signorina Della, che come vide Sara, la quale era salita per prima, le sorrise gentilmente.
-Oh, ciao, Sara. Sei la persona giusta al momento giusto! Stavo rastrellando le foglie in cortile quando la mia povera schiena si è bloccata. Ho già raccolto le foglie e ne ho fatto dei mucchietti. Ho solo bisogno di qualcuno che le bruci. Puoi occupartene tu?-
-Ma certo, non si preoccupi.-
-Oh, lo farai? Sono proprio fortunata! In totale ce ne sono tre.-
-Si figuri, dopo tutto ciò che ha fatto per noi all'Accademia. C'è anche Alex che mi darà una mano.-
E come parlò il ragazzo comparve dalle scale, facendo sorridere la donna.
-Oh ma che bello rivedervi così cresciuti, nonostante sia passato così poco.-
Disse subito la donna avvicinandosi pizzicando all'altro le guance.
-Alex, dobbiamo bruciare alcune foglie per aiutare la signorina Della.-
Spiegò Sara allegra.
-Nessun problema, ci metteremo pochissimo tempo.-
Così dicendo stavolta fu Alex a muoevrsi per primo, mentre l'altra lo seguì con calma, e come uscirono trovarono subito un mucchio di foglie arancioni e marroni accatastate al centro del giardino, e bastava solo una mossa Fuoco 1.
Fortunatamente lì vicino c'era un Charmander che, dopo esser stato catturato, bruciò con molta facilità le foglie senza rovinare il prato.
-Restano ancora due mucchi di foglie.-
Così dicendo Sara trovò subito il secondo mucchio di foglie non molto lontano dalla struttura dove le spiegarono per la prima volta come catturare i Pokémon e distruggere gli ostacoli, ed anche questa volta un Charmander l'aiutò nel bruciare le foglie.
-Resta ancora un mucchio di foglie.-
Disse Alex sorridendo correndo per il giardino alla ricerca del cumulo di foglie, trovandolo nel punto sopraelevato raggiungibile tramite delle scale, e naturalmente a bruciare le foglie fu ancora un Charmander.
In lontananza i due videro la signorina Della aspettarli al centro del giardino, e subito la raggiunsero.
-Avete bruciato le foglie? Grazie mille. So che avete molto da fare. Grazie a voi ho potuto far riposare la schiena. Non mi fa più così male.-
-E' stato un piaceere.-
Risposero entrambi felici d'aver potuto aiutare una persona che nel loro periodo all'Accademia li aveva aiutati molto. Poco dopo lo Styler ricevette un messaggio da Glenda.
-Sono Glenda! Hai completato l'incarico! Stai andando forte, Sara! Sto trasmettendo i Dati di potenziamento.-
Lo stesso messaggio naturalmente arrivò anche ad Alex, ed in seguito i dati aggiornati.
-"Hai ottenuto: Tattica tempo."-
Secondo lo schermo tale mossa aumentava un po' la durata delle Poké Tattiche.
-Perfetto, ormai manca solo un incarico. Dov'era?-
Chiese Alex sorridendo.
-A quanto pare...al Villaggio Cicole...da mio padre?!-
Non l'aveva notato fino a quel momento, ma effettivamente era proprio nella lista, e questo certo non le faceva piacere.
Se fosse successo qualcosa a casa, ed avesse tardato a raggiungerli, non se lo sarebbe mai perdonata, proprio per questo Sara iniziò a correre distanziando involontariamente Alex, che però capiva la sua fretta e cercò di starle dietro, come però superarono il ponte ancora una volta il messaggio di Glenda arrivò.
-Qui è glenda, quando rientri recati a rapporto dalla presidentessa Edvige.-
Nel frattempo lei però aveva continuato a correre, ed in men che non si dica era arrivata al Ranch dei compagni dove era certa avrebbe trovato il padre, che in effetti era impegnato lì.
-Papà!-
-Oh, Sara! Proprio di te avevo bisogno. Un reporter chiamato Anselmo è passato qui prima. Si è dimenticato la penna.-
Con un sorriso gentile ed innocente il padre guardò entrambi, ora che anche Alex l'aveva raggiunta, mentre Sara aveva la bocca mezza aperta.
Quindi...non era successo niente. Meglio così.
-Potresti riportargliela?-
-Sì, certo papà.-
-Quel reporter ha detto che sarebbe andato alla Altru SpA.-
-Ho capito, lo raggiungo subito.-
Ripresasi da quel piccolo spavento i due si allontanarono dal Ranch dei Compagni, arrivati però lungo il sentiero che collegava  il Villaggio Cicole alla Città di Vien notarono uno Staraptor vicino ad uno degli alberi, e certamente sarebbe stato comodo viaggiarci sopra piuttosto che andare a piedi, per questo motivo subito Sara lo catturò.
-Perfetto, vogliamo andare?-
Chiese poi sorridendo all'amico, che salì assieme a lei sulla schiena del Pokémon, diretti naturalmente al Palazzo Altru.
Subito il Pokémon spiccò il volo, e naturalmente lo spettacolo tra le nuvole fu meraviglioso. Più volavano più era piacevole farlo, e quasi con dispiacere atterrarono davanti al palazzo, ancor prima però di fare un passo lungo la scalinata un uomo dai capelli ed occhi neri, che portava un abito marrone ed una cravatta rossa, le andò incontro. Naturalmente lei lo riconobbe visto gli aveva già parlato alla CIttà di Vien.
-Ciao Sara! Hai una storia per me?-
-Invece di una storia ho qui questa.-
Rispose invece l'altra scuotendo il capo.
-Oh, ehi! E' la mia penna! Dov'era?-
-Mio padre mi ha chiesto di portartela.-
-...oh, l'ho lasciata a casa tua? Grazie per avermela riportata! In realtà, ero andato a trovare tuo padre per intervistarlo. Sarò sincero: è un uomo di poche parole. E' stato difficile farlo sbottonare un po'. Almeno fino a quando non abbiamo iniziato a parlare di te. Da lì è cambiato tutto. Non la smetteva più di parlare, sembrava proprio un'altra persona. Mi ha detto: "Sono fiero di mia figlia."-
A questa notizia la ragazza non poté non sorridere felice, era sempre piacevole sapere che la sua famiglia era fiera di lei.
-ai, mi piacerebbe intervistarti uno di questi giorni...oh, no! Guarda che ora si è fatta! Mi aspettavano per un'altra intervista, devo proprio scappare. Grazie per la penna!-
Così dicendo il reporter si allontanò per tornare a lavorare.
-Alex, ti dispiace se torniamo da mio padre?-
-Ma certo, lo farei pure io.-
Rispose l'amico sorridendogli, seguendola per scendere dalla scalinata, notando fortunatamente un altro Staraptor che poté dar loro un passaggio fino a casa di lei fino al Villaggio Cicole, e da lì al Ranch dei compagni furono pochi passi, mentre il padre era ancora a lavorare, che come li vide sorrise.
-Oh, bene! Hai trovato Anselmo? Ottimo lavoro!-
-Sì, è stato veloce fortunatamente.-
-Ne ero sicuro.-
Rispose il padre sorridendo, mentre lo Styler ricevette un messaggio.
-Sono Glenda! Hai completato l'incarico! Stai andando forte, Sara! Sto trasmettendo i Dati di potenziamento.-
In seguito subito naturalmente arrivò il messaggio dei dati, ultimo per quella giornata probabilmente.
-"Hai ottenuto: Difesa psico".-
A quanto pare riduceva di tre i danni di un attacco Psico, sicuramente un buon modo per concludere il giro di pattuglia.
-Grande abbiamo finito!-
Esclamò Alex battendo il cinque all'amica, avevano fatto un ottimo lavoro.
-Direi di chiedere l'ultimo passaggio della giornata ad uno Staraptor, che dici?-
Chiese ancora lui guardandola.
-Sono assolutamente d'accordo.-
Felici i due trovarono il suddetto Pokémon non molto lontano da lì, in realtà esattamente dove l'avevano trovato la volta prima, e subito partirono in volo per la Federazione Ranger, ed in poco più di una decina di minuti si trovarono già lì, pronti a fare rapporto.
Dalla fretta camminarono perfino sulle scale mobili, fino a raggiungere la presidentessa ed il professore che proprio in quel momento stavano parlando, ma che si fermarono notandoli.
-Finito il giro di pattuglia?-
Chiese la donna seria.
-Sì.-
Risposero i due in coro.
-Per favore passate dalla sala ricerca.-
Era particolarmente seria, e questo portò entrambi i Top Ranger con i piedi per terra, tanto che non fecero domande o simili ma raggiunsero subito la sala di ricerca, ovvero la prima stanza a destra del primo piano.
-Che cosa sarà successo?-
Chiese però Sara nel tragitto preoccupata guardandosi attorno.
-Spero nulla di grave...-
Commentò Alex altrettanto serio, ma come aprirono la porta videro Willy, indaffarato a parnare con due schienziati, accanto ad uno strano macchinario simile ad un cilindro di ferro te superiore era una cupola di vetro.
-Sara e Alex.-
-Che cosa succede Willy?-
Chiese subito Alex avvicinandosi.
-Parlate sottovoce. Non urlate per nessun motivo. Meglio non disturbare i ragazzi al lavoro su quel diario...Hic!-
Proprio come li aveva avvertiti singhizzò rumorosamente, facendo sobbalzare tutti.
-Oh! Scusatemi! Scusatemi! Mi è partito un singhiozzo!-
Disse poi subito rosso in viso, ma uno degli schienziati lo guardò sorridendo rivolgendosi poi ai due Ranger.
-Il carattere solare di Willy mi tira su Vede sempre le cose dal lato positivo.-
-Ha proprio ragione.-
Disse Sara sorridendo appena, quando l'uomo venne distratto dallo schermo del pc.
-Oh,adesso, cos'è questo? Alcune lettere stanno cominciando a comparire sulla copertina. L-U-C-I-A-N-O. Luciano? Cosa pensate possa essere?-
Tutti rimasero in silenzio per qualche minuto riflettendo su quel nome, fino a quando Willy non parlò.
-Sara! Io ho sentito parlare di questo Luciano! Quando ci siamo incontrati nell'atrio del Palazzo Altru! DI chi si trattava? Aspetta, non dirmelo! Era il nuovo custode?-
-Non credo...-
Rispose la ragazza senza purtroppo ricordare il nome.
-Luciano, Luciano...ma chi era costui? Il guardiano del faro? Dovresti precipitarti al Palazzo Altru, ecco cosa dovresti fare.-
-Come ha detto Willy, forse potremmo scoprire qualcosa andando al Palazzo Altru.-
Commentò Alex già pronto.
-Molto bene, andiamo allora.-
Usciti dall'edificio, anche se il palazzo non era molto distante, i due preferirono chiedere aiuto ad uno Staraptor vicino all'ingresso, riducendo così ancor di più i tempi d'arrivo.
Arrivati finalmente al palazzo subito i due entrarono, venendo accolte da una delle impiegate.
-Benvenuti alla Altru Spa! Qui al piano terra sono esposti alcuni reperti della storia della Altru SpA. I piani dal primo in su sono chiusi al pubblico.-
-Grazie dell'informazione.-
Disse Sara dirigendosi subito verso le foto infondo alla stanza, unico indizio che le sembrava utile, leggendo tutte le targhe sottostanti.
"Un futuro luminoso per Almia.". Il fondatore Chimerio Raggiani. "Proseguendo sulla strada giusta.". Il secondo presidente Luciano Raggiani.-
-Luciano!-
Scattò subito Alex a quel nome.
-Quindi quel diario è stato scritto dal secondo presidente della Altru, Luciano Raggiani. Dobbiamo informare la federazione.-
Annuendo Sara si precipitò fuori da lì con l'amico, andando alla ricerca di un altro Staraptor, ai Giardini Altru, per tornare indietro, ma come uscirono sentirono una forte musica provenire dai dintorni.
-Eh? E0 musica quella che sento provenire dal palco dei Giardini Altru? Andiamo a controllare.-
Disse Alex andando per primo, mentre Pachirisu apprezzando la musica canticchiava.
-Pokémon rock!-
L'urlo di tre persone sul palco al centro del giardino attirò ancor di più l'attenzione, si trattava del Quartetto rock.
-Dalla reginoe di Fiore, oltre il mare, il quartetto è finalmente qui!-
Esclamò Pietro mentre suonava la chitarra.
-Se ci conoscete, siete nostri fan! CI conoscevate come banda sì! Ehm...una banda criminale, sì...-
Continuò Vanda sorprendendo Sara per quell'affermazione.
-Ma è acqua passata! Abbiamo cambiato i nostri cuori e le nostre menti! Ora siamo gli alfieri della musica rock!-
Concluse Pietro suonando il basso.
-Quale è il nome della nostra band?! Quartetto rock! Non vi sentiamo! Quartetto rock! Non fate i timidi! Urlatelo, forte e chiaro!-
-QUADRETTO ROCK!!!-
Anche la folla si unì all'urlo, ma con un piccolo errore.
-Ehm, voi! Grazie per la partecipazione al nostro numero, ma...il nome del gruppo è Quartetto Rock, non quadretto Rock! Ora stiamo solo provando, ma per piacere durante lo spettacolo non combinate guai.-
Chiese gentilmente Pietro sorridendo.
-La band formato famiglial, il Quartetto Rock! Quattro è il numero perfetto per qualsiasi gruppo!-
Urlò poi ancora Vanda.
-Quattro invece di tre! Quattro piuttosto che cinque!-
Continuò Boris, mentre ad uno ad uno si esibirono in uno spettacolare assolo prima di chiudere con il fiatone.
-...che ne pensate? Stiamo ripetendo che siamo un quartetto e che siamo un gruppo di quattro elementi...ma ad ogni modo siamo ancora un trio, con solo tre persone, in qualunque modo uno ci veda.-
Borbottò poi Pietro.
-Questo perché Claudio se n'è andato da qualche parte.-
Sospirò Vanda stanca.
-Claudio sta cercando sé stesso. Si sta spremendo le meningi per il testo della canzone che suoneremo all'evento. E' andato fuori di testa quando ha letto il testo inviato dalla Altru. Se n'è andato urlando che lui non poteva cantare quella roba.-
Spiegò ancora una volta Boris.
-Abbiamo un sacco di tempo prima dell'evento commemorativo della Altu. Non mi preoccuperei troppo.-
Tentò però di dire Pietro.
-Se Claudio La Star non ritorna, dovremo cambiare il nome del gruppo. E come? Il Trio Rock? Il Terzetto Rock? I Rock 3?-
Vanda era decisamente più agitata, ma purtroppo c'era poco da fare.
-Allora sono loro il Quartetto Rock! Non me lo aspettavo. Avevo sentito delle voci su di loro quando ero ancora a Fiore.-
Anche se era una notizia interessante non avevano tempo da perdere, e per questo Sara andò subito a catturare uno Staraptor vicino, per poi prendere il volo con l'amico e tornare alla Federazione, impiegando pochi minuti per tornare da Willy.
Ma stavolta anche la presidentessa ed il professore si trovavano lì.
-Abbiamo scoperto il nome, Luciano è il secondo presidente della Altru!-
Urlò Sara entrando.
-Come dici?! Luciano era il secondo presidente della Altru? Sì, sì, adesso ricordo! E' vero!-
Disse subito il professore portandosi una mano alla fronte.
-Oh, giusto, già, lo sapevo! Luciano è il nome del secondo presidente della Altru! Già, già, già, già, già! Proprio come sospettavo! In altre parole...quel diario è stato scritto da Luciano Raggiani della Altru SpA! Mi chiedo se contenga dei particolari romantici.-
Commentò Willy, venendo però ignorato.
-Il presidente Luciano Raggiani aveva un aspetto ordinario ed anonimo, anzichenò. Non ho idea di dove risieda or ora, fianco del fatto se sia ancora in vita o meno. Mi ero completamente scordato di lui. La conclusione che possiamo trarre è che il diario fu scritto dal presidente Luciano.-
Continuò intanto il professore, mentre poco dopo venne interrotto da Nage, uno degli schienziati in servizio.
-Posso iniziare la mia esposizione?-
-Certo, certo. Procedi.-
Rispose subito il professore annuendo.
-Ahem...molto bene. Riteniamo che il diario del presidente Luciano possa risalire a una trentina di anni fa. A quel tempo era palese che il giacimento petrolifero dell'Altopiano Cromano si stesse esaurendo. Luciano era molto preoccupato di questo. Ma pio Luciano fece una grande scoperta mentre scavava un pozzo. Fu ritrovava una misteriosa ed enorme gemma nera montata su un podio cerimoniale. Si trattavaa, suppongo, di ciò che Settimo ha chiamato "Cristallo dell'Ombra". Luciano scrive che qualcosa nel suo cuore reagì di fronte al Cristallo dell'Ombra. Egli percepì che il cristallo conteneva un enorme quantitativo di energia. Il diario parla anche del suo unico figlio, Nereo Raggiani. Ogni accenno all'attuale presidente della Altru pare, comunque, quasi casuale. Sembra che Luciano abbia affidato suo figlio quasi completamente a sua madre. Lui si chiuse nello studio spasmodico del Cristallo dell'Ombra. Riteneva che quell'oscuro potere potesse risolvere i problemi energetici di Almia...e questo è tutto quello che abbiamo finora, purtroppo. Continueremo a decifrare il diario.-
Spiegò Nage prendendo finalmente fiato.
-Ottimo lavoro. Stiamo cominciando a veder emergere un collegamento tra il Cristallo dell'Ombra e la Altru SpA.-
Commentò il professore.
-Sconcertante. Questo piccolo frammento nero sarebbe l'energia del futuro, eh?-
Incuriosito Willy si avvicinò al cristallo, ma come lo fece il petto iniziò a brillargli di una luce blu.
-Co-cosa?! Cosa mi succede? Cosa mi succede?!-
Il bagliore aumentò talmente tanto che per un istante tutti dovettero chiudere gli occhi.
-Wi-Willy! Il tuo petto...sta brillando! Cosa mai ti sta capitando?-
Chiese preoccupato il professore.
-Willy...però, come brilli bene!-
Disse poi Alex prendendola sul ridere.
-A brillare non è Willy, dopotutto, anzi sembrerebbe...Willy! Che cosa porti nascosto sul petto?!-
Chiese ancora il professore scattando.
-Aspetti un attimo, professore! Non ho nulla da nascondere io...è il mio ciondolo a brillare!-
Come il ragazzo tirò fuori il proprio ciondolo così i macchinari sembrarono impazzire mentre il professore li controllava.
-Guarda guarda! Osservate i valori degli strumenti! L'energia del frammento oscuro è crollata! Cosa si sta verificando...?-
Borbottando il professore si avvicinò nuovamente a Willy guardandolo negli occhi.
-Willy, dicci. Cos'è esattamente quel ciondolo?-
-E' un regalo di mio papà. E' un souvenir della Valle di Crio. Mio papà guida un team di ricerca Pokémon nella Valle di Crio. Ha detto che questo ciondolo era opera di una vecchia signora che vive là. E' ricavato da delle pietre blu chiamate "Lacrime dei principi".-
Dove aveva già sentito quella frase?
Le suonava così familiare ma allo stesso tempo lontana, con tutte quelle informazioni poi la mente di Sara non le permise di ricordare, ma la voce del professore la richiamò alla realtà.
-Sara! Non startene lì in attesa! Bisogna essere dinamici! Su, su! Valle di Crio ha detto? E Valle di Crio sia! Recati alla Valle di Crio e raccogli informazioni sulle Lacrime dei principi! E' una missione! Una missione!-
-S-subito!-
Il suo modo di fare la metteva sempre in crisi, fece per muoversi ma non aveva la minima idea di che cosa fare!
-Alex, vorrei che tu rimanessi qui ad assistermi. Gli eventi subiaranno una brusca accelerazione da qui in avanti!-
Continuò poi ancora l'uomo, mentre la ragazza era quasi sulla porta quando Willy la chiamò.
-Sara, Sara. Devo dirti come fare a raggiungere  la Valle di Crio. Una volta fuori dal Quartier Generale vai a sud finché non raggiungi un fiume. E' chiamato Fiume Onir. E' davvero bello. Dovrai risalire quel fiume fino ad una grotta che conduce alla Valle di Crio. In questa stagione si possono vedere dei Floatzel lungo la sponda del fiume. Prova a farti aiutare da loro. Un Floatzel ti potrà portare sul dorso lungo il fiume, se parti da un molo.-
-Grazie mille Willy.-
Disse lei sorridendo felice dell'aiuto.
-Ehi, ma non è un colpo di scena sensazionale? Io che vengo fuori con un indizio fondamentale? Incredibile!-
-Hai fatto un ottimo lavoro Willy.-
Che fosse incredibile o meno, sicuramente era stato prezioso, ma ora era venuto il turno di lei di far qualcosa di utile per la Federazione Ranger, e con trepidazione nel cuore lei e Pachirisu partirono per la missione.
   
 
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