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Autore: Nanina_92    07/03/2019    1 recensioni
Cosa sareste disposti a superare per amore? Sareste capaci di superare la vostra più grande paura o rinuncereste?!
Una ragazza annoiata dalla quotidianità della sua vita. Un ragazzo misterioso che nasconde un segreto importante.
Cosa mai potrà legare due persone così lontane tra loro?...semplice, un viaggio alla scoperta di una nuova dimensione!
*
Capitolo aggiornato e sistemato. spero di avervi incuriosito.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Eccomi di ritorno ad infastidirvi. Dunque prima di lasciarvi alla lettura, dovrei avvisarvi che questo primo capitolo fa parte del libro che ho pubblicato su Amazon e se vi va vi consiglio di leggerlo.


(POV Katy)

-No, no, no, e ancora no! Allontana da me quell' essere!- Urlo verso Cindy, la mia migliore amica, che mi guarda esasperata tenendo tra le mani un enorme ragno.
-Andiamo Katy, quando ti sei proposta per andare in questa nuova dimensione, sapevi benissimo che avresti avuto una guida. Smettila di fare la bambina e avvicinati.- Lascia posare l'aracnide sulla sua spalla come se fosse la creatura più innocua del mondo. Più si avvicina e più io scappo terrorizzata per la stanza.
-Nessuno mi aveva avvisata che la guida sarebbe stata una tarantola…non ti azzardare ad avvicinarti, o giuro che inizio a lanciarti di tutto. Ci vado da sola piuttosto!- Detto questo mi fiondo alla porta oltrepassandola e chiudendomela alle spalle. Una volta chiusa sospiro sollevata. Alzo gli occhi al cielo.
“Accidenti a me e quando ho deciso di buttarmi nell' avventura.” Sbuffo ricordandomi come tutto è iniziato.

Flashback

Stavo passeggiando tra le strade della città, osservando le vetrine leggermente annoiata. Ad un tratto una folata di vento porta davanti ai miei piedi un volantino che desta la mia attenzione. “E questo cos'è?”
-Cercasi volontario per affrontare una grande avventura...per maggiori informazioni contattarci al numero...- Guardo il volantino come una bimba guarderebbe un gelato.
-Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il momento di spezzare questa routine.- Prendo il cellulare per chiamare la mia amica fidata Cindy. Basta un solo squillo che subito risponde.
"Ehilà Katy, cosa succede?" Risponde allegra.
-Tesoro, non ci crederai mai, finalmente ho avuto il segno del cielo per fare qualcosa di nuovo.- Le dico esaltata.
"Sembra interessante, sputa il rospo voglio tutti i dettagli."
-Conosci una ditta di nome, Time to Travel?- Le chiedo dato che lavora in un’agenzia di viaggi.
"Si, se non ricordo male l'azienda in cui lavoro, l'ha incorporata da poco."
-Ottimo, ho trovato un volantino che cercano volontari per qualcosa, e ho intenzione di presentarmi.- Rispondo decisa.
"Temeraria come sempre. Allora a quando l'appuntamento, così ti aiuto dall'interno." La sento ridere dall’altra parte.
-Sapevo che potevo contare su di te. Comunque ora li contatto e vediamo, volevo raccontarlo prima a te.-
"Va bene, allora aspetto aggiornamenti, ora vado che mi chiamano per una riunione. Baci tesoro." Stacca la chiamata velocemente. Subito dopo contatto il numero sul volantino e mi accordo con la segretaria per un appuntamento per il giorno seguente. Alle 11 precise del giorno dopo, mi trovo davanti alla reception. Mi avvicino alla segretaria, per avvisarla del mio arrivo.
-Salve, sono Katy Parker, ho un appuntamento col direttore Morris.- La segretaria mi guarda sorridendo.
-Certo, la prego di seguirmi, il direttore la sta aspettando.- Mi conduce in quella che sembra essere una sala conferenze, dove oltre a me ci sono altre cinque persone. Mi rendo conto di essere l’unica ragazza.
-Direttore, è arrivata anche la signorina Parker.-
-La ringrazio Lisa, prego signorina Parker si accomodi.- Mi fa cenno di prendere posto.
-Dunque ora che siamo al completo, volevo esporvi il nostro progetto. Abbiamo scoperto che esistono delle dimensioni parallele alla nostra, e vorremmo dei volontari disposti ad avventurarsi alla loro scoperta, per capire se i vari luoghi sono amichevoli o al contrario ostili.- Ci dice il direttore. “Wow…” Riesco solo a pensare emozionata.
-Ci sta mandando a morire, lei è pazzo, mi dispiace ma me ne vado.- Si alza uno degli uomini.
-La capisco, nessuno la trattiene o le impone di fare nulla. Siete tutti liberi di scegliere, ovviamente avrete una guida.- Continua il direttore. Guardo gli altri quattro che hanno un’espressione quasi di terrore. “Non capisco…a me sembra un'avventura elettrizzante.” Presa dall’impeto alzo la mano.
-Io ci sto!- Esclamo esaltata.
-Felice di sentirlo, nessun altro vuole proporsi insieme alla signorina?- Domanda agli altri. Tutti scuotono le teste spaventati all'idea dell'ignoto. “Codardi!” Penso tra me.
-Molto bene, allora signorina Parker, a quanto pare lei è l’unica.- Mi porge la mano.
-Per quando è prevista la partenza?- Domando curiosa.
-Se vuole…il tempo di preparare il tutto e recuperare la sua guida e spero sarà pronta per partire.- Mi dice sorridendo, per poi salutare gli altri che si erano presentati. Dopo un'attesa di mezz'ora nella camera che poi mi avrebbe condotta alla nuova dimensione, sento una voce familiare che mi chiama.
-Katy, sapevo che alla fine ti saresti buttata.- Cindy mi abbraccia felice.
-Non potevo farmi sfuggire quest'occasione! Ci credi ero l’unica ragazza, e l’unica ad aver accettato…- Ridiamo divertite.
-Ma dimmi sarai tu la mia guida?- Chiedo una volta ripresa dalle risate. Mi guarda leggermente titubante.
-Vuoi dirmi che non hai chiesto i dettagli?- Sospira portandosi una mano sulla fronte.
-No, mi sono solo proposta e basta.- Rispondo confusa.
-Ok, allora ora verrà la parte complicata…- Si volta per prendere qualcosa.
-Non dirmi che sono sorti dei problemi…uffa e io che non vedevo l'ora di andare.- Sospiro incrociando le braccia.
-Al contrario la tua guida è proprio qui.- Si volta tenendo tra le mani un grosso ragno. La guardo scioccata indietreggiando.
-È uno scherzo vero…sei pazza se pensi che possa camminare vicino a quel coso…mi dà i brividi al solo vederlo! E non ti avvicinare!- Le urlo mettendo le mani davanti.
-Non è uno scherzo, così la prossima volta impari ad ascoltare tutto prima di prendere delle decisioni. Ora prendilo che dovete andare.- Continua ad avvicinarsi.

Fine Flashback

Il ricordo di quel grosso essere a otto zampe mi fa rabbrividire.
-Ma si può essere così sfortunate…ora non so nemmeno dove andare.- Decido di iniziare a camminare seguendo il sentiero, continuando a borbottare tra me e me, finché una voce non mi blocca.
-Hai intenzione di lamentarti per tutto il tragitto…no chiedo giusto per sapere, così prendo provvedimenti.- Mi volto verso la voce alle mie spalle, ritrovandomi a fissare un ragazzo che mi guarda infastidito con le braccia incrociate al petto.
-E tu chi saresti?- Gli chiedo preoccupata, mettendomi sulla difensiva.
-E così che tratti la tua guida, andiamo bene…oltre che lamentosa pure scontrosa doveva capitarmi.- Sbuffa irritato. “E tu sei decisamente odioso…” Penso iniziando ad avvicinarmi.
-Dovevo immaginarlo che Cindy scherzava, ma perché non sei venuto prima?- Chiedo.
-Perché chiamano me in caso di emergenza, mi chiamo Sem.-
-Io sono Katy.- Gli porgo la mano che ignora volutamente. Una volta più vicina riesco a vedere meglio il suo volto. "Peccato sia uno stronzo, perché tutto sommato è un bel ragazzo. Credo sia anche un tipo molto particolare, a giudicare dallo strano tatuaggio sotto agli occhi." Penso guardando la serie di tre cerchietti sotto entrambi gli occhi. Poi faccio mente locale su ciò che ha detto.
-Per emergenza intendi me?- Domando infastidita.
-Di chi altri potrei parlare, sei l'unica pazza che ha dato di matto per un innocuo ragnetto.- Risponde scontroso passandomi accanto. In quel momento resto ammaliata dal suo profumo, ma mi riprendo subito dopo aver capito che mi ha volutamente insultato.
-Ehi saputello, guarda che i ragni sono tutto tranne che innocui, e poi non sono pazza.- In tutta risposta continua a camminare, per poi voltarsi accigliato.
-Si sì, come ti pare…hai intenzione di muoverti o vuoi restare qui fino a domani...ma guarda te chi mi doveva capitare.- Sospira esausto, tornando a guardare avanti.
-Certo che mi muovo, ma non perché me l'hai detto tu!- Rispondo sbuffando e andandogli dietro. "Si prospetta un'avventura difficile, se solo fosse stato meno antipatico, poteva anche piacermi..." Penso mentre mi affianco a Sem per dare inizio a questo strano viaggio, non iniziato nel migliore dei modi. Camminiamo per un po’ in silenzio, seguendo il sentiero che costeggia il fiume. “Fino ad ora sembra tutto uguale alla mia dimensione, non vedo nulla di diverso.” Mi guardo attorno, finché ad un tratto la mia attenzione viene rapita da un fiore che non avevo mai visto prima.
-Wow, ma è stupendo! Che fiore è?- Domando a Sem, mentre mi avvicino per ammirarlo meglio.

(POV Sem)

-Attenta a non avvicinarti troppo e non toccarlo. Sarà anche bellissimo ma è letale.- La richiamo.
-È un fiore velenoso?- Mi chiede. Poi avvertendo silenzio mi volto, e noto appena in tempo il suo sguardo perso mentre lentamente allunga la mano verso il fiore. “Cazzo…già sta sotto il suo effetto…” Penso mentre mi precipito da lei. La prendo per una spalla e la tiro indietro, facendola cadere a sedere a terra.
-Sei scema o cosa, ti ho detto di non avvicinarti. Vedi di starmi a sentire, se vuoi restare viva!- Le urlo contro.
-Cosa è successo…- Mi guarda confusa. “Forse ho esagerato un po'…d’altronde non poteva saperlo.” Sospiro passandomi una mano a grattarmi la nuca, per poi iniziare a spiegarle con tono più calmo.
-È il suo modo di catturare le prede. Se ti avvicini troppo rischi di subire l’effetto della sua ipnosi, tanto da voler andare sempre più vicino e così poi lei ti può divorare con tutta calma. Questo le conferisce il nome di Succuba.- Cerco di spiegarle nel modo più chiaro possibile.
-Ma come…non era il nome che si dava a dei demoni della mitologia?- Alterna lo sguardo da me al fiore. Sorrido leggermente.
-Forse nella tua dimensione. Qui non crediamo a queste leggende, per noi le Succube sono queste piante ipnotiche e letali.- Le porgo la mano per aiutarla ad alzarsi.
-Trovata la prima differenza.- Mi sorride per poi accettare il mio aiuto per alzarsi e riprendere così il cammino. Dopo qualche altra ora di cammino, inizia a calare la notte, così decido che sia meglio fermarsi per mangiare qualcosa e riposare.
-Credo sia meglio fermarci per oggi, abbiamo camminato un bel po’.- Ci fermiamo vicino ad un grosso albero e accendiamo un falò. In qualche modo l’episodio del fiore ha rotto il ghiaccio tra noi, ora almeno riusciamo a comunicare, cosa che non credevo possibile da come ci siamo incontrati. La guardo sottocchio per osservare il suo viso illuminato dalle fiamme del falò. “Però ammetto che è una bella ragazza…” Sento crescere in me la voglia di conoscerla. Ad un tratto vengo ridestato dai miei pensieri da Katy.
-Sem, posso farti una domanda?- Chiede all’improvviso. Mi volto perplesso.
-Certo, che vuoi sapere.- Sorrido appena porgendole la ciotola contenente la nostra cena.
-Per caso quel tatuaggio sugli zigomi, ha qualche significato particolare? Mi ha incuriosito da stamattina.- Chiede indicando il mio viso e prendendo la ciotola.
-Ah questi…- Sfioro leggermente il viso. -Diciamo che sono un marchio di famiglia.- Svio lo sguardo, portandolo a fissare il fuoco. “Se solo sapesse, la loro vera origine.”
-Dovete essere molto uniti, per avere un simbolo che vi rappresenti.- Sorride.
-Beh più o meno…come ogni famiglia, anche noi abbiamo le nostre divergenze. Ora ti faccio io una domanda. Come è nata la paura dei ragni?- Domando curioso ma anche per sviare l’argomento.
-Ammetto che è stata colpa mia. Quando ero piccola i miei genitori lavoravano molto e spesso mi lasciavano con mio fratello. Un pomeriggio era uscito con degli amici e avevo deciso di seguirlo. Era diretto nel boschetto vicino casa, e siccome a quanto pare ho un pessimo senso dell’orientamento, mi sono persa, per poi trovarmi seduta nel bel mezzo di una tana di ragni. Uscivano ovunque, avevo paura persino di muovermi perché temevo mi mordessero. Sono stata lì per ore, finché non mi hanno trovata.- Finisce di parlare stringendosi le braccia attorno. “Ok forse sono stato un po' stronzo a giudicarla senza sapere.”
-Accidenti, deve essere stata un’esperienza terribile.- Le dico dispiaciuto.
-Puoi giurarci, ecco perché ho dato di matto quando Cindy si è avvicinata con quel ragno enorme.- Istintivamente mi alzo dal mio posto per sedermi accanto a lei e abbracciarla, lasciandola di stucco.
-Scusami per averti spaventata in quel modo.- Le sussurro. “Che bella sensazione stringerla tra le mie braccia.” Mi trovo a pensare restando sorpreso di me stesso.
-Non hai motivo di scusarti, tu non hai fatto niente.- Risponde leggermente imbarazzata. Mi allontano tornando a guardare il fuoco che scoppiettava.
-Beh, sentivo il bisogno di farlo, anche perché prima me la sono presa con te senza sapere niente.- Sento il bisogno di giustificarmi.
-E dimmi, te la sei presa perché per seguire me, hai dovuto lasciare una bella a casa?- Esclama sorridendo sorniona. Le do un colpetto sulla fronte ridendo.

*

Nessuna bella, scema. O meglio ce ne sarebbe una, ma è quella che i miei vorrebbe che sposassi. Quindi in un certo senso dovrei ringraziarti, almeno per un po’ mi allontano da lì.-
-Dunque matrimonio combinato. Come ti capisco…mio padre mi sta stressando per lo stesso motivo. Siccome ho quasi 30 anni vuole trovarmi un marito e avere dei nipoti.- Rispondo sospirando.
-Ecco spiegata la fuga in questa dimensione.- Ride divertito.
-Non sono fuggita qui per questo, e stato più per staccare dalla quotidianità, quando ritorno si vedrà. Ma tu credo sia ancora giovane per il matrimonio.- Rido a mia volta.
-Ehi, quanti anni pensi che abbia, guarda che sei una mocciosetta in confronto a me.- Lo guardo scioccata.
-Stai scherzando…quanti anni hai?-
-Ne ho 35, quindi farfallina, vedi di non trattarmi come un bambino.- Ghigna divertito dalla mia espressione incredula. “Non ci credo, è assolutamente impossibile.” Mentre penso questo, non riesco comunque a trattenere uno sbadiglio.
-Nonostante la sorpresa noto che la stanchezza inizia a farsi sentire. Meglio riposare, tu dormi tranquilla faccio io la guardia.- Dice facendo poi cenno alle coperte sistemate dall’altra parte del falò.
-E tu non hai intenzione di dormire?- Domando curiosa.
-Di norma non dormo, sono abituato a sistemarmi su qualche ramo ad osservare.- Risponde pacato.
-Scherzi…ma sarà scomodissimo.-
-Per niente, ed è anche più sicuro. Ora però basta domande.- Ride vedendo la mia espressione perplessa.
-Si ma…non è meglio se riposi anche tu…immagino sarai stanco, oggi abbiamo camminato tanto e domani credo ci aspetta altrettanta fatica.- Provo ancora a convincerlo.
-Io sono abituato, forza fila a dormire…o forse preferisci avermi nel tuo stesso giaciglio.- Ribatte con un ghigno, facendomi arrossire.
-Certo che no…> Mi alzo, rossa come un peperone, per sistemarmi il quel letto improvvisato.
-Allora…buonanotte Sem.- Sorrido per poi voltarmi dall’altra parte.

*

-Notte a te…- Sorrido di rimando per poi concentrarmi sul ravvivare il fuoco. “Ammetto che è divertente prenderla in giro.” Penso guardandola mentre avverto il suo respiro farsi regolare, e così capisco che si è addormentata. “Che vuoi che sia una notte sveglio…ho ancora un bel po' di energie…speriamo bene…” Torno a guardare il fuoco temendo il momento in cui sarò costretto a spaventarla.


Angolo autrice.
Bene, e questo primo capitolo è andato...che ne pensate vi incuriosisce? Chissà il nostro misterioso Sem cosa nasconde. Mi raccomando andate a leggerlo tutto.
Baci, baci.
Nanina <3
   
 
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