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Autore: marie52    09/03/2019    2 recensioni
Raccolta One-shot ispirata alla canzone Bad Liar degli Imagine Dragons e dagli eventi del nuovo film Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald.
Dal capitolo:
Newt era esattamente come se lo ricordava: quel sorriso timido, gli occhi che non riuscivano a guardare più di qualche secondo il viso del suo interlocutore, i suoi capelli sempre in disordine ma soprattutto le sue creature da cui non si separava mai.
Spero vi piaccia
A presto
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Leta Lestrange, Newt Scamander
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4: It’s been a loveless year (Grindelwald/Albus)
It’s been a loveless year
I’m a man of three fears
Integrity, faith and crocodile tears.
 
Grindelwald  contemplò la luna alta nel cielo notturno con un sorriso sincero poggiato sulle sue labbra stanche: era così vicino al completamento del suo piano, la distruzione di quegli inutili esseri che imponevano alla comunità magica il silenzio, loro che invece erano superiori e che avrebbero dovuto illuminare il mondo con la loro luce, eppure anche così lontano.
Quel ragazzo, Credence, colui che avrebbe potuto uccidere il suo antico nemico era ancora troppo fragile: troppo insicuro della situazione in cui si era ritrovato, e per le persone che aveva lasciato indietro.
Anche la giovane dai capelli biondi, era insicura: nonostante stesse dimostrando la sua fedeltà, mettendo a sua disposizione ogni giorno le doti naturali da legilimens, Gellert sapeva che in notti come quella la giovane sarebbe rimasta anche lei sveglia tormentata da quei fantasmi e da quei sensi di colpa lancinanti.
Tutto perché quei due sciocchi, provavano amore verso persone miserabili e dal sangue impuro che avevano scelto di rimanere al sicuro, al posto di combattere per ciò che era giusto.
Non che gli importasse delle questioni amorose dei suoi sottoposti ma non voleva che quel progetto costruito con sudore e fatica potesse naufragare ancora una volta.
Il corpo nudo affianco a lui, rabbrividì sotto il suo tocco dei suoi polpastrelli.
-è ancora presto, Gellert- disse la voce assonnata affondando la testa nel cuscino sotto di lui con un suono frustrato.
L’uomo sorrise divertito e con studiata lentezza iniziò a baciargli ogni piccolo punto che fosse facilmente alla sua portata e rise nel sentire quei gemiti che il corpo caldo tentava di trattenere.
- So che lo vuoi anche tu, Albus.-
L’uomo si voltò a fissarlo, frustrato: le guance ricoperte da uno strato sottile di rosa, i capelli lunghi e rossicci che ricadevano confusamente sul cuscino.
- Ti odio-
L’uomo sorrise baciandogli prepotentemente le labbra delicate di lui, sentendo la sua eccitazione che accarezzava la sua.
- Ti amo anch’io tesoro-
 
Scosse la testa, scacciando quel ricordo e con orrore toccandosi la guancia destra scoprì che si era bagnata in qualche modo di un liquido senza colore ma dall’odore pungente: lacrime.
Come poteva sconvolgerlo ancora?
Albus non era stato l’unico con cui aveva passato la notte: nella sua vita, ne aveva incontrati tanti a cui aveva sussurrato altrettanti “ti amo” eppure, quei ricordi non erano scomparsi il giorno seguente dopo che la figura era scivolata via dal suo letto, ma erano rimasti lì incatenati al suo cuore e lo tormentavano ogni volta che prendeva una scelta difficile.
Ricordava perfettamente ogni angolo del suo corpo, il modo in cui sorrideva quando il suo sguardo indugiava troppo su di lui, il broncio che metteva quando voleva attirare la sua attenzione, i capelli rossicci e lunghi che spostava dietro l’orecchio quando era concentrato nella lettura, gli occhi luminosi che lo incantavano.
E, poi le cicatrici che tentava di nascondergli sparse sul suo corpo e il modo in cui arrossiva quando gliele baciava una ad una.
Il modo in cui si risvegliavano la mattina successiva, abbracciati l’uno all’altro, cullati dal profumo dei loro corpi ancora sudati.
Un’altra lacrima sfuggi dal suo occhio del colore del ghiaccio.
Perché non mi lasci stare?
Il suo corpo era fermo, terrorizzato dalla paura e dall’orrore, mentre fissava il giovane che continuava a cullare tra le sue braccia un corpo femminile, bianco pallido che continuava a fissarlo, la bocca aperta che si era bloccata prima di poter pronunciare una parola.
Perché, lei fra tutte le persone che esistevano al mondo?
L’unica persona che come Albus non lo aveva mai visto come una minaccia?
Lei che gli sorrideva ogni volta che veniva a casa a trovare suo fratello, che rideva nonostante quello che era diventata, che sosteneva sempre sarebbero stati una bella coppia lui e il giovane Albus e faticava tantissimo a non arrossire.
- Io non volevo- disse in un sussurro
Il ragazzo non lo guardò, continuando a cullare tra le sue braccia quel corpo, continuando a singhiozzare.
- Non volevo- disse di nuovo- Albus devi credermi-
- Vattene-
Una lacrima scese lungo la guancia del giovane cadendo sul terreno circostante.
- Albus-
- Vattene Gellert, prima che ti uccida con le mie stesse mani-
L’uomo lo fissò sorpreso
- Albus-
Non era colpa sua, se Arianna era morta.
Era stato un incidente, Albus lo sapeva eppure gli aveva dato la colpa come se quel patto di sangue che lo aveva protetto dall’incantesimo fosse stata una sua idea.
Una mano gli toccò il petto distogliendolo dai suoi pensieri: Rosier, la sua amante, lo stava fissando con uno sguardo carico di preoccupazione e l’uomo le strappò via un sorriso baciando dolcemente, sperando che con quel calore avrebbe potuto dimenticare quegli occhi così perfetti, il sorriso sincero dell’uomo che lo avrebbe per sempre tormentato.
Albus..
But I’m a Bad Liar.
Now you know.
You’re free to go
Angolo autrice:
Sebbene ancora non è stato esplorato il loro rapporto nel nuovo film, il fatto che Gellert chieda all'interno della saga continuamente come potrebbe reagire il suo ex-amante oppure la reazione del professore alla vista di Newt con in mano il patto di sangue mi ha dato la conferma che quei due sciocchi siano ancora profondamente innamorati tra di loro ma allo stesso tempo si odiano per via dello scontro dove tutto cambiò: è una relazione auto-distruttiva di cui tuttavia nessuno dei due riesce a farne a meno ma allo stesso tempo sono troppo orgogliosi per scendere a compromessi nonostante si cerchino ancora giocando a rincorrersi come il gatto e il topo.
Ho cercato perciò di dare giustizia alla loro relazione complicata e tormentata con sentimenti altrettanto confusi come quelli di Grindelwald
Spero di esserci riuscita.
A presto 
marie52
  
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