Disclaimer: È roba di Lenkov ma francamente non se la merita.
Note: Scritta per il prompt assistere a qualcosa di orribile della quarta settimana del COWT #9 @ Lande Di Fandom. (#teamGaelin ftw!)
Sentite, io ho visto solo la prima stagione e mezzo, lasciatemi vivere nel denial e nell'ignoranza.

Soprattutto contro la Convenzione di Ginevra

Danny vuole chiedere il divorzio.

“Ehm, Danny, non so se te lo ricordi, ma non siete davvero sposati.”

“Be’, se vuoi -”

“No, McGarrett, non provare a dirlo, dopo quello che hai fatto non ti sposerei nemmeno se fossi l’ultimo essere umano rimasto al mondo.”

“Andiamo Danno, è solo una pizza.”

Danny si volta sulla sua sedia con la stessa calma e cordialità della testa della ragazzina dell’esorcista, sperando in cuor suo di aver immaginato tutto e di non trovarsi di nuovo davanti quella cosa, ma Steve è ancora lì accanto a lui, al suo tavolo, nel suo salotto, a mangiare quella dannata pizza.

Quella pizza con l’ananas.

Non riesce nemmeno a guardarlo.

“Tu vieni in casa mia -”

(“Il giorno che si marita mia figlia,” bisbiglia Kono, Chin si strozza con un sorso di birra, e Danny ignora tutti e due perché ha già una tirata da fare e quella sugli stereotipi inappropriati può aspettare domani.)

“- e non mi chiedi neanche il permesso di portare dentro quella cosa, quell’abominio, quell’orrore agli occhi di Dio e degli uomini -”

“Stiamo sempre parlando della mia pizza?”

“- quella offesa della dignità umana -”

“Va anche contro la Convenzione di Ginevra, adesso?”

“Soprattutto contro la Convenzione di Ginevra!” sbotta, tornando a guardare male l’idiota alla sua tavola invece di un punto imprecisato del soffitto, che è pieno di ragnatele ma almeno non è coperto di ananas. “È un crimine di guerra, una prevaricazione colonialista a una tradizione millenaria -”

(“Esisteva la pizza, mille anni fa?” chiede Kono, rubando una patatina al cugino.

“Credo che dovremmo togliergli l’alcol,” commenta Chin, schiaffeggiandole via la mano.)

Steve, in tutto ciò, sorride come un beota e torna a mangiare. È onestamente uno spettacolo raccapricciante, e non solo perché mangia più o meno alla velocità di un lupo tenuto a digiuno da un mese. (Almeno l’abominio sta sparendo velocemente.)

Danny guarda quella povera pizza e gli viene un po’ da piangere. Il cornicione perfetto, gonfio e soffice e appena appena bruciacchiato, la mozzarella dorata sparsa sul pomodoro come un tramonto, il prosciutto abbrustolito precisamente al punto giusto… e poi l’ananas, giallo, enorme, abbandonato ovunque come scorie radioattive. Sente l’indignazione di generazioni e generazioni di nonne Williams ribollire nel sangue, e deve trattenersi fisicamente dal prendere il cartone della pizza di quel traditore del suo partner e lanciarlo dalla finestra.

Il cartone della pizza, non il partner.

… ma forse anche il partner.

Non pensava che sarebbe mai arrivato a tanto. Danny è una persona comprensiva, okay, può accettare le esplosioni, può accettare di condividere la sua auto, può accettare i piani ridicoli e la nudità improvvisata e gli infarti giornalieri, può accettare anche che per colpa di Steve avrà i capelli bianchi prima di vedere Gracie andare al college, ma alcune cose sono sacre, e Steve dovrebbe saperlo.

E invece non ha neanche la decenza di vergognarsi.

“- solo perché in queste isole dimenticate dalla civiltà non avete più le papille gustative, ma non per questo -”

Steve alza gli occhi al cielo - come se lui avesse qualche diritto di lamentarsi! - poi molla l’ultima fetta che stava per divorare, prende Danny per la cravatta e lo bacia a tradimento.

Kono scoppia a ridere istericamente.

Danny lancia la pizza dalla finestra.