Saint Seiya, 'C'era una volta ' di AryaDream su EFP Fanfiction

C'era un volta in un epoca lontana una spietata strega trasformō un giovane in un drago solo perché quest'ultimo si era rifiutato di sposarla, cosi entrō a far parte della sua collezione di feroci e crudele sputa fiamme.

Nonostante passasse il tempo e le sue sembianze cosi spaventose, non era feroce né aggressivo.

Aveva mantenuto il suo lato umano.

Un giorno, la perfida strega rapė una bellissima principessa per rubargli la sua bellezza e scelse il drago per sorvegliare la fanciulla che fu rinchiusa in una torre.

Il drago giurō alla strega cattiva, che nessun cavaliere o principe avrebbe mai portato via con sé quella principessa, a costo della propria vita.

E al drago non parve vero di avere una splendida principessa da difendere e di cui prendersi cura.

-Proprio a me...cosė imprevedibile e fuori dal comune come sono...-

pensō il drago: subito la sua mente iniziō a viaggiare immaginando le battaglie che avrebbe sostenuto contro cavalieri indomiti...

La prima mattina, al risveglio, la principessa si rivolse a lui con fare dolce.

-Buongiorno drago... sarai tu a vegliare su di me?-

Il drago, sentite quelle parole e per la prima volta quell'incantevole suono della voce, restō in silenzio, quasi impietrito.

Non fu capace di pronunciare nemmeno una parola... Sentė per la prima volta qualcosa tra gola e stomaco, un magone che mai aveva provato fino a quel momento... Era bellissima.

La sua dolcezza era qualcosa che non credeva avesse potuto esistere.

Non c'era nulla di cosė bello.

Iniziō cosi una bellissima storia tra il drago e la principessa.

Il tempo passava e tra loro due si creō una sintonia che a tratti sembrava inspiegabile, anche per la natura del loro essere.

Passarono i mesi e il drago e la giovane principessa diventarono amici.

Erano diversi e il drago non era pių umano e quell'incantevole ragazza, non avrebbe mai potuto amare una creatura orribile come lui,

Alla creatura gli piaceva ascoltare le storie della fanciulla e in qualche modo tornava al tempo in cui era stato umano, ma non aveva il coraggio di rilevarlo alla principessa.

La giovane le raccontava tutto di come sognava una vita con un principe, mentre il drago la sognava con lei.

Si era innamorato perdutamente di lei.

-Nei suoi sogni non c'č posto per una creatura mostruosa come me.-

Penso il drago...Non serviva di certo una strega, che leggesse in una sfera di cristallo, per sapere che quella principessa non poteva essere sua e che era destinata ad un principe.

Ma lui sognava e i suoi sogni lo mantenevano vivo: sapeva che era questione di tempo e che un giorno, qualcuno sarebbe arrivato e avrebbe provato a portargliela via.

Lo aveva accennato alla principessa, perché non voleva vederla soffrire e non voleva perderla.

-Principessa non tutti i cavalieri si rivelano dei principi.

Soprattutto nell'animo e nel cuore.

Molti assumono solo le loro sembianze, indossano maschere e un'armatura scintillante, si dimostrano buoni, scrivono lettere con frasi trite e ritrite, pensieri sentiti e ricopiati dalla mente di altri cavalieri.

E sei certa che un principe potrā farti veramente felice? -

La principessa abbassava lo sguardo, ma sentiva di volere il suo cavaliere, il suo principe.

Era convinta che quello sarebbe stato il suo grande amore, nonostante il drago le desse tutta la sicurezza e la felicitā di cui aveva bisogno, ma che a lei evidentemente credeva non bastare.

Il giorno tanto temuto da drago arrivō.

Quel cavaliere arrivō dinanzi alla torre della principessa, quel cavaliere che tanto aveva temuto: quel cavaliere pronto a sfidarlo per salvare la sua principessa.

Il drago vide la bella principessa affacciata alla torre felice che un cavaliere era li per lei per salvarla.

-Perché č cosė felice di fuggire con uno sconosciuto? Perché i suoi occhi non guardavano me allo stesso modo? Perché non ha creduto nel mio amore? -

Mille domande invadevano la mente del drago che in quel momento desiderava di tornare umano per rivelare i suoi sentimenti alla principessa.

Doveva combattere e far rispettare il giuramento fatto alla strega e perché non voleva lasciarla andare via.

Quando la principessa vide combattere il drago per lei, vedeva qualcosa di diverso, come se il lato umano che una volta era appartenuto al drago uscisse fuori rivelando i suoi sentimenti alla fanciulla.

Si rese conto che voleva restare con lui in quella torre, ma il cavaliere vinse la sfida, ma la principessa decise di proteggere il drago dimostrandogli il suo amore salvandogli la vita.

-Verrō con voi cavaliere, ma dovete lasciare in vita il drago.-

L'uomo accettō la proposta della principessa che andō via lasciando il drago solo.

I giorni si susseguivano, tristi, e il povero drago era ormai a difesa di una torre senza principessa.

Aveva ormai perso qualsiasi speranza di vederla, quando un giorno, da lontano, la vide sul sentiero che conduceva alla torre.

Lei corse verso di lui e abbracciō il suo drago.

In quel momento dagli occhi della creatura scesero delle lacrime.

Dal giorno che la strega lo aveva trasformato, non aveva mai pianto e furono proprio quelle lacrime a spezzare l'incantesimo che da anni imprigionava un giovane uomo, nel corpo di un drago.

Ora che non era pių di proprietā della strega decise che l'avrebbe protetta anche da lei, cosi una notte, mentre la strega riposava si liberō di lei, cosi che la sua principessa, non corresse pericoli.

Il giovane tornato uomo portō la principessa al suo castello dove chiese la sua mano al re.

I due avevano trovato l'amore e grazie a questo sentimento e la sofferenza di aver perduto la persona amata riuscė a liberarsi dalla maledizione che l'aveva trasformato in drago e ora poteva vivere felice insieme alla sua principessa.

Note Autrice:
I protagonisti di questa storia sono Pandora e Rhadamanthys, anche se non ho aggiunto i loro nomi nel testo.
Mi sono ispirata a varie favole come Rapunzel.
partecipa alla challenge: All monsters are human, all human are monsters challenge...indetta da gruppo facebook Boys Love - Fanfic & Fanart's World
Non sono molto soddisfatta, ma spero che possa piacere.
Grazie per essere arrivati fin qui.