Scritta con il prompt de I prompt del
lunedì di Il giardino
di Efp.
Prompt: onore
L’onore di Vegeta
“Vegeta non è
male quando lo conosci. Non è solo orgoglio,
anzi, quello riesce persino a metterlo da parte alle volte”
spiegò Goku, seduto
di fronte a Broly a gambe aperte.
Prese l’insetto grosso due
teste che Broly gli porgeva e lo
addentò, mandando in pezzi la sua corazza e succhiando la
polpa verdastra.
Broly chinò il capo,
posando i gomiti sulla pelliccia verde
che indossava, e si voltò verso la porta chiusa della casa
capsula.
< Gli altri sono
già andati a dormire. Il combattimento
deve essere durato per parecchio > rifletté.
“Non credo di avergli fatto
una buona impressione. Anzi,
continuo a sostenere che mi odi”.
Goku ridacchiò e si
passò l’indice sotto il naso, mentre con
l’altra mano teneva ciò che rimaneva della
creatura. Uova luminose d’insetto
brillavano nella caverna tutt’intorno a loro.
“Urca, Vegeta sembra sempre
odiarti agl’inizi. Perché il suo
modo di dimostrarti affetto consiste quasi sempre proprio
nell’offenderti.
Vedi, in realtà
è molto onorevole. Dimostra che anche tu sei
un guerriero d’onore, e ti accetterà.
Farà solo lo scontroso” spiegò Goku.
Chiuse gli occhi e sorrise.
Broly annuì,
scostò le ampie ciocche more dei capelli da
davanti al viso e giocherellò con la punta
dell’orecchio.
“Ti credo, Kakaroth. In
fondo ci siamo combattuti in nome
dei nostri padri…”. Si massaggiò le
cicatrici delle bruciature sul collo. “Lo
conosci bene, al principe? Sai se a lui manca il suo, nonostante tutto,
come a
me manca il mio?” domandò.
Goku gettò indietro la
testa e socchiuse gli occhi.
< Un tempo mi avrebbe dato
fastidio essere chiamato così,
ma ormai ho accettato che è una parte di me. Io sono un
saiyan cresciuto sulla
Terra e sono al contempo sia Son Goku, come voleva il mio nonnino, sia
Kakaroth, come voleva mio padre.
Freezer si è lasciato
sfuggire che fosse un eroe, a suo
modo, su Nameck. Avrei voluto conoscerlo, da quello che ho compreso mi
somigliava > rifletté.
“Vegeta su questo
è come me, ci tiene alla famiglia. Non mi
sorprenderebbe, anche se lui di queste cose non ne parla”
ammise. Raddrizzò la
testa e Broly gli fece un sorriso impacciato.
“Ma-magari… se
diventiamo amici… potrò aiutarti a farlo
parlare. Dire queste cose è importante, fa stare
bene” disse.
Goku annuì vistosamente,
dicendogli: “Mi piace.
Poi magari facciamo parlare anche
Junior, anche lui sembra
un vero musone. Tu non lo conosci Junior, ma sono convinto ti
piacerà”.
< Lui è come me.
Non solo è un avversario fortissimo che
vale la pena di combattere senza andare a cercare negli altri universi,
ma come
me è un saiyan che non sa un sacco di cose e vuole solo fare
amicizia. Lo
sentivo che anche lui cercava la pace, in fondo, solo che non
è facile >
rifletté.
“Io ho ancora fame. Andiamo
ancora a caccia?” chiese Broly.
Goku si alzò e si
scrollò i pantaloni arancioni della tuta
con delle pacche secche.
“Volentieri”
disse, ed entrambi spiccarono il volo.
Levitarono fuori dalla caverna, investiti dalle raffiche di vento del
pianeta.
L’aria puzzava di zolfo.