Videogiochi > Final Fantasy VII
Segui la storia  |      
Autore: Shinra    21/07/2009    2 recensioni
La madre del Presidente era una donna austera, fredda, potente. Si diceva che fosse lei a comandare da dietro le quinte il marito e l'intera corporazione. Non le sfuggiva nulla. Si diceva anche che avesse una relazione con il Primo Generale, Sephiroth, e che suo figlio Rufus fosse nato in seguito a una fecondazione artificiale, poiché il marito, ormai ex-Presidente ShinRa, era impotente. Addirittura c'è chi mormora che dietro la morte misteriosa di Karl Adolf Shinra ci sia lei, Silmä Lucretia Jenova ShinRa.
/Questa fan fiction è un AU (Universo Alternativo), una specie di esperimento malato che mi è frullato per la testa il 26 Aprile 2009 alle ore 23:06. La protagonista è la madre di Rufus, moglie del defunto Presidente Shinra, ma dentro di lei si uniscono le personalità di altri personaggi femminili di Final Fantasy VII. È solo un esperimento, anzi, come vedrete nella storia ce ne sarà ben più d'uno./
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Project no.1: Falko

************
Mio figlio è nato. Ha emesso il suo primo vagito, ma io non ho potuto udirlo, perché la capsula era insonorizzata. Avevo il timore che non potesse respirare con tutta quell'acqua, il Professore mi ha detto che tutto andava bene, che non c'era pericolo per il piccolo, ma io continuavo ad agitarmi, a diventare sempre più ansiosa, a riempirlo di domande. I suoi occhi hanno fissato miei diverse volte, seccati dalla mia insistenza, ma anzicché intimorirmi, le sue occhiate ebbero l'effetto di accrescere la mia isteria. Credo di essermi messa a urlare.
************
Non ha ancora aperto gli occhi, mio figlio. Dorme sospeso in quel flusso magico che lo culla morbidamente. Voglio cullarlo io, mio figlio, ma sono contenta lo stesso perché ora sono sola con lui. Quello stupido Professore seccante se n'è andato, mi ha lasciata qui, sdraiata sul letto, e io immagino di essere sdraiata accanto a mio figlio, di tenerlo tra le braccia e fargli respirare il mio respiro, e respirare a mia volta il suo, e scaldare il suo corpicino contro il mio seno. Mi sembra quasi di sentirlo quel calore, ma c'è troppa luce sopra di me, e non riesco a dormire bene. Vorrei sognare.
************
Il Professore è tornato e mi ha fatta alzare dal letto. Non ho visto mio figlio, non era più nella sua culla d'acqua, mi sono lanciata contro la bolla azzurra, ma sono caduta a terra, stordita perché questa mi aveva respinta. - Dov'hai messo mio figlio?? - Le ho urlato. Era dura e fredda, e non cedeva ai miei pugni, né alle mie grida, né alle mie suppliche. Più mi lanciavo contro di lei più venivo tirata indietro, la mia forza non era sufficiente, mi spingeva via da mio figlio, le urlavo che non era suo, era mio, e lei mi gridava a sua volta, la vedevo contrarsi in maniera raccapricciante, e a un certo punto sapevo solo dire - Basta! Basta! - non volevo che con i suoi versi lo svegliasse. Ma più io le urlavo di smetterla più lei continuava a gridare, fino a quando non riuscii più a sentire nemmeno la mia voce, e mi accorsi che anche la sua si era chetata.
************

- - -

ShinRa Report no.0157: Project specimen code F
Giorno X Mese Y
La crescita dell'embrione procede secondo i termini stabiliti. Non sono stati annotati disfunzionamenti dell'organismo. Tempo previsto per il completamento: 223 giorni.

ShinRa Report no.0164: Project specimen code L
Giorno X Mese Y
Individuata reazione al gene. Inizio Terapia a Radiazioni Mako.

ShinRa Report no.0173 Project specimen code F
Giorno X Mese Y
Registrata attività cerebrale. Risposta dell'organismo agli stimoli: positivo. Giorni mancanti: 45.

ShinRa Report no.0179 Project speciment code L
Giorno X Mese Y
Verificati i disturbi comportamentali del campione. Continuazione Terapia a Radiazioni Mako.
Note: In caso di risposta negativa procedere con la terminazione.

ShinRa Report no.0185 Project specimen code F
Giorno X Mese Y
Esperimento riuscito con successo. Valori stabili. Liberazione del campione prevista in giorni: 14.
Codice di riconoscimento: Falko, AKA Rufus Shinra.

- dai “Rapporti” del prof. A. Gast,
Responsabile del dipartimento di Biotecnologia,
Edificio IV, Piano -7,
Shinra Corp.


- - -

(…) La madre del Presidente era una donna austera, fredda, potente. Si diceva che fosse lei a comandare da dietro le quinte il marito e l'intera corporazione. Non le sfuggiva nulla. Si diceva anche che avesse una relazione con il Primo Generale, Sephiroth, e che suo figlio Rufus fosse nato in seguito a una fecondazione artificiale, poiché il marito, ormai ex-Presidente Shinra, era impotente. Addirittura c'è chi mormora che dietro la morte misteriosa di Karl Adolf Shinra ci sia lei, Silmä Lucrecia Jenova Shinra.
Il suono dei suoi tacchi contro il marmo del pavimento era un segnale d'allarme per tutti i dipendenti. Il personale sospirava quando sentiva quel suono allontanarsi gradualmente e tremava quando lo sentiva invece farsi più vicino. Nella fitta rete di corridoi del Palazzo Presidenziale ShinRa c'era chi voltava un angolo, convinto di stare allontanandosi dalla sua traettoria, e se la trovava davanti, alta, diritta, terribile.
Si rannicchiavano al suo passaggio come se fossero topi, certi che per lei non fossero molto diversi dal suolo che calpestava. Coloro che le dovevano rivolgere la parola ci pensavano più volte, la maggior parte di loro dopo la prima sillaba iniziava a balbettare, o dopo che lo sguardo di lei si era spostato per incontrare i loro occhi. Persino suo figlio, il futuro presidente Rufus Shinra, erede diretto del defunto Presidente, le parlava forse di rado e mai in pubblico. C'era una sola persona che sembrava non avere alcun timore ad avvicinarla, e questi era il Primo Generale Sephiroth Crescent.
Sebbene non si rivolgessero più di un breve saluto quando si incrociavano, correva voce che il Generale si fosse guadagnato la stima della presidentessa reggente svolgendo missioni segrete sotto sua personale richiesta. (...)

- dalle “Note personali”, voce “Hierarchy” di Tseng.

Il SOLDIER si stava allenando sotto il sole. La sua pelle chiara luccicava di sudore, un po' scottata; le linee dei muscoli sodi erano marcate sulle spalle e sulla schiena. Il SOLDIER era voltato, le dava le spalle, aveva dei capelli chiarissimi, del colore del ferro che brilla sotto il sole, li teneva legati in una coda alta, perché non gli si appiccicassero sulle spalle a causa del sudore; dovevano dargli molto fastidio: ogni minuto circa si scostava rabbiosamente delle ciocche che, troppo corte per essere trattenute nella coda, gli scivolavano ai lati del volto, spesso davanti agli occhi. Impugnava una comune spada da allenamento, ma questa sembrava troppo grande e pesante e sproporzionata a confronto con la sua costituzione snella. Indossava solo dei pantaloni larghi, di quelli che venivano forniti per l'addestramento, stretti alla vita da una cintura, e degli stivali. La sua maglia giaceva in un angolo del cortile di addestramento. Il SOLDIER continuava a scattare da un lato all'altro menando fendenti all'aria, con un agilità da considerarsi sovraumana se si voleva tenere conto del caldo che faceva quel giorno. Gli uffici dei piani superiori erano rinfrescati dall'impianto di condizionamento, ma la giornata era afosa e non c'era neanche un filo di vento che sospingesse le foglie degli alberi. Sembrava strano vedere quel SOLDIER sudare così tanto quando all'interno dell'edificio c'era una frescura così piacevole...

- …stati stanziati. Avete proposte? -

Scarlet aveva finito di esporre il suo rapporto. Inutile, decisamente inutile. Non aveva ascoltanto che le ultime parole, e solo perché queste implicavano una risposta.
I conviviali si scambiarono alcune occhiate nervose, era intuibile che non avrebbero sollevato alcuna obiezione. La moglie del Presidente sorpirò, attirando gli sguardi su di lei.

- A quanto ha detto che risale l'ultimo censimento? -
- Al 15 Marzo, signora Shinra. -
- QUANTO. -
- Ah. - disse Scarlet, sorpresa, ma riuscì presto a superare quell'attimo di smarrimento. - 15 Milioni, signora. -

La moglie del Presidente non le concesse uno sguardo: rimase con gli occhi bassi fissi sul tavolo, il mento poggiato sul pugno chiuso e l'unghia del pollice che le sfiorava appena il labbro inferiore. A volte, mentre la sua mente era affollata da altri pensieri, lasciava emergere manifestazioni della sua personalità che pochi avevano avuto l'onore di vedere. Questa posizione era abbastanza conosciuta dai membri del consiglio, ed essi sapevano di dover mantenere il più assoluto silenzio in tali circostanze.
Il tavolo era così lucido da potervisi specchiare, e Silmä poteva fissare i suoi occhi socchiusi, le ciglia lunghe, gli zigomi squadrati e i capelli perfettamente tirati indietro in modo da lasciare libera la fronte spaziosa. Fu allora che le venne in mente il SOLDIER: anche a lui davano fastidio i capelli davanti alla faccia. Si sporse verso la finestra per controllare con un rapido sguardo casuale se quello fosse ancora lì. L'unica traccia che rimaneva di lui era la maglietta spiegazzata che giaceva per terra all'ombra di un albero.
Sarà andato a rinfrescarsi, pensò la moglie del presidente. Chissà perché quel giorno concentrarsi sul lavoro le veniva così difficile.
I suoi occhi si spostarono disinteressati da una parte all'altra della sala, sui membri del consiglio che aspettavano in silenzio una sua deliberazione.
Scarlet, in piedi davanti al suo posto, sembrava meno fremente del solito.Vide Palmer trattenersi dall'asciugarsi una goccia di sudore che gli scivolava dall'attaccatura dei capelli, dietro l'orecchio, fino al colletto della camicia. Pensò che potesse essere alquanto fastidiosa. Heidegger la fissava con il suo solito sguardo truce, che si perdeva però in quel mare di capelli e barba neri. E poi c'erano Gast e Hojo, Gast con le mani giunte sul bordo del tavolo e Hojo con lo sguardo assorto e la mente persa in una delle sue fantasie scientifiche.
Silmä era abituara a sentirsi osservata, ma quel giorno avvertì un fastidio fuori dal comune nel percepire gli sguardi di quei politici che non vedevano l'ora di tornarsene a casa a fare i loro comodi e divertirsi come preferivano. E fu quell'inspiegabile fastidio a convincerla del fatto che probabilmente li avrebbe trattenuti ai loro doveri ancora per un po'.
Silmä notò però che c'era qualcosa di diverso, aveva la sensazione che in quel momento non ci fossero soltanto loro nella stanza, di avere un altro paio di occhi puntati addosso.
Quando si voltò di nuovo verso la finestra li vide: degli occhi sottili e limpidi come Materia pura che la fissavano dal basso verso l'alto, il volto proteso verso la finestra come quello di un gatto che punta la sua preda prima di compiere il balzo che lo porterà a catturarla, le ciocche dei capelli di ferro che gli cadevano disordinate sfiorandogli le clavicole scoperte.
Quello fu il primo incontro tra Sephiroth e la moglie del Presidente.


Note dell'Autrice: Non ho ancora ripreso a scrivere. Non lo faccio più da qualche mese. Non so quando continuerò a farlo. Spero presto. In compenso traduco. Un po'.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy VII / Vai alla pagina dell'autore: Shinra