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Autore: Akane_Tendo    15/03/2019    2 recensioni
Il 14 Marzo in Giappone si festeggia il White Day, i ragazzi dichiarano il proprio affetto alle ragazze o rispondono alle dichiarazioni ricevute a san valentino...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, ranma/akane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Ehi Akane allora hai già ricevuto il tuo regalo da Ranma?” disse quasi bisbigliando Sayuri  all’orecchio dell’amica all’entrata dell’istituto superiore Furinkan
“Ehm… no, non ho ricevuto niente” rispose con noncuranza “Vedrai che si ricorderà” si intromise Yuuka fissando il ragazzo con il codino che procedeva poco dietro di loro come ogni giorno.

Era il 14 marzo, in Giappone si festeggia il white day, che ricorrenza assurda, solo una trovata commerciale. Un voler incentivare il consumismo e arricchire le aziende dolciarie … la verità è che si era quasi dimenticato, per non dire totalmente dimenticato di quella stupida giornata, se non fosse stato per Nabiki che come sempre lo aveva colto in fallo già dal giorno prima.
Ma alla fine che importanza ha? Akane non è quel tipo di ragazza, non è dolce, non è romantica, non ci tiene a quel tipo di cose, queste situazioni che non fanno altro che creare imbarazzo e fraintendimenti. Però è anche vero che il mese prima si era ricordata di San Valentino e gli aveva regalato, seppur con i suoi modi, un cuore di cioccolato e lui, che a quelle cose non era proprio abituato, ne era rimasto colpito.

“Akane Tendo! Ricevi questi fiori bianchi come simbolo del mio amore in questo giorno romantico!” urlava il Tuono Blu di corsa puntando dritto verso la sua amata con un enorme mazzo di rose bianche.
Il trio di amiche indietreggiò per paura di essere travolte dall’entusiasmo di Kuno.
“ecco non dovevi senpai…” provò a rifiutare Akane “Mia dolcissima Akane accetta queste rose come segno del nostro eterno amo—“ fu interrotto da Ranma che decise di appollaiarsi sul capo di Kuno “Ehi Akane sei proprio fortunata, vedi quante rose” rise aspettando la reazione della ragazza la quale però si limitò a voltarsi ed entrare in aula, in fondo rischiavano di arrivare in ritardo come ogni giorno.

La classe era tutto un bisbigliare, i ragazzi presi dal panico di dover consegnare il cioccolato bianco alla compagna amata, chi scommetteva su chi non avrebbe avuto successo e chi nonostante tutto non sapeva ancora come avrebbe consegnato il dono.
Le lezioni iniziarono con non poco trambusto dal momento che la professoressa Hinako aveva preteso da tutti gli alunni almeno un cioccolatino e Ranma fu messo in punizione in corridoio visto che ne era sprovvisto.

“Sei uno stupido, dovevi prepararle almeno un giri choco* o un sacchetto di marshmallow” lo canzonò Akane uscendo dall’aula nella pausa pranzo. “Non essere sciocca, non sono tipo da seguire queste assurde tradizioni …” “Si si lo so, tu sei un artista marziale, per te conta solo quello, non hai tempo per pensare a queste cose” lo interruppe Akane pronunciando le parole come una cantilena che evidentemente aveva sentito troppe volte. “Non volevo dire questo, cioè si, ma non è questo il punto. Se devo fare una cosa del genere, ecco io lo farei solo per …”
 
“Akane Tendo … scusami … possiamo parlare?” vennero interrotti da Shinichi uno studente di un anno superiore “Certo, dimmi pure senpai” “Se non ti dispiace vorrei parlarti in privato”
Shinichi Fuuma era il presidente del club di scherma, alto ed elegante era corteggiato da tutte le ragazze della scuola, poteva vantare anche un suo fan club, come osava chiedere di parlare con Akane in privato proprio davanti a lui, lo sapevano tutti che Akane è la sua fidanzata, ma soprattutto perché lei aveva accettato così facilmente, che le piacesse quel tipo di ragazzo? Con quel tipo di pensieri rimaneva li impalato con il secchio d’acqua in testa, in fondo era ancora in punizione e la professoressa Hinako continuava a punzecchiarlo con il righello dalla finestra dell’aula.

Akane rientrò puntuale con il suono della campanella, tutta rossa in volto e senza guardarlo. Era evidente che quel bellimbusto lei si era dichiarato ed a giudicare dalla sua reazione non le era dispiaciuto. Che cosa assurda, lei si sentiva lusingata dalla dichiarazione di quel tipo, cosa sapeva di lui? Che cosa le aveva detto di così carino da averla fatta arrossire. Il solo pensiero lo faceva ribollire.

La giornata trascorreva velocemente, finalmente era arrivata l’ora di ginnastica, liberati dalla professoressa Hinako gli studenti potevano dedicarsi ad un’ora di giochi di squadra e muoversi più liberamente, dal momento che il professore era più permissivo.
Akane continuava a ricevere bigliettini e cioccolatini che puntualmente accettava solo se erano giri* e con un sorriso gentile per ringraziare del dono ricevuto per poi riporre il tutto nell’armadietto che diventava sempre più pieno. “Certo che ne hanno di coraggio a dichiararsi ad una ragazza priva di sex appeal come te” stuzzicava Ranma ogni volta che la vedeva ritornare dagli armadietti e per tutta risposta riceveva un flebile “stupido” da parte di lei.

Non era divertente insultarla se lei non rispondeva a tono, possibile che stesse pensando alla dichiarazione di Shinichi? Scosse la testa come per scacciare quel pensiero assurdo. C’era qualcosa di più profondo, Akane voleva davvero che lui le regalasse quello stupido cioccolato bianco? Possibile che non l’avesse capito?
Bloccò Akane un passo prima che potesse entrare in palestra e la trascinò fuori senza dire nulla “Ehi ma che fai, abbiamo lezione! Smettila di spingermi!” cercò di porre resistenza la ragazza “ma che ti prende?”

Arrivarono alle spalle della palestra, vicino al vecchio capanno degli attrezzi dei club
“Quel tipo, Shinichi, si è dichiarato? Per questo eri tutta rossa? Per questo ti comporti in maniera strana oggi?” chiese tutto d’un fiato. Akane lo fissava come se fosse impazzito “Ranma ma che dici? Non sarai mica geloso?” ridacchiò al pensiero “Non mi hai risposto” Akane lo fissò per cercare di capire se fosse serio.
“Certo, ti pare impossibile che qualcuno possa dichiararsi ad un maschiaccio privo di sex appeal, con la vita larga e la forza di un lottatore di sumo, eppure è così, non mi aspetto che tu possa capirlo, l’hai detto anche tu, non sei un tipo che si interessa a queste -cose-”disse lei incrociando le braccia al busto.

“Io non ho detto questo, ho solo detto che non mi interessa regalare della stupida giri choco, ma poi quel bellimbusto ci ha interrotti e non ho finito la frase. Comunque visto che a quanto pare ci tieni molto a questa cosa… ecco tieni.” Tirò fuori dalla tasca un piccolo cuore di cioccolata bianca, , Akane lo guardava stupefatta, Ranma si era ricordato e le stava donando un piccolo cuore bianco come lei aveva fatto con lui.
Rosso in volto continuò “A-Akane tu mi piaci e questo è per te” rimasero per qualche secondo in silenzio, imbarazzati, poi Akane toccò la mano di Ranma con la punta delle dita e prese il cioccolatino, lo guardò ancora un po’ incerta, poi con passo leggero si avvicinò e posò un bacio delicato sulle labbra di lui.

Restarono così ancora per un po’, Akane con la testa nascosta contro il petto di lui ascoltando il battito impazzito del ragazzo e Ranma con il volto ormai paonazzo guardando il cielo e respirando il profumo dei capelli di lei.

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Avrei voluto fare in tempo a pubblicare questa storia per il 14/03 ma spero vi piaccia ugualmente.
 
  
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