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Autore: Tela Bianca    15/03/2019    1 recensioni
Yui non sopporta più il destino che le è stato imposto, proverà a sfuggirli.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Yui Komori
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sul terrazzo della scuola, si era liberata dalla sua presa spingendolo con la forza che la disperazione le aveva concesso. Spalancò la porta e scese le scale velocemente, solo un pensiero dominava la sua mente mentre correva nei corridoi della scuola, doveva allontanarsi da quel luogo per scappare dai fratelli. Non voleva più sottostare allo stile di vita che loro le imponevano. Il morso fresco di Laito pulsava trasmettendo al suo collo lievi fitte dolorose. Le rampe di scale cessarono e Yui percorse senza diminuire la sua andatura l'atrio della scuola, oltrepassò il portone che consentiva l'accesso all'edificio e attraversò il suo ampio cortile. Varcò il cancello, uscendo in strada.
Laito fissava quella porta rimasta spalancata. Scomparve nella luce di quella luna che prima, nella solitudine, ammirava indisturbato. Le labbra incurvate in un sogghigno, pregustava l'imminente caccia.
Yui correva, sapeva che in qualsiasi momento potevano comparire per bloccarla e punire la sua fuga ma finché non succedeva sperava di riavere la sua normalità. Una cabina telefonica comparve dinnanzi a Yui. Lei s'infilò al suo interno e cercò un barlume di lucidità per rammentare il numero telefonico di suo padre, desiderava sentire la sua voce e conoscere il perché era finita a convivere con dei vampiri.
Afferrò la cornetta e le sue dita digitarono sulla tastiera, rimase in attesa e quando capì che poteva parlare, a stento controllava l'agitazione che la tormentava.
-Pronto, papà?-
-Sono stata coinvolta in qualcosa che non ha senso!-
-Non ha senso, dici?-
-Non è proprio il caso, bitch-chan.-
-C-come?-
Staccò la cornetta dall'orecchio, la voce che le aveva risposto non apparteneva a suo padre eppure era sicura di non aver sbagliato il numero.
-Cosa sta succedendo?-
-So tutto di te, bitch-chan.-
L'ultima frase la inquietò facendole mollare la presa sulla cornetta che balzò nel vuoto. Attraverso il vetro guardò fuori, in quel momento le auto percorrevano la strada, le pupille di Yui si dilatarono dalla paura, quando lo intravide.
Al di là della strada, Laito appoggiato al muro di un edificio scostò il cellulare dall'orecchio e lo richiuse, alzò il suo sguardo fino a incrociare il suo. Una scintilla smeraldina illuminò i suoi occhi.
Yui uscì dalla cabina e riprese a correre guardandosi dietro e si ritrovò a sbattere contro qualcuno, alzò gli occhi e il suo sguardo si posò sul volto di Laito.
-Ti è piaciuto il tuo breve attimo di libertà, bitch-chan?-
Quelle parole sferzarono Yui al pari di una frustata. La ragazza indietreggiò di qualche passo.
-Non voglio tornare da voi!-
-Non credo tu abbia scelta, bitch-chan-
Laito più avanzava verso Yui, più lei si teneva a distanza. Il suo sguardo coglieva ogni sfumatura di terrore impresso sul volto di lei, giocare con quell'umana lo divertiva molto.
Yui si rendeva conto di non avere più scampo, la distanza tra lei e Laito non le dava speranza poiché poteva essere annullata in un attimo, lui stava solamente alimentando e prolungando la sua paura, la stessa che la spinse ad un atto disperato, Yui corse verso la strada. La conducente dell’auto che era sopraggiunta per quanto avesse frenato non riuscì ad evitare l’impatto con la ragazza che era spuntata all’improvviso sulla strada. Laito scomparve dalla scena dell'incidente, i suoi fratelli dovevano sapere.
  
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