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Autore: Queen FalseHearth    17/03/2019    1 recensioni
Nel 2013 fu mandato in onda per la prima volta il noto cartone animato Grojband: la serie narra le avventure di quattro tredicenni amanti della musica che decidono di formare una rock band.
Ora siamo nel 2019, che cosa è successo in questi sei lunghissimi anni? I ragazzi hanno mantenuto il legame o la crescita li ha divisi? Leggete per scoprirlo (o almeno…penso che questo sia successo questo) 🌻
Genere: Generale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Corey Riffin, Kin Kujira, Kon Kujira, Laney Penn
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Please come back
 

Una vita senza Kin, Kon e Laney?
Non riesco ad immaginarla.
Loro…loro sono la mia famiglia, le uniche persone che si preoccupano per me e che mi danno un’infinità di motivi per sorridere.
Allora perché li ho lasciati andare?

La musica che ci legava
un giorno via se ne volò

La custodia della chitarra giaceva in un angolo della stanza confondendosi con gli altri oggetti presenti. Accanto ad essa c’erano una felpa e il suo cappello arancione, sembrava un appendiabiti.
Corey entrò in camera con un potente mal di testa, aveva la mente annebbia. Dopo una noiosa giornata di scuola, non riusciva a distrarsi dai suoi dubbi improvvisi. Lasciò la sua cartella bruscamente al solito posto vicino alla porta, si sedette sulla sedia e lanciò i suoi piedi sulla scrivania. Solo così riusciva a stare comodo.

Nel vuoto io mi sento perso
Come un micio triste me ne andrò

Tolse i suoi piedi dalla scrivania e assunse una posizione normale. Fissò un punto vuoto senza sapere cosa fare. Il diciannovenne girò la testa più volte cercando una soluzione che potesse aiutarlo. Si sentiva stranamente disorientato, anche il suo cuore si comportava in modo strano. Era… pensante.

Niente noi, solo me
Io ti ho lasciato andare via

Che cosa c’era che non andava? Quella giornata iniziata in modo così apparentemente normale…c’era una sorta di confusione. Se lo sentiva.
Dentro di lui qualcosa…qualcosa che sembrava non avere fine. Non sapeva che cos’era, non era capace di farlo smettere. In tasca aveva una barretta di cioccolato, l’unica cosa che poteva eguagliare il calore di un abbraccio. Anche dopo averla divorata era tutto come prima. Perché gli venne all’improvviso i bisogno di piangere?

Ora so quello che sei per me
Sei ciò che mi completa

A rendere la situazione più confusa fu una melodia che s’impadronì della sua mente. Era famigliare, molto famigliare. Il diciannovenne l’aveva suonata, in passato. Insieme a qualcuno, tre persone per l’esattezza.
La vecchia canzone non tornò sola.
Ricordò centinaia di melodie uniche fra di loro, suonate in occasioni diverse, con tecniche e emozioni nuove.
Ma sempre in compagnia delle stesse tre persone.

Torna qui, qui da me
Non posso stare senza te

Aveva sempre considerato la musica come la sua ragione di vita. L’ha sempre salvato, ogni volta anche quando non lo chiedeva.
Che ci faceva la sua chitarra sul pavimento? Si diresse verso la sua custodia e prese lo strumento al suo interno, non prima di aver indossato il suo prezioso cappello di lana.
Strimpellò qualche corda, per fortuna la chitarra non era scordata e poteva suonare tranquillamente.
Ma ad un certo punto una melodia in particolare lo stravolse, come dimenticare le emozioni provate in quel concerto: tristezza, amicizia e perdono.
Sapeva cosa fare.
 

Ti ho buttato via
Come una vecchia busta
La colpa è la mia
Ma ti prego basta

Nella sua testa s’incise una frase: “quanto sono stato stupido”. La soluzione era sempre la più scontata ma allo stesso tempo quella più ovvia.
Far ritornare tutto com'era prima era la sua priorità. Il blu posò il suo fidato strumento sul letto e raggiunse la finestra semiaperta, la luce del giorno l'abbagliò.

Non vivo, senza te
Beh forse ci riesco ma è molto meglio…

Stava per fare la stupidaggine più grande della sua vita: il rischio di farsi male seriamente era elevato. Ma a lui non importava, non aveva neanche un attimo da perdere. Se fosse riuscito a raggiungere il suolo senza un graffio, si sarebbe lodato come se non ci fosse un domani. Lasciò i complimenti personali per dopo, doveva ancora completare la sua missione.
Saltò dalla sua finestra e si precipitò nel suo garage. Per fortuna viveva al secondo piano di una piccola casa e non si fece nulla. Corse come un giaguaro in cerca del suo pranzo.

…Con te

Il portone del garage si aprì davanti a lui come per magia.
«Ragazzi! Mi sono appena reso conto che sono stato un’idiota! Non so come mi è saltato in mente di abbandonarvi così! Voglio solo fare rock con voi fino alla fine! Voglio stare con voi! Perdonatemi, riformiamo la Grojband!»
Laney, Kin e Kon rimasero basiti dall’improvvisa apparizione del loro amico, completamente inaspettata. Persero il conto di quanti folli annunci e discorsi aveva proferito Corey in quel posto, ma questo le superava tutte.
Fu la rossa a deglutire e prendere parola.
«Corey…siamo appena ritornati dalla gita scolastica e non ci siamo visti solo per ventiquattro ore, non ti sembra di esagerare?»
«Non posso stare senza voi nemmeno per un istante, pulce»





👑💎Angolo Autrice 💎👑
Ho scritto questa storia mesi fa, in attesa di questo giorno.
Sono passati due anni da quando mi sono riscritta su Efp  e, come ogni volta, non riesco a fare a meno di ricordare questo fandom senza il quale io odierei la lettura e scrivere. Se non sapete la mia personale storia, vi dico solo che le fanfiction che popolano in questo posto mi hanno aiutato a interessarmi alla scrittura e a coltivare questa piccola passione che stava nascendo in me.
Mi è venuta nostalgia scrivere questa storia.
E vi ricordo che la canzone che ho inserito fa parte di un cartone animato rivolto ai più giovani: Grojband. E’ davvero…sorprendente come le cose, dette in un altro contesto, hanno questo effetto.
Questa volta è l’amicizia è protagonista, sempre presente in quelle fantastiche puntate insieme alla musica. Come sempre, spero che la Grojband non muoia mai.
P.S.: si avete letto bene, Corey si butta dal secondo piano solo per raggiungere un garage di sua proprietà a pochi passi da lui. Le persone fanno cose pazze…quando sono pazzi!
P.S.n.2.: stavo ascoltando tutte le canzoni della grojband (le ascolto ancora, problemi?!) e mentre stavo per pubblicare stava facendo please come back. Ora mi muovo altrimenti l'effetto magico finisce

 

   
 
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