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Autore: jay0704    17/03/2019    3 recensioni
Lei una ragazza con il cuore ferito dal suo passato turbolento, che al mondo posta una personalità forte e determinata. Ma solo con lui riuscirà a mostrare davvero cosa c'è sotto quella maschera. Mostrerà quella fragilità che solo lui riuscirà a comprendere ed amare fino infondo. Grazie ai diversi aspetti che li uniscono nascerà un amore che supera ogni limite e che non smetterà mai di crescere.
Potete seguire la storia anche su instagram, in cui ci saranno aggiornamenti sulle uscite dei capitoli e potete fare domande inerenti allo storia
Account:_siamouguali
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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“CLAAARAAAA, CLARAAA, ti alzi da quel  CAZZO di letto  non te lo ripeto più.”

Ecco… ogni mattina sempre la stessa storia, sono appena  le 7:00 e lei  già urla. Sono stanca, ieri ho fatto tardi, leggendo un nuovo romanzo acquistato il giorno prima alla Feltrinelli e sono già quasi alla fine . Mi urla nuovamente…… che noia ma non riesce a parlare con un tono di voce più normale, come è possibile che già a quest’ora sia cosi tanto attiva. Cerco di rilassarmi e di restare calma non voglio iniziare la giornata con i nervi a fior di pelle,  con un tono calmo e distaccato  le chiedo cosa vuole.

  • Clara devi andare a lavoro, e devi  accompagnare tua sorella al campo estivo. Muoviti prima che si fa tardi.
  • stai tranquilla, Lisa non farà tardi.
  • MUOVITI CLARA

Non rispondo con lei ogni singola parola è inutile non capisce. Avvolte mi chiedo se abbia battuto la testa quando era piccola. Perché ogni gesto e frase pronunciata da lei, sembra anormale. 

Mi alzo dal letto ancora dormiente,  e vado in bagno lungo il tragitto becco mio fratello Nicola  alle prese con uno dei suoi strani videogiochi, è già seduto sul divano con una mano tiene il  joystick e con l’altra impugna quattro biscotti al cioccolato. Nicola è un ragazzo un pò in carne, ha la carnagione olivastra come la mia, gli occhi castani ed i capelli neri, non capisco se è naturale oppure è dovuto all’ultima doccia fatta, ovvero un po’ di tempo fa…. Si è diplomato lo scorso anno, da allora il divano è diventato il suo letto e i  videogiochi la sua vita. 

Entro in bagno,  e come sempre si crea la fila dietro la porta tutti che devono andarci, quindi sono costretta a fare più veloce che posso .

Non appena esco vado subito in camera mia. Una stanza molto piccola, con una piccolissima finestra, riesce  ad entrarci solo un letto e una cassettiera un po malconcia, le mura sono bianche con diverse crepe, la porta che divide lo spazio tra il corridoio e la mia stanza è scorrevole anche quella piuttosto malconcia.  Non appena entro in camera sento bussare alla porta. 

  • Claretta posso entrare 
  •   Leoo… quante volte devo dirti che non mi devi chiamare con i diminutivi. Non li sopporto propio.

Rispondo con tono un po scherzoso.

  • Va bene, scusa posso entrare Claretta.

apro la porta per farlo entrare. Leo è un ragazzo di 16 anni è più piccolo di me di un anno, ha gli occhi grandi e castani, i suoi capelli sono dorati e ricci, ha una carnagione chiara, sembra un principe. Non appena entra mi abbraccia per darmi il  buongiorno, in genere non amo le smancerie, ma provenienti da lui sono ben accette.

si siede  nel mio letto e inizia a raccontarmi qualche anedoto divertente accaduto il giorno prima. Mentre lo ascolto mi do una sistemata ai capelli, prendo l’ arricciacapelli e faccio i boccoli, dopodiché inizio a truccarmi, metto il fondotinta la cipria e il fard, traccio una linea sottile di eleyner  sopra la palpebra superiore  ed infine per definire il tutto metto il  mascara e il rossetto. Magari è eccessivo truccarmi così per andare a lavoro, pero non posso farci nulla amo truccarmi, è uno dei miei hobby preferiti,  un giorno conto di diventare una make up artist di alto livello.

Non appena finisco di prepararmi io e Leo andiamo in cucina a fare colazione c’ è già  mia sorella Lisa seduta con mia madre. Ogni mattina quella donna mi fa uscire un sorriso, perché ogni giorno che passa sembra più strana, indossa un vestitino a fiori abbinata ad una giacchetta marrone che a mio modesto parere non centra nulla con quel rosa fluorescente, ovviamente tutto ciò è contornato dalla sua folta chioma rossa mogano. Il suo volto  quando mi vede assume un’espressione  di disprezzo  con un tono come sempre nervoso e scorbutico ci dice che sul bancone c’è la nostra colazione, che consiste in fette biscottate  e latte.  Guardando la colazione penso che non vorrei mangiarla perché a me le fette biscottate non piacciono, ma d’altronde mi serve energia per affrontare la mattinata, quindi mi sforzo e mangio tutto.

Non appena finisco di mangiare guardo il telefono sono già le 8:00, controllo whatsapp, vedo un messaggio di Clarissa un amica conosciuta a scuola lo scorso anno, in questo messaggio mi ha scritto:

-  Buongiorno Claraaa non vedo l’ora che sia lunedì.

le rispondo 

  • perché lunedì cosa succede ?
  • inizia la scuola siamo finalmente al 4 anno. Preparati a vivere un anno fantastico, io sono molto entusiasta.
  • ahh si la scuola…

Lei probabilmente notando la mia indifferenza cambia argomento e mi chiede:

  • domani sera esci con me ?
  • no non credo Clari

le rispondo mentre mi alzo dal tavolo andando a lavare la mia tazza.

Lei mi risponde in un certo senso supplicandomi

  • Daiii daiii cos’hai da fare?

Non appena concludo il lavaggio della tazza le rispondo 

  • Nulla ma non mi va 
  • Dai che ho conosciuto dei ragazzi sexy, vorrei farteli conoscere.
  • Non so dai ti faccio sapere domani 
  • Va bene dai dillo anche a Penelope 

Mentre parlo con Clarissa,  aiuto mia sorella a mettere  lo zainetto ed usciamo di casa frettolosamente,  l’accompagno al campo estivo che non e molto lontano da casa  poi vado a prendere l’autobus per andare a lavoro.

Dopo 30 minuti in quel’ autobus puzzolente e affollato scendo alla mia fermata e mi dirigo verso il bar in cui lavoro, è piccolo e  un po’ buio ma  in fin dei conti per le ore che faccio la paga è buona.

Lavoro per 6 ore, finalmente alle 15:00 finisco. Non appena esco dal bar chiamo Penelope che è la mia migliore amica da quando eravamo piccole,  ovvero da quando lei si è trasferita qui a Roma con la sua famiglia avevamo soli 5 anni, sono passati già 12 anni e ancora adesso siamo molto legate. 

Dopo qualche squillo risponde 

  • Pronto
  • hey
  • ciao dimmi Clara
  • nulla che fai oggi ?

Lei risponde un po incerta 

  • credo nulla. Sai per l’ennesima volta ho litigato con Jacopo 
  • Questa volta perché?
  • bho è pazzo cerca in ogni cosa una discussione…

afferma con un tono un pò triste 

  • dai ti va di svagarti un pò?
  • si certo 
  • Clarissa ci ha invitate ad una delle sue strane uscite domani sera. Ti va di andarci ?

ride un pò e poi mi dice di si.

In seguito parliamo della scuola che inizierà questo lunedì, ovviamente gli ricordo la nostra tradizione di comprare l’outfit del primo giorno di scuola.

Lei entusiasta mi risponde che non vede l’ora, alla fine decidiamo di comprare il necessario domenica pomeriggio. Dopo esserci organizzate  gli chiedo se nel pomeriggio aveva già degli impegni. 

Lei mi dice 

  • No non ho nulla da fare Cla…. che ne dici andare al centro commerciale?
  • Si va bene. 

Le rispondo molto entusiasta . Ci salutiamo dandoci appuntamento al centro commerciale tra un ora, che trascorro quasi completamente sui mezzi publici per arrivare al luogo di incontro.

alle 15:50 arrivo all’ ingresso del centro, come al solito Penelope arriva con mezz’ora di ritardo, per fortuna con me avevo il mio romanzo che ha ingannato un po’ l’attesa. Non appena arriva  ci salutiamo, ed entriamo dentro, passiamo quasi 4 ore, verso le otto usciamo  entrambe soddisfatte dallo shopping che abbiamo fatto.   

Ci dirigiamo verso la fermata dell’autobus, durante l’ attesa Penelope mi parla dei continui sbalzi d’umore di Jacopo chiedendomi un consiglio. Come al solito chiede consiglio alla persona meno adatta, cosa potrò mai sapere io di relazioni, dal momento in cui io non né ho mai avuto una? Trascorriamo tutto il tragitto parlando di Jacopo.

Finalmente usciamo da quei mezzi, decidiamo di fermarci  a mangiare un boccone, nella nostra rosticceria preferita prendiamo un pezzo salato e ci dirigiamo verso l’uscita, mentre mangiamo  passeggiamo fin  che non  arriviamo in un piccolo parco per sederci e li che vediamo Clarissa in compagnia dei suoi amici tutti un po’ strani. Tra questi c’è ne uno in particolare che mi colpisce, ha i capelli scuri,  gli occhi verdi, le braccia ricoperte di tatuaggi, ed ha un piercing sul labbro, diciamo che non mi piacciono questo genere di ragazzi però lui mi incuriosisce sembra diverso dagli altri. Decido di saperne di più, quindi insieme a  Penelope ci avviciniamo per conoscere i nuovi amici di Clarissa. 

Io e questo strano ragazzo veniamo presentati da Clarissa 

  • Gianluca lei è Clara una mia cara amica.

Intervengo io porgendogli la mano 

  • Piacere 

Lui risponde con aria arrogante 

  • Ciao 

io non so cosa dire ma vorrei parlargli, insomma vorrei conoscerlo meglio  mi intriga molto, ma non ho idea di come possa fare. Vengo presentata anche a tutti gli altri. Nessuno pero pare reggere il confronto con Gianluca, per carità gli altri sembrano molto simpatici pero questo strano ragazzo in questo momento è l’unico che è riuscito ad attirare la mia attenzione. Questo non è semplice, dal momento in cui  in un ragazzo cerco sempre la perfezione assoluta, nonostante questo individuo non incarni nessuna caratteristica del mio prototipo ideale  non riesco a staccargli gli occhi di dosso. Ad un certo punto Clarissa interrompe i miei pensieri e a bassa voce mi dice:

  • Ho visto come lo guardi

e ridacchia un pò. Mi  volto verso di lei e con aria un po nervosa le dico

  • ma no che dici 
  • domani sera ci sarà anche lui sai ?
  • ah ok

Non so perché ma d’improvviso mi è venuta voglia di andare a questa  stupida uscita, ed ora non mi appare nemmeno così tanto stupida.

Mi sento un pò guardata da Gianluca , però la cosa non mi infastidisce nemmeno un pò. All’improvviso i miei pensieri vengono nuovamente interrotti dalla suoneria del mio telefono. E’mia madre “oddio non la sopporto” penso ma devo rispondere 

  • Pronto 
  • dove sei sono già le 23:00 torna casa.

Afferma con voce come al solito nervosa e scorbutica.

  • si sto arrivando 

Le rispondo con tono molto spazientito dal suo modo di fare. Avviso Penelope che dobbiamo andare,  lei acconsente prima di andarcene salutiamo tutti e andiamo via. Non appena siamo sole parliamo di Gianluca, lei inizia a prendermi in giro ….. cavolo anche lei se ne accorta a questo punto se ne sarà accorto anche lui. Dopo qualche minuto mi separo da Penelope e mi dirigo verso casa. Non appena arrivo a casa vado  verso la mia stanza butto la borsa nella cassettiera, tolgo le scarpe, e mi sdraio sul letto. Ripenso all’ultima ora trascorsa insieme a Clarissa insieme “ai suoi nuovi amici”, i miei pensieri si incentrano solo ad uno di loro a Gianluca, perchè lo penso? Insomma non abbiamo nemmeno parlato però non riesco a smettere di pensare ai suoi occhi che mi fissavano. Chissà se anche lui mi starà pensando così come sto facendo io? Ma che diavolo sto dicendo. Clara Mariani dormi basta pensare, domani ti aspetta una lunga giornata 

La mattina seguente sempre la stessa storia mia madre che urla io che mi  preparo, e accompagno Lisa al campo estivo.

Vado a lavoro, durante il giorno i miei pensieri vengono rivolti a Gianluca…. Finalmente, torno a casa un po’ nervosa ed impaziente  per la serata che mi aspetterà, chiamo Penelope per chiederle se viene a casa mia per aiutarmi a prepararmi e farmi carina per Gianluca, lei un po’ dispiaciuta mi dice che non può esserci visto che ha fatto pace con Jacopo.

Capisco è giusto che stiano insieme.

Allora decido di farmi il più carina possibile sola  vado a fare la doccia, quando torno in camera decido di indossare un vestitino nero con la scollatura a cuore che abbino con delle scarpe col tacco, mi trucco il meglio possibile oltre l’eleyner e il mascara aggiungo l’ombretto che si intona con il colore dei miei occhi, non appena finisco con gli occhi, passo alle labbra usando un rossetto color carne. Infine mi concentro sui capelli, prendo l’ arricciacapelli e faccio dei boccoli. Soddisfatta del lavoro  prendo la borsa esco di casa e vado da  Clarissa.

 Non appena arrivo saluto tutti con un semplice “Ciao “ mi siedo sul divano e con gli occhi cerco Gianluca che trovo quasi subito, e seduto sulla poltrona davanti a me, i nostri sguardi si incrociano per un attimo. Distolgo subito lo sguardo, mi immergo di nuovo nei miei pensiero mi chiedo cosa cavolo ci faccio qui? perché  frequento  queste persone. Non sono raccomandabili, non sono quel genere di persone che frequento io. Però non voglio smetterla, voglio capire che tipo è Gianluca lo voglio conoscere….  Tutti iniziano a bere  addirittura a  fumare, ad un certo punto Gianluca viene verso di me e mi dice:

  • Eh tu non bevi?
  • No no non mi piace 
  • Peccato 

Ribatte lui con una risatina.

 Stavo per rispondergli quando Clarissa che è una ragazza un po’ in carne si appoggia su di me per alzarsi da dove era seduta e ad alta voce propone di giocare, ad obbligo-verità.

Tutti si lamentano un po’ perché è un gioco per bambini, ma Clarissa ribatte dicendo:ì

  • Dipende da come si gioca… No Marco?

Marco e l’amico di Gianluca sembrano inseparabili, per ciò che ho visto stasera e  ieri sera.

Alla fine Clarissa riesce a convincerli e a convincermi. Iniziamo a giocare 

Marco e Clarissa a causa di un obbligo devono bere  un bel po di shot…

Maria e Alessia devono darsi un bacio sulle labbra anche se sono  entrambe femmine, Anna  e Claudio devono raccontare la loro prima volta. A quel punto ringrazio il cielo che non sia capitata a me quella domanda  dal momento che io non ho mai dato nemmeno il mio primo bacio. Ma propio appena finisco di pensare ciò,  che arriva  il turno di  Gianluca che mi obbliga a dargli un bacio di 10 secondi ovviamente con la lingua e io io beh io non voglio cioè lui mi attrae ma non so sé  sia il caso, il mio primo bacio lo immaginavo diverso dolce, romantico cioè unico con la persona che amo. Ammetto che esagero, non posso pretendere tanto dal momento in cui i ragazzi di oggi puntano solo ad un unica cosa…. mentre penso a tutto ciò non mi accorgo che Gianluca si era avvicinato, è bellissimo non appena i miei occhi si incontrano con i suoi, i miei pensieri cessano di esserci, resto ferma immobile…Cavolo quanto è bello mi viene spontaneo chiudo gli occhi, lui posa delicatamente le sue mani ruvide sul mio viso, non faccio in tempo a fermarlo  ho già le sue labbra sulla mie e la sua lingua che prova a toccare la mia, si sfiorano ed io…

 

   
 
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