Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Rosiephel    20/03/2019    1 recensioni
Ad ogni tramonto il sole aspettava con ansia l'arrivo della luna per poterla ammirare per un solo fugace istante. E quel momento così breve ma intenso gli dava la forza di ritornare ogni giorno più brillante del precedente, per il sole un timido sorriso della luna era abbastanza.
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sope
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Min Yoongi/ Suga
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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NOTE: una storia scritta tempo immemore dopo l'uscita di "4 o'clock", breve ma ricca di emozioni, su una delle mie bromance più care. thanks ~

disclaimer: i personaggi non mi appartengono; riferimenti a cose, persone (o eventi) puramente casuali e frutto della mia immaginazione; fanfiction pubblicata senza alcuno scopo di lucro.





❝ But right now it's alright to open your eyes
because like any movie, like any dialogue
the whole world is blue under the moonlight ❞







Il sole si fece da parte, colorando il cielo di tinte scure per accompagnare l'arrivo della sua amata luna, le cui pallide guance non potevano sopportare il calore avvolgente dello stesso sole senza venirne ferita, nonostante quest'ultimo desiderasse ardentemente sfiorarne le forme. Il sole si accostò piano piano, nascondendosi dietro le montagne in modo tale da poter scorgere per un breve istante la diafana figura della luna solcare il cielo - quasi danzando. Timidamente, la luna si guardò intorno in cerca di qualcuno ed il suo viso si intristì.

Il sole, sapendo quanto la notte fosse buia e fredda, lasciò a suo seguito una scia di lucciole luminose, non troppo brillanti da far del male alla delicata carnagione della luna eppure non poche da farle percepire la solitudine sul cuore. Lo faceva ogni notte, da quando ne aveva memoria. E mentre il sole si accingeva ad andarsene, attraversando la porta del tramonto, la luna lo chiamò a gran voce, scorgendo al di là delle alte montagne quello spiraglio di luce color arancio che, sapeva, appartenere al sole.

Il sole si bloccò, colto di sorpresa, ed imbarazzato al punto tale che le sue ciocche color pesca si infiammarono quasi di un rosa pompelmo, fino a fargli bruciare le guance di rossori. Si morse il labbro e, coprendosi con l'anta della porta, prese un bel respiro.

« C-ciao »

La luna sorrise timida e, nascondendosi al lato opposto delle montagne, con il viso paffuto e gli occhi grandi nascosti da ciocche color cenere, sibilò un vago saluto.

« C-ciao »

Il cuore batteva all'impazzata, quasi da non respirare.

« Volevo ringraziarti. Ho cercato tante volte di farlo eppure, quando cercavo di trovarti, tu eri già sparito »

Il sole si sporse oltre l'uscio, mordendosi il labbro, quanto bastava per vedere quelle ciocche scure oltre il dorso frastagliato delle montagne sollevarsi di morbidi sospiri.

« Non c'è nulla per cui devi ringraziarmi. Non ho fatto nulla di particolare »

« Invece hai fatto così tanto. So quanto possa essere oscura la solitudine e.. e quanto possa far paura nonostante la luce. Eppure grazie a te, la notte non è più così spaventosa e non mi sento più solo » la luna si strinse le mani al petto e, in punta di piedi, si sollevò quanto bastava per vedere al di là della roccia lo sguardo intenso del sole che cercava di osservarlo di sfuggita, « Grazie per aver creato le stelle per me »

La luna allungò la mano, le dita lunghe ed affusolate rivolte oltre la notte e sbattendo le palpebre dispiegò un dolce sorriso al sole il quale, completamente disarmato, sbarrò gli occhi. Gli mancò il fiato per un paio di secondi. Non si sarebbe mai aspettato un tale gesto e, nella sua mente si affollarono un'infinità di possibilità che quasi perse l'equilibrio. La pelle diafana della luna brillò quasi di luce propria ed un piccolo intenso pensiero sgusciò in quel caos di congetture che era diventata la sua mente, uno solo pulsante pensiero.

Il sole deglutì e, fissando quella piccola mano muoversi nella sua direzione, allungò la propria in modo tale che le punte delle loro dita si sfiorassero appena. Ed improvvisamente, quando la loro pelle si toccò, sentì un calore indescrivibile pervadergli il corpo, penetrargli la carne e pompargli sangue nel cuore.. E ad un tratto il cielo si colorò di violetto, una splendida sfumatura tra l'arancio ed il blu che assomigliava meravigliosamente ad un campo di iris. Quasi poteva percepirne il profumo su di sé e la materia si trasformò improvvisamente in farfalle.

« So quanto la solitudine possa essere oscura » continuò la luna mentre raccoglieva la mano al petto, « perciò ti faccio dono di questo ricordo, del crepuscolo. Non è molto, la mia luce non è forte abbastanza da sconfiggere le tenebre ma alla fine del giorno, quando il crepuscolo invaderà per pochi minuti il cielo, io sarò qui ad aspettarti »

La luna sorrise e, mentre quel campo di iris si espandeva fino a toccare la porta del tramonto, essa tirò a sé il sole, avvolgendolo in un abbraccio da dietro la schiena ed appoggiando la guancia sul tessuto morbido della sua maglia. Per la prima volta, quel profumo che aveva immaginato tante e tante di quelle volte da fargli dimenticare anche la solitudine, finalmente gli annebbiò la mente. Profumava di buono, pensò.

La luna era molto più minuta del sole, meno luminosa e più fredda, eppure il sole si sentì immergere in un oceano di calore incomparabile a qualsiasi sensazione mai provata fino a quel momento. E desiderò che quell'istante durasse per sempre.

« Pochi minuti al giorno, di profumo di fiori e caldi abbracci, per me sono abbastanza, Yoongi » Hoseok posò le proprie mani calde su quelle del maggiore e, ad un tratto, si voltò in modo tale che la fronte di Yoongi si premesse sul suo petto, contro il suo cuore ormai afflitto da tanti battiti mozzafiato, « Aspetterò con ansia il crepuscolo, dopo ogni tramonto. E non mi sentirò più solo perché ci sarai tu, ed il tuo sorriso, ad aspettarmi al di là delle montagne »

« Lo so che non è molto, Hobi.. vorrei poter fare di più.. »

« Invece è tantissimo, Yoongi. E' più di quanto io avessi mai desiderato nelle mie infinite giornate ad aspettare il buio. Io ti ho regalato le stelle per non farti sentire solo.. » il crepuscolo iniziò a dissolversi ed il calore del sole incominciò a farsi più bruciante sulla pelle della luna.

Hoseok annuì afflitto e, afferrando il mento di Yoongi, lo sollevò appena in modo tale che le sue labbra gli sfiorassero la fronte. La luna chiuse gli occhi cercando di memorizzare quell'istante ma fu troppo breve. Stava già dimenticando.. E, ad un tratto, il calore svanì, accompagnato dal rumore violento della porta che si chiudeva. La notte inghiottì il calore e la luna si sentì spaesata. Persa.

Eppure, mentre il cielo si colorava di oscurità, Yoongi percepì un piccolo tenue fuoco tra le mani, nel punto in cui erano avvolte quelle di Hoseok.

Allontanò le proprie braccia dal petto e, lentamente, aprì i palmi delle mani, con cautela: una piccola stella luminosa gli sorrise allegra, saltellando tra le dita con fare giocoso canticchiando una canzoncina che riempì, il cuore solo della luna di felicità.

Battiti.. Risate.. Lacrime.. custodì tutto dentro di sé come se ne valesse della propria esistenza.

Yoongi, raccogliendo quella piccola stella sul proprio petto, pianse in silenzio di melanconia e di gioia, in attesa dell'arrivo del prossimo crepuscolo.. attendendo trepidante l'istante in cui avrebbe potuto ringraziarlo di nuovo per quel regalo che aveva scacciato ancora una volta il buio dalla sua vita.

« Tu, invece Yoongi, mi hai regalato la speranza di un tuo abbraccio. E per me è già abbastanza »





THE END





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