Prompto guardò
il disegno che aveva impresso sulla sua pelle. Per lui quel codice a barre era
la fonte delle sue ansie, paure e dolore.
Ogni volta che guardava
quel marchio di fabbrica impresso sulla sua pelle non poteva pensare al fatto
che era solo un clone creato in laboratorio, un'arma costruita solo per la
guerra.
A volte ripensava alle
parole che suo “padre” Verstael lo aveva definito
come un esperimento fallito, facendo crollare quello che lui aveva
faticosamente costruito insieme a Noctis e i suoi amici.
Solo l'aiuto di Aranea, Pyra e anche di Lunafreya
lo aveva spinto a tornare da Noctis e i suoi amici, nonostante ciò
che aveva scoperto sulle sue origini.
E Noctis lo aveva
accettato. E Gladio e Ignis lo avevano accettato. Ed era venuto tutto così
veloce e naturale che per lui era sembrato una semplice illusione o un nuovo
scherzo di Ardyn.
E nonostante queste
certezze, a volte continuava ad essere la preda di terribili incubi, anche ora
che Ardyn era stato sconfitto e Noctis era diventato il nuovo Re di Insomnia.
A volte quando scopriva il
tatuaggio, si trovava ad avere paura di guardarsi allo specchio per non vedere
riflesso l'immagine di un soldato magitek.
Era così
immerso nei suoi pensieri, che non sentì
Noctis entrare nella stanza matrimoniale e osservarlo in silenzio la schiena
del compagno per qualche secondo.
Trascorso quel tempo Noctis
domandò
con voce preoccupata:- C'è
qualcosa che non va? Stai bene?-.
Prompto sobbalzo e
istintivamente andò
a coprire il suo tatuaggio con la mano e rispose balbettando: - Tutto bene …
Noct!-.
Noctis sospirò
mentre cancellava la distanza tra lui e il suo compagno. Il Re prese con una
mano il polso di Prompto e subito andò
a baciare con immensa dolcezza il codice a barre.
Prompto arrossì
mentre Noctis disse con voce dolce e seria:- Non devi
avere paura di nascondere questo tatuaggio. Non stabilisce chi sei! Tu sei
Prompto e sei una persona straordinaria e la persona che amo. Cosa importa di
come o dove sei nato.-. E lo strinse in un forte abbraccio.
Prompto rimase immobile,
mentre il calore e il battito del cuore di Noctis lo calmava e cancellava i
dubbi che affliggevano la sua mente e il suo cuore.
Il biondino sorrise e
mentre ricambiava quel abbraccio e si lasciava naufragare in quel mare di
sentimenti, disse con tono semplice e liberatorio:- Io
sono Prompto ed è
ciò
che importa.-. Una lacrima scivolò
mentre baciava Noctis sulle labbra.