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Autore: Khailea    24/03/2019    0 recensioni
La fiction si basa sul gioco Pokémon Ranger Ombre su Almia, riguarderà una mia partita nel gioco ed io descriverò ogni battuta, ogni passaggio e descriverò tutto ciò che vedrò. Potranno venir aggiunte alcune battute o addirittura alcune scene e tutta la serie racconterà anche delle sensazioni dei personaggi.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Fuori dalla grotta gli occhi della ragazza si chiusero quasi immediatamente, visto il forte vento che le arrivò contro, ma una volta abituatasi poté vedere con chiarezza ciò che la circondava.
Neve, montagne di neve fresca che cadendo anche in quel momento tingeva la gigantesca vallata in cui si trovava di bianco, la quale a sua volta era circondata da numerose ed alte montagne le cui punte erano nascoste sotto un cielo pieno di grigie nuvole.
Già dai primi passi i suoi piedi sprofondarono in quella morbidezza, ma la sua pelle fu duramente colpita dalla bassa temperatura.
La tuta infondo aveva molte parti scoperte, e nonostante fosse stata fatta per sopportare anche determinati tipi di freddo non poteva ovviare al problema.
-C-che freddo...Pachirisu, tu stai bene?-
-Pachi.-
Il Pokémon annuì senza problemi, infondo era coperto di pelo, ma notando le condizioni dell'amica le si arrampicò sulla spalla provando a scaldarle almeno il collo con la coda.
-Grazie amico. Cerchiamo di trovare qualche indizio, e magari un posto al caldo.
Nel punto in cui si trovava si poteva proseguire solo verso un sentiero, ma prima di procedere guardandosi attorno notò, tra una gran quantità di  Swinubanche un altro Pokémon, gigantesco e dal folto pelo marrone.
I suoi occhi luccicarono a quella vista, e subito scattò verso di lui, evitando un attacco caricato, per iniziare una cattura. 
Standogli vicino avrebbe potuto sentire meno freddo magari.
La determinazione che aveva fu tale da farle subito disegnare una gran quantità di cerchi, che terminarono solo quando il Pokémon, soffiando, produsse una folata di neve, che tuttavia non la raggelò di certo, non solo perché venne evitata ma perché ormai più freddo di così non poteva esserci per lei.
Purtroppo però venne colta alla sprovvista quando, il Pokémon ripeté l'attacco una seconda volta, a quanto pare infatti questo era formato da due fasi uguali, e lo Styler subì un danno di otto punti passando a 49/57.
Sara sentì come una gelida fitta alla testa, ma la ignorò continuando la cattura, prestando molta più attenzione rispetto a prima, riuscendo quasi a catturarlo se non che all'ultimo nuovamente perse altri punti, terminando ironicamente con un solo cerchio successivamente.
Il nome del Pokémon era Piloswine, "Gruppo: Terra- Poké Tattica: Ghiaccio- Mossa: Azione 3", "Attacca soffiando polvere di neve.".



-Potevo esser più attenta, ma almeno ora posso star un po' meglio.-
Disse la ragazza sorridendo abbracciando l'enorme Piloswine, catturando però anche un Pikachu prima di proseguire per ricaricare il proprio Styler, che tornò a 57/57.
-In questi casi voglio esser prudente. Infondo prima abbiamo visto uno degli uomini del Team Pesto Buio.-
A causa del suo stravagante modo di parlare non aveva prestato il giusto peso alla cosa, ma se uno di loro era lì probabilmente significavano che erano tutti sulle tracce della stessa cosa.
Ciò rendeva la sua missione ancora più urgente di prima.
Muovendosi con una certa fatica andò avanti nel sentiero, fino a quando, come aveva temuto, vide davanti a sé tre uomini.
Due erano evidentemente due membri del Team Pesto Buio, un sottoposto ed un dirigente.
Ormai era facile riconoscerli visto i secondi non indossavano il cappello ed avevano degli spallacci viola.
Questo, il quale aveva un Pokémon simile ad un cane nero alle spalle, aveva anche una Miniremo attiva, e stava parlando ad un altro uom, vestito con un giaccone e dei grossi pantaloni blu, dai capelli e gli occhi marroni ed una barba dello stesso colore. 
Sembrava star proteggendo un Pokémon, dall'enorme stazza simile ad un pinguino ma con un tridente giallo sul viso.
-Avanti, non farmelo ripetere, cara la mia testa d'uovo infagottata! Molla quell'Empoleon e non fare storie! Ne ho bisogno per arrivare fino al Castello di Almia!-
Urlò il dirigente, senza tuttavia ottenere nulla.
-Ho detto di no e lo ribadisco! Questo Empoleon è ferito! Ha bisogno di cure!-
-Insomma! Basterà un cerottino, no? Ma va bene, d'accordo, hai detto la tua. Allora, con questa Miniremo ti preparo un bel Houndoom programmato su "Mordi".-
Sara subito spalancò gli occhi sentendolo, come potevano infischiarsene di un Pokémon ferito e minacciare un innocente in quel modo!
Non poteva assolutamente lasciargliela passare.
-...Shift, Attacca, Canc...Argh, ho le dita congelate...Shift, Attacca...e...Invio!-
Con molta lentezza il Pokémon si avvicinò ai due, che arretrarono spaventati.
-Che-che succede, Houndoom?-
-Fermi!-
Urlando Sara corse ignorando il gelo alle gambe, raggiungendoli e parandosi davanti all'uomo per difenderlo. I due uomini del Team Pesto Buio invece ridacchiarono guardandola, fino a quando il sottoposto non parlò.
-Ma sai chi sembri? Una di quelle stucchevoli persone che frignano sempre "No alla violenza"!-
-Tu, Ranger vestito troppo leggero! Riesci a usare lo Styler anche con le mani congelate?-
Continuò poi il superiore quasi ridendo.
-Posso dimostrartelo anche adesso.-
-Shift, Attacca e Invio! Houndoom! Attacca prima il Ranger!-
Ringhiando il Pokémon le  saltò subito addosso, iniziando così la cattura. Fin dal primo istante fu lui a fare la prima mossa, sollevando il capo e producendo una leggera fiamma dal muso, creando poi delle onde d'energia viola nel terreno che tuttavia Sara riuscì ad evitare in tempo. Attese il loro termine prima di agire, fermandosi quando il Pokémon l'attaccò con una fiammata.
-Almeno così posso scaldarmi.-
Disse ironicamente irritando l'uomo che lo controllava.
Il seguente attacco del Pokémon riguardò la creazione di un getto di fuoco, che però bastò evitare di toccare per non essere feriti.
Ormai la barra che riguardava i sentimenti d'amicizia trasmessi era a metà, quando il Pokémon ritentò con la prima mossa.
-Forse potrei tentare con delle Poké Tattiche...-
Osservando le immagini sullo schermo dello Styler Sara scelse di usare una mossa che produceva dalla linea di cattura dell'erba, e se il bersaglio la toccava diventava lento.
Fu strano vedere dei ciuffi d'erba comparire dal nulla, assieme a dei fiori appena sbocciati, che però svanirono come spariva anche la coda della linea, tuttavia il Pokémon effettivamente rallentò abbastanza da far sì non riuscisse ad attaccare in tempo prima che la cattura terminasse.
Accanto al suo nome, nelle informazioni, c'erano le scritte "Gruppo: Buio- Poké Tattica: Buio- Mossa: Fuoco 2", "Attacca con Neropulsar e sputando palle di fuoco.".

La Miniremo esplose subito dopo, permettendogli di fuggire.
-Dopo questo, il mio unico desiderio sarebbe tirarti una palla di neve. Forte. E in faccia.-
Digrignando quelle parole il dirigente fuggì assieme al sottoposto, nella stessa direzione dalla quale Sara era arrivata, lasciando così la Top Ranger e l'altro uomo soli e salvi.
-Grazie per avermi salvato! Sono a capo di un team di ricerca sui Pokémon. Chiamami Pawil. Tutti mi chiamano così.-
Disse subito il ricercatore stringendole la mano, ormai congelata perfino con i guanti. Forse per questo le fece un po' male muovere le dita.
-Molto piacere signor Pawil. io mi chiamo Sara.-
-Vedi, "Pawil" è soltanto un soprannome. Il mio unico figlio si chiama Willy, e dato che sono suo papà, si è arrivati a Pawil...comunque, come posso aiutarti?-
Willy?
Non c'erano dubbi, aveva detto proprio Willy!
A quanto pare la fortuna era dalla sua.
-Sono venuta qui per incontrarla signor Pawil! Mi hanno mandato Willy ed il professor Frenesio.-
-Oh, capisco benissimo. Anche tu lavori alla Federazione, dunque. Hai aiutato me e probabilmente ti è toccato tirar fuori dai guai anche Willy. Grazie da parte di entrambi.-
Anche in un ambiente così gelido l'uomo emanava un grande calore, sicuramente era tipico della famiglia.
-Si figuri.-
-Ma quei bulli che mi hanno minacciato...cosa sperano di trovare nel Castello di Almia? Quel posto è abbandonato da quando tutto il castello è rimasto intrappolato  dai ghiacci, moltissimo tempo fa. Non ha alcun senso andare là ora. Che tipi strani.-
Commentò Pawil passandosi una mano guantata tra la barba.
-Temo che invece ci sia qualcosa per cui vale la pena andar lì...anche se non ne sono certa.-
Disse la ragazza abbassando lo sguardo. Stando a quanto diceva quello era l'ultimo posto dove controllare, ma se il Team Pesto Buio voleva andare lì non poteva essere così improbabile partire dal castello.
-A proposito, come ringraziamento, lascia che ti inviti al Campo Sottozero. Farà un po' più caldo dentro alle capanne. Vieni a scaldarti un po'. Il campo è da questa parte.-
-Grazie!-
Non doveva certo farselo ripetere due volte, infondo non aveva idea da che parte fosse il castello e parlare fuori al gelo non era propriamente l'ideale. Per questo Sara, ritrovando dell'allegria, lo seguì in un sentiero verso la loro destra, arrivando così in una grande vallata in cui si trovava l'accampamento.
Nella parte alta di esso, nell'angolo a sinistra, si trovavano alcune casse ammucchiate sotto due tendoni, i quali però erano coperti da un bello strato di neve, direttamente accanto a questi invece si trovava, al centro tra quattro bandierine rosse, uno strumento sorretto da quattro gambe, avente un minuscolo schermo e varie antenne che si muovevano, probabilmente serviva a registrare i dati meteo.
Direttamente nell'angolo in alto a destra invece c'era uno degli edifici, identico a quello che si poteva vedere una volta superato il sentiero, ed era oltretutto quello in cui si stavano dirigendo, mentre direttamente sotto ad esso si trovava una Stazione Ranger il cui tetto incredibilmente era provvisto di foglie verdi, anche se pure queste erano nascoste sotto della neve.
-Non so chi sia stato a battezzarlo, ma questo è il Campo Sottozero.-
-Sembra carino._
Disse Sara sorridendo guardandosi attorno.
-Nome più che mai adatto per la casa del nostro team di ricerca. Il riscaldamento non vale niente. Fa freddo persino dentro alle capanne.-
-Oh...-
Certamente questo le toglieva ogni speranza di riscaldarsi, ma sempre meglio che avere la neve che s'accumulava in testa.
-Io abito nella capanna più a nord. A parte il freddo, è confortevole.-
Sorridendo l'uomo continuò a farle strada, fino ad arrivare alla sua abitazione.
Come aveva avvertito il freddo rimaneva, ma era comnque accogliente. Il primo mobile si trovava alla sinistra della porta, ed era un comodino ricurvo sopra cui avevano sistemato, accanto ad una piantina verde ormai ricoperta dal ghiaccio, una foto di Willy e suo padre.
Accanto al comodino c'era poi un ampio letto a due piazze dalle coperte azzurre, mentre dal lato opposto alla porta si trovava prevalentemente un grande dispositivo di ferro, che probabilmente doveva fungere da riscaldamento, che tuttavia continuava a mancare, ed anche sopra questo v'era una foto di Willy da bambino.
A sinistra di quest'oggetto v'era, dopo un'altra piante, un secondo comodino, più piccolo rispetto al primo e con un paio di libri lasciati sopra, mentre a destra un mobile orizzontale con due scaffali pieni di libri e sopra cui si trovava un grande televisore che mostrava un camino acceso.
Forse era il tentativo della persona che si trovava già nella stanza di scaldarsi, un uomo dagli occhi marroni che vestiva con un grande cappotto giallo.
Sul soffitto avevano sistemato poi un lampadario a cupola, mentre tutte le pareti in vicinanza ad esso avevano delle lunghe e sottili finestre, con solo delle interruzioni ogni tanto, e con un orologio a pendolo sistemato sopra all'impianto di riscaldamento.
A destra della stanza, v'era infine un tavolino rotondo con delle sedie della stessa forma sistemate accanto, il tutto sopra ad un tappeto verde.
Fu lì che andò a sistemarsi il signor Pawil, facendole gesto d'accomodarsi.
-Quei delinquenti che  mi hanno attaccato erano del Team Pesto Buio? Adesso che ci penso, l'Eco di Almia ne aveva parlato.-
Così dicendo l'uomo le mostrò l'Eco di Almia numero dieci, ed in prima pagina c'era un grande titolo che recitava "Smascherato il Team Pesto Buio!", mentre accanto ad un immagine piene di macchie rosse, che segnavano certamente le zone colpite dai criminali, c'era un articolo intitolato "Le zone controllate dal Team Pesto Buio".
Il loro numero sicuramente non tranquillizzò Sara, che però continuò a leggere.
Nella pagine seguente il titolo "Dove sono i Pokémon rapiti?" si trovava accanto ad un immagine a lei familiare.
Riconobbe subito Maximilian, vicino alla nave cargo che stava rapendo tutti i Pokémon, tra cui notò anche Mime Jr., sotto tale articolo poi ve n'erano altri due.
Quello a sinistra, incorniciato in un quadrato, era intitolato "Gigaremo: controllano la mente dei Pokémon?" ed aveva accanto tre foto di Gigaremo rosse, gialle e blu, con un articolo che descriveva la faccenda, anche se ormai la Top Ranger aveva visto più Miniremo che Gigaremo ultimamente. A destra invece dall'immagine si potevano vedere tre sottoposti del Team Pesto Buio, probabilmente a Portena, ed il titolo dell'articolo era "Cosa cerca il Team Pesto Buio?".
Purtroppo era una domanda alla quale non c'era ancora risposta.
-Il mondo sta diventando un posto sempre meno accogliente, sembra...-
La sua affermazione non era certo piacevole, ma nemmeno errata, e Sara non seppe come rispondere.
Fortunatamente il signor Pawil cambiò subito discorso.
-Allora, come va mio figlio Willy? Sta bene? Spero che non vi stia cauando intralcio. Lo so di essere iperprotettivo come padre, ma mi preoccupo molto...-
Sorridendo la ragazza scosse il capo.
-Non si preoccupi. Suo figlio se la sta cavando alla grande, anzi grazie a lui forse siamo sulla strada giusta per affrontare il Team Pesto Buio. Abbiamo però bisogno di sapere cosa lei sa sul ciondolo che gli ha regalato.-
-Come dici? Il ciondolo blu di Willy? Ah già, quello. Era un souvenir per Willy, visto che sono a casa così di rado...il ciondolo è stato fatto a mano dalla signora Freddo, che vive qui vicino. E' una dolce cara vecchietta. Solo scambiare quattro parole con lei mi scalda il cuore. Lei è, per tutti nio del team di ricerca, una specie di stufetta delle emozioni. Non ti farà male farle visita. Probabilmente può dirti di più riguardo a quel ciondolo di quanto possa fare io.-
Disse subito lui sorridendole.
-La ringrazio, dove posso trovarla?-
-Non appena finito di curare Empoleon ti seguirò. Anch'io ho voglia di vedere la signora Freddi. La signora Freddi vive in una casa di legno nella distesa innevata della Valle di Crio.-
-Fai attenzione a non perderti però. All'estremità nord della Valle di Crio, troverai il Lago Ghiacciato. Sulla sponda lontana del lago si erge il Castello di Almia. L'intero castello è ricoperto dal ghiaccio. A vederlo pare quasi fatto, di ghiaccio.-
Commentò intanto il ricercatore assieme a loro, mentre la ragazza si alzò.
-Vi ringrazio, faremo attenzione.-
-Pachi.-
Purtroppo i due si erano riposati ben poco, ma non avevano tempo da perdere.
Ora che sapevano da dove iniziare si sentivano ancor più carichi, e subito la ragazza ed il piccolo Pokémon uscirono dalla casetta per trovare la signora Freddi.
   
 
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