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Prompt: Darkness
Parole: 513
Don’t let them see
the damage
Apre
gli occhi e vede Riku, prigioniero dell’Oscurità da
cui non è riuscito a liberarlo.
«È
solo colpa tua.»
No,
non è vero, lui… Lui voleva solo sistemare le cose…
Si
volta di scatto e vede Roxas, una bambola rotta abbandonata e dimenticata, i
suoi occhi di vetro che lo fissano impietosi.
«È
solo colpa tua.»
Non
è vero! Non è ancora finita… !
Sente
un pianto disperato di ragazza, lontano e sfuggente, ma non riconosce quella
voce.
«È
solo colpa tua.»
No,
aspettate! Rimetterà a posto tutto, dategli solo un po’ di tempo… !
Di
fianco a lui c’è Ventus, ancora addormentato e che
mai si sveglierà.
«È
solo colpa tua.»
Alle
sue spalle, con gli occhi rossi e gonfi e spenti, Kairi
piange mentre osserva i mondi crollare nell’Oscurità come castelli di carta.
«È
solo colpa tua.»
All’improvviso
non riesce a respirare, mentre le ombre lo circondano e sente la terra
mancargli sotto i piedi. L’ombra lo avvolge totalmente e polmoni bruciano e ha
paura basta fateli smettere lui non voleva tutto questo perché sta succedendo
non riesce a liberarsi ha paura basta lasciatelo in pace vuole tornare a casa
basta perché non vede niente «È solo colpa tua.» non riesce a respirare bastabastabastabastaBASTA!
Sora apre gli occhi di scatto,
l’urlo bloccato in gola e il corpo scosso da violenti tremiti.
Era un sogno, era soltanto un
sogno, non è successo niente, va tutto bene, inspira ed espira, ancora, inspira
ed espira, più piano, non piangere, va tutto bene, smettila di tremare, va
tutto bene, inspira ed espira, non è successo niente…
Le gambe tremano ancora, quando si
costringe ad alzarsi dal sedile del pilota su cui si era addormentato e inizia
a camminare avanti e indietro per la cabina della Gummiship.
Continua a ripetersi che era soltanto un sogno, che in fondo non è la prima
volta che capita e certamente non sarà l’ultima – ne è sicuro, perché la sua
mente continua a focalizzarsi su un solo pensiero e lo ingigantisce fino a
fargli perdere il sonno – e che alla fine ci farà l’abitudine. Che non deve far
vedere agli altri che soffre, perché loro contano su di lui.
Se lo ripete da sempre, da quando
ha lasciato Destiny Islands
per la prima volta.
Non si è ancora abituato davvero -
e l’Oscurità continua a reclamare insistente il tributo che Sora le deve.
Non si riconosce nel riflesso che
scorge nel vetro della cabina, nei cerchi scuri intorno agli occhi stanchi e
nel viso pallido; scuote la testa e si dà qualche schiaffetto sulle guance,
continuando a ripetersi che non può permettere che vedano che sta soffrendo.
-Sora?-
Pippo lo osserva preoccupato, qualche passo indietro. –Va tutto bene? Non ti ho
più sentito scendere… -
Sorridi e sii felice, Sora. Sorridi
e sii felice. Loro contano su di te, non far vedere a nessuno che soffri.
-Sto bene, Pippo.-
lo tranquillizza e Pippo sorride sollevato. –Mi sono addormentato sul sedile,
non è successo niente.-
…come una bestia acquattata
nell’ombra, l’Oscurità continua ad attendere impaziente il tributo che Sora le
deve.
D.P.P.:
Deliri Post Partum
Chi ha sempre pensato che Sora fosse una
quelle persone che si tengono tutto dentro e sorridono per non far preoccupare
gli altri? *alza la mano* Chi pensava che prima o poi sarebbe scoppiato? *alza
la mano* Chi ha pianto comunque qualunque cosa quando è successo? *alza la
mano*
…e buon compleanno, Sora. Veramente era ieri,
ma il prompt non mi ha dato nessuna ispirazione per
scrivere qualcosa. Dovrai accontentarti di… questa… vagonata di angst veramente malriuscito.
Maki